Agosto 2013 RAPPORTO PER IL GOVERNO SULL’IMMIGRAZIONE… ….. INVECE NO !! … CONGRESSO DEGLI STATI UNITI Rapporto sugli immigrati italiani New York Settembre 1912 sono di piccola statura e di pelle scura. meglio i veneti e i lombardi, sono tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare VENGONO NEL NOSTRO PAESE PER RUBARE PUZZANO E SONO SPORCHI CI TOLGONO IL LAVORO STUPRANO LE NOSTRE DONNE SPACCIANO DROGA Calderoli insulta il ministro Kyenge «Non posso non pensare a un orango» POVERTA’ FAME GUERRA TORTURA GENOCIDIO PERSECUZIONE RELIGIOSA ASILO POLITICO VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI INCOERENZA DELLE NOSTRE LEGGI/MANCANZA DI TUTELA DEI DIRITTI PIU’ ELEMENTARI DISAGIO E DISORIENTAMENTO, LONTANANZA DA CIO’ CHE E’ FAMILIARE DIFFICOLTA’ NEL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE DOLORE DA LUTTO MIGRATORIO PROBLEMI DI SALUTE SFRUTTAMENTO DEL LAVORO /CAPORALATO PROBLEMI LINGUISTICI MINORI RECLUTATI DALLA CRIMINALITA’ FURTI /SPACCIO XENOFOBIA E RAZZISMO CHIUSI DIFFIDENTI SI ISOLANO NON IMPARANO LA NOSTRA LINGUA NON CERCANO DI INTEGRARSI SONO VIOLENTI RUBANO/SPACCIANO NAZIONALITÀ PRINCIPALI PRESENTI NEI CAMPI: MAROCCO, PAKISTAN, TUNISIA, MOLDAVIA, CINA, ALBANIA, NIGERIA, INDIA, COSTA D’AVORIO, ITALIA. CON IL TERREMOTO LA MAGGIOR PARTE PERDE LA CASA O IL LAVORO IN MOLTI CASI ENTRAMBI MOLTE FAMIGLIE ERANO SEGUITE DAI SERVIZI SOCIALI PRIMA DEL TERREMOTO , ORA LA SITUAZIONE PER LORO E’ NOTEVOLMENTE PEGGIORATA GLI STRANIERI A DIFFERENZA DEGLI ITALIANI NON HANNO LA SECONDA CASA, RISORSE ECONOMICHE, PARENTI O AMICI AI QUALI APPOGGIARSI I CAMPI SONO LA LORO UNICA POSSIBILITA’ DI SOPRAVVIVENZA E DIVENTANO IL LORO UNICO RIFUGIO LA MAGGIORANZA NON PUÒ TORNARE, LA LORO FAMIGLIA IN PATRIA CONTA SU DI LORO PER SOPRAVVIVERE CON IL POCO DENARO CHE RIESCONO A MANDARE PER QUALCUNO IL SOLO PENSIERO DI TORNARE INDIETRO E DIMOSTRARE ALLA FAMIGLIA DI AVER FALLITO E’ INTOLLERABILE TUTTAVIA ALCUNI SONO COSI DISPERATI CHE SI RASSEGNANO A TORNARE IN PATRIA GIOVANI O ADULTI SENZA FIGLI O DONNE A CARICO SCELGONO DI PROVARE AD ANDARE IN FRANCIA O GERMANIA E RICOMINCIARE PER MOLTI INVECE E’ IMPENSABILE SIGNIFICHEREBBE MORTE, PRIGIONE O PERSECUZIONE ALTRI VORREBBERO MA NON HANNO POSSIBILITA’ ECONOMICHE SUFFICIENTI PROBLEMATICHE LINGUISTICHE, CULTURALI, RELIGIOSE E ALIMENTARI NEI CAMPI IL PRIMO SETTORE A FRONTEGGIARE IL PROBLEMA DELLA MULTIETNICITA’ NEI CAMPI E’ LA SEGRETERIA SEGRETERIA LE DIFFICOLTA’ SONO SOPRATTUTTO LINGUISTICHE E DI INCOMPRENSIONE DELLE RICHIESTE (REGOLE DEL CAMPO,CENSIMENTO, ASSEGNAZIONE POSTI TENDE ECC.) INIZIALMENTE LA POPOLAZIONE VEDEVA IL VOLONTARIO COME COLLABORATORE DELLE AUTORITA’ E DEL COMUNE E PER QUESTO A VOLTE DAVANO VOLUTAMENTE DATI FALSI DIFFICOLTA’ DEL VOLONTARIO AD IMMEDESIMARSI NEL VISSUTO DELLA POPOLAZIONE (DIVERSA CULTURA, DIVERSA ESPERIENZA, MANCANZA DI FORMAZIONE ADEGUATA) FREQUENTI DISCUSSIONI A CAUSA DELLA RELIGIONE CHE GENERANO RICHIESTE ASSURDE COME: UNA TENDA PER OGNI FAMIGLIA RIFLESSIONE: DOBBIAMO RIVEDERE LE MODALITA’ DI APPROCCIO CON LA POPOLAZIONE? INFANZIA: SPIEGARE AI VOLONTARI USI E COSTUMI DI ALCUNE CULTURE CIRCA L’EDUCAZIONE DEI FIGLI, PER EVITARE SPIACEVOLI FRAINTENDIMENTI MAGAZZINO E LOGISTICA • • • • UNA BUONA PARTE DELLA POPOLAZIONE PENSA CHE TUTTO QUELLO CHE E’ NEL CAMPO E’ LORO E CHE TUTTO GLI E’ DOVUTO DOPO UN MESE LA VITA RIPRENDE E IL SINDACO BLOCCA LA DISTRIBUZIONE DEGLI AIUTI NEI CAMPI, DISPONENDO DI PORTARE QUELLO