• Tipologia di trattamento e/o lavaggio
• Categoria di fibra del tessuto esterno che comanda sulle
caratteristiche degli accessori impiegati relativamente a:
•
Tipo tintura / classe di coloranti
•
Restringimenti
•
Temperatura
Prima analisi
Tipologia di fibra
Sintetiche
(polimeri)
Artificiali (cellulose)
naturali
Tipo tintura
Igroscopicità
Poliestere
dispersi
Bassa
Poliammide
acidi
Bassa
Cupro
diretti, reattivi
Buona
Viscosa
diretti, reattivi
Buona
Acetato
dispersi
Media
Lana
acidi
Buona
Cotone
diretti, reattivi
Buona
Seta
diretti, reattivi
Buona
Classificazione delle fibre
Sta sempre di più prendendo spazio la tintura di capi prodotti in colore neutro e poi tinti secondo le
esigenze moda o anche e soprattutto per conferire un aspetto “lavato”, “invecchiato”. Se questi abiti
sono foderati del tutto o parzialmente (carrè, maniche) si pone il problema di tingere anche la fodera
una volta applicata.
Industrialmente esistono due soluzioni principali:
1-usare fodera di poliestere 100% non reagirà nel bagno di tintura e manterrà il colore originale,
2-usare una fodera che si tinga assieme al tessuto del capo prendendo un colore simile in abbinamento.
In genere questo abbigliamento è fatto con tessuti cotone/cotone cellulosici tipo modal/viscose spun
ecc
Le fodere impiegate, se non 100% poliestere, sono in genere misti poliestere-viscosa, misti poliammideviscosa.
L’impiego del sintetico diventa praticamente indispensabile per via dei restringimenti che si hanno
tingendo/lavando la fodera alle temperature di tintura 80°/90 gradi.
Le cellulosiche hanno ritiri elevati 8-9% difficili da controllare, le sintetiche si muovono molto meno 12%.
Per questo almeno in ordito si impiegano in genere catene di sintetico.
Il problema di tingere anche la fodera si risolve con classe di coloranti compatibili.
La parte sintetica non si tingerà e l’effetto finale sarà “melangiato”; se si opera con doppia tintura si può
ottenere effetto unito.
Considerazioni generali
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PRIMA ANALISI