Introduzione alla lingua giapponese 日本語入門 Cenni di storia, scrittura e grammatica Obiettivi del corso • Conoscenza delle regole grammaticali • Basi di scrittura Da cui si potranno ottenere • Indipendenza nel tradurre un testo scritto con ausili cartacei o informatici • Capacità basilari di conversazione utili per viaggiare in Giappone Caratteristiche della lingua • Agglutinante: elementi si fondono a formarne dei nuovi • Stile sociale del linguaggio (keigo 敬語) • Flessiva: coniugazione del verbo e dell’aggettivo secondo tempi e modi; • Polisillabica: ogni termine è costituito da sillabe, con accento che cade su ciascuna Caratteristiche della lingua • Costruzione SOV: la frase tipica segue lo schema soggetto – oggetto – verbo • Morfologia peculiare: mancano genere, numero, pronomi relativi, articoli; indicazione dei complementi con posposizioni; i modificatori precedono ciò a cui si riferiscono Origini • Sono controverse; solo in parte si può ascrivere il giapponese al ceppo delle lingue uralo-altaiche • Per morfologia e sintassi presenta somiglianze col coreano; come fonetica ha similitudini con le lingue maleo-polinesiane del sud Pacifico • Si tende a definire il giapponese un ‘ibrido’ linguistico, ma di fatto è una lingua unica Elementi della scrittura giapponese • Kanji (漢字 ) ideogrammi usati per tutto ciò che ha significato proprio come nomi, radici verbali e aggettivali • Hiragana (平仮名 ) sillabario fonetico usato per funzioni grammaticali come desinenze, posposizioni, etc. • Katakana (片仮名 ) sillabario fonetico per parole di origine straniera • Rōmaji (ローマ字 ) trascrizione del giapponese con caratteri latini (sistema Kunrei o Hepburn) I sistemi uniti Esempio • 熟練した伝統の技を持つ職人が、道具も自 作し、1個1個精魂込めて芸術品ともいえる蛤 碁石を作り上げる。 • 囲碁のことを手談とも言うが、手ずりも石との 対話である。 Le parti in rosso sono caratteri Hiragana Sistemi di scrittura nella storia Scritture fonetiche • In un sistema di scrittura fonetico, i simboli grafici sono rappresentazione dei suoni emessi dalla bocca nel pronunciare le parole di quella lingua Segni fonetici e ideogrammi Cosa rappresentano questi simboli? CASA Esempio: CASA C A S A Pittogrammi e ideogrammi 家 Nessuna informazione sulla pronuncia Alle origini… Percorso culturale Già dal IV secolo d.C. il Giappone gravita nella Sfera culturale cinese Storia dei kanji • Il termine deriva dal cinese Hànzì, ovvero caratteri Han, la dinastia (206 a.C. – 220 d.C.) durante la quale la cultura cinese si espande nei paesi vicini • Anticamente (XIV – XI secolo a.C.) erano segni incisi su ossa oracolari e carapaci di tartaruga, spesso con versioni diverse per uno stesso significato Storia dei kanji • La standardizzazione avviene sotto il regno dell’imperatore Qin Shihuangdi (221 – 220 a.C.) • Solamente sei secoli dopo entrano in Giappone attraverso la Corea (circa V secolo d.C.) Una scrittura a prestito • Il Giappone non sviluppò mai una scrittura autoctona • La scrittura dei letterati era il cinese • In seguito si inizia a scrivere la lingua giapponese con i caratteri cinesi (Hànzì > Kanji) • Si usarono sia per valore semantico sia per la loro pronuncia, a più riprese… I primi testi in giapponese • Kojiki (712 d.C.) • Nihon Shoki (720 d.C.) • Sono scritti interamente con caratteri kanji, alcuni usati per il valore semantico, altri per quello fonetico La nascita dei sillabari • Per cercare di mettere ordine nel caos, dapprima