LA SECONDA
RIVOLUZIONE
INDUSTRIALE
RINNOVAMENTO URBANO NELL'800
• Parigi: Napoleone III incarica il prefetto
Haussmann di sventrare il tessuto urbano
medievale.
Egli costruisce:
- grandi
boulevard
- nuovi ponti,
parchi, edifici
pubblici,
nuovo sistema
fognario
RINNOVAMENTO URBANO NELL'800
• Londra: non c'è una pianificazione generale da
parte dello stato
• Sono i proprietari
terrieri che cedono
agli imprenditori
edilizi una
superficie di
terreno per un
certo periodo. Per
questo ogni
quartiere viene
chiamato col
nome della
famiglia che l'ha
fatto costruire
RINNOVAMENTO URBANO NELL'800
• Vienna: diventa un modello urbanistico per la
riorganizzazione del nucleo centrale
- vengono abbattute
le mura della città
- viene costruita la
Ringstasse: ampia
strada circolare dove
sono collocati gli
edifici pubblici
RINNOVAMENTO URBANO NELL'800
• Chicago: simbolo del dinamismo americano
-
-
nasce dal nulla e si espande
molto velocemente.
diviene il luogo privilegiato
per la sperimentazione per la
costruzione di numerosi
grattacieli.
viene costruito un centro
urbano avveniristico e
infrastrutture urbane efficienti
IL MONDO DELLE CAMPAGNE
I contadini erano l’elemento più
statico della società in quanto
- legati ancora molto alle religioni
tradizionali
- in gran parte analfabeti
- redditi molto bassi
- partecipazione alla vita politica
quasi nulla
IL MONDO DELLE CAMPAGNE
Il mondo contadino rappresenta la maggioranza della
popolazione ed è composto da una miriade di realtà
economiche diverse che variano da regione a regione.
- Gran Bretagna: la maggior parte sono lavoratori salariati
- Russia: ci sono ancora 20 milioni di servi della gleba (liberati
solo nel 1861)
- Francia: dopo la rivoluzione dell'89 aumenta la piccola
proprietà contadina
- Germania e impero asburgico: viene emanata una serie di
leggi di emancipazione che abolisce le forme di lavoro
servile e privatizza le terre.
IL MONDO DELLE CAMPAGNE
Effetti della privatizzazione della terra:
- Germania occidentale e meridionale:
con la scomparsa del regime feudale
si diffonde la piccola e media
proprietà
- Europa orientale: la privatizzazione
delle terre avvantaggia solo i grandi
latifondisti
- Europa mediterranea: situazione
analoga a quella orientale,
aggravata dalla scarsa produttività
dei terreni
- Europa continentale: coesistevano
latifondo, azienda capitalistica e
piccola proprietà
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
• Questa seconda rivoluzione industriale è più vasta e ha
diffusione più capillare della prima.
• L’economia capitalistica, negli ultimi 30 anni del XIX secolo,
subisce grandi trasformazioni.
• Esse hanno inizio nel 1873, in cui c’è una vistosa caduta dei
prezzi. Essa era derivata da una crisi di sovrapproduzione
dovuta alle innovazioni tecnologiche che avevano
permesso di ridurre i costi di produzione.
Grande depressione?
• Anche se è stato a lungo definito un periodo di “grande
depressione”, esso è stato caratterizzato da un costante
aumento della produzione industriale e da un
miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori salariati
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
• Per rispondere al declino dei valori della libera concorrenza
(avevano ispirato le teorie degli economisti e le scelte dei
governanti nel secolo precedente) si cercano nuove
soluzioni per rispondere ad un mercato internazionale in cui
è più difficile entrare e al continuo calare dei prezzi:
-
Holdings: grandi consociazioni per il controllo finanziario
delle imprese
Cartelli/pools: consorzi fra aziende dello stesso settore che
si accordano sui prezzi
Trusts: concentrazioni fra imprese prima indipendenti
• Questi fenomeni portano, in alcuni paesi, ad un regime di
monopolio
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
MONOPOLIO: in economia è la situazione in cui l’offerta di un
bene o servizio è concentrata nelle mani di un solo soggetto,
che può imporre il prezzo che vuole e su cui ha privilegio
esclusivo
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
CAPITALISMO FINANZIARIO: stretto rapporto tra le imprese e
grandi banche. Le prime dipendono dai finanziamenti delle
seconde, le quali legano, così, le loro fortune a quelle delle
imprese.
