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Somministrazione test alcool-dipendenza;
criteri di valutazione del test.
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ISTITUTO TECNOLOGICO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
EX ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI
“ GUARINO GUARINI ”
Via Salerno, 60 – 10152 TORINO Tel. 011/4363377 – Fax 011/4
Torino, _______________________
 ATA
 DOCENTE
Per eventuali ripensamenti sulla risposta indicata scrivere vicino alla prima risposta “no” e apporre una “x” sulla nuova.
A.U.D.I.T. - Alcohol Use Disorders Identification Test
- ANONIMO - NON FIRMARE
1 UNITA’ ALCOLICA contiene circa 12 grammi di alcol e corrisponde ad una delle seguenti quantità: 1 bicchiere di birra (330 ml),
1 bicchiere di vino (125 ml), 1 bicchiere di aperitivo (80 ml), 1 bicchiere di superalcolico (40 ml).
1) Con quale frequenza consuma bevande alcoliche?
􀂉 mai (0 punti)
􀂉 meno di 1 volta / 1 volta al mese (1 punto)
􀂉 2-4 volte al mese (2 punti)
􀂉 2-3 volte a settimana (3 punti)
􀂉 4 o più volte a settimana (4 punti)
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2) Quanti bicchieri standard di bevande alcoliche consuma in media al giorno?
􀂉 1 o 2 (0 punti)
􀂉 3 o 4 (1 punto)
􀂉 5 o 6 (2 punti)
􀂉 7 o 9 (3 punti)
􀂉 10 o più (4 punti)
3) Con quale frequenza le è capitato di bere sei o più bicchieri di bevande alcoliche in
un’unica
occasione?
􀂉 mai (0 punti)
􀂉 meno di 1 volta / (1 punto)
􀂉 1 volta al mese (2 punti)
􀂉 1 volte a settimana (3 punti)
􀂉 ogni giorno o quasi (4 punti)
Indicare la somma dei punti delle prime tre risposte scelte __________
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4) Con quale frequenza durante l’ultimo anno si è accorto di non riuscire a smettere di bere una volta che aveva
iniziato?
􀂉 mai (0 punti)
􀂉 meno di una volta al mese (1 punto)
􀂉 1 volta al mese (2 punti)
􀂉 1 volta alla settimana (3 punti)
􀂉 ogni giorno o quasi (4 punti)
5) Con quale frequenza durante l’ultimo anno non è riuscito a fare ciò che normalmente ci si
aspetta da lei a causa del bere?
􀂉 mai (0 punti)
􀂉 meno di una volta al mese (1 punto)
􀂉 1 volta al mese (2 punti)
􀂉 1 volta alla settimana (3 punti)
􀂉 ogni giorno o quasi (4 punti)
6) Con quale frequenza durante l’ultimo anno ha avuto bisogno di bere di prima mattina per tirarsi su dopo una bevuta
pesante?
􀂉 mai (0 punti)
􀂉 meno di una volta al mese (1 punto)
􀂉 1 volta al mese (2 punti)
􀂉 1 volta alla settimana (3 punti)
􀂉 ogni giorno o quasi (4 punti)
7) Con quale frequenza durante l’ultimo anno ha avuto sensi di colpa o rimorso dopo aver bevuto?
􀂉 mai (0 punti)
􀂉 meno di una volta al mese (1 punto)
􀂉 1 volta al mese (2 punti)
􀂉 1 volta alla settimana (3 punti)
􀂉 ogni giorno o quasi (4 punti)
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8) Con quale frequenza durante l’ultimo anno non è riuscito a ricordare quello che era successo la
sera precedente perché aveva bevuto?
􀂉 mai (0 punti)
􀂉 meno di una volta al mese (1 punto)
􀂉 1 volta al mese (2 punti)
􀂉 1 volta alla settimana (3 punti)
􀂉 ogni giorno o quasi (4 punti)
9) Si è fatto male o ha fatto male a qualcuno come risultato del bere?
􀂉 no (0 punti)
􀂉 sì, ma non nell’ultimo anno (2 punti)
􀂉 sì, nell’ultimo anno (4 punti)
10) Un parente, un amico, un medico o altro operatore sanitario si sono occupati del suo bere o
hanno suggerito di smettere?
􀂉 no (0 punti)
􀂉 sì, ma non nell’ultimo periodo (2 punti)
􀂉 sì, nell’ultimo anno (4 punti)
Indicare la somma dei punti delle 10 risposte scelte __________
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Il test è validato a livello internazionale dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità e l’Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS ha partecipato al progetto mondiale che ha avuto
una durata di 25 anni pubblicando i risultati finali di
validazione nazionale nel Report pubblicato sul sito
dell’OMS a Ginevra:
(http://www.who.int/substance_abuse/publications/identif
ication_management_alcoholproblems_phaseiv.pdf ).
