Break-even analysis sui dati effettivi e sui dati ipotetici Parte prima Prerequisiti I dati effettivi I dati effettivi sono generati da fatti esterni e interni che si sono manifestati nel passato in un dato intervallo di tempo. In via consuntiva, rispetto al periodo di riferimento, il soggetto aziendale analizza: i risultati economici generali scaturiti dalla gestione; a tal fine, utilizza l’analisi di bilancio; i risultati economici particolari scaturiti dalla produzione già realizzata; a tal fine, utilizza l’analisi costi-volumi-risultati. In questa ottica, entrambe le analisi si basano sui dati effettivi. Break-even analysis> Parte prima> I dati effettivi I dati ipotetici I dati ipotetici scaturiscono dalla previsione di diversi scenari che, se si confermassero, si manifesterebbero nel futuro in un dato intervallo di tempo. In via preventiva, rispetto al periodo di riferimento, il soggetto aziendale: - definisce gli obiettivi sostenibili programmando le azioni da svolgere; a tal fine, utilizza: il budget per la determinazione prospettica del reddito d’esercizio e del correlato patrimonio di funzionamento l’analisi costi - volumi - risultati per la determinazione prospettica della produzione da realizzare - valuta i risultati attesi per orientare le decisioni future. In questa ottica, l’analisi costi-volumi-risultati si basa sui dati ipotetici. Break-even analysis> Parte prima> I dati ipotetici La funzione di produzione L’elemento che individua le imprese industriali è la funzione di produzione, caratterizzata dai prodotti che l’azienda produce e dal processo di trasformazione impiegato per ottenerli. La funzione di produzione: nella gestione, genera fatti esterni collegati con le restanti funzioni aziendali nella gestione strategica, è oggetto di un sistematico processo di programmazione e controllo. Break-even analysis> Parte prima> La funzione di produzione La contabilità analitica La contabilità analitica è un sistema di rilevazioni dei processi produttivi. Oggetto Scopi - i costi dei fattori produttivi - il calcolo dei costi dei prodotti e dei processi produttivi - i ricavi di vendita - la definizione dei prezzi di vendita - i risultati economici particolari - la definizione dei risultati economici particolari relativi a prodotti, lotti, commesse - i calcoli di convenienza economica comparata l’analisi costi - volumi - risultati sui dati effettivi e sui dati ipotetici Nel tempo, le rilevazioni evidenziano due momenti: uno consuntivo, relativo a fatti che si sono manifestati durante i processi produttivi già sostenuti; uno preventivo, relativo a eventi che dovrebbero manifestarsi durante i processi produttivi ancora da sostenere. Break-even analysis> Parte prima> La contabilità analitica La contabilità a costi variabili La contabilità a costi variabili (direct costing) è un sistema di svolgimento della contabilità analitica che classifica i costi in base alla relazione con i volumi di produzione, distinguendo fra costi variabili e costi fissi attribuiti in modo indistinto alle produzioni. Prospetto a margine lordo di contribuzione (MLC) Descrizione Produzione A Produzione B Totali 1.000 2.000 3000 Costo variabile del venduto 700 1300 2000 Margine lordo di contribuzione 300 700 1000 Ricavi di vendita Costi fissi comuni 300 Risultato economico (Utile lordo) 700 Break-even analysis> Parte prima> La contabilità a costi variabili Excel e la simulazione aziendale La simulazione aziendale (management game): ricerca le condizioni ambientali nelle quali un’azione dovrebbe essere effettuata, studia le modalità per condurre degli esperimenti all’interno del sistema riprodotto, crea un modello di simulazione che traspone, in termini logicomatematici-procedurali, l’insieme di processi che dovrebbero verificarsi nel sistema riprodotto. L’efficacia della simulazione, quale supporto alle decisioni del soggetto aziendale, è conforme all’impiego dei mezzi utilizzati. Nel processo aziendale, l’impiego dell’informatica rappresenta l’elemento indispensabile per il suo sviluppo. Break-even analysis> Parte prima> Excel e