FILOLOGIA
DELLA LETTERATURA ITALIANA
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FILOLOGIA DI TRADIZIONE
Edizione ricostruttiva
Il metodo del Lachmann
Limiti del metodo del Lachmann
COM.PET.001
COM.B56.001
COM.MA7.001
COM.PIA.001
COM.tri.001
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mezo
camin
caramin
El mezo
du
COM.PET.002
COM.B56.002 Mi
COM.MA7.002
COM.PIA.002
COM.tri.002
mi ritrovai per una selva oscura,
Selva oscura
scura
scura
obscura
COM.PET.003
COM.B56.003
COM.MA7.003
COM.PIA.003
COM.tri.003
che la diritta via era smarrita.
Che lla
Smarita
dirritta
smarrita
dricta vi[a]
smarita
smarrita
ORIGINALE PERDUTO
ώ
O
Copie A, B, C….
ciascuna testimone di una o più varianti nello stesso luogo del
testo:
Come fare per scegliere quale lezione mettere a testo?
A = oscura
B, C = scura
A = 1382
B, C = 1412
recentiores non deteriores
Il metodo di Lachmann
Recensio = Ricognizione dei testimoni che
tramandano per intero o in parte, in modo diretto o
indiretto, la tradizione.
L’elenco dei testimoni comprende non solo quelli
recuperabili, ma anche quelli irrecuperabili ma
indirettamente noti.
Siglatura, chiara e sintetica
Descrizione di ciascun testimone
(nella Nota al testo)
Collatio (da Conferre, riscontrare, confrontare) =
Confronto dei testimoni, parola per parola
Come si opera la collazione?
Scelta del testo di collazione
Varie modalità
«È nel corso della collazione che il filologo stabilisce
un contatto microanalitico con il testo, entra, per così
dire, nelle sue fibre, e soprattutto comincia a farsi una
prima idea di quali siano i rapporti di parentela tra i
testimoni»
P. Stoppelli
Interpretatio
Sforzo contestuale di intendere la lezione di ciascun
testimone nella sua peculiarità
Si avvia, così, una prima indagine per distinguere
lezioni giuste, sospette, erronee, e si formula una
prima ipotesi su come si è articolata la tradizione
↓
Rapporti genetici tra i testimoni
↓
Stemma codicum
Lo stemma non rappresenta l’evoluzione reale della
tradizione del testo, ma soltanto i rapporti genetici
esistenti tra i manoscritti e/o le stampe conservate
Come stabilire i rapporti genetici tra i testimoni?
- ELIMINATIO CODICUM DESCRIPTORUM
Il codex descriptus, è il manoscritto che, nello stemma, risulta
copia di uno posseduto, e dunque non viene considerato nella
ricostruzione del testo critico
PROVE ESTERNE:
- Inversione di fascicoli
- Trascrizione di glosse, note, sottoscrizioni
- Attestazione del copista
PROVE INTERNE:
- Errori-guida separativi e congiuntivi
Errori congiuntivi = errore comune a più testimoni
Un errore congiuntivo è errore-guida se è molto improbabile che
due testimoni vi siano potuti incorrere indipendentemente
Errore separativo = errore presente in un testimone e non
in un altro
Un errore separativo è errore-guida se è molto improbabile che
il testimone che ne è privo possa averlo eliminato per
congettura.
Aplografia
sperperare → sperare
Saut du meme au meme
Se i salti o le aplografie fossero più d’una e in luoghi identici, le
possibilità che si siano prodotte indipendentemente sarebbe nulla.
- O vocativo iniziale ?
- Variazione del tempo o del modo verbale ?
- lacuna monogenetica ?
A e B, se hanno in comune almeno un errore congiuntivo:
A
α
B
A
B
B
A
C
Se, però in A c’è un errore separativo che manca in B….
Se in B almeno ricorre un errore separativo che manca in A….
Se vi sono errori separativi di A rispetto a B e viceversa, ma
almeno un errore congiuntivo…..
Archetipo
In linea di massima si assume come ipotesi di indagine che l’Originale sia
privo di errori.
Dunque A e B, se recano presenza di errori, vengono fatti risalire ad un
Archetipo, che ha corrotto O in uno o più luoghi.
Se A e B non avessero alcun tipo di errore congiuntivo, si presume
possano essere copie di O
O
A
c
B
Archetipo è la copia non conservata, guastata da almeno un
errore congiuntivo, alla quale risale tutta la tradizione
Subarchetipo è il manoscritto che fa da archetipo ad una
famiglia di manoscritti
Apografo = copia: dell’originale/di un altro manoscritto
Antigrafo = manoscritto da cui è stata esemplata la copia
Stemma codicum, è il grafico che descrive i rapporti tra i
testimoni e l’originale perduto
.
Par. X 98-99 [Alberto Magno]
“Alberto di Cologna”
(tutti i codici)
“Alberto di Bologna”
(ms. Palatino 313 della Nazionale di Firenze )
Cavalcanti Donna me prega, v. 71
Cançon mia tu poi gir sicuramente. [ms. Vr 445]
Tu puoi sicuramente gir, canzone. [tutti gli altri mss.]
(canzone 71:ragione 73).
