Augusto Ninni (Modulo I) Lez 4, 5 Concorrenza 1 Configurazione di mercato in cui il singolo operatore – venditore o compratore - a causa delle sue dimensioni non è in grado di intervenire sul prezzo (mercati agricoli senza differenziazione del prodotto, talvolta mercati azionari, talvolta mercati dei cambi) • è da discutere se questo dipenda dal numero particolarmente elevato di operatori (mercati contendibili) ma è importantissima perché • E’ UN BENCHMARK DI EFFICIENZA (Antitrust) • 2 • • • • • • Efficienza paretiana (da Pareto): in equilibrio efficienza è quella in base al quale non è possibile migliorare il benessere di qualcuno senza danneggiare qualcun altro. Se vale per tutti i mercati Equilibrio Economico Generale(EEG) Efficienza paretiana Efficienza tecnica Efficienza economica Efficienza-X 3 La scatola di Edgeworth x B y A’ B’ y A x Il massimo dell’efficienza paretiana è ottenibile solo in concorrenza perfetta 4 • • • • Un EEG concorrenziale è un ottimo paretiano (pareto-efficiente) Data la tecnologia e i gusti, se tutti i mercati sono in equilibrio di concorrenza (struttura) allora il sistema economico è pareto-efficiente È il contesto teorico efficiente nel quale si ottiene la massima efficienza produttiva di tutti i fattori (la massima quantità prodotta al minimo costo) e contemporaneamente la massima efficienza distributiva presso tutti gli operatori (la massima quantità acquistata al minimo prezzo) La tecnologia produttiva, i gusti e la struttura del mercato determinano interamente la quantità e il prezzo di equilibrio di CP 5 L’EEG determina il massimo dell’efficienza, non necessariamente il massimo dell’equità (Varian) (Politiche redistributive) 6 Omogeneità del bene scambiato (perfetta sostituibilitàconta solo il prezzo unico di mercato Legge dell’unico prezzo Informazione perfetta (tecnologia fungibile) Imprese price-taker Libertà di entrata e di uscita 7 Elevata numerosità=dimensioni piccole=imprese atomistiche (questo requisito è, in parte, superato dalla teoria dei “mercati contendibili”Baumol, Panzar,Willig, 1982) (grafico ?) Assenza di esternalità IN ASSENZA DI QUESTE, FALLIMENTI DEL MERCATO 8 • • • In concorrenza perfetta il prezzo per le imprese è un dato esterno, su cui non possono influire Quindi la singola impresa non considera le possibili reazioni delle altre imprese ai propri comportamenti, perché non è possibile influire sul prezzo L’impresa sceglie di produrre e vendere la massima quantità economicamente possibile (quella che massimizza il P) dati i costi 9 obiettivo dell’impresa: massimizzare П = R – C (q) dove R = p·q (p è dato) Per massimizzare questa funzione deriviamola rispetto a q e poniamola uguale a 0: Max П MR – MC = 0 MR=MC dove MR = dR/dq e MC = dC(Q)/dq 10 R = p·q MR = p * (d q / d q ) + q * (d p / d q ) =p*1+q*0 =p MR = p = MC Il ricavo marginale è uguale al costo marginale Tener presente che il ricavo medio è p*Q / Q = p Quindi, solo in concorrenza perfetta, MR = p = Ricavo Medio 11 La curva di offerta dell’impresa nel breve periodo P Impresa Se P < P1, l’impresa non produce AC Se q < q1, l’impresa non produce MC AVC P1 Prezzo minimo ( = di chiusura) q1 12 q 12 • • L’impresa continua a produrre solo se i ricavi che ottiene così facendo sono superiori ai costi evitabili, cioè i costi in cui l’impresa non incorre se cessa la produzione Hp = tutti i costi fissi sono irrecuperabili, per cui costi evitabili = costi variabili Regola = continuare a produrre finché i ricavi siano almeno in grado di coprire il totale dei costi variabili 13 La curva di offerta dell’impresa nel breve periodo è quindi data dalla curva dei costi marginali nel suo tratto crescente, purché vi siano livelli di prezzo superiori al prezzo di chiusura 14 P Se P < P1, l’impresa non produce AC Se q < q1, l’impresa non produce MC AVC P1 Prezzo minimo (di chiusura) q1 15 q 15 Dall’impresa al settore IPOTESI • beni omogenei (perfetti sostituti) • stessa tecnologia (n imprese identiche) • costi fissi totalmente irrecuperabili • In concorrenza perfetta, la curva di offerta del settore è data dalla somma orizzontale delle curve di offerta delle singole imprese a parità di prezzo 16 16 La curva di offerta del settore nel breve periodo (somma orizzontale dell’offerta di n imprese identiche) P Settore Impresa S, offerta MC P1 P1 q1 17 q Q1=n·q1 Q 17 18 P Settore Domanda Impresa Offerta MC P B P1 P1 A qA qB 19 q n qA n qB Q 19 Dal breve al lungo periodo • C’è libertà di entrata: entrano molte imprese e grazie alla concorrenza tra loro il prezzo scende verso il basso, sino al punto in cui eguaglia il minimo dei costi medi totali • Nel lungo periodo quindi il profitto di equilibrio delle imprese (se sono tutte uguali, se il prodotto è omogeneo, se non ci sono barriere all’entrata, e ovviamente se la domanda è sempre uguale) • è nullo 20 20 A causa dell’ingresso delle imprese l’offerta del settore