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Prime tre domande:
AUDIT - C < 5 uomini = consumo a basso rischio
AUDIT - C < 4 donne = consumo a basso rischio
AUDIT - C > 5 uomini = consumo a rischio
AUDIT - C > 4 donne = consumo a rischio
Tutte le domande:
AUDIT < 8 = consumo a basso rischio
AUDIT 8 -15 = consumo a rischio
AUDIT 16 - 19 = consumo dannoso
AUDIT > 20 = alcoldipendenza
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LAVORATORI INCARICATI DELL’ATTUAZIONE DELLE MISURE
DI PRIMO SOCCORSO
Prof..ssa Donadio Daniela
Dott.ssa Ierace Carmela
Prof. Maggiora Efisio
Sig.ra Addiesi Maria Teresina
Prof. Gullo Francesco
Sig.ra Spadaro Catia C.
Prof.ssa Bottero Donatella
Sig.ra Esposito M. Caroletta
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LAVORATORI INCARICATI DELL’ATTUAZIONE DELLE MISURE
DI PRIMO SOCCORSO
Prof. Dell’Oglio Corrado
Sig.ra Ciappi Rosetta
Sig.ra Delgiudice Fernanda
Sig.ra Franco Margherita
Sig.ra Guelfo Concetta
Sig.ra Frasca Gerarda
Sig.ra Mormile Anna
Sig.ra Cagnano Maria
Sig.ra Crivellari Minica
Sig. Mandara Giuseppe
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LAVORATORI INCARICATI DELL’ATTUAZIONE DELLE MISURE DI
PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO (S.P.I.L.A.)
*Prof. Rolli Rocco
*Prof. Gullo Francesco
*Sig. Bettioni Marcello
*Prof.ssa Fiorone Cinzia
*Prof. Bo Giuseppe
*Prof. Froio Amedeo
*Sig.ra Cagnano Maria
*Sig. Venca Franco
*Sig. Criniti Giuseppe
*Sig. Paolella Salvatore
*Prof. Viberti Guglielmo
*Prof. Raffaele Giuseppe
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LAVORATORI INCARICATI DELL’ATTUAZIONE DELLE MISURE DI
PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO (S.P.I.L.A.)
Sig. Di Donato Francesco
Sig. Vangeli Angelo
Prof. Lampitelli Gianluigi
Prof. Gillio Marco
Sig. Mandara Giuseppe
Sig.ra Addiesi M. Teresina
Sig.ra Frasca Gerarda
Sig.ra Franco Margherita
Sig.ra Ciappi Rosetta
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Quello che bisogna fare quando qualcuno ha una crisi
epilettica dipende dal tipo di attacco che si sta
verificando.
Una crisi convulsiva o tonica clonica comincia quando
qualcuno perde conoscenza, s’irrigidisce
inaspettatamente, cade a terra e comincia ad essere
colto da convulsioni.
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Come prestare aiuto:
✓ Rimani vicino alla persona – stai calmo.
✓ Prendi nota dell’ora/durata della crisi.
✓ Proteggi la persona da lesioni - togli qualunque oggetto pesante
dall’area in cui si trova. Metti qualcosa di morbido sotto la sua testa.
Allenta i capi di vestiario troppo stretti.
✓ Sposta con delicatezza la persona su di un fianco – non appena sarà
possibile, per aiutarla a respirare.
✓ Cerca di comunicare con la persona per assicurarti che abbia
effettivamente ripreso conoscenza.
✓ Rassicurala
✓ Tieni lontano i curiosi
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✘ Non limitare i movimenti della persona.
✘ Non cercare di mettere forzatamente
nulla dentro la bocca.
✘ Non dare alla persona acqua, pillole o
cibo fino a quando non sarà pienamente
cosciente.
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Dopo che la crisi si è conclusa, la persona
dovrebbe essere messa sul suo fianco
sinistro.
Ricordati che esiste il lieve rischio che la
persona possa vomitare una volta
terminata la crisi, prima che abbia
pienamente ripreso coscienza.
Perciò, la testa dovrebbe essere collocata
in modo che il vomito possa essere
espulso dalla bocca senza venire inalato.
Rimani con la persona fino a quando si
sarà ripresa (da 5 a 20 minuti).
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L’ictus cerebrale è una improvvisa perdita di coscienza da emorragia
o trombosi cerebrale.
L’ictus emorragico consiste in uno stravaso di sangue a livello del
tessuto cerebrale, dovuto alla rottura di un vaso, in presenza di fattori
congeniti (malformazioni vascolari ecc.) e acquisiti.