si aggiungono «radicali» ad alcuni ideogrammi usati per la pronuncia • All’inizio del periodo Heian (794 d.C.) si creano i sillabari fonetici hiragana e katakana per le parti variabili della lingua (che non esistono nel cinese) Hiragana – origine dei simboli «Carattere prestato di uso comune (corsivo)» Hiragana - sillabario Katakana – origine dei simboli «carattere parziale, frammento» Katakana - sillabario 1945 caratteri kanji della scuola dell’obbligo (ratificazione del 1981) Tipi di Kanji 木 pittogrammi di oggetti 上 下 concetti astratti 東明 ideogrammi con associazioni di idee Tipi di Kanji con radicale semantico e parte fonetica (circa l’80% dei Kanji in uso) 語 = linguaggio 悟 = illuminazione entrambi si leggono GO Elementi di calligrafia • • • • Direzione Spaziatura e quadrato Punteggiatura Furigana e romaji Video calligrafia 1 Video calligrafia 2 Direzione • Il giapponese si scriveva quasi unicamente in verticale, da destra a sinistra (fino al periodo Meiji, 1868-1926) • Dopo la seconda guerra mondiale, la direzione della scrittura orizzontale fu stabilita da sinistra a destra • Nelle pubblicazioni moderne si usano entrambi gli stili e la Corea? Il coreano è fonetico! Suoni consonantici Suoni vocalici costruzione ご ばん これは碁盤です。 Kore wa goban desu. ご ばん うえ ご いし 碁盤の上に碁石があります。 Goban no ue ni goishi ga arimasu. い ご これは囲碁ですか。 kore wa igo desu ka. い ご いいえ、囲碁ではありません。 iie, igo dewa arimasen. しょう ぎ 将棋です。 Shōgi desu. Verbo «essere» • • - Verbo essere in forma copulativa: DESU Verbo essere nel senso di esistere, esserci: IMASU per esseri animati (persone e animali) ARIMASU per oggetti inanimati e piante Queste le forma piane: DA, IRU, ARU DESU deriva da «DE ARU» e conserva questa forma nel negativo: de wa arimasen Forma cortese Forma piana desu de wa arimasen da (de aru) de wa nai arimasu arimasen aru nai imasu imasen iru inai Dimostrativi • Si raggruppano nelle tre serie KO- , SO- e A- e nella serie interrogativa DOLa serie KO- indica qualcosa di vicino a chi parla Es: kore = questo (pronome dimostrativo) kono = questo (aggettivo dimostrativo) koko = questo luogo = qui Dimostrativi Kore wa tsukue desu. Questa è una scrivania. In questo esempio «kore» è un pronome e funge da soggetto. Kono tsukue no ue ni goban ga arimasu. Su questa scrivania c’è un Goban. Qui abbiamo l’aggettivo «kono» che accompagna il nome «tsukue» , soggetto della frase. Dimostrativi La serie SO- indica qualcosa di vicino a chi ascolta. Es: sore = quello (pronome dimostrativo) sono = quello (aggettivo dimostrativo) soko = quel luogo = lì Dimostrativi それは何ですか。 sore wa nan desu ka. Che cos’è quello lì ? これは私の携帯電話です。 kore wa watashi no keitai denwa desu. Questo è il mio telefono cellulare. Dimostrativi La serie A- indica qualcosa di lontano sia da chi parla sia da chi ascolta. Es: are = quello (pronome dimostrativo) ano = quello (aggettivo dimostrativo) asoko = quel luogo là = laggiù Dimostrativi あの建物は何ですか。 Ano tatemono wa nan desu ka. Che cos’è quell’edificio là? あれは日本棋院です。 are wa nihon kiin desu. Quella là è la Nihon Kiin. Interrogativi La serie DO- si usa nelle frasi interrogative per fare una domanda. Es: dore = quale (pronome interrogativo) dono = quale (aggettivo interrogativo) doko = quale luogo = dove Interrogativi ビールはどこにありますか。 Biiru wa doko ni arimasu ka. Dove è la birra? れい ぞう こ なか 冷蔵庫の中にあります。 Reizōko no naka ni arimasu. E’ in frigo.