L’industrializzazione della GB e dell’Europa: una rivoluzione? Cambiamento tecnologico e innovazione (Schumpeter): il vero motore della rivoluzione industriale. Macchine a vapore, per filare per tessere; macchine per fondere il ferro e produrre acciaio. Macchine giganti; macchine piccole. Cambiamento paradigma energetico. Una domanda ricorrente: perché tutti questi cambiamenti iniziano in GB e non in altri paesi europei? Oppure in Cina o India? In rosso: cinghie in cuoio per la trasmissione dell’energia prodotta dalle macchine a vapore GB: vantaggi orografici, vantaggi territoriali. Trasporto delle merci: via terra e sui corsi d’acqua. Precoce integrazione dei mercati. Posizione strategica: rispetto al Continente e alle rotte oceaniche. Lo sviluppo delle città portuali sostiene il processo di urbanizzazione. Vera protagonista del processo di sviluppo: l’innovazione costante (tecnologica, organizzativa, commerciale, finanziaria, ecc.). Innovazioni… che riducono tempi produzione, aumentano investimenti, riducono necessità di capitale circolante… Acquisto materie prime Lavorazione Capitale circolante Assemblaggio Invio ai mercati Capitale Ricavi Investimenti Capitale circolante Maggiore disponibilità denaro Profitto Macchina a vapore Vendita Organizzazione Tempi di trasporto Frecce verdi: fattori che riducono tempi di produzione 400 371 350 Inghilterra: andamento demografico, 1600-1850 (numeri indice). 300 250 200 192 150 100 119 125 131 100 50 0 1600 1650 1700 1750 1800 1850 300 281 250 200 167 199 150 138 Inghilterra: andamento demografico per regioni industriali e non industriali, 1751-1831 (numeri indice). 100 100 50 0 1751 1801 Contee agricole a bassa densità manifatturiera 1831 Contee industriali e commerciali Guadagni d’efficienza in agricoltura: migliorano potere d’acquisto e liberano manodopera, assorbita dalla manifattura. Aumento competizione su mercati liberi richiede maggiore competitività, circostanza che incentiva gli investimenti, specie in macchinari e motori a vapore. Si mette in movimento una serie di processi, che interagiscono l’uno con l’altro come gli elementi all’interno di un atomo. Immagini della grande trasformazione… La nuova società dei fatti… “Ora, quel che voglio sono Fatti. Solo Fatti dovete insegnare a questi ragazzi. Nella vita non c’è bisogno che di Fatti. Piantate Fatti e sradicate tutto il resto. La mente d’un animale che ragione si può plasmare solo coi Fatti; null’altro gli sarà mai di alcuna utilità. Con questo principio educo i miei figli e con lo stesso principio educo questi ragazzi. Attenetevi ai Fatti, signore!” La scena si svolgeva in un’aula scolastica, un androne spoglio, severo, uggioso, e per dare rilievo alle sue osservazioni l’oratore sottolineava ogni frase tracciando con l’indice squadrato una riga sulla manica del maestro. A dare enfasi contribuiva anche la sua fronte, una parete squadrata con le sopracciglia per base e gli occhi confortevolmente sistemati in due antri oscuri, all’ombra della parete stessa […]. Ogni cosa, insomma, contribuiva a dare enfasi: il rigido contegno dell’oratore, la giacca squadrata, le gambe e le spalle squadrate, e persino la cravatta, annodata quasi a serrargli la gola in una stretta implacabili, da quel fatto ostinato che era. “Nella vita ci servono solo Fatti, null’altro che Fatti!” A questo punto l’oratore, il maestro e il terzo adulto presente indietreggiarono un poco, passando in rassegna con lo sguardo i piccoli recipienti, rigorosamente allineati, in attesa d’esser colmati fino all’orlo con galloni e galloni di fatti. Charles Dickens, Tempi difficili, 1854 Coketown… la città dell’industria moderna… Coketown, verso la quale il signor Gradgrind e il signor Bounderby si stavano dirigendo, era un trionfo del fatto, una città completamente immune […] dalla fantasia […]. Era una città di mattoni rossi, o meglio di mattoni che sarebbero stati rossi se il fumo e la cenere lo avessero consentito. Stando