Lettura della Bibbia nelle famiglie Premessa L’obiettivo di questa iniziativa parrocchiale è un confronto con la Parola di Dio e la vita quotidiana, attraverso quel triplice movimento proprio della “lectio divina”. a) “che cosa dice il testo biblico” (lectio) b) “che cosa mi/ci dice il testo biblico” (meditatio) c) “che cosa chiedere a Dio” (oratio) OSEA 1. CONTESTO STORICO a) Il periodo in cui egli esercitò il suo ministero profetico si colloca tra il 750 e il 722 A.C. Egli parlò fino ai giorni della distruzione di Samaria da parte degli Assiri (722/721) b) Il regno di Israele era diviso in due regni: - Regno del Nord (capitale Samaria) - Regno di Giuda (capitale Gerusalemme) Lo scisma era avvenuto alla morte di Salomone (931 circa A.C.) e non solamente sul piano politico, ma religioso. Il regno del Nord rifiutava il tempio di Gerusalemme e aveva rimesso in “funzione” antichi santuari “Betel e Galgala” nei quali, purtroppo si cominciò a praticare il culto idolatrico della fertilità (Baal e Astarte), con la prostituzione sacra, proprio delle antiche popolazioni cananee. 2. Il libro di OSEA Il libro può essere diviso in due parti: Capp.1-3: il simbolismo nuziale Capp.4-14: oracoli di condanna verso Israele Autobiografia del profeta Gomer (la donna di Osea) è il simbolo dell’amore – infedeltà I nomi dei figli mettono in evidenza l’infedeltà di Israele verso l’alleanza a) Non – amata b) Non – mio popolo c) Jizre’el In questo modo tutta l’alleanza sinaitica riceve una reinterpretazione nuova. Non più un modello politico (patto di vassallaggio) L’amore umano uomo-donna diventa il paradigma dell’amore/relazione tra Dio e il suo popolo Di conseguenza a) il peccato di Israele (idolatria) viene visto come adulterio, compiuto nei riti della fertilità b) La conversione come il ritorno all’amore originario c) Tutto allora si trasforma come una “nuova creazione”: il deserto arido diventa il luogo dell’intimità e tutto il paesaggio è una riedizione del giardino di Eden I figli cambiano il nome e diventano: Amata Popolo mio Jizre’el (che significa seme di Dio) °°°°°° La tematica nuziale di Osea si ritrova anche in: Ger. 2,2 Ez.16 E naturalmente nel Cantico dei Cantici Simbolismo nuziale e paterno Osea ci mostra un’altra fisionomia di Dio: quella paterna (Os.11,1-9) Nella storia Dio è presente e attento come un padre. E anche se l’uomo è malato di infedeltà “Dio non distruggerà il suo popolo. Egli è Dio e non un uomo; è il Santo che non ama distruggere” Giudizio e Speranza a) Gli oracoli di Osea sono testi di giudizio e di condanna. L’amore non può ignorare la giustizia b) La denuncia dell’idolatria e del ritualismo magico si condensano in 6,6: “Misericordia voglio e non sacrificio” Il cap.14 è un grande invito alla conversione: a) Il peccato è come una grande pietra di inciampo che fa cadere terra e fa perdere la sicurezza che risiede su un’altra roccia (Dio) b) Lo sguardo si deve volgere a Dio nel chiedere perdono (14,3) il quale inonderà l’umanità di gioia, che contagerà la terra, simile ad un cipresso sempre verde (v.9), simbolo della vita che Israele ha cercato altrove. RIFLESSIONI PER I GRUPPI 1. L’amore sponsale come simbolo del rapporto con Dio (infedeltà e fedeltà) (1-3) 2. Il ritualismo del culto e l’esercizio della giustizia e della misericordia (capp.4-6) 3. La fede in un Dio che è “padre” e non abbandona i suoi figli (cap.11) 4. Il peccato e la conversione a Dio (cap.14)