Una storia fatta di
idee per l’innovazione
Massimiliano Naldini – Valentina Toci
Mission
Sperimentazione
delle tecnologie
nei percorsi
formativi
Formazione
personale
della scuola
adattato dallo Statuto INDIRE
decreto n. 5 del 21/12/2012
Innovazione pedagogico
didattica
Sviluppo di
modelli
didattici
E
Miglioramento
del sistema dell’istruzione
nazionale
Osservatorio
sistema
istruzione
nazionale e
internazionale
Group of National
Experts
Definizione
spazio e
tempo
(architetture
scolastiche)
Come supportare la trasformazione del modello di
insegnamento/apprendimento?
• Formazione docente nell’ottica dello sviluppo del professionista riflessivo
• Assistenza /coaching ai docenti e dirigenti nella sperimentazione di approcci didattici
innovativi
• Diffusione delle tecnologie e dei contenuti digitali volano della trasformazione del
modello didattico
• Documentazione delle esperienze didattiche e condivisione della conoscenza nella
scuola attraverso la rete.
SOSTENERE L’INNOVAZIONE
Ripensare
lo spazio
Scuola digitale
Stampanti 3D
Risorse per docenti
dai progetti nazionali
Avanguardie educative
Attività e progetti a sostegno dell’innovazione
http://www.scuola-digitale.it/
potenziare l’innovazione didattica attraverso l’uso delle tecnologie informatiche
Attività e progetti a sostegno dell’innovazione
LIM (2010/11)
N.
Corsisti scuola primaria
Corsisti scuola secondaria di secondo
grado
LIM (2010/11)
Corsisti scuola secondaria di primo
grado
10033
6014
LIM (2012/13)
Corsisti scuola primaria
Corsisti scuola secondaria di secondo
grado
18698
4995
4266
piano per di dotare le scuole statali di LIM e formare personale docente
Attività e progetti a sostegno dell’innovazione
Classi 2.0 (2010/11)
N.
Classi di scuola primaria
124
Classi di scuola secondaria
di primo grado
156
Classi di scuola secondaria
di secondo grado
136
Ambienti di apprendimento innovativi, individualizzazione e personalizzazione degli
apprendimenti, formali-non formali, contenuti didattici digitali, metodologie didattiche.
Attività e progetti a sostegno dell’innovazione
Ripensare lo spazio, il tempo dell’apprendimento e gli arredi per superare la rigidità
della classe mono-setting, ancora troppo legata ad una didattica trasmissiva.
Attività e progetti a sostegno dell’innovazione
La classe
La matrice della scuola è
Spazio informale
uno spazio unico, flessibile e
integrato in cui i microambienti
finalizzati ad attività diversificate
Spazio
esplorazione
hanno la stessa dignità
Spazio
individuale
Agorà
http://www.indire.it/quandolospazioinsegna/
Attività e progetti a sostegno dell’innovazione
Maker@scuola - Costruire Giocattoli con la Stampante 3D
Da gennaio 2014 è attivo il progetto di ricerca Maker@Scuola che ha l'obiettivo di sviluppare un'accurata
indagine conoscitiva sul fenomeno Maker e FabLab, al fine di elaborare indicazioni e direttrici da sviluppare
nell’ambito del sistema scolastico italiano.
Queste innovazioni possano contribuire all’evoluzione del modello didattico?
Nell’
’ambito di Maker@Scuola, attualmente è in corso il progetto “Costruire Giocattoli con la Stampante 3D”, una
ricerca basata sull’osservazione delle attività dei bambini di sette Scuole dell’
’Infanzia.
