La tutela della salute in azienda: dal
cancro alla vescica in addetti alla
produzione di coloranti azoici allo stress
da lavoro
Giovanni Mosconi
Gruppo VI° AMMINE
«Sono veleni del sangue: l’avvelenamento si
manifesta con una colorazione blu delle labbra
e grigiatra della pelle (cianosi), senso di
capogiro, dolori di testa, e, nei casi più gravi,
perdita di conoscenza» ….
«È bene sempre ricordare che non solo sono
pericolosi gli avvelenamenti accidentali… ma
anche il prolungato penetrare nell’organismo
di quotidiane e minime quantità… dovuti alla
trascuratezza dell’igiene.»…
«L’organismo può non risentire danno per un
periodo anche molto lungo , ma ammalarsi
improvvisamente in forma molto grave, con
particolare sensibilità in determinati organi
(vescica).»
Gruppo VI° AMMINE
«… ammalarsi improvvisamente in forma
molto grave, con particolare sensibilità in
determinati organi (vescica).
Particolare cura richiedono, da questo punto
di vista, l’anilina, la benzidina,
l’alfanaftilamina»
«BUONA AZIONE PROFILATTICA HA L’USO
QUOTIDIANO DI ACQUA MINERALE
ARTIFICIALE, ABBONDANTEMENTE GASATA
CON ANIDRIDE CARBONICA (CA. 1 LT AL
GIORNO) E L’ASTENSIONE DALLE BEVANDE
ALCOLICHE»
Cosa ci dice questa storia?
Prevenzione inesistente, gravi carenze
sulla sicurezza, una sorveglianza sanitaria
fondata sui pregiudizi e non sulle
evidenze!!!!
IERI: ai tempi della SBIC
C’era un rapporto diretto fra l’esposizione ed il
rischio/malattia
Ammine aromatiche cancerogene  cancro della
vescica
Un chiaro rapporto tra causa ed effetto: la Malattia
professionale si presentava come specifica
Così come:
Amianto mesotelioma ed asbestosi
Silice  silicosi
Piombo  saturnismo
Cemento  eczema del muratore
Solventi (esano) nelle colle 
polineuropatie…
Rumore  sordità
OGGI
Le MALATTIE LAVORO CORRELATE: malattie diffuse nella
popolazione generale ma con maggiore prevalenza in alcune
popolazioni lavorative
Esposizione ad irritanti  BPCO
MMC e posture incongrue  mal di schiena
MR  sindrome del tunnel carpale, tendino/artropatie…
Tumori e
Esposizione professionale a nell’industria della gomma
Esposizione professionale nelle fonderie di ferro e acciaio
Esposizione professionale come pittore edile/imbianchino…
MALATTIE LAVORO CORRELATE  ASPECIFICITA’
SONO LE MALATTIE PREVALENTI DI CUI ABBIAMO
UNA SOTTOSTIMA E UNA SOTTODENUNCIA
UCCIDONO DI PIU’ GLI INFORTUNI O LE MALATTIE
PROFESSIONALI?
IERI:
Rischio presunto  VISITE MEDICHE
OGGI:
Rischio valutato (stima)  SORVEGLIANZA SANITARIA
TUTTI I RISCHI PER LA SALUTE E SICUREZZA DEI
LAVORATORI DEVONO ESSERE VALUTATI…
IVI COMPRESO IL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO!
La centralità e l’importanza di una
buona valutazione del rischio
Perno intorno al quale ruota la
prevenzione e la tutela della salute in
azienda!
Come mai molte
sindromi,
assai diverse fra loro,
presentano tanti sintomi
in comune?
IL PROBLEMA DELLO
STRESS LAVORO
CORRELATO E
DELLA SUA
VALUTAZIONE
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO
CORRELATO
È UN OBBLIGO DI LEGGE
COME SI VALUTA?
il percorso tradizionale della MdL e igiene industriale:
1- Individuazione del rischio (fattori di rischio/pericolo)
2- Stima (misura)
3- Valutazione (accettabilità o non accettabilità)
4- Gestione (eliminare, ridurre... proposte di miglioramento)
vale anche per lo stress?
ATTENZIONE ALLE
TRAPPOLE!!!
PRIMA TRAPPOLA: COSA
‘’MISURARE’’?
STRESS: UN CONCETTO CONFUSIVO
C’è chi sostiene che lo stress sia ormai un
concetto
inadeguato,
confusivo
e
obsoleto, sia da un punto di vista
terminologico, perché termine abusato,
onnicomprensivo e indefinito, sia come
fenomeno
da
studiare,
diventato
territorio comune di molte discipline.
DEFINIZIONE DELLO STRESS SECONDO
L’ACCORDO EUROPEO
Lo stress è uno stato, che si accompagna a malessere
e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali e che
consegue dal fatto che le persone non si sentono in
grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle
attese nei loro confronti.
