Corso di Filosofia del
linguaggio 2014-15
Ferdinand de Saussure (lezione 5)
Approfondimento su alcune nozioni-chiave
Definizioni saussuriane:
 Fonetica: disciplina diacronica
mutamenti dei suoni nel tempo;
che
studia
i
 Fonologia: studio del meccanismo dell'articolazione
dei suoni, che non è sottoposto all'azione del tempo.
Fonetica/
Fonologia
La fonologia in senso saussuriano non è parte della
linguistica (interna):
"[La lingua] è un sistema fondato sull'opposizione
psichica di tali impressioni acustiche, esattamente
come un arazzo è un'opera d'arte prodotta
dall'opposizione visiva tra fili di colori diversi: ora, ciò
che importa per l'analisi è il gioco delle opposizioni,
non i procedimenti grazie a cui si sono ottenuti i colori"
(p. 45)
Fonema vs "unità irriducibile" (nota 111):
- L'uso corrente risale alla nozione di fonema come
rappresentazione psichica ricavata per astrazione dai
suoni linguistici (Saussure Mémoire, Kruszewski,
Badouin de Courtenay, Trubekoj).
Fonema
- Nel Cours, Saussure usa fonema per riferirsi alla più
piccola porzione di suono che compone il sintagma,
quindi a un elemento della parole, ovvero all'aspetto
sostanziale dell'unità minima (proprietà acustiche e
percettive del suono).
- Oggi per indicare la più piccola porzione sonora sul
piano della parole si usa unità fonetica (fonia o suono),
oggetto appunto della fonetica, in opposizione a
fonema, che – contrariamente all'uso saussuriano – è
l'unità formale sul piano della langue, oggetto della
fonologia o fonematica.
- Saussure utilizza "unità irriducibile" per indicare
l'unità formale senza specificazione dei contenuti di
sonorità.
 In una lingua "solo una parte dei segni è
assolutamente arbitraria; presso altri interviene
un meccanismo che permette di riconoscere dei
gradi nell'arbitrarietà senza però eliminarla: il
segno può essere relativamente motivato".(CLG, p.
158).
Arbitrarietà
relativa
 vingt (venti) vs dix-nuf (diciannove)
 plurale inglese in –s
 "Finora le unità ci sono apparse come valori, vale a
dire come elementi di un sistema, e le abbiamo
considerate soprattutto nelle loro opposizioni;
adesso riconosciamo le solidarietà che le
collegano; solidarietà che sono d'ordine
associativo e di ordine sintagmatico, e che,
appunto, limitano l'arbitrarietà". (CLG, p. 159)
Motivatezza
ed economia
cognitiva
 "In effetti tutto il sistema della lingua poggia sul
sistema irrazionale dell'arbitrarietà del segno
che, applicato senza restrizione, sfocerebbe nella
massima complicazione; ma lo spirito riesce a
introdurre un principio d'ordine e di regolarità in
certe parti della massa dei segni; ed è in ciò il
ruolo del relativamente motivato" (CLG, p. 159)
 Come non ci può essere una lingua
massimamente immotivata (limite verso il quale
tendono le lingue lessicologiche – isolanti come il
cinese), non ci può essere neppure una lingua
massimamente motivata (limite verso il quale
tendono le lingue grammaticali – flessive come il
sanscrito).
 Tra questi due estremi si collocano tutte le lingue
esistenti.
 "L'analogia implica un modello e la sua
imitazione regolare. Una forma analogica è una
forma fatta a immagine d'una o più altre
secondo una regola determinata" (CLG, p. 195;
anche p. 197)
 Fase 1 Lat. Honos : honosem
Analogia
 Fase 2 rotacizzazione della /s/ quindi honosem =
honorem
 Fase 3 honor : honorem, calco di orator : oratorem
Calcolo del quarto termine della proposizione
oratorem: orator = honorem : x
x = honor
L'analogia ristabilisce la regolarità, là dove il
mutamento fonetico crea turbamento.
Principi
generali
dell'analogia
1.
L'analogia non agisce con la stessa forza su tutte le
forme che in teoria potrebbero essere
'regolarizzate'. Non si può dire,quindi, quale sarà
l'estensione del fenomeno analogico;
2.
Non si può dire a priori quali sono i tipi da cui
muove il meccanismo analogico. Non è neppure
detto che siano le forme più numerose.
3.
L'analogia non coincide con la sostituzione di un
elemento con un altro (come nel mutamento
fonetico) perché le due forme, quella irregolare e
quella regolare, coesistono fino a quando la
seconda soppianta la prima.
4.
L'analogia è un fenomeno di ordine grammaticale
(e sincronico) perché occorre essere coscienti del
rapporto tra due forme (coscienza che manca nel
caso del mutamento fonetico, che è cieco).
Principi
generali
dell'analogia
5.
L'analogia ha origine nella parole: "Niente entra
nella lingua senza essere stato saggiato nella
parole e tutti i fenomeni evolutivi hanno la loro
radice nella sfera dell'individuo" (CLG, p. 203)
6.
