Dicembre 2015
 - Provvedimento Cookie e Privacy
 - Provvedimento Videosorveglianza
 - Provvedimento App, Lavoratori e Geolocalizzazione
 - Provvedimento Amministratori di Sistema
 - Provvedimento Internet e posta elettronica sul luogo di lavoro (in parte)
 - Provvedimento nuovi strumenti di spam
 - Provvedimento Google Street View
3.
Finalità
di
"fidelizzazione"
in
senso
stretto
Possono essere trattati esclusivamente i dati necessari per attribuire i vantaggi
connessi all'utilizzo della carta. Si tratta:
 dei dati direttamente correlati all'identificazione dell'intestatario della carta, quali
le informazioni anagrafiche;
 dei dati eventualmente relativi al volume di spesa globale progressivamente
realizzato (senza, cioè, riferimenti di dettaglio ai singoli prodotti), nella misura in
cui sia realmente necessario trattarli -e in particolare conservarli- per attribuire i
vantaggi medesimi, e per il tempo a ciò strettamente necessario. L'eventuale
conservazione di dati di dettaglio relativi alle particolari tipologie di beni e servizi
acquistati, o ai vantaggi conseguiti (punti, premi, bonus, ecc.), non è di regola
necessaria specie se si persegue la sola finalità di "fidelizzazione"; nei casi
particolari in cui essa è lecita, deve essere rispettato il principio di proporzionalità
4. Finalità di "profilazione" della clientela
L'attività di profilazione riguardante singoli individui o gruppi può essere svolta, in diversi casi,
disponendo solo di dati anonimi o non identificativi (ad esempio, un codice numerico), senza una
relazione tra i dati che permettono di individuare gli interessati e le indicazioni analitiche relative
alla loro sfera personale (gusti, preferenze, abitudini, bisogni e scelte di consumo). Se la finalità può
essere perseguita con tali modalità (specie per quanto riguarda la profilazione della clientela per
categorie omogenee), non è lecito utilizzare -e tanto meno conservare- dati personali o
identificativi.Negli altri casi, le informazioni che si intende acquisire (sia all'atto dell'adesione del
cliente all'iniziativa, sia per effetto dell'eventuale registrazione di singoli beni e servizi accessori), e
le modalità del loro trattamento, devono essere pertinenti e non eccedenti rispetto alla tipologia dei
beni commercializzati o dei servizi resi. Il principio di proporzionalità va osservato anche per
quanto riguarda l'eventuale intenzione di registrare le informazioni in banche di dati, tanto più se
centrali. Inoltre, queste ultime non devono essere interconnesse -o fonte di intrecci e raffronti di
dati- con quelle utilizzate per la fidelizzazione in senso stretto. Per quanto concerne i dati sensibili
va rilevato, oltre a quanto già richiamato, che non è lecito utilizzare a fine di profilazione dati idonei
a rivelare la stato di salute e la vita sessuale (cfr. autorizzazioni generali del Garante nn. 2 e 5/2004,
in G.U. 14 agosto 2004, n. 190).
5. Finalità di "marketing" diretto
Possono essere raccolti ed utilizzati i dati pertinenti e non eccedenti per l'invio di
materiale pubblicitario -anche attraverso riviste di settore- o di comunicazioni
commerciali o per la vendita diretta. Si tratta, di regola, dei soli dati direttamente
correlati all'identificazione dell'intestatario della carta o di suoi familiari, ovvero di
persone da esso indicate. L'eventuale utilizzazione di dati personali derivanti dalla
profilazione deve essere oggetto di un consenso differenziato dei diretti interessati.
In ogni caso, i dati relativi al dettaglio degli acquisti con riferimento a clienti
individuabili possono essere conservati per finalità di profilazione o di marketing
per un periodo non superiore, rispettivamente, a dodici e a ventiquattro mesi dalla
loro registrazione, salva la reale trasformazione in forma anonima che non permetta,
anche indirettamente o collegando altre banche di dati, di identificare gli interessati.
In ogni caso, i dati relativi al dettaglio degli acquisti con riferimento a clienti
individuabili possono essere conservati per finalità di profilazione o di marketing
per un periodo non superiore, rispettivamente, a dodici e a ventiquattro mesi dalla
loro registrazione, salva la reale trasformazione in forma anonima che non permetta,
anche indirettamente o collegando altre banche di dati, di identificare gli interessati.
Poiché, com'è stato evidenziato, nell'ambito di indagini di valutazione della qualità
sanitaria possono venire in rilievo dati sanitari, il consenso dell'utente alla raccolta di
tali informazioni va manifestato di regola per iscritto. Si considera reso per iscritto
anche il consenso manifestato on line attraverso l'apposizione di specifici
simboli (c.d. flag) su apposite caselle (c.d. check-box) poste a margine
dell'informativa a condizione che vengano adottate soluzioni idonee a
identificare in modo univoco l'interessato (ad es. previo rilascio di elementi di
identificazione all'esito di una procedura di registrazione). Si pensi alla messa a
disposizione di questionari di gradimento sul sito web istituzionale dell'organismo
sanitario tramite un form on line che può essere compilato a distanza e trasmesso
dall'utente.