la simulazione aziendale Excel e la simulazione aziendale Nella simulazione, il software utilizzato può variare dal semplice foglio elettronico agli specifici programmi di decision support system (DDS). Utilizzo di Excel nella simulazione aziendale Excel consente di testare ipotesi diverse di lavoro, quali: la gestione di scenari e la ricerca di obiettivi, utilizzando il gruppo Analisi di simulazione della scheda Dati. Excel consente di creare semplici modelli di simulazione, utilizzando l’interattività delle celle e le funzioni logiche. Break-even analysis> Parte prima> Excel e la simulazione aziendale Seconda parte Break-even analysis L’analisi costi-volumi-risultati … sui dati effettivi L’analisi costi-volumi-risultati (break-even analysis) è utilizzata all’interno della contabilità analitica per verificare, in via consuntiva utilizzando i dati effettivi, l’impatto causato dalle decisioni del soggetto aziendale sull’assetto economicostrutturale dell’azienda. Permette di rilevare e visualizzare il risultato economico conseguente a un certo volume di produzione realizzato all’interno di una determinata capacità produttiva massima. La procedura si basa su tre regole fondamentali: 1) la coincidenza tra volumi di produzione e volumi di vendita, 2) l’espressione lineare delle funzioni dei costi e dei ricavi, 3) la stabilità dei costi dei fattori produttivi e dei prezzi di vendita. Break-even analysis> Parte seconda> L’analisi costi-volumi-risultati … sui dati effettivi I costi della produzione Nell’ambito della funzione di produzione, i costi della produzione con i ricavi di vendita, sono le informazioni necessarie a orientare le decisioni del soggetto aziendale verso il conseguimento di migliori risultati economici particolari. Nel breve periodo, stima l’incidenza dei costi variabili o costi di prodotto, in quanto il loro ammontare varia proporzionalmente al variare del volume di produzione all’interno della capacità produttiva massima mentre i costi fissi comuni restano costanti. Nel medio-lungo periodo, stima anche l’incidenza dei costi fissi comuni o costi di periodo, in quanto il loro ammontare varia se viene modificato l’assetto economico-strutturale e quindi la capacità produttiva massima. Break-even analysis> Parte seconda> I costi della produzione I volumi di produzione … in termini di quantità Se i volumi di produzione sono espressi in unità fisiche quali termini di quantità di prodotto, l’analisi costi-volumi-risultati si sviluppa dall’equazione del risultato economico che segue. Volumi di produzione in termini di quantità RE RE = p * q - (cv * q + CF) Risultato economico particolare: utile lordo Q Capacità produttiva massima q Quantità prodotta p Prezzo unitario di vendita cv Costo variabile per unità prodotta CF Costi fissi comuni p-cv Risultato economico particolare: margine lordo di contribuzione unitario (mlc) Break-even analysis> Parte seconda> I volumi di produzione … in termini di quantità I volumi di produzione … in termini di fatturato Se i volumi di produzione sono espressi in valori monetari quali termini di ricavi di vendita o fatturato, l’analisi costi-volumi-risultati si sviluppa dall’equazione del risultato economico che segue. Volumi di produzione in termini di fatturato RE = RV - (CV + CF) RE Risultato economico particolare: utile lordo RV Ricavi di vendita o fatturato CV Costo variabile del venduto CF Costi fissi comuni RV-CV Risultato economico particolare: margine lordo di contribuzione (MLC) Break-even analysis> Parte seconda> I volumi di produzione … in termini di fatturato Gli indicatori L’analisi costi-volumi-risultati determina, mediante un procedimento matematico, i seguenti indicatori. Volumi di produzione in termini di: Indicatori Punto di equilibrio BEP = quantità fatturato CF / (p – cv) (CF / MLC) * 100 rappresenta il punto (break-even point) in corrispondenza del quale il risultato economico è nullo poiché i CT e i RV pareggiano; rappresenta anche un indice di efficienza complementare al margine di sicurezza. Margine di sicurezza MS = ((q-BEP) / q) * 100 ((RV-BEP) / RV) * 