CHE ARRIVA DIRETTAMENTE AL COMUNE TENSIONI NEL CAMPO FENOMENO DELL’ACCAPARRAMENTO COMPULSIVO FENOMENO DEL DENUNCIARE L’ALTRO CHE FA IL FURBO O IL LADRO I LITIGI NEL CAMPO AUMENTANO BAGNI Punti critici da affrontare: • Moduli separati per volontari e popolazione • I volontari non accettano di condividere i bagni • Molti stranieri, molte culture igieniche diverse • Punti di forza su cui investire: LA POPOLAZIONE PULIVA I BAGNI CON I VOLONTARI… DISPETTI E FURTARELLI BAMBINI/ADULTI CUCINA EMILIA 2012 «La gara dei volontari per dimostrare di essere il contingente migliore» «Ogni settimana si cambiano le regole, troppi pasti o troppo pochi, troppe richieste particolari, LITANIA DELL’HALAL , del poco/troppo e del: sempre le stesse cose !!» «Quotidiane discussioni e provocazioni ai volontari in sala mensa DAI SOLITI NOTI» QUESTO RISULTATO E’ STATO POSSIBILE PERCHE’ È STATA DEDICATA SEMPRE PARTICOLARE ATTENZIONE E CURA, A OGNI ASPETTO DELLA VITA DEL CAMPO CHE POTESSE COINVOLGERE UNA O PIÙ COMUNITÀ ETNICHE CERCANDO DI VENIRE INCONTRO E RISPETTARE, SEMPRE, LE ESIGENZE ALIMENTARI CULTURALI E RELIGIOSE DI TUTTI CARRAIA EMILIA 2012 CRITICITA’ DOVE MIGLIORARSI E RIFLETTERE DI PIU’: 1. MODI A VOLTE DA CARABINIERE ED OBBLIGO DI MOSTRARE SEMPRE IL PASS (ALTERNATIVE??) 2. FREQUENTI CASI DI PERSONE CHE TENTAVANO SISTEMATICAMENTE DI INGANNARE I VOLONTARI PER FAR MANGIARE AMICI E PARENTI PUNTO DI FORZA: LUOGO PRIVILEGIATO DI INCONTRO E CONTATTO TRA VOLONTARI E POPOLAZIONE 10 RAGIONI CON LE QUALI LA POPOLAZIONE STRANIERA SPIEGAVA AI VOLONTARI IL LORO STRESS (NOTA: NEI CAMPI ERANO PRESENTI GLI STRATI DELLA POPOLAZIONE PIU VULNERABILI) LETTERE DEL COMUNE PREMATURE E PERCEPITE COME AGGRESSIVE RISPETTO AD UN RIENTRO VELOCE NELLE ABITAZIONI AGIBILI A MIRANDOLA SPAZI VITALI COMPRESSI MANCANZA DI RISPOSTE RASSICURANTI DAL COMUNE PER CHI AVEVA PERSO TUTTO DOPO LA PAURA DEL 29 MAGGIO IL TERRORE DI NUOVE SCOSSE SPESSO PER BANALI INCOMPRENSIONI LINGUISTICHE O CULTURALI TRA VOLONTARI E POPOLAZIONE SI CREAVA POCA FIDUCIA RECIPROCA PROVOCAZIONI, ATTEGGIAMENTI ARROGANTI E RICATTI DEI SOLITI «CAPI SOMMOSSA» PER OTTENERE FAVORI E QUALCOSA IN PIU’ DEGLI ALTRI PAURA COSTANTE DI PERDERE DIRITTI O ESSERE IMBROGLIATI DAL COMUNE E PERFINO DAI VOLONTARI POLEMICA LATENTE SULLA GESTIONE DEL CAMPO CHE PRIVILEGIAVA PIU’ GLI STRANIERI O PIU’GLI ITALIANI ( A SECONDA DEI CASI) TEMPI DI RECUPERO EMOTIVO DIFFERENTI PER MOTIVI CULTURALI O RELIGIOSI CALDO ASFISSIANTE (IN SEGUITO SOFFERTO MAGGIORMENTE A CAUSA DEL RAMADAN) MODALITÀ DI APPROCCIO E COMUNICAZIONE DEI VOLONTARI CON LA POPOLAZIONE MULTIETNICA LINEE GUIDA GENERALI PER UNA CORRETTA GESTIONE DEL QUOTIDIANO NEI CAMPI I PROSSIMI CAMPI SARANNO SEMPRE PIÙ MULTIETNICI…. L’APPROCCIO ADOTTATO IN EMILIA È STATO QUELLO DI FAVORIRE UN DIALOGO SEMPRE APERTO, PARITARIO ED IMPARZIALE NEI VARI MOMENTI E CONFRONTI QUOTIDIANI CON LA POPOLAZIONE. IL DIALOGO INTERCULTURALE È LA NUOVA FRONTIERA DA AFFRONTARE NEI PROSSIMI CAMPI DI ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE IN EMERGENZA, MA ANCHE UNA REALTÀ POSITIVA ED AGGREGANTE, OLTRE CHE SEMPRE POSSIBILE ED AUSPICABILE. IL MODELLO DI “SOSTEGNO IDEALE” PER AIUTARE AL PIÙ PRESTO LA POPOLAZIONE A TORNARE ALLA NORMALITÀ, DEVE NECESSARIAMENTE AVERE IL DUPLICE SCOPO DI STABILIRE, DAL PRINCIPIO, UN RAPPORTO EMPATICO DEI VOLONTARI CON LE PERSONE, CERCANDO NEL FRATTEMPO DI RAGGIUNGERE E DI MANTENERE UN BUON LIVELLO DI CONVIVENZA TRA LE VARIE COMUNITÀ.