Giovani e lavoro, la scelta di essere imprenditori di se stessi Mauro Migliavacca – Università degli Studi di Genova I giovani italiani che hanno un lavoro si muovono in prevalenza all’interno di uno spazio grigio che si caratterizza per raccogliere una molteplicità di occupazioni differenti. La maggior parte dei giovani occupati ha un lavoro alle dipendenze ma una quota non trascurabile svolge un lavoro autonomo. Nel 2012 Istat rilevava come in Italia era occupato in maniera autonoma il 25% circa degli occupati, in Lombardia il 22,5. Per quanto riguarda i giovani, il 19,2% degli occupati under 40 lavora in proprio, una percentuale quasi doppia rispetto al 10,3% della media europea. La scelta del lavoro autonomo si caratterizza per essere, nella grande maggioranza dei casi, una scelta precisa e determinata confermata anche dagli alti tassi di soddisfazione dei lavoratori autonomi, e dalla relativa bassa mobilità occupazionale. Valutazioni positive dei giovani occupati in relazione a differenti aspetti riguardanti il lavoro per tipologia occupazionale (valori %) Un luogo di impegno personale Un modo per affrontare il futuro Una modalità di autorealizzazione Una fonte di successo 90,6 89,9 86,6 70,4 90,7 89,6 87,3 72,4 91,0 90,8 91,0 80,6 Chi comincia da autonomo, in più di un terzo dei casi, resta autonomo anche al secondo lavoro e molti che hanno iniziato la loro carriera lavorativa con contratti a tempo indeterminato si spostano poi verso il lavoro autonomo alla ricerca di una maggiore realizzazione. Fonte: Rapporto Giovani 2013 Tempo Tempo Autonomo indeterminato determinato I giovani autonomi in Lombardia I giovani lombardi confermano l’immagine positiva che viene dal lavoro autonomo, immagine riconducibile anche al grado di libertà che tale lavoro permette rispetto ai vincoli del lavoro alle dipendenze. Essere artefici del proprio destino professionale rappresenta una sfida che consente ai giovani di conservare fiducia nel futuro e maggiori possibilità di realizzare le proprie scelte di vita. Atteggiamento verso il lavoro per tipologia occupazionale in Lombardia Tempo indeterminato Uno strumento diretto a procurare reddito Un modo per affrontare il futuro Una modalità di autorealizzazione Una fonte di successo Una fonte di fatica e stress Un luogo di impegno personale Uno strumento per costruirsi una vita familiare Una fonte di prestigio sociale Fonte: Rapporto Giovani 2013 92,0 86,8 86,7 70,2 61,3 93,2 85,8 54,5 Tempo determinato 89,1 91,0 90,8 72,9 51,5 93,2 84,0 53,5 Autonomo 91,0 89,5 92,4 79,5 53,4 93,5 86,5 72,7 % di giovani occupati lombardi soddisfatti di specifici aspetti del proprio lavoro Rapporto con i colleghi Tempo Tempo Autonomo indeterminato determinato 87,5 89,5 96,5 Coerenza tra lavoro e percorso di studio 57,4 49,6 63,0 Quanto è soddisfatto del suo lavoro? 87,2 75,9 91,0 Fonte: Rapporto Giovani 2013 Soddisfazione dei giovani occupati lombardi per la loro situazione finanziaria soddisfatto insoddisfatto Tempo indeterminato 60,9 39,1 Tempo determinato 46,0 54,0 Autonomo 63,0 37,0 Fonte: Rapporto Giovani 2013 Per quanto i giovani lombardi autonomi si dichiarino molto soddisfatti del loro lavoro attuale e sono comunque mediamente più propensi, dei loro omologhi occupati a tempo indeterminato e determinato, a spostarsi per perseguire le loro scelte imprenditoriali, con l’obbiettivo di migliorare la propria condizione lavorativa. Sarebbe disposto a cambiare città stabilmente per migliorare il suo lavoro Si No Tempo indeterminato 62,1 37,9 Tempo determinato 54,2 45,8 Autonomo 70,7 29,3 Fonte: Rapporto Giovani 2013 Il quadro che emerge dall’analisi sul rapporto tra giovani e lavoro, ci rimanda l’immagine di una generazione che, nonostante la crisi, nonostante la mancata crescita economica degli ultimi anni, nonostante lo scarso investimento fatto sui giovani in termini di politiche pubbliche, crede in una possibilità di riscatto e vede nel lavoro il mezzo attraverso cui garantirsi questo riscatto, anche e soprattutto attraverso una scelta di tipo imprenditoriale.