Alle sette Scuole coinvolte, in seguito a una convenzione con Indire, è stata fornita una Stampante 3D e un
dispositivo Doodle3D ed è stata avviata una attività di ricerca che ha visto realizzarsi diverse fasi.
thinkering
Think
Make
Improve
http://www.indire.it/content/index.php?action=istituto&id=16561
Attività e progetti a sostegno dell’innovazione
Obiettivo della ricerca è costruire una rassegna ragionata di approcci pedagogici e di modelli
didattici, efficaci nelle attività didattiche supportate di tecnologie
Il progetto formativo blended rivolto ai docenti delle scuole della Puglia , EDOC@WORK 3.0, si propone di
realizzare:
- competenze sui nuovi modelli pedagogici e didattici in relazione all'uso delle nuove tecnologie
- modelli didattici/organizzativi,
- modelli di contenuti digitali, multimediali e interattivi
- modelli operativi e tecnologie focalizzate verso la migliore fruizione dei servizi Cloud e dei contenuti
digitali.
Output “template”
Primaria e secondaria di I grado
Secondaria di II grado
- Coding (ICT Lab)
- Spaced learning
- Didattica Laboratoriale nell’area
matematico-scientifica
- Contenuti Didattici Digitali
(CDD)
Formazione
e
Sperimentazione
http://www.edocwork.it/
Dimensioni:
•organizzativa
•pedagogica
•didattica
•strumentale
Formazione Continua
a sostegno dell’innovazione
Sito di risorse per il docente per la progettazione curricolare
•
•
progettati da esperti della ricerca didattico disciplinare, sperimentati e testati dalla scuola
copertura dei nodi essenziali delle discipline di base di tutto il curricolo
Formazione Continua
a sostegno dell’innovazione
116 risorse
52 risorse
80 risorse
124 risorse
Disciplina
Primaria
Italiano
Dall’ a.s. 2015/16
x
x
Dall’ a.s. 2015/16
Lingue
-
x
x
Dall’ a.s. 2015/16
Matematica
x
x
x
x
Dall’ a.s. 2015/16
x
Dall’ a.s. 2015/16
x
x
x
Scienze
Tecnologie per la
didattica
Secondaria di I
grado
101 risorse
60 risorse
77 risorse
I Biennio di sec. di
II gr.
http://www.scuolavalore.indire.it
II Biennio sec. II gr.
x
Cosa sono le Avanguardie educative
È un movimento di innovazione nato a ottobre 2014
dall’iniziativa di un gruppo di scuole e INDIRE,
l’istituto che dal 1925 si occupa di innovazione educativa.
Ciascuna scuola ha sperimentato almeno una delle IDEE
che hanno dato avvio al movimento.
Fonte: (Patrimonio Indire – DIA
, SEI 1948)
Chi può partecipare?
Tutte le scuole italiane che
lavorano ogni giorno per
trasformare il modello trasmissivo
della scuola.
Una scuola non più adeguata a
una nuova generazione di
studenti, disallineata dalla società
della conoscenza.
Il Manifesto
Un Movimento che intende offrire
ed alimentare una galleria di IDEE
che nasce dall’esperienza delle
scuole.
Ciascuna IDEA rappresenta la tessera
di un mosaico per rivoluzionare
il tempo, lo spazio e l’organizzazione
del fare scuola.
I 7 orizzonti del Manifesto
1. Trasformare il modello trasmissivo della scuola: oltre l’erogazione della lezione dalla
cattedra verso modalità di apprendimento attivo, anche con l’ausilio di simulazioni, giochi
didattici, attività “hands-on” (ecc.).
2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi
di insegnare, apprendere e valutare: le ICT non sono né ospiti sgraditi né protagonisti, sono
opportunità che consentono di personalizzare i percorsi di apprendimento, rappresentare la
conoscenza, ampliare le fonti del sapere, condividere e comunicare.
3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento: la fluidità dei processi comunicativi innescati dalle
ICT si scontra con ambienti fisici non più in grado di rispondere a contesti educativi in
continua evoluzione e impone un ripensamento degli spazi e dei luoghi in cerca di soluzioni
flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’attività svolta.
I 7 orizzonti del Manifesto
4. Riorganizzare il tempo del fare scuola: il superamento di steccati rigidi come il calendario
scolastico, l’orario delle lezioni e la parcellizzazione delle discipline in unità temporali
minime distribuite nel’arco dell’a.s. può avvenire tenendo conto della necessità di una
razionalizzazione delle risorse, di una programmazione didattica articolata in segmenti,
unità e moduli formativi, dell’affermarsi delle ICT che favoriscono nuove modalità di
apprendimento e che necessitano di nuovi tempi.
5. Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza: l’espansione di
internet ha reso la conoscenza accessibile in modo diffuso, non solo il patrimonio di fatti e
nozioni (una volta monopolio esclusivo di pochi) oggi è aperto alla comunità e ai cittadini,
ma la società contemporanea valorizza competenze nuove, difficilmente codificabili nella
sola forma testuale e nella struttura sequenziale del libro di testo.
I 7 orizzonti del Manifesto
6. Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento
frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda ecc.): una scuola d’avanguardia è in
grado di individuare (nel territorio, nell’associazionismo, nelle imprese e nei luoghi
informali) le occasioni per mettersi in discussione in un’ottica di miglioramento, per
arricchire il proprio servizio attraverso un’innovazione continua che garantisca la qualità
del sistema educativo.
7. Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile: obiettivo delle scuole
d’avanguardia è individuare l’innovazione, connotarla e declinarla affinché sia
concretamente praticabile, sostenibile e trasferibile ad altre realtà che ne abbiano i
presupposti.
Come si partecipa al Movimento?
Obiettivi dell’azione “adotta un’idea” sono estendere il
movimento delle Avanguardie educative attraverso
l’adesione al Manifesto da parte di quelle scuole che si
riconoscono nei principi ispiratori e portare a sistema
l’innovazione sperimentata dalle scuole.
Tramite il form di adesione* è possibile manifestare
l’interesse della scuola ad adottare una delle IDEE.
La scuola che manifesta il proprio interesse sarà
coinvolta nel processo di accompagnamento/coaching.
* Accessibile dal sito http://avanguardieeducative.indire.it/
Come si partecipa al Movimento?
Obiettivi dell'azione "proponi un'esperienza di innovazione"
sono individuare nuove esperienze di innovazione e portarle
a consolidamento attraverso la sperimentazione da parte di
un ampio bacino di scuole.
Tramite questo form* è possibile descrivere l'esperienza di
innovazione che la scuola ha realizzato o sta realizzando a
livello sistematico e continuativo.
La proposta verrà analizzata da una redazione interna di
INDIRE in collaborazione con le scuole fondatrici del
Movimento per stabilirne la coerenza con i principi ispiratori
del Manifesto e l'effettiva possibilità di trasformazione
dell'esperienza in un'IDEA di innovazione da integrare a
quelle già consolidate e adottate dalle scuole del
Movimento.
* Accessibile dal sito http://avanguardieeducative.indire.it/
I numeri delle Avanguardie educative*
Scuole fondatrici: 22
Scuole capofila: 22
Totale Scuole aderenti: 189
*Dati aggiornati a maggio 2015
La galleria delle idee
1. Aule laboratorio disciplinari
• Le aule sono assegnate in funzione
delle discipline, quindi possono
essere riprogettate e allestite con
un setting funzionale alle
specificità della disciplina stessa.
• La specializzazione del setting
d’aula comporta l’assegnazione
dell’aula laboratorio al docente e
non più alla classe.
• Il docente resta in aula mentre gli
studenti ruotano tra un’aula e
l’altra, a seconda della disciplina.
2. Spazio flessibile
• Oggi le aule più avanzate includono
l’utilizzo di device mobili che
consentono il superamento della
dimensione fisica dell’aula e
l’accesso ad ambienti di lavoro
collocati nello spazio virtuale.
• L’Aula 3.0 è uno spazio che
riconfigura la sua organizzazione in
termini di apertura verso l’esterno,
e che modifica il suo assetto in
senso propriamente fisico.
• Obiettivo: favorire una didattica
innovativa che privilegia approcci
laboratoriali e collaborativi.
3. Bocciato con credito
• Obiettivo: affrontare il problema della
demotivazione degli studenti e del loro
insuccesso scolastico.
• L’idea prevede che tutte le discipline per le
quali il giovane ha conseguito un giudizio di
sufficienza siano registrate come «credito
formativo» nel suo curriculum.
