IL MODELLO DEL SOSTEGNO DIFFUSO LABORATORIO LUMSA COME USUFRUIRE AL MEGLIO DELLA PROFESSIONALITÀ DEL DOCENTE DI SOSTEGNO NELLA CONDUZIONE DELLA CLASSE ETEROGENEA LUGLIO 2015 FONTE A. Canevaro, Dal sostegno ai sostegni, dal contesto ai contesti, in “Rivista dell’istruzione”, n. 2, marzo-aprile 2011. 1 PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 2 Classe standard: 2 stranieri (svantaggio linguistico) 2 difficoltà linguistiche 1 diversamente abile 4 situazione familiari difficili (separazione) 2 situazioni di svantaggio socioculturale 9 alunni nella norma, con le loro differenze 1 fragilità temporanea (lutto, trasferimento, situazioni varie) 3 disturbi comportamentali (quando non c’è altro…) 1 eccellenza, in termini di intelligenza scolastica Totale 25 PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 3 Eterogeneita’ delle classi PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 4 METODO OPERA (La presa in carico degli alunni che esprimono BES di Anna La Prova) Osserva Progetta Esegui Rifletti Aggiusta il tiro Ma… non da soli!!! PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 5 Come fare per sostenere tutti? Ricognizione di tutte le risorse professionali esistenti in quella classe; Progettazione didattica cooperativa; METODO OPERA Personalizzare la didattica; Role plaiyng (scambio di ruoli NELLA RESPONSABILITA’ CONDIVISA); Animare situazioni di apprendimento:cooperative learning, attività metacognitive, multisensoriali, uso della peer education e della multimedialità. PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 6 DAL SOSTEGNO…AI SOSTEGNI… PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 7 MODELLO DEL SOSTEGNO DIFFUSO: METTERE IN MOTO TUTTI QUEI SOSTEGNI, AL PLURALE, COME AFFERMA DA GRAN TEMPO A.CANEVARO, CHE DOVREBBERO SOSTANZIARE L’IDEA DI INCLUSIONE: I DOCENTI DI CLASSE, INNANZI TUTTO, I COMPAGNI, L’ORGANIZZAZIONE DELL’AULA, LE ALTRE FIGURE DI SUPPORTO, IL PERSONALE AUSILIARIO… PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 8 LA RELAZIONE EDUCATIVA sostiene ciascuno nel gruppo Le relazioni NELLA SCUOLA E’ OPPORTUNO INTRECCIARE DIVERSE FONTI DI SUPPORTO, IN UN SISTEMA COMPLESSO DI RISORSE COORDINATE PER L’INCLUSIONE, SENZA PRESCINDERE DEL RUOLO STRATEGICO DELLINSEGNANTE SPECIALIZZATO PER LE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO ALLA CLASSE E ALLA SCUOLA PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 9 ROLE PLAYING ECCOCI AL LAVORO Una esercitazione che richiede ai partecipanti di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di “attori”, di rappresentare cioè alcuni ruoli in interazione tra loro, mentre altri partecipanti fungono da “osservatori” dei contenuti e dei processi che la rappresentazione manifesta. PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 10 MULTI SENSO RIALITA’ ATTORNO ALLA DIVERSA ABILITA’, O AL BISOGNO EDUCATIVO INDIVIDUATO, SI COSTRUISCE UN LABORATORIO, PROGETTATO AD HOC. PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 11 L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO, IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE COORDINATA, HA CONDIVISO CON IL TEAM LE ATTIVITA’ COOPERATIVE CHE INCLUDANO L’ALUNNO/A CON DISABILITA’ PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 12 L’USO DELLA MULTISENSORIALITA’ ARRIVA DOVE I CANALI TRADIZIONALI NON ARRIVANO L’insegnamento multisensoriale consiste nell’utilizzo simultaneo della visione, dell’udito, e del tatto per migliorare la memoria e l’apprendimento. Progettare interventi multisensoriali in cui siano coinvolti tutti gli alunni della classe è una strategia didattica inclusiva della quale si avvantaggiano anche i compagni dell’alunno/a con disabilità. PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 13 Multimedialita’ L’utilizzo della multimedialità consente la possibilità di apprendere attraverso l’uso contemporaneo di vari canali comunicativi: visivo, iconico, musicale, etc… L’utilizzo dell’interattività coinvolge inoltre tutti i sensi. PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 14 PROBLEMI APERTI… CE NE SONO? SI’, E SONO TANTI… L’area della docenza di sostegno si presenta oggi con forti problematicità: AMPIA PRESENZA DI PERSONALE PRECARIO, NON POCHI INCARICHI CONFERITI A PERSONALE PRIVO DI TITOLO DI SPECIALIZZAZIONE, TURN OVER “SELVAGGIO” DOVUTO AL MECCANISMO DI ASSEGNAZIONE ANNUALE FUORI ORGANICO (DEROGA). PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 15 L’aumento delle certificazioni ha portato anche ad un forte incremento nell’assegnazione dei docenti di sostegno: un docente italiano su otto è un insegnante di sostegno. Questo è indice di attenzione mirata alla disabilità, ma anche foriero di molti equivoci. AD OGGI, IN MOLTI CASI, SULLA FUNZIONE ED IL RUOLO DEL DOCENTE DI SOSTEGNO, FINISCE PER RICADERE IL PESO QUASI ESCLUSIVO DELL’INTEGRAZIONE, AL DI LÀ DEL DATO GIURIDICO CHE PARLA DI “CONTITOLARITÀ” DELLA CLASSE. PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 16 DA UN LATO NON DOBBIAMO RINUNCIARE A CHIEDERE IL NUMERO ADEGUATO DI PERSONALE (APPARE INFATTI UN «RIPIEGO» PENSARE AL MODELLO DEL SOSTEGNO DIFFUSO SOLTANTO PER VICARIARE L’ASSENZA DEL NUMERO IDONEO DI PERSONALE); DALL’ALTRO PROGETTARE E AGGIUSTARE IL TIRO INSIEME, APPARE L’UNICA GARANZIA PER IL TEAM DOCENTE DI REALIZZARE UN BUON LIVELLO D’INCLUSIONE. PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 17 La “fatica” della cura educativa DEDICARSI ALLA CURA EDUCATIVA E’ UNA MERAVIGLIOSA ESPERIENZA CHE SPESSO DA’ AI DOCENTI MAGNIFICHE SODDISFAZIONI, MA CONTESTUALMENTE E’ ANCHE MOLTO FATICOSA. PER QUESTO MOTIVO CONDIVIDERE LA FATICA, E ANCHE LE SODDISFAZIONI, PUO’ ESSERE LA MIGLIOR RISPOSTA ALLA SPECIALE RICHIESTA DI ATTENZIONE CHE TANTI ALUNNI PONGONO. PROF.SSA MANUELA SCANDURRA 18 DAL SOSTEGNO… AI SOSTEGNI! DA UNO SLOGAN … AD UNA BUONA PRATICA! BUON BUON LAVORO! PROF.SSA MANUELA SCANDURRA