L’ictus ischemico è causato dal mancato afflusso di sangue in una
regione del cervello, per ostruzione di un vaso arterioso cerebrale da
parte di un trombo o di un embolo.
Tra i fattori favorenti figurano l’aterosclerosi, il diabete, l’obesità, il
fumo, le patologie cardiache, l’ipertensione ecc.
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L’ictus e le forme transitorie di
ischemia cerebrale (TIA) sono delle
emergenze.
Per curarle con efficacia è
essenziale la tempestività e
determinare con precisione il
tempo di insorgenza dei sintomi.
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Riportiamo i tre punti della Cincinnati
Prehospital Stroke Scale. L’alterazione di
ciascuno dei tre segni è fortemente
suggestiva per un ictus.
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Paresi facciale
Chiedere al paziente di sorridere o di mostrare i denti e chiedere
di notare (a parenti o accompagnatori):
se entrambi i lati della faccia si muovono ugualmente (normale)
o se un lato non si muove bene come l’altro (non normale).
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Deficit motorio degli arti superiori
chiedere al paziente di estendere gli arti
superiori per 10 secondi mentre tiene gli
occhi chiusi e chiedere di notare:
se gli arti si muovono alla stessa maniera
(normale)
o se uno non si muove o uno cade,
quando confrontato all’altro
(non normale).
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Anomalie del linguaggio
chiedere al paziente di ripetere una
frase e chiedere di notare:
se il paziente usa le parole
correttamente con linguaggio fluente
(normale)
o se strascica le parole o usa parole
inappropriate o è incapace di parlare
(non normale).
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I sintomi possono essere eclatanti, con perdita della conoscenza
e arresto cardio-circolatorio, oppure non ben definiti.
Alle volte un ictus si può inizialmente manifestare solamente con
un comportamento diverso (anomalo, aggressivo, disinibito,
loquace, ecc.).
Non sempre si ha a che fare con un ictus: molti sintomi sono gli
stessi, per esempio, in caso di trauma cranico cervicale,
encefalopatia metabolica (overdose, ipo/iperglicemia) o
ipertensiva, sepsi, epilessia, massa intracranica nota.
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In queste circostanze agite
velocemente, chiamate il
118 e soccorrete
l’infortunato
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Con la nota n. 2312/Dip/Segr del 25/11/2005 il
Ministro dell'Istruzione d'intesa con quello della
Salute hanno emanato le Raccomandazioni
contenenti "le linee guida per la definizione degli
interventi finalizzati all'assistenza di studenti che
necessitano di somministrazione di farmaci in
orario scolastico, al fine di tutelarne il diritto allo
studio, la salute ed il benessere all'interno della
struttura scolastica".
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La somministrazione dei farmaci a scuola è subordinata:
• alla richiesta formale della famiglia a fronte di un
certificato medico attestante lo stato di malattia
• alla verifica del dirigente scolastico delle strutture e della
disponibilità degli operatori scolastici in servizio
• alla formale autorizzazione del dirigente scolastico nel
caso di disponibilità interne, secondo le modalità indicate dal
medico curante;
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In mancanza di disponibilità interne il dirigente scolastico è tenuto:
1. all'attivazione di procedure formali ed informali per creare sinergie
con i servizi sociali comunali, la ASL e soggetti privati per assicurare
un servizio di assistenza infermieristica;
2. all'attivazione di servizi provvisori alternativi (autorizzazione
all'ingresso dei genitori, formalizzazione delle procedure per la
chiamata del 118, corso di informazione e formazione specifico per
tutti gli operatori scolastici e le famiglie di tutti gli alunni)
In difetto delle condizioni sopradescritte, occorre dare comunicazione
formale e motivata ai genitori o agli esercitanti la potestà genitoriale e
al Sindaco del Comune di residenza dell'alunno per cui è stata avanzata
la relativa richiesta.
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Resta inteso che, in caso di emergenza, tutto il personale scolastico
è comunque tenuto ad intervenire (art. 593 del codice penale,
modificato dall'art. 1 della LEGGE 9 aprile 2003 n. 72). Infatti "in
caso di malore non ci si può esimere di portare il normale soccorso
con la solerzia che ogni buon padre o madre di famiglia ha il dovere
di fornire. Altrimenti, potrebbe configurarsi, come accade per la
strada (o in occasione di incidenti), il reato di omissione di soccorso"
(nota del 22 febbraio del 2000 del Dipartimento XI del Comune di
Roma - Ufficio scuola dell'infanzia - Direttore Raffaele Nocera). Per
questo motivo è sempre opportuno organizzare comunque uno
specifico corso di informazione/formazione per tutti gli operatori.
