LCA, etichette, EPD per l’agroalimentare e i
materiali da costruzione
L’analisi del ciclo di vita (LCA)
dei prodotti agroalimentari e
dei materiali da costruzione e
le relative norme e metodologie di lavoro per
la certificazione ambientale (etichette e dichiarazioni
ambientali di prodotto)
Dr. Manfredi Vale
LCA, etichette, EPD per l’agroalimentare e i
materiali da costruzione
1. LCA
“Avoid shifting the problems”
L’approccio LCA
• È un modo di pensare (Life Cycle Thinking) per riconoscere le
nostre scelte – acquisto q.si prodotto/servizio – come parte di un sistema
di eventi interconnessi. Esiste un continuum di approcci possibili, dal qualitativo LCT
al quantitativo completo (studi LCA).
• Identifica/evidenzia
lungo il ciclo di vita (hotspot).
e rischi
di prodotto o tecnologia
L’approccio LCA
•Il riferimento
Supportare il conseguimento
internazionale
di risultati coerenti
e robusti Reference
e la costruzione
International
Lifedi specifiche
Cycle coerenti a
valle
di una LCA;
Data
System
ISO i costi
14040/44
quadro
•Norme
Ridurre
migliorando la compatibilità e
generale
coerenza per
dei l’LCA.
requisiti di generazione dei dati e
reporting/reviewing;
MA lascia al professionista una gamma di
•scelte
Accrescere
il consenso
che possono cambiare
i risultati e le delle
interessate sullo strumento LCA e i suoi risultati;
conclusioni;
•Serve
Supportare
direttamente sviluppo
di LCA
un orientamento
generale:
la
di
parti
dettagliati, da
criteri e strumenti LCA
semplificati - ma del tutto coerenti ed affidabili cui
derivare
per le decisioni di vasta platea di stakeholders.
La procedura LCA
Ai sensi della norma ISO 14040, la
procedura LCA si articola tecnicamente
in
quattro fasi distinte
e consecutive:
1. Obiettivi e Campo
Applicazione
ISO 14041
4. Interprestazione
Risultati
ISO 14043
LCA
processo iterativo !!
2. Inventario
ISO 14041
3. Valutazione
Impatti rel. a I/O
ISO 14042
LCA di un prodotto
Analisi dei Flussi
LCIA: Mid- ed Endpoints
Passaggi schematici dall’Inventario ai Category Endpoints. Normalizzazione
e Pesatura non sono rappresentate: possono partire da mid- o endpoints.
Potenziali Impatti: Caratterizzazione, Normalizzazione, Ponderazione
Caratterizzazione
Distribuzione degli
Impatti nelle varie
fasi del Ciclo di
Vita
Ponderazione
Pesatura
soggettiva/”politica”
o ranking degli
impatti
Normalizzazione
Riferimento
ad
una
“norma”
comune:
es.
emissioni prodotte
da un abitante EU
medio/anno.
LCA per non “spostare” i problemi
(… avoid shifting problems, UNEP 2004)
Benefici
•
•
L‘Analisi dei Ciclo di Vita (LCA)
facilita i confronti
delle
performance ambientali di
prodotti diversi secondo una base
comune.
evitare di
risolvere un problema
ambientale solo per crearne
altri_altrove_(SPAZIO &
TEMPO),
adottando
un
approccio globale in un
L'LCA consente di
quadro coerente:
1. Considerare l'intero ciclo di
vita
di
un
prodotto,
dall'estrazione risorse, attraverso
produzione, utilizzo e riciclaggio,
fino a smaltimento dei rifiuti;
2. Quantificazione
risorse
emissioni
consumate, nonché
che si ponno attribuire al prodotto;
3. Fornire
indicatori
dei
contributi di un prodotto ad una
vasta gamma di categorie di
impatto come il cambiamento
climatico,
la
produzione
di
sostanze tossiche e il consumo di
risorse.