• L’anno successivo, in caso di ripetenza, il
Consiglio di Classe prenderà atto dei risultati
positivi raggiunti, nonostante l’esito globale
negativo, e li registrerà come punto di
partenza della costruzione del curriculum e
degli impegni da proporre allo studente.
4. Compattazione
del calendario scolastico
•Alcune discipline vengono insegnate solo nel 1°
quadrimestre, riportata nello scrutinio di fine
anno.
• Le altre discipline, per un equivalente numero
di ore settimanali, sono proposte solo nel 2°
quadrimestre.
•Alcune discipline non vengono compattate
perché necessitano, per la loro stessa natura, di
un approccio costante e continuativo nel tempo
(ad. es. le lingue, l’educazione motoria, ecc.).
5. TEAL
• TEAL (Technology Enhanced Active Learning)
è una metodologia didattica che vede unite
lezione frontale, simulazioni e attività
laboratoriali su computer per un’esperienza
di apprendimento ricca e basata sulla
collaborazione.
• Questa metodologia è stata progettata nel
2003 dal MIT di Boston e fu inizialmente
pensata per la didattica della Fisica per
studenti universitari.
• Il protocollo TEAL definito dal MIT prevede
un’aula con postazione centrale per il
docente; attorno alla postazione sono
disposti alcuni tavoli rotondi che ospitano
gruppi di studenti in numero dispari.
6. Integrazione CDD/Libri di testo
L. 128/2013, Art. 6, Comma 1:
 Le scuole possono produrre in proprio manuali di
studio da destinare alle classi. La norma prevede che
«a decorrere dall’anno scolastico 2014-2015, gli
istituti scolastici possano elaborare il materiale
didattico digitale per specifiche discipline da utilizzare
come libri di testo».
 «L’elaborazione di ogni prodotto è affidata ad un
docente supervisore che garantisce, anche
avvalendosi di altri docenti, la qualità dell’opera sotto
il profilo scientifico e didattico, in collaborazione con
gli studenti delle proprie classi in orario curriculare».
In attesa delle linee guida che orientino il
lavoro di produzione, alcune scuole hanno
avviato delle attività di sperimentazione.
7. Spaced Learning
• Nel primo input l’insegnante fornisce le informazioni che gli studenti devono
apprendere durante la lezione.
• Questo primo momento è seguito da un intervallo di 10 min., durante i quali
non deve esser fatto alcun tipo di riferimento al contenuto della lezione.
• Nel secondo input l’insegnante rivisita il contenuto della prima sessione
cambiando però il modo di presentarlo.
• Nel secondo intervallo si applicano gli stessi principi del primo, lasciando un
tempo di riposo/relax di circa 10 min.
• Nel terzo input l’insegnante rimane sul contenuto della prima sessione, ma
propone attività centrate sullo studente.
8. ICT Lab
Con la sigla «ICT Lab» si intendono le attività che
ruotano attorno a tre temi tecnologici:
Artigianato digitale, Coding, Physical computing.
• Artigianato digitale è ciò che porta alla creazione
di un oggetto attraverso la tecnologia, quindi dal
CAD e il disegno 3D alla stampa 3D.
• Coding tutte le attività volte all’acquisizione del
pensiero computazionale, fino alla capacità di
“dominare” la macchina istruendola a “fare cose”
anziché ricorrere ad altre già create e disponibili.
• Physical computing si intende la possibilità di
creare oggetti programmabili che interagiscono
con la realtà; il campo di applicazione più noto è
quello della robotica.
9. Flipped Classroom
• La lezione diventa compito a casa
ed il tempo in classe è usato per
attività collaborative, esperienze,
dibattiti e laboratori.
• Docente “mentor”
• Flipped classroom non è tanto un
approccio pedagogico, ma una
filosofia da usare in modo fluido e
flessibile, a prescindere dalla
disciplina o dal tipo di classe.
10. Didattica per scenari
• Il punto di partenza è il concetto di “scenario”.