 La partecipazione al sondaggio deve essere sempre facoltativa.
 Non potranno essere utilizzati dati sulla vita sessuale e le informazioni raccolte nel
corso delle attività di customer satisfaction non potranno essere utilizzate per
profilare gli utenti o inviare materiale pubblicitario.
 La comunicazione o la diffusione dei risultati dei sondaggi dovrà avvenire sempre
in forma anonima o aggregata
 deve preliminarmente valutare in concreto se gli scopi del sondaggio di customer
satisfaction che intende realizzare mediante la somministrazione del questionario
possono essere perseguiti riducendo al minimo l'utilizzazione di dati personali e di
dati identificativi degli utenti, in modo da escluderne il trattamento quando detti
scopi possano essere realizzati mediante, rispettivamente, dati anonimi od
opportune modalità che permettano di identificare l'interessato solo in caso di
necessità (
 “Il primo sistema si basa sulla possibilità di inviare all'utente alcuni specifici
messaggi (sms di tipo "0") i quali consentono l'installazione di applicazioni e la
configurazione di una apposita stazione ricevente gestita dal CNSAS a cui
trasmettere, in modalità automatica, il dato GPS raccolto dal terminale. Il secondo
sistema, invece, fa uso di una ulteriore categoria di sms tecnici (Ping) i quali, una
volta ricevuti dal terminale, innescano la trasmissione automatica alla centrale
operativa del CNSAS dei dati relativi alle stazioni radio base visibili dal terminale
stesso, anche se appartenenti a gestori diversi da quelli a cui l'utente riceve il
servizio. In tal modo con tecniche di triangolazione rese più sofisticate dalla
disponibilità di dati di geolocalizzazione delle stazioni base di diversi operatori è
possibile individuare la posizione del terminale dell'utente disperso”
ai sensi dell'art. 154, comma 1, lett. h) del Codice non ravvisa ostacoli, alla luce di quanto indicato
nel provvedimento del 2008, all'utilizzo delle tecnologie di geolocalizzazione descritte dal CNSAS
nella nota sopra citata a condizione che:
 - i dati raccolti dal CNSAS riguardino esclusivamente la posizione geografica del terminale della
persona dispersa o infortunata e non i dati relativi al traffico o altre tipologie di dati eccedenti o
non pertinenti;
 - tali dati siano utilizzati dal CNSAS soltanto per lo scopo di salvaguardare la vita o l'integrità fisica
delle persone disperse o infortunate e, pertanto, solo quando siano state attivate formalmente le
ricerche di tali soggetti da parte delle centrali operative 118 e 115 o dall'autorità di pubblica
sicurezza preposta;
 - i medesimi dati siano raccolti da parte del personale del CNSAS appositamente incaricato ai
sensi dell'art. 30 del Codice;
 - tali tecnologie siano attivate sull'apparecchio della persona dispersa o infortunata in modo da
abilitare le funzionalità sopra descritte di trasmissione delle coordinate GPS ovvero l'invio di sms
contenenti le coordinate delle stazioni radio base visibili dal terminale, unicamente per il tempo
necessario alla localizzazione del terminale e che tali invii siano inibiti una volta realizzato
l'intervento di soccorso.
 Lavoro: le linee guida del Garante per posta elettronica e internet
Gazzetta Ufficiale n. 58 del 10 marzo 2007
3.2. Linee guida - In questo quadro, può risultare opportuno adottare un disciplinare interno redatto in modo chiaro e senza formule generiche, da
pubblicizzare adeguatamente (verso i singoli lavoratori, nella rete interna, mediante affissioni sui luoghi di lavoro con modalità analoghe a quelle
previste dall'art. 7 dello Statuto dei lavoratori, ecc.) e da sottoporre ad aggiornamento periodico.
