ESSERE TUTOR DEI
TIROCINANTI
Quali pratiche nella scuola?
Come comunicarle?
4 maggio 2015
Il progetto di tirocinio
Criteri guida:
• il dialogo fra saperi teorici e pratici,
• l’importanza dell’analisi della pratica
didattica e dello sviluppo dei processi
riflessivi,
• lo sviluppo di un habitus di ricerca e
di auto-progettazione professionale
Articolazione del tirocinio
• Fase 1: la familiarizzazione con l’ambiente
scolastico e le pratiche didattiche (2 anno)
• Fase 2: sperimentazione di azioni di
progettazione, insegnamento e valutazione
(3-4 anno)
• Fase 3: analisi delle pratiche e
consolidamento delle pratiche delle posture
di ricerca e problematizzazione (4-5 anno).
Una figura «speciale»
IMPORTANTE
1. Incarna la professione
2. Restituisce il feed back
che contribuisce alla
costruzione
dell’identità
professionale
3. Fornisce
un’interpretazione del
senso della scuole e
dell’insegnare
Difficile da comprendere
per
- numerosità
- distribuzione territoriale
Una figura da formare
Scopo del lavoro
• Condividere percorsi formativi basati sull’analisi
dell’azione per
• Individuare elementi comuni da osservare, discutere con il
tirocinante
• Comprendere il processo dell’azione didattica: dalla progettazione
all’insegnamento in aula
• Utilizzare un lessico comune
• Osservare e comprendere
• Sviluppo di una Analisi intenzionale della propria pratica ai
fini dello sviluppo professionale.
Oltre l’osservare….
• A oggi, la ricerca ha mostrato che gli
insegnanti non in servizio iscritti a corsi di
istruzione universitari sono capaci di
descrivere situazioni di classe. Al contrario,
la loro abilità di spiegare e di predire le
conseguenze e gli esiti di quelle situazioni
in modo adeguato è inferiore a quello
sperimentato dagli insegnanti in servizio
(Oser, Heinzer, & Salzmann, 2010; Seidel
& Prenzel, 2007).
OSSERVARE…..
Le quattro logiche (I anno)
EPISTEMOLOGICA
Nodi epistemologici
relazioni tra concetti
Successione dei contenuti
Reificazioni di saperi (es. pendolo)
«INGEGNERIA»
DIDATTICA
Strumenti (LIM, lavagna…)
Vincoli (tempi, spazi)
Tecniche (e le loro regole di funzionamento) e
il rapporto con gli obiettivi, l’attività
VALORIALE
Finalità educative (autonomia, responsabilità
Valorizzazione, inclusione, personalizzazione
DELL’APPRENDIMENTO
Età dei bambini, maturazione, conoscenze
pregresse
Il dispositivo didattico
•A partire da sequenze
video….
Risalire alla struttura del
dispositivo didattico, alla sua
logica in funzione
dell’apprendimento
COMPRENDERE
Visione professionale
• …è
la capacità di riconoscere e interpretare
le caratteristiche rilevanti delle situazioni in
aula (van Es & Sherin, 2002).
• Iniziando da….
• L’obiettivo
• La guida dell’insegnante
• Il clima di apprendimento
1. Come realizzare una valutazione
formativa
• Come progettate le prove di verifica
• Quali tipi di prove e come le mettete in relazione tra loro,
•
•
•
•
•
per raccogliere quali informazioni?
Come ritenete opportuno coinvolgere l’alunno nell’analisi
della verifica?
Quali strumenti utilizzate per favorire i processi di
riflessione e autovalutazione dell’alunno?
Come fornite agli alunni il feed-back sulla verifica e
quando?
Quali altre pratiche connesse alla valutazione permettono
di aiutare l’alunno a migliorarsi?
Su quali aspetti favorite un numero maggiore di feed
back?
2. Come progettare delle attività complesse adeguate
a far sviluppare le competenze degli studenti
• Quali competenze sono sviluppabili a
scuola?
• In che modo ritenete che l’alunno possa
essere favorito in questo suo “diventare
competente”?
• Quali compiti permettono questo spazio
particolare di azione degli alunni?
• Quali linee guida dovrebbero seguire gli
studenti per progettare delle attività
complesse sostenibili e realizzabili?
3. Come organizzare un percorso ponte tra
scuola primaria e secondaria di primo grado
• Su quali temi/problemi dovrebbero
dialogare i due ordini di scuola?
• Come potrebbero farlo?
• Quali attività sono risultate interessanti per
realizzare questa continuità?
• A quali problemi dovrebbero porre
attenzione?
• A quali processi burocratici dovrebbero
attenersi?
4. Come realizzare attività inclusive?
• Quali esperienze sperimentate possono
essere ritenute favorevoli all’inclusione?