Ispirandosi a questa sorta di unità didattica
“raccontata” i docenti scrivono a loro volta,
sempre in forma narrativa, il piano delle attività
didattiche che intendono sviluppare con la
propria classe: a ogni storia/piano di lavoro
(«Learning story») è abbinato un set di attività
preconfezionate.
• Ogni attività è descritta in modo flessibile e
prevede una serie di strumenti operativi da usare
durante le lezioni.
• Le attività proposte sono la componente che
contiene gli ingredienti per il capovolgimento del
tradizionale paradigma didattico “frontale”:
propone azioni, strumenti e attività che
sottendono metodologie centrate sullo studente.
11. Dentro/fuori la scuola
Già da molti anni, l’autonomia scolastica, l’Accordo Stato Regioni ed Enti Locali,
le indicazioni europee hanno accentuato un processo di trasformazione che
vede tutte le componenti educative e formative presenti sul territorio (scuola,
famiglia, enti locali, associazionismo, strutture ricreative, mondo del lavoro)
coinvolte, seppure in misura diversa, in un’azione di corresponsabilità
educativa nei confronti degli studenti.
12. Debate
• È una metodologia che smonta alcuni
paradigmi tradizionali e favorisce il
cooperative learning e la peer education
non solo tra studenti, ma anche tra docenti
e tra docenti e studenti.
• Disciplina curricolare nel mondo
anglosassone, il debate consiste in un
confronto nel quale due squadre
(composte ciascuna di due o tre studenti)
sostengono e controbattono
un’affermazione o un argomento dato
dall’insegnante, ponendosi in un campo
(pro) o nell’altro (contro).
Perché implementare le IDEE
• Vantaggi per la scuola
• Vantaggi per i docenti e per il Dirigente Scolastico
• Vantaggi per gli studenti
• Vantaggi per le famiglie
• Vantaggi per gli attori presenti sul territorio
(EELL, istituzioni, terzi settori, società civile, etc.)
Fino ad oggi
Indire e le scuole capofila hanno realizzato un
Documento di riferimento per
l’implementazione delle idee del Movimento:
•Evidenzia gli aspetti positivi delle IDEE, le criticità
che le scuole capofila hanno affrontato e le
possibili soluzioni
•Evidenzia le condizioni necessarie per
l’implementazione dal punto di vista organizzativo,
didattico e delle relazioni esterne
•Presenta un inquadramento teorico e una
bibliografia e sitografia di riferimento
•Versione cartacea e versione ONLINE
costantemente aggiornata
Fino ad oggi
• Webinar/open day per le nuove scuole di introduzione al Movimento, ai suoi
principi e alla singola idea adottata
• Seminari residenziali: si sono svolti nelle sedi delle scuole capofila con
l’obiettivo di creare rete con le nuove scuole e renedere queste ultime operative
nell’implementazione dell’idea
•Da settembre 2015: attività di assistenza/coaching all’interno della piattaforma
sviluppata da INDIRE
Portare a sistema – Fare Rete
Il movimento delle Avanguardie si
collegherà a gruppi di
insegnanti, reti di scuole
italiane ed internazionali che
operano nella sua stessa
direzione e promuoverà ogni
anno a partire
dal 2015 un’iniziativa nazionale
sull’innovazione
http://avanguardieeducative.indire.it/
https://www.facebook.com/pages/Indire-AvanguardieEducative/727387040681971?fref=ts
[email protected]
Iniziativa nazionale sull’innovazione: Ottobre 2015
90 anni di INDIRE
2 ottobre 2015, Milano, EXPO 2015, Padiglione Italia – Progetto
Scuola, ore 10:00/13:00
Avanguardie Educative e Architetture Scolastiche: Indire e i
docenti delle scuole presentano i casi di innovazione
28/30 ottobre 2015, Napoli, 3 giorni per la scuola
24 ottobre 2015, Genova, Fare futuro + ABCD
Avanguardie Educative sarà presente al Festival della Scienza e al
Salone ABCD
Info: http://www.indire.it/alert/content/index.php?action=read_article&articleid=2173
Massimiliano Naldini- [email protected]
Valentina Toci - [email protected]
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