Laboratori Opzionali
Docente: Monica Barsacchi
Anno Scolastico 2013/2014
Istituto Comprensivo “G. Mariti” Fauglia
Bambini in scena con:
In parole e musica
… un viaggio
nell’accettazione
di sé e dell’altro
In questo anno scolastico i bambini delle classi 1° e 2° di Lorenzana
che hanno partecipato alle attività dei laboratori opzionali del venerdì
pomeriggio, si sono divertiti a leggere e a mettere in scena, con parole
e musica, la celebre fiaba “Il brutto anatroccolo” di Hans Christian
Andersen.
Nella festa di fine anno scolastico i bambini hanno recitato per i loro genitori
e familiari, rappresentando la drammatizzazione della fiaba letta.
“E’ tempo d’estate e nella fattoria tutti sono in fibrillazione:
le uova di mamma anatra stanno per schiudersi. Il gallo, la
gallina, il tacchino, la papera, la coccinella, l’ape e le farfalle
sono in attesa di vedere i nuovi nati. Finalmente ecco nascere
i pulcini: prima uno, poi il secondo, il terzo… ma,
stranamente il quarto uovo ancora non vuol saperne di
aprirsi. Mamma anatra continua a covare e finalmente, criccrac, dall’uovo nasce l’ultimo nato. Con grande sorpresa di
tutti però, è diverso dagli altri, è grigio, grosso e goffo, tanto
che viene subito individuato come “brutto anatroccolo”.
Malgrado gli sforzi della mamma per difenderlo, il piccolo
viene presto emarginato dai fratellini e da tutti gli altri
animali della fattoria. Per questo, sconsolato, decide di
fuggire via, tutto solo, lontano. Passa il tempo, passano le
stagioni con la pioggia e il freddo. Poi finalmente torna la
primavera col suo tepore. L’anatroccolo intanto è cresciuto,
va a specchiarsi nel lago e… meraviglia! Si accorge di essere
diventato un bellissimo cigno bianco.”
La recitazione è stata accompagnata da sei
canzoni, molto ritmate e coinvolgenti:
♫ TEMPO D’ESTATE
♫ CRIC CRAC LE UOVA
♫ COM’E’ STRANO
♫ POVERO ANATROCCOLO
♫ ALI DI CIGNO
♫ C’E’ POSTO PER TUTTI
Le canzoni sono state caratterizzate anche da
gesti e da semplici e divertenti coreografie
Nella parte centrale della rappresentazione, i movimenti de “Le
quattro stagioni” di A. Vivaldi, hanno fatto da sottofondo
musicale a un
con cui sono stati messi in scena i mutamenti
stagionali che nella fiaba segnano lo scorrere del tempo che
conduce alla trasformazione del “povero anatroccolo da tutti
allontanato” , in un meraviglioso cigno bianco.
La celebre fiaba di Andersen sul brutto anatroccolo che
diventa cigno è un classico della letteratura per l’infanzia
e mantiene inalterata, ancora oggi, tutta la sua attualità.
E’ una storia per affrontare, nel modo
delicato e nello stesso tempo efficace
della metafora, il tema della diversità,
dell’accettazione di sé e dell’altro…
…per imparare, non solo a non giudicare gli altri e a
non emarginarli, ma anche a non sentirsi mai
diversi o inferiori.
Un’occasione, dunque, per lavorare insieme sulla
socializzazione, sulla convivenza civile, sull’autostima.
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Scuola primaria di Lorenzana laboratorio 1