Creato da: Cherubino Sara, Lonetti Veronica, Tudda Gianluca Indice: • Le note di variazione (note di accredito e note di addebito) • Tipi di note di variazione • Resi di merce • Abbuoni • Arrotondamenti Le rettifiche di fatturazione • Spiegare cosa si intende per rettifiche di fatturazione … evidenziando che rientrano in questa casistica gli SCONTI (cosa sono? … sottolineare che non sono inefficienze ma clausole contrattuali finalizzate alla fidelizzazione del cliente – sconti incondizionati o a motivare il cliente ad assumere particolari comportamenti – sconti condizionati), i RESI, gli ABBUONI, gli ARROTONDAMENTI (anche questi non sono inefficienze…) Da rifare eventualmente prevedendo una slide in più per precisare gli SCONTI NOTE DI VARIAZIONE Ogni volta che un’azienda si trova a dover rettificare (= correggere) quanto in precedenza fatturato, deve essere emessa una nota di variazione con il fine di correggere quanto riportato nella fattura emessa in precedenza. Le note di variazione sono documenti di rettifica emessi dall’impresa venditrice per modificare importi richiesti al debitore DISTINGUIAMO NOTE DI ADDEBITO: Quando l’importo della deve essere aumentato (correzione in aumento) rispetto a quello risultante dalla fattura precedentemente emessa È obbligatorio correggere anche l’IVA risultante NOTE DI ACCREDITO: Quanto l’importo deve essere diminuito (correzione in diminuzione) La correzione del valore dell’IVA non è obbligatoria Nota di variazione n. Intestazione AZIENDA FORNITRICE NOTA DI VARIAZIONE Cliente Riferimenti Nome Indirizzo C.A.P. Telefono Data Fattura di riferimento Data fattura Q.tà Descrizione Prezzo unitario Imponibile Modalità di pagamento IVA Commenti Nome N. carta di credito Scadenza TOTALE A VS. CREDITO Immettere eventuali annotazioni qui TOTALE Quando si emette una nota di addebito? La nota di addebito viene emessa principalmente in relazione ad errori nella predisposizione del documento di vendita (cioè della fattura) che hanno comportato l’addebito al cliente di importi inferiori rispetto a quelli effettivi. Gli errori possono riguardare il prezzo, le quantità, gli oneri accessori di vendita o l’aliquota iva praticata. Ricordiamo che nelle note di addebito la rettifica dell’IVA è sempre obbligatoria. Quando si emette una nota di accredito? • La nota di accredito viene emessa quando il totale della fattura rilasciata in precedenza deve essere diminuito. • Ciò può essere dovuto a errori nella predisposizione del documento (la colpa è quindi dell’impiegato che si occupa della fatturazione) oppure a errori nella consegna delle merci (in questo caso la colpa sarà del responsabile commerciale che può aver frainteso il cliente nella fase di raccolta dell’ordine, del responsabile della produzione che può aver sbagliato nell’impostare le caratteristiche del prodotto o del responsabile del magazzino che può aver sbagliato la predisposizione della consegna). • Tutte le casistiche sopra esposte rappresentano comunque INEFFICIENZE che comportano inutili sprechi di tempo e di energie. Dal punto di vista operativo e contabile sono pertanto COSTI INUTILI che in un mercato altamente competitivo come quello attuale le aziende devono cercare assolutamente di evitare. Tralasciamo il caso della fattura compilata in modo errato e focalizziamo l’attenzione sugli errori nella consegna al cliente. Quando il cliente riceve merce non rispondente a quella richiesta (sia errori nella quantità che nella qualità) la sua reazione sarà inevitabilmente indispettita questi errori minano il rapporto di fiducia con il fornitore. Pensiamo ad esempio al caso della restituzione di merci difettose o avariate: il cliente alla verifica della merce ricevuta si arrabbierà molto per l’inefficienza riscontrata e restituirà la merce (in alcuni casi potrà addirittura richiedere il risarcimento del danno). L’azienda fornitrice ritirerà la merce resa ed emetterà la nota di accredito. Contabilmente verrà registrata l’inefficienza evidenziando nella contabilità del fornitore il conto RESI SU VENDITE (VE-) che rappresenta la rettifica del ricavo registrato in precedenza alla vendita della merce. Spesso e volentieri il fornitore per recuperare la fiducia del cliente, soprattutto nel caso di resi parziali, concederà degli abbuoni che rappresentano delle riduzioni del prezzo stabilito. Nella contabilità del fornitore questi abbuoni saranno ABBUONI PASSIVI (VE-) Resi di merce Resi su acquisti Resi su vendite Resi su acquisti Dal punto di vista del CLIENTE i resi si hanno quando la merce ordinata presenta differenze qualitative in difetto rispetto a quanto richiesto. A quel punto l’acquirente può restituire tutte le merci che sono state spedite o restituire solo quelle merci che presentano difetti. I resi per il cliente sono rettifiche al costo di acquisto delle merci (VE+) , rilevato in precedenza nel conto economico di reddito. Dato che i conti economici di reddito sono conti unilaterali (funzionano o solo in Dare o solo in Avere), tali rettifiche si registrano in appositi conti accesi alle rettifiche di costi che funzionano in Avere. I resi su acquisti si rilevano nel conto Resi su acquisti Rettifiche ai costi per merci rese a RESI SU ACQUISTI fornitori Resi su vendite Allo stesso modo, osservando il caso del reso dal punto di vista del FORNITORE le rettifiche ai ricavi di vendita di merci non vanno a diminuire direttamente i ricavi registrati nel conto Merci c/vendite, ma si rilevano in appositi conti accesi alle rettifiche di ricavi (VE-) che funzionano in Dare. . I resi su vendite si rilevano nel conto Resi su vendite. RESI SU VENDITE Rettifiche ai ricavi per merci rese da clienti Abbuoni Abbuoni su acquisti Abbuoni su vendite Abbuoni su acquisti L’abbuono per il COMPRATORE rappresenta una riduzione del prezzo pattuito in relazione al disagio conseguente agli errori nell’esecuzione dell’ordine. Per il cliente rappresenta quindi il «risarcimento» dell’inefficienza. Contabilmente si registrerà una variazione economica positiva indicata dal conto abbuono attivo (per il compratore rappresenta infatti una riduzione del prezzo della merce). Anche gli abbuoni sono quindi rettifiche al costo di acquisto delle merci che vengono registrati in appositi conti accesi alle rettifiche di costi che funzionano in Avere. Gli abbuoni attivi vengono rilevati nel conto Ribassi e abbuoni attivi. RIBASSI E ABBUONI ATTIVI Rettifiche ai costi per abbuoni ottenuti da fornitori Abbuoni su vendite L’impresa che ha effettuato una vendita non rispondente alle esigenze del cliente per riconquistare la fiducia del cliente (= rifidelizzare) può essere costretta a concedere degli abbuoni, i quali in questo caso sono passivi perché comportano una riduzione del ricavo precedentemente concordato. Gli abbuoni passivi si rilevano nel conto Ribassi e abbuoni passivi. RIBASSI E ABBUONI PASSIVI Rettifiche ai ricavi per abbuoni concessi ai clienti ARROTONDAMENTI …..