100 rappresenta la riduzione delle quantità vendute che l’azienda è in grado di sopportare prima di arrivare al punto di equilibrio. Grado di utilizzo GU = (q / Q) * 100 rappresenta la potenzialità economico-strutturale dell’azienda. Break-even analysis> Parte seconda> Gli indicatori Il diagramma di redditività L’analisi costi-volumi-risultati visualizza, mediante un procedimento grafico, un diagramma di redditività (break-even chart). Il grafico è creato: dalla retta dei ricavi di vendita e da quella del costo variabile, che hanno come variabile indipendente la quantità (q) e per questo motivo presentano un andamento proporzionale alle quantità prodotte e vendute, dalla retta dei costi fissi comuni, che presenta un andamento costante all’interno della capacità produttiva. Ricavi di vendita o Fatturato y=p*x Costo variabile per unità prodotta y = cv * x Costi fissi comuni y = CF Break-even analysis> Parte seconda> Il diagramma di redditività Il diagramma di redditività Il diagramma di redditività si può creare e poi visualizzare: a dati assoluti - - se il volume di produzione è espresso in termini di quantità di prodotto, si adottano scale diverse per gli assi: le coppie € e q. Il diagramma riporta sull’asse delle ordinate i ricavi di vendita e i costi espressi in €, sull’asse delle ascisse i volumi di produzione espressi in q. se il volume di produzione è espresso in termini di fatturato, si adottano scale uguali per gli assi: le coppie € e €. Il diagramma è detto monometrico poiché riporta sull’asse delle ordinate i ricavi di vendita e i costi espressi in €, sull’asse delle ascisse i volumi di produzione espressi in termini di fatturato €. a dati percentuali - se il volume di produzione è espresso in termini di fatturato, si adottano scale uguali per gli assi: le coppie % e %. Il diagramma è detto monometrico poiché riporta sull’asse delle ordinate i ricavi di vendita e i costi espressi in %, sull’asse delle ascisse i volumi di produzione espressi in termini di fatturato %. Break-even analysis> Parte seconda> Il diagramma di redditività Il diagramma di redditività Creazione del grafico con Excel Indipendentemente dai dati utilizzati, il diagramma di redditività Inserire il grafico a dispersione, colloca il punto di equilibrio (indicato anche detto XY, che consente di nell’immagine a lato con la sigla P) all’incrocio tra la retta dei ricavi (indicata con la sigla RV) e la retta dei costi totali (indicata con la sigla CT). Il BEP delimita l’«area di perdita» dall’«area di utile» e il suo spostamento verso destra o verso sinistra, determinando mutazioni nelle due aree, consente di valutare la potenzialità economicostrutturale dell’azienda. Break-even analysis> Parte seconda> Il diagramma di redditività confrontare coppie di valori. L’analisi costi-volumi-risultati … sui dati ipotetici L’analisi costi-volumi-risultati (break-even analysis) è utilizzata all’interno della contabilità analitica per verificare, in via preventiva utilizzando i dati ipotetici, l’impatto che avranno le decisioni del soggetto aziendale sull’assetto economicostrutturale dell’azienda. Permette di simulare il risultato economico conseguente a ipotesi di mutamento nei dati: RV, q, cv e CF. Nello scenario simulato, risponde a domande del tipo: «cosa succerebbe al BEP ... » Break-even analysis> Parte seconda> L’analisi costi-volumi-risultati … sui dati ipotetici Cosa succederebbe al BEP … Se per ipotesi intervenissero dei mutamenti nel processo produttivo, il BEP potrebbe subire delle variazioni: nelle quantità prodotte e vendute - per maggiore produzione il BEP non cambia ma si verifica un incremento del risultato economico poiché l’area di utile si dilata e si riduce quella delle perdite, - per minore produzione il BEP non cambia ma si verifica un decremento del risultato economico poiché l’area di utile si riduce e si dilata quella delle perdite. Break-even analysis> Parte seconda> Cosa succederebbe al BEP … nel prezzo unitario di vendita - per aumento del prezzo il BEP si abbassa e si verifica un incremento del risultato