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Per riassumere: è possibile dare dei farmaci quando non ci troviamo in
situazioni di emergenza, o quando l’emergenza è conseguenza di una
patologia nota e documentata. Ma non basta questo solo requisito. La
famiglia deve aver comunicato alla Scuola il problema e deve aver richiesto
la collaborazione; la somministrazione di farmaci in orario scolastico deve
essere quindi formalmente richiesta dai genitori degli alunni o dagli
esercitanti la potestà genitoriale, mediante la presentazione di una
certificazione medica attestante lo stato di malattia dell’alunno con la
prescrizione specifica dei farmaci da assumere
(dati dell’allievo, nome del farmaco, conservazione, modalità, tempi di
somministrazione con l’indicazione dell’ora e periodo di
somministrazione, posologia).
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Se i genitori chiedono di poter accedere nella
struttura scolastica per poter somministrare il
farmaco, il Dirigente scolastico fa sì che questo sia
possibile; se i familiari chiedono che il farmaco sia
somministrato dal personale scolastico il Dirigente
Scolastico organizza, per quanto possibile, il
personale individuato in modo da garantire la
continuità della somministrazione dei farmaci.
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Procedura da adottare per la gestione del singolo caso
con problematiche alcol-correlate
 Cercare di limitare il contatto con gli studenti e in genere con il
pubblico, accompagnandolo in un locale riservato, meglio in
infermeria, senza lasciarlo da solo.
 Avvisare il Dirigente Scolastico, in caso di irreperibilità il Vice
Preside (prof. Giuseppe Bo), il D.S.G.A. dott.ssa Carmela Ierace o la
sua sostituta sig.ra Catia Spadaro.
 Vigilare affinché non procuri danni a sé stesso, agli altri e alle cose.
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Procedura da adottare per la gestione del singolo caso
con problematiche alcol-correlate.
 Se possibile accompagnare il sospetto al Pronto Soccorso più vicino
con il taxi di servizio secondo la procedura che segue:
chiamare il taxi 5730;
fornire i dati della scuola e il codice della Reale mutua Assicurazione
(E42) per andata e ritorno da e per l’ospedale.
 In casi di resistenza e/o reazioni violente o problemi di ordine
pubblico si dovrà chiamare la Forza Pubblica (Carabinieri 112 – Polizia di
Stato 113) e contemporaneamente il 118 e nel frattempo per quanto
possibile, mettere in atto il punto 3.
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Obblighi dei lavoratori art. 20
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Obblighi dei lavoratori art. 20
1. Ogni lavoratore DEVE prendersi cura della propria salute e
sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di
lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni,
conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi
forniti dal datore di lavoro.
2. I lavoratori DEVONO in particolare:
• a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai
preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
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Obblighi dei lavoratori art. 20
• b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di
lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva
ed individuale; (arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a 600
euro)
• c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i
preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di
sicurezza; (arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a 600 euro)
• d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi
a loro disposizione; (arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a
600 euro)
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Obblighi dei lavoratori art. 20
• e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al
preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere
c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui
vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di
urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto
salvo l’obbligo di cui alla successiva lettera f) per eliminare o
ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone
notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; (arresto
fino a un mese o con l’ammenda da 200 a 600 euro)
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Obblighi dei lavoratori art. 20
• f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di
sicurezza o di segnalazione o di controllo; (arresto fino a un mese o con
l’ammenda da 200 a 600 euro)
• g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono
di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza
propria o di altri lavoratori; (arresto fino a un mese o con l’ammenda da
200 a 600 euro)
• h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento
organizzati dal datore di lavoro; (arresto fino a un mese o con
l’ammenda da 200 a 600 euro)
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Obblighi dei lavoratori art. 20
•
i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto
legislativo o comunque disposti dal medico competente. (arresto
fino a un mese o con l’ammenda da 200 a 600 euro)
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Qualcuno si sta chiedendo
perché sono stati rammentati
gli obblighi dei lavoratori ……
La risposta è semplice:
Il lavoratore non può pensare che l’unica persona di
riferimento del “G. Guarini” , per segnalare eventuali
problemi ai fini della sicurezza, sia sempre e solo il
RSPP
(prof. A. Froio). Ma ………
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Vi sono in ordine gerarchico:
il DS prof. A. De Nicola
il DSGA dott.ssa C. Ierace.
E la principale figura di riferimento dei
lavoratori che è il RLS
sig.ra F. Delgiudice
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Diapositiva 1 - Istituto Tecnico Statale per Geometri G. Guarini