UNA GITA IN CROAZIA Classi 4B e 4C Scuola media Tesserete 5-9 aprile 2014 Il viaggio La geografia Le città che attraverseremo La Croazia Ha 4'500'000 abitanti (Svizzera: 8'000'000) Ha la superficie di 56'000 km² (Svizzera 41'000) La capitale è Zagabria Si parla il Croato Le regioni naturali Da un punto di vista morfologico il paese può essere distinto in tre zone con caratteristiche climatiche, geografiche e culturali diverse: la fascia costiera, le catene montuose e la vasta area pianeggiante. La storia La Croazia tra il 1102 e il 1918 fu unita al Regno d'Ungheria, seguendone le sorti. Ha fatto parte della Jugoslavia fino al 1991. La Croazia ha aderito alla NATO il 4 aprile 2009 Dal 1º luglio 2013 è il ventottesimo Stato membro dell'Unione europea. L’anfiteatro di Pula Il croato La lingua si scrive con i caratteri dell’alfabeto latino con l'aggiunta di segni diacritici particolari. L'alfabeto croato ha 30 lettere: a, b, c, č, ć, d, dž, đ, e, f, g, h, i, j, k, l, lj, m, n, nj, o, p, r, s, š, t, u, v, z, ž. “Mi dà un hamburger per favore?” Si dice: ”Daje mi hamburger molimo?” La bandiera La bandiera della Croazia consiste di tre bande orizzontali di uguale dimensione, nei colori che compaiono anche sulle bandiere di altre repubbliche dell'ex Jugoslavia. Al centro della bandiera è presente lo stemma croato: uno scudo a scacchi rossi e bianchi debordante la fascia bianca, con il primo scacco rosso, sormontato da una corona costituita da 5 scudetti in rappresentanza delle 5 grandi suddivisioni della Croazia: Croazia antica (regione di Zagabria), Ragusa, Dalmazia, Istria e Slavonia. La squadra di calcio Nei campionati del mondo di calcio la squadra nazionale è stata sorteggiata nel gruppo A con Brasile, Messico e Camerun. Disputerà la partita inaugurale del mondiale contro il Brasile il 12 giugno, alle ore 17 locali (le 22 da noi) L’Istria È una penisola nel mare Adriatico, con la superficie di circa 3.600 km² (il Ticino è circa 2800 km²). Il territorio si divide tra Italia, Slovenia e Croazia. Storia dell’Istria Fino al 1800 fu dominata da Venezia Nel XIX secolo fu sottomessa all’impero Austro-Ungarico Tra la prima e la seconda guerra mondiale divenne parte del Regno d’Italia Nel 1943 fu annessa al Terzo Reich Nel 1947 fu assegnata alla Repubblica Socialista della Jugoslavia Nel 1991 Slovenia e Croazia si dichiarano stati indipendenti Le lingue Le varie dominazioni sul territorio hanno lasciato una babele di lingue. In Istria le lingue ufficiali sono il croato, lo sloveno e l’italiano. Ma anche vari dialetti come l’istrorumeno, l’istroveneto, varietà di veneto, l’istrioto, evoluzione autonoma del latino, eccetera. Turismo in Istria La regione, per pubblicizzare il suo turismo, ha preso come simbolo la capra, fregandolo alla Capriasca. Pola (Pula) Pola è la maggiore città dell’Istria, ha 60’000 abitanti ed è conosciuta per il porto e per l’anfiteatro. Rovigno (Rovinj) Parenzo (Poreč) Città di 16.696 abitanti situata sulla costa occidentale della penisola istriana. È uno dei maggiori centri turistici della regione. Si è sviluppata attorno al porto, protetto dall'isolotto di San Nicola La città La pianta della città mostra ancora la struttura del castrum romano: le strade principali, il Decumanus ed il Cardo Maximus sono infatti conservate nelle loro forma antiche. La Basilica di sant’Eufrasio Il complesso della Basilica Eufrasiana, risalente al V secolo ma ampliato nel VI sotto il vescovo dell'Impero bizantino Eufrasio, è il principale monumento di Parenzo, protetto dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità dal 1997. Città di turismo Parenzo oggi è la capitale croata del turismo. La città offre più di 95.000 posti letto, più di 30 hotel, 13 campeggi,16 complessi di appartamenti, ville, bungalow, case e camere in affitto. L'infrastruttura turistica è sparsa lungo i 37 km di costa. La mula de Parenzo Parenzo è famosa per la canzone che parla della mula che “ha messo su botega e tutto la vendeva fora che ‘l bacalà”. La mula tuttavia non è un animale, come si potrebbe credere, ma la parola nel dialetto locale significa ragazza. Trieste All’andata faremo tappa a Trieste, città di 200’000 abitanti, famosa anche per grande la piazza “Unità d’Italia, che s’affaccia sul mare”. Qui, il primo giugno 2014, ci sarà l’arrivo dell’ultima tappa del Giro d’Italia. Trieste La città è famosa anche perché qui lavorò l’architetto Pietro Nobile, tra i maggiori architetti dell’Ottocento. Pietro Nobile Pietro Nobile, che fu direttore dell’Accademi a delle Belle Arti di Vienna era tuttavia nato a Campestro, dove c’è la piazza a lui dedicata. Sant’Antonio nuovo A Trieste Nobile ha realizzato la chiesa di sant’Antonio nuovo, al termine del canale che entra nella città dal mare La Capriasca a Trieste Per ricordare l’amicizia tra Trieste e Capriasca il sindaco di Capriasca, lo scorso mese di novembre, è stato a Trieste a piantare un melo nell’orto botanico della città: un melo che guarda il mare. Verona A Verona invece ci fermeremo al ritorno. La città è famosa in tutto il mondo per l’arena (anfiteatro) costruita dai romani per i giochi. Oggi molti vanno qui molti vanno ad ascoltare concerti, specialmente l’opera lirica. Giulietta e Romeo La città è famosa anche per il balcone da dove si affacciava Giulietta, santuario degli innamorati e luogo visitato da moltissime persone.