economico poiché l’area di utile si dilata e si riduce quella delle perdite, - per diminuzione del prezzo il BEP si alza e si verifica un decremento del risultato economico poiché l’area di utile si riduce e si dilata quella delle perdite. Cosa succederebbe al BEP … nei costi variabili nei costi fissi (senza modificare Q) - per aumento dei costi il BEP si alza e si verifica un decremento del risultato economico poiché l’area di utile si contrae e si dilata quella della perdite, - per aumento dei costi il BEP si alza e si verifica un decremento del risultato economico poiché l’area di utile si riduce e si dilata quella delle perdite, - per riduzione dei costi il BEP si abbassa e si verifica un incremento del risultato economico poiché l’area di utile si dilata e si contrae quella delle perdite. - per riduzione dei costi il BEP si abbassa e si verifica un incremento del risultato economico poiché l’area di utile si dilata e si riduce quella delle perdite. Break-even analysis> Parte seconda> Cosa succederebbe al BEP … Terza parte Caso aziendale Testo della prova Il soggetto aziendale valuta l’opportunità di affiancare alle due linee produttive una terza linea, per completare la gamma di prodotti offerti. Del nuovo prodotto stima vendibili 110.000 unità al prezzo unitario pari a € 8,00. Se questa produzione fosse realizzata: totalmente all’interno (make), prevede: - costi fissi per investimenti strutturali pari a € 400.000,00 - costo variabile per unità prodotta pari a € 3,00 parzialmente all’esterno (buy), prevede: - costi fissi per investimenti strutturali pari a € 300.000,00 - costo variabile per unità prodotta pari a € 4,00 Break-even analysis> Parte terza Per scegliere quale produzione realizzare, il soggetto aziendale si pone le seguenti domande: - se la produzione è realizzata totalmente all’interno - quale è il quantitativo minimo da produrre e vendere per non operare in perdita? - a quanto ammonta il risultato economico atteso, nell’ipotesi che il quantitativo venduto sia pari a quello previsto? - se la produzione è realizzata parzialmente all’esterno - quale è il quantitativo minimo da produrre e vendere per non operare in perdita? - a quanto ammonta il risultato economico atteso, nell’ipotesi che il quantitativo venduto sia pari a quello previsto? Break-even analysis> Parte terza Scaletta logica della procedura Se la produzione è realizzata totalmente all’interno - per rispondere alla domanda «quale è il quantitativo minimo da produrre e vendere per non operare in perdita?» … calcola il BEP - presenta il - per rispondere alla domanda «a quanto prospetto a MLC ammonta il risultato economico atteso, nell’ipotesi che il quantitativo venduto sia pari a - calcola il RE quello previsto?» … Se la produzione è realizzata parzialmente all’esterno - per rispondere alla domanda «quale è il quantitativo minimo da produrre e vendere per non operare in perdita?» … calcola il BEP - presenta il - per rispondere alla domanda «a quanto prospetto a MLC ammonta il risultato economico atteso, nell’ipotesi che il quantitativo venduto sia pari a - calcola il RE quello previsto?» … Break-even analysis> Parte terza Dati e svolgimento Produzione realizzata totalmente all’interno Break-even analysis> Parte terza Produzione realizzata parzialmente all’esterno Decisione Il soggetto aziendale, dopo aver confrontato i risultati ottenuti dalla simulazione, può basare la propria decisione: - sul migliore importo RE ottenibile. Decisione semplice. - sul flusso di cassa dei CT da sostenere. Decisione complessa. Infatti, nella determinazione dell’ammontare: • dei CF concorrono gli impianti: in caso di proprietà con gli ammortamenti, quindi costi che non danno luogo a uscite monetarie, mentre in caso di leasing con i canoni, • dei CV concorrono: in caso di make la maggior o minor flessibilità della mano d’opera interna e in caso di buy la flessibilità o i vincoli dei contratti di appalto esterno. Su entrambe le decisioni, pesa poi l’esatta conoscenza del costo fiscale, in altre parole delle imposte dovute. Break-even analysis> Parte terza