così le cose era invece una città di un rosso e nero innaturale, come la faccia dipinta di un selvaggio; una città piena di macchinari e di alte ciminiere dalle quali uscivano senza tregua interminabili serpenti di fumo, che si snodavano nell’aria senza mai sciogliere le loro spire. C’era un canale di acque nere e un fiume reso violaceo da tinture maleodoranti e vasti agglomerati di edifici pieni di finestre scossi per tutto il giorno da un frastuono e un tremito incessanti, dove gli stantuffi delle macchine a vapore si alzavano e si abbassavano monotoni come teste di elefanti in preda a una malinconica follia. C’erano parecchie grandi strade, tutte uguali, e un gran numero di viuzze ancora più uguali, abitate da persone anch’esse uguali che entravano e uscivano alla stessa ora, con il medesimo scalpiccio sul medesimo selciato, per recarsi a svolgere il medesimo lavoro e per le quali oggi era identico a ieri e a domani e ogni anno la replica di quello passato e di quello a venire. Non c’era nulla a Coketown che non ricordasse la severa disciplina del lavoro. […] In città tutte le insegne pubbliche erano dipinte con gli stessi austeri caratteri bianchi e neri. La prigione avrebbe potuto essere l’ospedale, l’ospedale la prigione, il municipio l’uno o l’altra indifferentemente, oppure tutti e due insieme, o qualsiasi altra cosa, visto che nessun particolare architettonico ne indicava il contrario. Fatti, fatti, nient’altro che fatti: ovunque fatti, nell’aspetto materiale della città come in quello immateriale. Era un fatto […] la scuola di disegno, e come lo erano i rapporti fra padrone e operaio; solo fatti c’erano fra l’ospedale in cui si nasceva e il cimitero, mentre tutto quello che non si poteva valutare in cifre, né si poteva comprare al prezzo più basso per rivenderlo al più alto, non esisteva e non sarebbe mai esistito, nei secoli dei secoli, e così via. Charles Dickens, Tempi difficili, 1854 The London smog of 1952 is one of history’s most important air pollution episodes in terms of its impact on science, public perception of air pollution, and government regulation. The association between health and air pollution during the episode was evident as a strong rise in air pollution levels was immediately followed by sharp increases in mortality and morbidity. An initial government report proposed the hypothesis that influenza was responsible for high mortality during these months [but it was not true…]. GB: contesto politico-culturale favorevole all’innovazione. Alta tassazione indiretta, ma spesa pubblica elevata: sostegno alla crescita economica (imperialismo = alti salari). Potere di esproprio (enclosures; canali navigabili; canali d’irrigazione). Cultura scientifica (rivoluzione scientifica; empirismo). Modello newtoniano del sistema solare e opera di Galileo Galilei (messa in discussione del dogma). Importanti cambiamenti sociali: urbanizzazione e crescita del commercio (volano per diffusione istruzione). XVIII sec.: figli di artigiani, bottegai e agricoltori (ma anche una quota non piccola di figli di operai) frequentano scuola primaria con regolarità. Conoscenze scientifiche: non sono una prerogativa esclusiva della GB e non possono quindi essere considerate l’unica spiegazione per il successo inglese. Fattore peculiare della GB (che spiegherebbe maggiore ricorso alla innovazione e capacità di svilupparsi prima): alti salari e basso costo energia. Per questi motivi: imprese inglesi trovano molto vantaggioso utilizzare innovazioni tecnologiche per risparmiare lavoro. Si diffondono le macchine facendo largo utilizzo di due fattori a basso costo: capitale ed energia. “Whoever says Industrial Revolution says cotton” (Eric J. Hobsbawm). 