• Come si possono condividere all’interno del
gruppo dei docenti le strategie di inclusione
• A partire dalle esperienze sperimentate,
come potreste definire l’inclusione (reale e
sostenibile) nelle classi attuali?
5. Come gestire la classe durante la
lezione
• Quali potrebbero essere le situazioni più problematiche
•
•
•
•
da affrontare?
Come lo aiutereste a comprendere i “segnali” della
classe?
Quali strategie di gestione della classe suggerireste allo
tirocinante?
A quali risorse potrebbe fare riferimento il tirocinante per
risolvere delle situazioni problematiche che da solo non
sarebbe in grado di affrontare?
Fate un esempio di una situazione problematica che si
manifesta frequentemente nelle classi.
6. Come costruire una documentazione utile
per definire un problema di apprendimento
• Quali sono i problemi di apprendimento più
frequenti oggi, secondo la vostra esperienza?
• Quali modalità di osservazione e di
documentazione vengono condivisi dai docenti
per capire al meglio il problema di apprendimento
di uno o più studenti?
• A quali tipi di risorse (presenti nella scuola)
potrebbe far riferimento uno tirocinante per
comprendere al meglio i problemi che presentano
gli alunni?
7. Come si possa progettare un percorso
interdisciplinare (non multidisciplinare)
• Quali progetti interdisciplinari potreste mostrare ad un
•
•
•
•
•
tirocinante?
Come sono stati progettati e quale tipo di valutazione è
stata fatta al termine del progetto stesso?
Come sono stati elaborati e quali discipline hanno
coinvolto?
Quali potenzialità e problemi hanno presentato questi
progetti?
Quale spazio hanno avuto all’interno del curricolo
verticale?
Quali competenze hanno potuto sviluppato gli studenti
nell’ambito di questi progetti?
8. Come operare per la costruzione del processo di
Autovalutazione della Scuola, oggi RAV
• Quali processi debbono essere messi in atto per
realizzare un processo di autovalutazione della
scuola?
• Quali strumenti di raccolta dati vengono utilizzati
e per quale scopo?
• Quale impatto reale ha un processo di
autovalutazione sulla scuola? Ha favorito dei
cambiamenti? Quali?
• Su quali aspetti di questo processo autovalutativo
ciascun docente della scuola può fornire un
contributo?
9. Come pensare la propria progettazione
professionale
• Se doveste spiegare ai tirocinanti quali sono le
competenze caratterizzanti la professionalità
docente, su quali vi concentrereste e perché?
• Quali azioni professionali dovrebbero
corrispondere alle competenze che avete scelto?
• Come suggerireste di sviluppare tali competenze
nella formazione in servizio?
• Quali occasioni, secondo la vostra esperienza,
sono state più formative?
IL DIARIO DI
BORDO
Il ruolo del tutor dei tirocinanti
Dal DM249/2010, Art. 11, comma 3
• I tutor dei tirocinanti hanno il compito di orientare gli studenti rispetto agli
assetti organizzativi e didattici della scuola e alle diverse attività e pratiche
in classe, di accompagnare e monitorare l'inserimento in classe e la
gestione diretta dei processi di insegnamento degli studenti tirocinanti. I
docenti chiamati a svolgere i predetti compiti sono designati dai
coordinatori didattici e dai dirigenti scolastici preposti alle scuole iscritte
nell'elenco di cui all'articolo 12, tra i docenti in servizio con contratto a
tempo indeterminato nelle medesime istituzioni e che ne abbiano fatto
domanda.
• orientare (costruzione del sé professionale in rapporto alle attività e
all’organizzazione)
• accompagnare (sostenere nelle difficoltà, aiutare a comprendere,
restituire feed back)
• monitorare (controllo dello svolgimento del tirocinio, osservazione e
analisi della pratica di insegnamento, del processo di
professionalizzazione).
DIARIO DI BORDO
Per i tutor che seguono i tirocinanti (come da
indicazioni contenute nel file)
Per i tutor che non hanno attualmente dei tirocinanti:
utilizzarlo come strumento di riflessione sulla
propria professionalità.
1. quali competenze sviluppate, quali prossimi
traguardi
2. come avreste voluto essere supportati nello
sviluppo della vostra professionalità in fase
iniziale
3. come pensate possano essere attivati i processi
di orientamento, accompagnamento,
Cosa trarre dai Diari di Bordo
1. indicatori di sviluppo della professionalità
docente (a partire dalle annotazioni sul
tirocinante)
2. Attività favorevoli alle azioni di orientamento,
accompagnamento, monitoraggio da parte del
tutor dei tirocinanti
3. Analisi sull’attivazione di un processo
autovalutativo dei docenti rispetto alla propria
professionalità
4. Il confronto tra saperi teorici e saperi pratici:
pratiche formative a confronto.
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Materiale dell`incontro del 4 maggio 2015