"Ma una cosa interessa in particolare il linguista:
nella massa enorme dei fenomeni analogici, che
rappresentano qualche secolo di evoluzione, quasi
tutto gli elementi sono conservati; soltanto che essi
sono distribuiti altrimenti. Le innovazioni
dell'analogia sono più apparenti che reali. La lingua
è un vestito coperto di toppe fatte con la sua stessa
stoffa" (CLG, pp. 206-207) – v. definizione della
lingua come sistema in cui "tutto si tiene".
Agglutinazione
 A differenza dell'analogia, si ha agglutinazione
quando due termini, originariamente distinti,
concorrendo spesso nello stesso sintagma, si
saldano in un'unità difficilmente analizzabile.
 Es. ancòra (lat. hanc horam)
 La lingua cambia nel tempo (fatto pancronico).
 L'evoluzione non è uniforme nello spazio, per cui la
lingua cambierà secondo i luoghi.
Linguistica
geografica
 Ciascuna innovazione si produce in una
determinata area, raramente si diffonde su tutto il
territorio, creando delle differenze dialettali che si
delimitano entro certi confini (isoglosse).
 Le lingue non hanno confini naturali.
Guilleron, Atlas linguistique de la France (1902-10)
ALI - Atlante linguistico italiano
http://www.atlantelinguistico.it/home.html
 Spirito di campanile: spirito particolaristico che
tende a conservare fedelmente le proprie
tradizioni;
Forza di
interscambio
e spirito di
campanile
 Forza di interscambio: spinge gli uomini a
comunicare tra loro; è un principio unificante che
contrasta i particolarismi.
 J. Schmidt, allievo di F. Schleicher , corregge la
teoria dell'albero genealogico con quella delle
onde (Wellentheorie) sostenendo che le
corrispondenze parziali fra due o più lingue
indoeuropee sono dovute alla diffusione di
innovazioni diffusesi "a onda" in una parte del
territorio indoeuropeo corrispondente a quelle
che furono più tardi le regioni di quelle lingue.
Chiusura
del Cours
 "Dalle incursioni che abbiamo ora fatto nei
domini limitrofi della nostra scienza, si ricava un
insegnamento soltanto negativo, ma tanto più
interessante in quanto concorda con l'idea
fondamentale di questo corso: la linguistica ha
per unico e vero oggetto la lingua considerata in
se stessa e per se stessa" (CLG, p. 282, nota 305)
 Langage, langue, parole  Valore linguistico
 Linguistica interna e
linguistica esterna
 Materia, oggetto e
compiti della linguistica
 Linguistica e semiologia
Nozioni
fondamentali
 Circuito della parole
 Unità irriducibili
(fonema)
 Arbitrarietà radicale
 Arbitrarietà relativa
 Linearità del segno
 Identità ed entità
linguistica
 Lingua come sistema
 Lingua come forma vs
sostanza
 Sincronia e diacronia
 Tempo e massa
parlante (mutabilità e
immutabilità del segno)
 Spirito di campanile e
forza di interscambio
 Analogia e
agglutinazione
 Antireferenzialismo
Temi generali
 Antipsicologismo
 Autonomia della linguistica
Note
 12 (organizzazione del volume)
 129 (lingua come nomenclatura)
 14 (semantica)
 130 (entità linguistica)
 16 (vulgata saussuriana)
 132 (esempio 'arbre')
 38 (terminologia)
 134 (significante e significato)
 40 (materia della linguistica)
 137, 138 (arbitrarietà)
 41 (storia vs descrizione)
 140 (simbolo)
 45 (lingua come schema)
 142 (onomatopea)
 54 (facoltà del linguaggio)
 144 (linearità del significante)
 65, 67, 68, 216 (langue e parole)
 145 (significante)
 70 (norma)
 91 (sistema)
 103 (fonetica, fonologia)
 111, 115 (fonema)
 128 (langue)
 146, 162 (storicità della
lingua)
 226, 303 (socialità della
lingua)
 150 (significato)
 227 (pensiero-suono)
 154 (metodo diacronico)
 231 (significazione e valore)
 157 (lingua come istituzione)  242 (entità concreta)
 161 (lingua come uso)
 165 ,166(lingua e economia)
Note
 167 (arbitrarietà e sincronia)
 174, 176 (sincronia e
diacronia)
 207 (unità linguistica)
 217 (identità)
 221 (biplanarità del segno)
 225 (forma, sostanza,
materia)
 243 (individuazione
funzionale)
 251 (frase)
 253 (rapporti associativi)
 305 (oggetto della linguistica)
Gli studenti che intendono sostenere la prova di esonero del 21
gennaio 2014 (ore 10,00) devono prenotarsi dal 7 al 15 gennaio
all’indirizzo e-mail:
[email protected]
indicando nell’oggetto
“prenotazione esonero FdLing 2014”
e specificando nel testo del messaggio:
Esonero
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Nome
Cognome
Matricola
Numero di crediti
Nel caso in cui lo studente, successivamente alla prenotazione,
decida di non presentarsi, è gradita una comunicazione via mail
per consentire di organizzare al meglio lo svolgimento della
prova.
Gli studenti che intendono sostenere l’esame completo (con
scritto e orale nella stessa giornata) devono prenotarsi
normalmente sulla piattaforma Infostud.
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Saussure (lezione 6)