1830: è la più grande industria GB (8% PIL e 16% addetti); è la prima in cui si diffonde sistema di produzione di fabbrica. Sviluppo inglese: avviene a spese di altri paesi (India, Cina e MO): cotone inglese più economico. Concorrenza internazionale e alti salari spingono a meccanizzare la produzione (+ competitività). Diffusione di macchine per la produzione: filatura e tessitura. Macchina a vapore: prodotto della rivoluzione scientifica. Permette di applicare alle macchine energia inanimata disponibile, a basso costo e a elevato rendimento. Dalla produzione ai trasporti. XIX secolo: il vapore: rivoluziona anche i trasporti. Inizialmente quelli su terra (ferrovia) poi quelli su acqua (fiumi e mari). Invenzione macchina a vapore: evidenza importanza incentivi economici nel produrre innovazioni (tecnologia vapore nota da tempo). Non ci sono alternative al vapore. Da Newcomen a Phileas Fogg… La ferrovia per trasformare Macondo... • La ferrovia garantisce un’organizzazione migliore, maggiore rapidità e più ampia versatilità. • Il sistema di trasporto ferroviario avrebbe potuto nascere anche prima, giacché le sue componenti erano già utilizzate in campo minerario. • Mancava però ancora la capacità tecnologica di applicare la macchina a vapore a un sistema di trasporto: la locomotiva... Puffing Billy, circa 1814. Nella seconda visita che fecero a Macondo i figli del colonnello Aureliano Buendìa, un altro di loro, Aureliano Centeno, rimase a lavorare con Aureliano Triste. In poco tempo incrementò in modo tale la produzione di ghiaccio, che saturò il mercato locale, e Aureliano Triste dovette pensare alla possibilità di estendere gli affari ad altri centri della palude. Fu allora che concepì il passo decisivo non soltanto per la modernizzazione della sua industria, ma per vincolare il villaggio al resto del mondo. "Bisogna far venire la ferrovia," disse. Fu la prima volta che si udì quella parola a Macondo. Gabriel Garcia Marquez, Cent’anni di solitudine (Cien años de soledad), 1967. The Railway Rocket, 1829 Verso la costruzione di una rete di trasporto europea... • La diffusione della ferrovia è rapida e l’evoluzione tecnica seguirà 2 direzioni principali: - aumento della velocità di crociera; - aumento della potenza. • L’eccezionale sviluppo della rete ferroviaria europea produce una sempre più stretta integrazione dei mercati, sostenendo il processo di industrializzazione. • Peculiarità diverse da nazione a nazione. La costruzione delle ferrovie… • GB: ferrovia è uno strumento per sostenere uno sviluppo industriale già in atto e in uno stadio avanzato. • USA: ferrovia copre l’esigenza di soddisfare la domanda dell’agricoltura, divenendo a sua volta fattore di industrializzazione. • Belgio, piccolo è bello... la costruzione della ferrovie è agevolata dalla maturità della meccanica e della siderurgia. • Germania: costruzione ferrovia ha inizio subito dopo lo Zollverein. • Francia: rete ferroviaria inizia in ritardo, grandi dimensioni del paese. • Italia: gravi ritardi (peculiarità orografiche) superati lentamente solo dopo l'Unificazione. La ferrovia e la conquista del Far West… Tecnici della Union Pacific Railroad sul 100° meridiano, circa 250 miglia a ovest di Omaha, Nebraska, 1866. La grande epopea della ferrovia tra nuovi mercati, mondanità e letteratura... • L’impatto delle ferrovie sullo sviluppo economico è rilevante: • Abbatte i costi di trasporto, apre nuovi mercati, permette possibilità di trasporto sino a quel momento inesistenti. • Ma soprattutto sollecita una domanda interna di manufatti: ferro, acciaio, ghisa diventano la domanda principale delle costruzioni ferroviarie. La stanza dell’Hotel Pera a Istanbul dove Agatha Christie scrisse Assassinio sull'Orient Express. Le rotte dell’Orient Express… Gruppo di operai davanti al tunnel del Sempione, 1899 Titanic e dintorni... • Uso di acciaio e ferro e miglioramento nell’applicazione macchina a vapore: permettono grandi progressi anche nel campo del trasporto marittimo. • La navigazione marittima nell’800 diventa un servizio stabile e regolare (rotte transoceaniche). Titanic, 1911 Il canale di Suez (1869)… Il canale di Panama (1914)… Dalle navi da trasporto portoghesi alle grandi portacontainer... Porto container di Gioia Tauro Porto container di Amburgo Conseguenze economiche della rivoluzione dei trasporti: 1) riduzione dei costi di trasporto permette di ridurre i prezzi di vendita dei beni, con il conseguente allargamento degli scambi e della produzione. 