Cavalcanti, Donna me prega, v. 59:
“non po chovertostare si giunto” [Ch=Chigiano]
“Non pò coverto star quand’è sì giunto” [tutti gli altri
testimoni]
LIGURIO: [...] qualche altro partito che io ho
pensato che sarà più certo, più riuscibile. [ms. R]
LIGURIO: [...] qualche altro partito che io ho pensato
che sarà più corto, più certo, più riuscibile. [stampa F]
Tradizione a tre testimoni
/
A
O
|
B
α
|
C
A
O
A
B
C
B
C
“In questa nobilissima parte dell’anima sono più vertudi, sì
come dice lo Filosofo massimamente nel sexto dell’anima”
“In questa nobilissima parte dell’anima sono più vertudi, sì
come dice lo Filosofo massimamente nel sexto dell’Etica”
“tanto cattivi, astuti” (ms. R Mandragola)
“trincati, astuti” (stampa F: lectio difficilior).
Trincato = Astuto, scaltro, furbo
(affine al franc. ant. trinqat)
In caso varianti neutre, o quando la complessità dello
schema non permette scelte meccaniche,
si ricorre a due principi:
Lectio difficilior
Usus scribendi
«Il giudizio sopra la facilità o difficoltà di una lezione sarà
tanto più sicuro quanto meglio il giudice conoscerà le
consuetudini di linguaggio e di pensiero dell’età che l’hanno
trasmessa, che possono averla coniata». G. Pasquali
Inf. I, 48
sì che parea che l’aere ne tremesse (Ham.Urb.)
tremisse (Lo)
temesse (altri ms)
Lat. tremere
Contaminazione
Si parla di c. quando un copista ha attinto lezioni da numerosi codici
↓
Tradizione orizzontale (LINEA TRATTEGGIATA)
O
|
α
a
A1 A2
b
B1
B2
Contaminazione interna allo stemma
O
β
γ
α
B1
A3
A1
A2
A4
A5
B2
C1
C2
La tradizione diviene particolarmente complessa
anche nel caso in cui un copista abbia cercato di
correggere autonomamente gli errori del testimone da
cui copia
α
a
b
c
A B
C
D
E
F
Se C corregge errori peculiari di b, viene occultata la prova
della dipendenza e C viene fatto risalire direttamente ad α, con
uno stemma (apparentemente) tripartito
Caso inverso, ma anche più frequente, quello in cui l’attività correttoria
di un copista generi un incremento illusorio di schemi bipartiti:
x
A
.
B
C
Se il copista di C riesce ad emendare almeno un errore congiuntivo
presente in X, questo stesso errore, trasmessosi in A e B farebbe
ipotizzare la presenza di un sottoarchetipo, comune ad A e B
x
a
.
A
B
C
EMENDATIO
Una volta ricostruita, attraverso le scelte meccaniche e
non, la lezione dell’archetipo, si procede
emendandone gli errori, per ottenere la lezione
dell’originale.
Nel metodo del Lachmann, l’emendatio sarà sempre
ope ingenii, cioè congetturale
(la congettura ope codicum non sarebbe sistematica, e dunque
non praticabile, in questo caso)
Coerenza rispetto al:
Contesto nel quale si inserisce
Senso
Stile
Probabilità paleografica
Laddove non si riesca ad emendare (soprattutto nel caso di
lacune) è opportuno desistere e indicare in nota, o attraverso
crux desperationis.
VARIANTI FORMALI
Varianti grafiche, fonetiche, morfologiche
(Particolarmente significative prima della standardizzazione linguistica)
- Sviluppare caso per caso una metodologia indirizzata a
ricostruire ipoteticamente la veste linguistica che nell’ambito
di una tradizione si può determinare come più vivina
all’originale. - ADERIRE AL DATO STORICO
- Seguire il testimone che presenti la fisionomia più coerente
con quella che verosimilmente fu dell’originale
Se il codice della Biblioteca Trivulziana, «di salda base
linguistica fiorentina» conserva forme non toscane, in
particolare padane, con ogni probabilità esse sono
autentiche, risalgono cioè all’originario impasto
linguistico dantesco
Petrocchi, Introduzione alla Commedia secondo l’antica
vulgata
Michele Barbi: identificare la realtà fonetica
sottostante grafie varie o incerte
D. Alighieri, La Vita Nuova, ed. critica a cura di M.
Barbi, Milano, Hoepli, 1907.
Oggi prevale la scelta di un cauto ammodernamento
(u/v, grafie latineggianti, h etimologica, ecc…)
Inf. X, 67-68
Come?/ dicesti «Elli ebbe»?
Come dicesti? Elli ebbe?
Come/dicesti, «Elli ebbe?»
El /E ’l
chel/ch’el/che ’l
l’umana spezie e ’l loco e ’l tempo e ’l seme (Inf. III 104)
APPARATO CRITICO NEGATIVO/POSITIVO
N.B. Poiché è sempre in base ad un’ipotesi che una lezione va
a testo o in apparato, non bisogna considerare la lezione a
testo come volontà d’autore e quella in apparato come
materiale di scarto
G. Petrocchi,
La Commedia…,
cit.
Dopo Lachmann
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Errori congiuntivi