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
• In molti stati si passa dal liberismo al protezionismo:
LIBERISMO: dottrina
economica che affida solo
al mercato il compito di
regolare l’attività
economica secondo il
principio del libero mercato
(lo stato non interviene)
PROTEZIONISMO: dottrina
economica che tende a
proteggere la produzione
nazionale imponendo sui
prodotti di importazione alti
dazi doganali per
scoraggiarne l’acquisto.
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
• Una sola eccezione: la Gran Bretagna, patria del
liberoscambismo e primo paese esportatore del mondo.
Ben presto viene superata nella produzione elettrica e
chimica.
• Cerca uno sbocco nel colonialismo: amplia il suo impero e
intensifica gli scambi con le colonie
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
COMPETIZIONE IMPERIALISTICA: le grandi potenze cercano
nuovi mercati per i loro prodotti e nuovi rifornimenti di materie
prime.
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(AGRICOLTURA)
Nell'Europa occidentale:
- Utilizzo di nuovi concimi chimici
- Primi esperimenti di meccanizzazione applicati alla
cerealicoltura
- Estensione di opere di bonifica ed irrigazione
- Introduzione di nuove colture e nuovi sistemi di rotazione
• Tutto questo accresce la superfice coltivabile e aumenta i
rendimenti dei terreni
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(AGRICOLTURA)
• Nell'Europa orientale: non ci sono grandi progressi a causa
della struttura ancora feudale basata sulle colture estensive
basate sullo sfruttamento umano, grandi latifondi e
contadini indipendenti molto poveri
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(AGRICOLTURA)
Negli Stati uniti:
• Si sviluppa una «nuova agricoltura»: la disponibilità di terre e
l’adozione di tecniche avanzate permette anche al piccolo
coltivatore indipendente di investire
• C’è un enorme progresso della navigazione a vapore:
comincia l’esportazione dei prodotti agricoli americani in
Europa. Questo è la rovina delle aziende agricole europee
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(AGRICOLTURA)
• Il settore agricolo, danneggiato dall’esportazione dagli stati
uniti, declina rapidamente, nonostante le politiche di
protezionismo attuate dai diversi stati
• Molti contadini decidono di emigrare negli stati uniti
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
• L’immigrazione verso gli Stati
Uniti si intensifica e gli
emigranti sono
principalmente latini e slavi
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(NUOVE TECNOLOGIE)
• La vita quotidiana si trasforma con
l’invenzione di nuovi oggetti:
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(NUOVE TECNOLOGIE)
• Si crea uno stretto rapporto fra scienza ed economia: gli
scienziati più importanti del tempo mettono le loro scoperte a
disposizione delle industrie, che applica in modo sistematico i
risultati e ne moltiplicano gli effetti pratici
• I settori che più risentono dello sviluppo sono quelli chimico,
metallurgico ed elettrico
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(NUOVE TECNOLOGIE)
• L’acciaio: ottenuto a prezzi bassi e in grandi quantità,
permette molte applicazioni. Ad esempio viene usato per
dare la struttura a molti edifici. Esempi ne sono il Tower
Building di New York e la Tour Eiffel di Parigi costruita per
l’expo del 1889
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(NUOVE TECNOLOGIE)
• Industria chimica: è uno dei settori più versatili e ha grande
varietà di prodotti. Essa, infatti produce:
• ACIDO SOLFORICO:
usato per la produzione di
concimi, esplosivi, coloranti e
per la raffinazione del
petrolio
• SODA:
detergente e sbiancante, usata
per la produzione di vetro
• Principali scoperte chimiche e successive applicazioni: coloranti
artificiali (1870), dinamite (Alfred Nobel nel 75), pneumatico
(John Boyd Dunlop nell’88)
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(NUOVE TECNOLOGIE)
• Industria alimentare: si sviluppa parallelamente a quella
chimica grazie ai nuovi metodi di sterilizzazione, di
conservazione e inscatolamento dei cibi e allo sviluppo di
tecniche della refrigerazione.
• Si diffondono i cibi in scatola
che possono essere trasportati in
vagoni e celle frigorifere
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(NUOVE TECNOLOGIE)
• La prima rivoluzione industriale si era basata su un tipo di
macchina (a vapore) e una fonte di energia (carbon fossile),
la seconda si basa sul motore a scoppio o a combustione
interna e sull’elettricità.