2) riduzione dei costi di trasporto produce un’integrazione dei mercati sempre più stretta; la globalizzazione dei mercati è una condizione verificabile già alla fine dell’800 (effetti negativi della crisi agraria). La ferrovia: un modello organizzativo complesso... Rapporto tra salario e costo del capitale (1580-1830). Prezzo dell’energia (grammi di argento per milioni di Btu – British thermal units). 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Pechino Parigi Strasburgo Amsterdam Londra Newcastle Richard Arkwright, Waterframe, 1769 • Grandi innovazioni tecniche nella manifattura tessile: 1) prima la filatura (filatoio idraulico di Arkwright, Spinning Jenny di Hargreaves, Mule di Crompton). 2) poi la tessitura (navetta volante di Kay). • Rapida diffusione di telai semiautomatici e automatici in GB. Samuel Crompton, Mule, 1774-1779 James Hargreaves, Spinning Jenny, 1770 Innovazioni tecniche e organizzative: macchine disposte secondo una sequenza logica… Macchine diverse, obiettivi comuni: ridurre ore di lavoro necessarie per produrre una libbra di cotone… Aumento costante del capitale occorrente… Diffusione delle condizioni ad altri paesi. Primo telaio completamente meccanico Edmund Cartwright, Power Loom, 1785-1789 Telai semiautomatici e automatici in Gran Bretagna, 1813-1850. 250,000 224,000 200,000 150,000 100,000 55,000 85,000 50,000 14,150 2,400 0 1813 1820 1829 1833 1850 La macchina a vapore: da pompa per il drenaggio delle miniere a motore fondamentale dell’industrializzazione… • Motore a vapore: nasce come pompa a vapore per il drenaggio dell’acqua dalle miniere (1709, Savery). • Pompa di Newcomen (1717): perfezionamento delle prestazioni. • James Watt (1769): potenza e consumi. • James Watt (1775), dal moto rettilineo al moto rotatorio: la macchina a vapore può diventare il motore fondamentale dell’industrializzazione. • Effetti: abbatte limiti della stagionalità dell’energia e permette di concentrare le diverse fasi produttive. In poco tempo: grande diffusione della macchina a vapore, che diventerà il simbolo della prima Rivoluzione industriale… Nella fotografia una macchina di Newcomen, denominata “Fairbottom Bobs”. Essa era utilizzata per drenare acqua da un canale vicino a Park Bridge in Inghilterra. La macchina venne costruita nel 1760 e rimase in funzione sino al 1834. Il lavoro giornaliero di un cavallo è pari a quello di 5-6 uomini. La spesa per il mantenimento di un cavallo generalmente supera da 2 a 3 volte il salario giornaliero di un operaio, sicché la forza del cavallo è disponibile a un costo che è circa la metà di quello preteso da un essere umano. Secondo Boulton (socio di Watt), l’energia sviluppata da un bushel di carbone (38 kg) di carbone equivale a quella prestata in un giorno da 8 uomini e 1/3 e forse anche più; il costo del carbone supera però raramente quello giornaliero di un solo operaio, anche se il costo dei macchinari (ammortamento) rende la macchina a vapore un po’ più cara della metà dei cavalli che sostituisce. Thomas Young (1773-1829), scienziato Era una città di mattoni rossi, o meglio di mattoni che sarebbero stati rossi se il fumo e la cenere lo avessero consentito… … una città piena di macchinari e di alte ciminiere dalle quali uscivano senza tregua interminabili serpenti di fumo, che si snodavano nell’aria senza mai sciogliere le loro spire. … persone anch’esse uguali che entravano e uscivano alla stessa ora, con il medesimo scalpiccio sul medesimo selciato… … per recarsi a svolgere il medesimo lavoro e per le quali oggi era identico a ieri e a domani e ogni anno la replica di quello passato e di quello a venire…