Neurochirurgia km zero Nel nostro campo, solo in 1 caso su 20 emerge una indicazione operatoria. Una prima visita con lunghi tempi di attesa inutile (142 giorni in media!), va a scapito di pazienti che realmente necessitano di attenzione specialistica e che si devono pertanto rivolgere a canali preferenziali (leggi: visite private) Neurochirurgia km zero Il nostro progetto intende mettere il medico di base in linea… (si badi, NON on-line) con il medico specialista per raggiungere 4 finalità: Facilitare il contatto diretto tra medico di base e specialista Realizzare uno strumento alla portata di tutti i medici di base Ridurre i tempi di attesa Ridurre gli spostamenti «inutili» dei pazienti Neurochirurgia km zero Chi sono gli utenti? Incrociando le dita, potenzialmente, tutti noi! Chi sono gli altri soggetti interessati? Chi ha cura e gestisce il bene di tutti Chi sono i competitor? Nessuno… Quali sono i soggetti con i quali è possibile attivare collaborazioni? Muovendo dal settore decisionale pubblico (primo livello), chirurghi e medici di base (secondo livello), informatici e giuristi (terzo livello), fino all’opera di sensibilizzazione della cittadinanza attraverso i media (quarto livello), affinché si comprenda l'opportunità che la tecnologia offre nell’odierno scenario della società dell’informazione (quinto livello che, poi, riconduce al primo) Neurochirurgia km zero Un prototipo del progetto è stato messo a punto con HackUniTo 2014 grazie a Alessandro Baldo, Vivantes Berlino, Federico Faccani, Adam Jalal, Riccardo Pala, Cristina Santamarina, Mariafebronia Sciacca e Stefania Vacca, diretti da: Giuliano Faccani – Neurochirurgia CTO Città della Salute, Torino e padre di “Patatrac” & Ugo Pagallo – Ordinario Giurisprudenza Torino, esperto di privacy e protezione dati, membro dell’iniziativa Onlife (2011-2013) supportata dalla Commissione europea e disponibile online (2015) Neurochirurgia km zero Quali sono i risultati che il team vuole raggiungere? Per cambiare l’attuale scenario basta la consultazione telefonica tra medico di base e neurochirurgo che consentirà di ridurre un inappropriato ricorso allo specialista. Come? Attraverso: (i) centralino telefonico; (ii) applicazione smartphone; (iii) coinvolgimento dei medici di base nella regione. Questo non è che il primo passo di un progetto scalabile con la diversificazione dei prodotti e la sua estensione ad altri settori medici come la radiologia, la cardiologia, ecc. Neurochirurgia km zero Neurochirurgia km zero Di cosa abbiamo bisogno per realizzare il progetto? Volontà politica! Infatti… Qual è l’ammontare del finanziamento? Poche decine di migliaia di euro per salvare vite, evitare code e razionalizzare il sistema in modo semplice. Neurochirurgia km zero