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(NUOVE TECNOLOGIE)
• MOTORE A SCOPPIO: risultato di una serie di studi ed
esperimenti di diversi scienziati nel corso dell’ottocento e
viene utilizzato per la costruzione delle prime rudimentali
automobili. (Legata al motore a scoppio è l’intensa
estrazione del petrolio soprattutto in nord America)
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(ELETTRICITÀ )
• Le prime scoperte erano state fatte a inizio 800 ma è con la
seconda rivoluzione industriale che diventa possibile
trasformare il movimento di un corpo dentro un campo
elettrico in corrente elettrica che viene poi immagazzinata
e distribuita a grandi distanze per utilizzarla per
l’illuminazione, il movimento e il riscaldamento.
•
Con l’invenzione della
lampadina a filamento
incandescente di
Thomas Alva Edison
nascono le prime centrali
elettriche che forniscono
energia alle case di
grandi quartieri urbani e
ai mezzi di trasporto.
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(ELETTRICITÀ )
• In alcuni paesi poveri di carbone ma ricchi di bacini idrici, si
sviluppano grandi centrali idroelettriche (=che sfruttano il
movimento o la caduta, naturale o artificiale, dei corsi
d’acqua)
• Legate all’elettricità sono l’invenzione del telefono di
Antonio Meucci, quella del grammofono di Edison e del
cinematografo dei fratelli Louis e Auguste Lumiere.
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(MEDICINA)
• Ancora alla metà del secolo la medicina era un insieme di
superstizioni ed empirismo legati ad un’ignoranza diffusa, ad
una tradizione popolare e a strutture ospedaliere antiquate
che ospitavano poveri, incurabili, trovatelli e malati.
• La trasformazione della
medicina si sviluppa intorno a
quattro punti cardine:
1) diffusione delle pratiche igieniste
2) sviluppo della microscopia ottica
3) progressi nella farmacologia
4) nascita di una nuova ingegneria
sanitaria
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(MEDICINA)
1) TEORIE IGENISTE: cercano le cause delle malattie e i mezzi
per la prevenzione non tanto nell’individuo quanto
nell’ambiente in cui esso vive.
• Partono da osservazioni empiriche e dati statistici e
propongono la canalizzazione delle acque di scarico e la
lotta contro il sovraffollamento nelle abitazioni
• La medicina accademica guarda con ostilità a queste
proposte ma non riesce comunque a fermarle.
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(MEDICINA)
2) SVILUPPPO DELLA MICROSCOPIA OTTICA: da un lato porta
all’identificazione, da parte di numerosi scienziati (come Louis
Pasteur), di alcuni microrganismi come cause della peste, del
colera e della tubercolosi. Dall’altro permette ad altri scienziati
(come Rudolf Virchov) di scoprire che l’origine di alcune
malattie è riconducibile ad alterazione delle cellule e dei tessuti.
• Queste scoperte vengono
usate spesso da chi si oppone
alle teorie igieniste per mostrare
come le malattie non siano
legate all’ambiente
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(MEDICINA)
3) PROGRESSI NELLA FARMACOLOGIA: nasce una nuova
industria farmaceutica grazie alle numerose scoperte in campo
chimico come ad esempio:
- Etere dietilico: apre la strada all’anestesia chirurgica
- Bromuro: impiegato nel trattamento dell’epilessia
- Acido acetilsalicico: alla base del principio dell’aspirina
- Ddt: insetticida che permette i progressi nella lotta contro la
malaria
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(MEDICINA)
4) NUOVA INGENGNERIA SANITARIA: porta alla costruzione di
grandi politecnici che permettono una migliore osservazione dei
malati, suddivisi in maniera razionale per classi di malattie
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(DEMOGRAFIA)
• C’è un allungamento della durata media della vita grazie ai
progressi in campo alimentare e medico
• La popolazione europea raddoppia e negli stati uniti
quadruplica
• Diminuzione della natalità da 35% a 30% in tutto l’occidente
ad esclusione dei paesi mediterranei. Questo è dovuto al
fatto che le famiglie non sono più soggette al controllo delle
norme religiose ma preferiscono programmare razionalmente
la famiglia e il futuro anche facendo uso di metodi
contraccettivi.
• In Asia e Africa, invece, nonostante un incremento della
popolazione no si riduce il tasso di mortalità
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