cresce (e quindi il prezzo di mercato scende) finché il prezzo non raggiunge il valore minimo dei costi medi totali 21 P Settore Impresa Domanda Offerta P MC Pc P1 qc 22 q nqc 22 Nel lungo periodo il profitto è nullo e la curva di offerta è orizzontale sul livello del minimo costo medio (tutto questo perché c’è libera entrata e perché valgono le altre ipotesi) E’ orizzontale perché al minimo incremento di prezzo affluiscono nuove imprese, aumentando l’offerta e quindi deprimendo il prezzo 23 P Settore Impresa Domanda AC Breve periodo MC Lungo AVC P P1 periodo A’ q1 q2 24 q Q=nq2 24 • Ma se la domanda cresce, e all’aumentare del prezzo entrano imprese con un costo di produzione più alto, • o perché meno efficienti • o perché utilizzano risorse via via più costose • Il prezzo sale (e le imprese più efficienti guadagnano una rendita) 25 25 Gruppo A Gruppo B Gruppo C P3 P2 P1 q=20 q=7 26 q=31 Q=20 Q=58 26 Elasticità • In generale, l’elasticità della domanda rispetto al prezzo rappresenta la variazione della quantità domandata rispetto alla variazione (unitaria) del suo prezzo • q,p = ( Q/ Q) / ( P / P) = ( Q/ P ) * (P/Q) =[dQ(P)/dP]·(P/Q) 27 • L’elasticità della domanda rispetto al prezzo è per definizione negativa (per i beni ordinari; positiva per i beni di Giffen): al crescere di P, Q diminuisce • Negativa considerando i segni: ma normalmente ne viene considerato il solo valore assoluto (per cui si considera positiva) 28 • Se il valore assoluto di è superiore a 1, significa che la riduzione della quantità domandata è percentualmente maggiore rispetto all’aumento del prezzo se p aumenta, i ricavi p·q diminuiscono. (si dice allora che la domanda è elastica) • Se il valore assoluto di è inferiore a 1, la domanda è anelastica (o rigida) se p aumenta, i ricavi p·q aumentano. • Se = 1, elasticità unitaria ricavi costanti 29 • L’elasticità dell’offerta è la variazione percentuale dell’offerta del bene prodotto da i imprese determinata dalla variazione del prezzo di un punto percentuale • Sia S=Sqi(pi=Mci) per p≥ACi • hS,p=(dS/dp)·(p/S) è l’elasticità dell’offerta 30 La curva di domanda residuale • In un mercato concorrenziale, la curva di domanda dei prodotti del settore ha la normale pendenza negativa, mentre la curva di domanda rivolta ad una qualsiasi delle imprese appartenenti al settore è quasi piatta • (quasi perfettamente elastica). 31 • Sia D(p) = curva di domanda per tutte le imprese del settore considerato • Di(p)= curva di domanda per l’impresa i del settore considerato • Sn-i(p) = curva di offerta di tutte le imprese del settore considerato eccetto l’impresa i-esima 32 • Sarà: Di(p) = D(p) - Sn-i(p) la curva di domanda residuale rivolta all’impresa i è la parte di domanda che rimane insoddisfatta dall’offerta di altre imprese, al prezzo dato 33 domanda residuale per 100 imprese identiche P P Sn-i Pe P1 Di 0 100 qi D 9.950 10.050 Qn-i 10.000 34 domanda residuale per circa 100 imprese identiche Ad es. al prezzo P1 (inferiore al prezzo “market clearing” Pe) viene domandato 10.050, viene offerto dal complesso delle altre imprese 9.950: la domanda di 100 resta insoddisfatta P Sn-i P1 D 9.950 10.050 Qn-i 35 La curva di domanda residuale P impresa settore Sn-i Pe P1 D 9.950 10.050 qi Qn-i 0 100 Trasferiamo sul grafico due indicazioni di prezzo: il livello di prezzo “market clearing”Pe, dove non c’è spazio per l’impresa i, e il prezzo P1, dove l’impresa dispone di una 36 domanda residuale di 100 • La curva di domanda per l’impresa in concorrenza perfetta è quasi piatta, con una elasticità quasi infinita • Si può dimostrare che date i imprese price-taker: • i=i·mkt-hi-1·(i-1) • Nel breve per hi-1=0 i=i·mkt • Nel lungo per hi-1=∞ i= -∞ 37 Surplus dei consumatori e surplus dei produttori S Pc D 38 Surplus dei consumatori e surplus dei produttori Disponibilità a pagare pur di acquistare il bene S Pc D 1 39 Surplus dei consumatori e surplus dei produttori Surplus dei consumatori P S B Pc D 40 Surplus dei consumatori e surplus dei produttori Surplus dei consumatori S=MC Pc Sovrapprezzo rispetto al prezzo di offerta MC D Surplus dei produttori 41 • surplus produttori= sovrapprezzo x quantità = maggior profitto • surplus consumatori= minor prezzo x quantità= maggiore utilità • Benessere sociale W = surplus produttori + surplus consumatori 42 Perdita secca P P2 S B P1 D Supponiamo che in un mercato una volta concorrenziale il prezzo salga da P1 a P2 (es. monopolio) 43 P Perdita secca p2 S p1 D Q<Qc Qc 44 Perdita secca (DWL) • Perdita secca di benessere (dead weight loss, DWL) è la perdita netta di surplus del sistema economico quando ci si discosta dal prezzo di concorrenza • Da una situazione di mercato con prezzo p2 sono possibili miglioramenti paretiani • Se il prezzo è p1 (concorrenza) non ci sono possibili miglioramenti paretiani ottimo paretiano massima efficienza (1° teorema dell’economia del benessere) 45