 CONSEGUENZE NEGATIVE DA INCAPACITA’ DI
ADATTAMENTO
DEFINIZIONE DELLO STRESS SECONDO
L’ACCORDO EUROPEO
…Pressioni che possono essere considerate positive… se prolungate… egli
avverte grosse difficoltà di reazione.
… persone diverse possono reagire in modo diverso a situazioni simili e
una stessa persona può reagire in modo diverso in momenti diversi della
propria vita…
 RISPOSTA INDIVIDUALE A STIMOLO PROLUNGATO,
MUTEVOLE NEL TEMPO
DEFINIZIONE DELLO STRESS SECONDO L’ACCORDO EUROPEO
Lo stress non è una malattia ma una esposizione prolungata allo stress
può ridurre l’efficienza sul lavoro e causare problemi di salute.
Lo stress indotto da fattori esterni all’ambiente di lavoro può condurre a
cambiamenti nel comportamento e ridurre l’efficienza sul lavoro. Tutte le
manifestazioni di stress sul lavoro non vanno considerate causate dal
lavoro stesso.
 NON E’ UNA MALATTIA MA PUO’ CAUSARE «PROBLEMI ALLA
SALUTE» E RIDURRE L’EFFICIENZA SUL LAVORO, …NON SONO
TUTTE ATTRIBUIBILI AL LAVORO!!!
INDIVIDUAZIONE DEI FATTORI di RISCHIO DA MISURARE
RUMORE
IPOACUSIA
STRESSORS
STRESS
SEMBREREBBERO GLI STRESSORS L’OGGETTO
DELL’INDAGINE, O NO?
INDIVIDUAZIONE DEL RISCHIO (FATTORI DI
RISCHIO/PERICOLI) GLI STRESSORS ?
1.CONTENUTI DEL LAVORO (monotono, ripetitivo, pesante,
pericoloso, scarso contenuto intellettuale, noioso …)
2.ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO (gerarchie, ruoli,
procedure, turni …)
3.AMBIENTE DI LAVORO (inteso sia come spazi
fisici/strutturali sia come ambiente di vita e rete di relazioni:
clima)
COME LO STIMO (MISURO)?
DATI OGGETTIVI (vedi accordo europeo,
LG SIMLII, LG regionali, ISPESL, HSE …)
DATI SOGGETTIVI (colloquio/anamnesi
mirata del MC e con strumenti della
psicologia: intervista, focus group,
questionari e … )
SECONDA TRAPPOLA
LA SOGGETTIVITA’
«La condizione di stress ha una “importante”
componente soggettiva che a sua volta è
influenzata da elementi culturali e sociali che
variano nel tempo (AE)»
Si può valutare il rischio senza coinvolgere i lavoratori,
valutare il loro percepito?
LA SOGGETTIVITA’
Che valore dobbiamo dare alla soggettività?
Qual è il rapporto fra dati oggettivi e dati soggettivi?
QUAL E’ IL RAPPORTO FRA SOGGETTIVITA’ E REALTA’?
POSITION PAPER SIMLII - 2013
TERZA TRAPPOLA
CHI LO DEVE MISURARE?
IL DATORE DI LAVORO?
Chi ha le competenze in ambito di valutazione
del rischio e nell’uso degli strumenti di
valutazione!
POSITION PAPER SIMLII - 2013
QUARTA TRAPPOLA
La gestione del rischio
AZIONI CORRETTIVE O AREE CONDIVISE DI
MIGLIORAMENTO?
In un’azienda è possibile lavorare
senza stress?
LA GESTIONE DEL RISCHIO
- stressors
- stressors
- stress
+ stress (?)
+ stressors
+ stressors
- stress
+ stress
2 e 4 sono casi di FN o FP o possono esserci situazioni con
stressors senza stress e stress senza stressors?
LA GESTIONE DEL RISCHIO
IL RISCHIO E’ ACCETTABILE O NON ACCETTABILE?
ESISTE UN MODELLO ORGANIZZATIVO IDEALE?
GLI OBIETTIVI DELLA VdR:
- VERIFICARE L’ADEGUATEZZA DELLA
POLITICA
AZIENDALE IN TEMA DI PREVENZIONE E TUTELA
DELLA SALUTE (concetto di “salute organizzativa”)
COMPRESA LA CAPACITA’ DI GESTIONE DI
LAVORATORI MALATI
- INDIVIDUARE SIA TEMI O AREE DA MIGLIORARE SIA
AREE POSITIVE DA ENFATIZZARE ED ESPANDERE
COME FACCIO A SAPERE SE HO FATTO
LE COSE GIUSTE E BENE?
IL MODELLO DI VALUTAZIONE DEL
RISCHIO DEVE FONDARSI SU
CONDIVISIONE E PARTECIPAZIONE
...NELLA SCELTA DEGLI OBIETTIVI, DEI
MODELLI E DELLE SOLUZIONI (AREE DI
MIGLIORAMENTO)
QUINTA TRAPPOLA  LA
SUPPONENZA!
Nestor Lennart Levi
Guida sullo stress legato
alla attività lavorativa
SALE DELLA VITA O
VELENO MORTALE?
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