Linguaggi del corpo e delle immagini come mediatori Pier Cesare Rivoltella, UCSC Obiettivi • Chiarire la funzione del corpo e dell’immagine in chiave di apprendimento • Presentare la teoria dei mediatori didattici discutendola criticamente • Ricomprendere il mediatore didattico nel quadro di una didattica attenta al corpo e all’immagine Schema • L’”istruzione bancaria” e i suoi limiti • Corpo, immagine e apprendimento: i presupposti neuroscientifici • I mediatori didattici: per una nuova teoria • Un esempio di applicazione didattica 1. Oltre l’istruzione “bancaria” Principio della semiotica Imparare ad apprezzare le relazioni esistenti tra e attraverso i diversi sistemi di segni (immagini, parole, azioni, simboli, artefatti) come un sistema complesso costituisce una parte fondamentale dell’esperienza di apprendimento Principio della multimodalità I significati e la conoscenza vengono costruiti secondo diverse modalità (immagini, testi, simboli, interazioni, disegni astretti, suoni), non solo mediante le parole. Principio dell’embodiment • Ogni nostro apprendimento trova nel corpo e nelle esperienze che esso consente di fare in situazione il proprio momento costitutivo. Non esiste apprendimento, anche a livello di concettualizzazione astratta, che non trovi nel corpo il proprio spazio di elaborazione. Apprendimento situato (Vygotskij) • Apprendere – Non significa acquisire conoscenza proposizionale da applicare poi nei singoli contesti – Ma sviluppare l’abilità di operare con la conoscenza direttamente nel contesto cui essa si riferisce Apprendimento significativo (Ausubel) • Apprendere in modo significativo o profondo vuol dire integrare la nuova conoscenza con l’architettura delle conoscenze già sviluppate in passato 2. Corpo, immagine, apprendimento Il “cervello visivo” • “afferrare l’eterno in ciò che è disperatamente fugace” (T. Williams) • Il cervello, per giungere alla conoscenza del mondo, cerca ciò che è costante ed essenziale • Ostacolo: selezionare le invarianti all’interno di una complessità ridondante di informazioni • È la stessa funzione dell’arte e delle forme della rappresentazione concettuale in didattica 3. I mediatori didattici Una possibile (effettiva) deriva • L’imporsi dei mediatori simbolici – Economici in sede di preparazione – Economici dal punto di vista didattico (funzionali al “programma”) • La perdita del contesto – Antieconomico in sede di preparazione – Antieconomico dal punto di vista didattico Mediatore “dispositivo attraverso il quale l’insegnante interviene sulla plasticità neuronale dello studente e ne forma e sviluppa la capacità di fare previsioni” (La previsione, p. 89) simulazione sostituzione anticipazione visualizzazione 4. Un’applicazione didattica Usare l’immagine in didattica • L’immagine di solito funziona meglio del testo scritto • È più efficace se semplifica la realtà favorendo il lavoro del cervello visivo • Le linee orizzontali e verticali sono le più facili da vedere • Immagini ambigue o appena abbozzate producono “shock” visivi che stimolano l’attività cerebrale