 A seconda dei casi andrebbe ad esempio specificato:
 se determinati comportamenti non sono tollerati rispetto alla "navigazione" in Internet (ad es., il download di software o di file musicali), oppure alla tenuta di file
nella rete interna;
 in quale misura è consentito utilizzare anche per ragioni personali servizi di posta elettronica o di rete, anche solo da determinate postazioni di lavoro o caselle
oppure ricorrendo a sistemi di webmail, indicandone le modalità e l'arco temporale di utilizzo (ad es., fuori dall'orario di lavoro o durante le pause, o
consentendone un uso moderato anche nel tempo di lavoro);
 quali informazioni sono memorizzate temporaneamente (ad es., le componenti di file di log eventualmente registrati) e chi (anche all'esterno) vi può accedere
legittimamente;
 se e quali informazioni sono eventualmente conservate per un periodo più lungo, in forma centralizzata o meno (anche per effetto di copie di back up, della
gestione tecnica della rete o di file di log );
 se, e in quale misura, il datore di lavoro si riserva di effettuare controlli in conformità alla legge, anche saltuari o occasionali, indicando le ragioni legittime
–specifiche e non generiche– per cui verrebbero effettuati (anche per zverifiche sulla funzionalità e sicurezza del sistema) e le relative modalità (precisando se, in
caso di abusi singoli o reiterati, vengono inoltrati preventivi avvisi collettivi o individuali ed effettuati controlli nominativi o su singoli dispositivi e postazioni);
 quali conseguenze, anche di tipo disciplinare, il datore di lavoro si riserva di trarre qualora constati che la posta elettronica e la rete Internet sono utilizzate
indebitamente;
 le soluzioni prefigurate per garantire, con la cooperaione del lavoratore, la continuità dell'attività lavorativa in caso di assenza del lavoratore stesso (specie se
programmata), con particolare riferimento all'attivazione di sistemi di risposta automatica ai messaggi di posta elettronica ricevuti;
 se sono utilizzabili modalità di uso personale di mezzi con pagamento o fatturazione a carico dell'interessato;
 quali misure sono adottate per particolari realtà lavorative nelle quali debba essere rispettato l'eventuale segreto professionale cui siano tenute specifiche
figure professionali;
 le prescrizioni interne sulla sicurezza dei dati e dei sistemi (art. 34 del Codice, nonché Allegato B), in particolare regole 4, 9, 10 ).
 3.3.
Informativa
(art.
13
del
Codice)
All'onere del datore di lavoro di prefigurare e pubblicizzare una policy interna
rispetto al corretto uso dei mezzi e agli eventuali controlli, si affianca il dovere
di informare comunque gli interessati ai sensi dell'art. 13 del Codice, anche
unitamente agli elementi indicati ai punti 3.1. e 3.2..
 Rispetto a eventuali controlli gli interessati hanno infatti il diritto di essere
informati preventivamente, e in modo chiaro, sui trattamenti di dati che
possono riguardarli.
 Le finalità da indicare possono essere connesse a specifiche esigenze
organizzative, produttive e di sicurezza del lavoro, quando comportano un
trattamento lecito di dati (art. 4, secondo comma, l. n. 300/1970 ); possono anche
riguardare l'esercizio di un diritto in sede giudiziaria.
 Devono essere tra l'altro indicate le principali caratteristiche dei trattamenti,
nonché il soggetto o l'unità organizzativa ai quali i lavoratori possono rivolgersi
per esercitare i propri diritti.
 5. Programmi che consentono controlli "indiretti"
 5.1. Il datore di lavoro, utilizzando sistemi informativi per esigenze produttive o
organizzative (ad es., per rilevare anomalie o per manutenzioni) o, comunque,
quando gli stessi si rivelano necessari per la sicurezza sul lavoro, può avvalersi
legittimamente, nel rispetto dello Statuto dei lavoratori (art. 4, comma 2), di
sistemi che consentono indirettamente un controllo a distanza (c.d. controllo
preterintenzionale) e determinano un trattamento di dati personali riferiti o
riferibili ai lavoratori. (9) Ciò, anche in presenza di attività di controllo
discontinue. (10)
 Il trattamento di dati che ne consegue può risultare lecito. Resta ferma la
necessità di rispettare le procedure di informazione e di consultazione di
lavoratori e sindacati in relazione all'introduzione o alla modifica di sistemi
automatizzati per la raccolta e l'utilizzazione dei dati (11), nonché in caso di
introduzione o di modificazione di procedimenti tecnici destinati a controllare i
movimenti o la produttività dei lavoratori. (12)
 5. Programmi che consentono controlli "indiretti"
 5.1. Il datore di lavoro, utilizzando sistemi informativi per esigenze produttive o
organizzative (ad es., per rilevare anomalie o per manutenzioni) o, comunque, quando
gli stessi si rivelano necessari per la sicurezza sul lavoro, può avvalersi
legittimamente, nel rispetto dello Statuto dei lavoratori (art. 4, comma 2), di sistemi
che consentono indirettamente un controllo a distanza (c.d. controllo
preterintenzionale) e determinano un trattamento di dati personali riferiti o riferibili
ai lavoratori. (9) Ciò, anche in presenza di attività di controllo discontinue. (10)
 Il trattamento di dati che ne consegue può risultare lecito. Resta ferma la necessità di
rispettare le procedure di informazione e di consultazione di lavoratori e sindacati in
relazione all'introduzione o alla modifica di sistemi automatizzati per la raccolta e
l'utilizzazione dei dati (11), nonché in caso di introduzione o di modificazione di
procedimenti tecnici destinati a controllare i movimenti o la produttività dei lavoratori.
(12)
 Posso trattare dati sensibili per adempiere ad un contratto prescindendo dal
consenso?
 http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-
display/docweb/1792975
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Alcuni provvedimenti del Garante