Pär Lagerkvist I.I.S. G. Cantoni Treviglio (BG) Classi 4°A - 4°E a.s. 2012-2013 Analisi del contenuto Il tema di questa poesia è l’amore vissuto durante la giovinezza che non si perde nel nulla con la separazione degli amanti e che sfugge alla morsa del tempo godendo di una vita perenne: i grandi sentimenti, infatti, producono quelle particolari sensazioni che conferiscono un’esistenza atemporale a ciò su cui si riversano. Il poeta utilizza la metafora del bosco in primavera per esprimere la freschezza dell’amore e il suo continuo rinnovarsi attraverso immagini connotate dalla bellezza della giovane amata e dalla luminosità dell’ambiente mattutino. Tra diecimila anni sotto gli alberi passerà una fanciulla snella e bionda con fiori tra i capelli, e sarà ancora primavera. Nella prima strofa l’autore paragona l’amore alla primavera perché entrambe col passare del tempo si rinnovano. La fanciulla descritta è, infatti, la personificazione della primavera che nel suo trascorrere mantiene, rinnova e reinnesca l’amore. E’ un’ora mattinale qui nel bosco della mia giovinezza, dove tutto è fresco di rugiada, ogni sentiero, ogni albero e cespuglio, tutto ciò che non perisce. Nella seconda strofa il poeta è centrato su di sé: si sente fresco e pieno di energia così come l’ambiente che lo circonda. Nel bosco della sua giovinezza tutto è “fresco di rugiada”, nuovo e vivo. Luminoso, il ramo della betulla sfiora la sua fronte pura, ed è ancora lei che un giorno ho amato, tutto ciò che è stato esiste ancora. Infine nella terza strofa il poeta immagina che, se anche rincontrerà il suo amore tra diecimila anni, tutto ciò che è stato tra loro rimarrà immutato perché l’amore non muore mai. Come la primavera ripasserà sul luminoso ramo della betulla, così l’amore tornerà come sempre è stato e sempre sarà. STRUTTURA Questo componimento ha una struttura strofico-metrica circolare: nelle tre strofe si intrecciano i tre piani del futuro, del presente e del passato, che tendono a slittare, confondendosi l’uno nell’altro. Tale commistione temporale esprime l’essenza dell’amore che è, sarà ed è stato: in questo consiste la sua eternità. Il registro linguistico è informale e il lessico è piano e quotidiano pur dal tono semi-drammatico. Il tempo e la morte stessa non hanno potere sul sentimento amoroso e l’attesa del rinnovamento dell’amore rende il tempo eterno: se amiamo, o abbiamo amato, godremo di una nostra particolare eternità.