LCA, Analisi del Ciclo di Vita
Limitazioni
•
Secondo ISO 14040 e 14044: 2006,
i risultati e le conclusioni dei
casi di studio dovrebbero essere
analizzati
criticamente
e
discussi in modo trasparente
riguardo alle limitazioni poste dalla
metodologia LCA:
•
LCA è modello lineare di stato
stazionario;
•
Copertura dei dati di ingresso e
uscita;
•
Scelta dei confini del sistema;
•
Incertezze associate a fonti e tipi di
dati;
• Incertezze nei dati e nel
modello devono essere indicate
come parte dell'analisi di sensibilità/di
scenario nella fase di valutazione del
ciclo di vita.
•
Limitata tracciabilità del ciclo di vita
di alcuni materiali e processi speciali, e
•
Metodologia
di
valutazione
d'impatto (>> midpoint indicators vs <<
endpoints/danno reale).
Eco-design a complemento dell’LCA
Standard ISO per l’Ecodesign:
• ISO 14062 riferimento internazionale
•
Documento destinato ai progettisti
sviluppatori di prodotto.
e
e
pratiche
attinenti
l'integrazione di aspetti
ambientali in progettazione
per l'eco progettazione intitolato «
Management ambientale – Integrazione
degli aspetti ambientali nella progettazione
e sviluppo dei prodotti ».
•
Concetti
e sviluppo
di prodotto, in rilievo
le
principali
ricadute
strategiche per l'impresa.
•
Suggerisce inoltre le vie per
favorire l'instaurarsi del dialogo
e della cooperazione tra i
diversi attori coinvolti in un
percorso di eco progettazione.
• ISO 14006
all’Ecodesign
con SGA ISO
(guida “how to”
per organizzazioni
14001
LCA, etichette, EPD per l’agroalimentare e i
materiali da costruzione
2. Etichette & Dichiarazioni Ambientali
Etichette Ambientali & Dichiarazioni
ISO 14020 Environmental labels and Declarations – Principi Generali
• Le etichette ambientali, dette anche marchi ecologici, che vengono applicate su un
prodotto o su un servizio, forniscono informazioni sulle prestazioni
ambientali complessive o riferite solo a particolari aspetti specifici dei
prodotti in questione.
• Tali etichette servono alle imprese che le applicano sui propri prodotti per evidenziarne
le migliori prestazioni rispetto a prodotti concorrenti che ne sono
sprovvisti.
• Strategia di marketing per promuovere il "consumo responsabile" poiché
permette ai consumatori di scegliere prodotti più rispettosi dell'ambiente.
ECOLABEL DI TIPO I (ISO 14024)
•
E' un'etichetta del tipo
all'utilizzatore finale.
•
Le etichette di Tipo I sono basate su un sistema che considera diversi
poter considerare l'intero ciclo di vita di un prodotto.
•
Per ottenere questo tipo di etichetta è necessaria la certificazione di un ente
terzo e indipendente che certifica l'applicazione dei criteri previsti dalla norma, diversi a
seconda della categoria a cui appartiene il prodotto, che fissano valori-soglia da rispettare.
•
Lo Scopo è dare
•
B2C (Business to Consumer)
in quanto indirizzata
criteri in modo da
indicazioni ai consumatori finali delle migliori
prestazioni ambientali di un prodotto facente parte di una particolare categoria.
Un esempio molto diffuso di Etichetta di Tipo I, adottato dall‘EU dal 1992, è
l'Ecolabel rappresentato da una margherita.
ECOLABEL DI TIPO II (ISO 14021)
•
Le etichette di Tipo II sono delle auto-dichiarazioni ambientali (Non è
prevista la certificazione da parte di un organismo indipendente) che possono
essere sia B2C, destinate ai consumatori finali, che B2B, all'interno della filiera.
• Caratteristiche ecologiche del prodotto (percentuale di materiale
riciclato, biodegradabilità, assenza di sostanze tossiche): devono
essere accurate, verificabili e non ingannevoli. È richiesto l'utilizzo di metodologie
verificate e provate su basi scientifiche,  risultati attendibili e riproducibili.
•
Si riferiscono a un singolo
aspetto del ciclo di vita
dei materiali. MA…
•
Si ritiene necessario effettuare l'analisi dell'intero ciclo di vita (LCA)
del prodotto, perché miglioramento di un aspetto non sia avvenuto a discapito di
un altro.
ECOLABEL DI TIPO III (ISO 14025)
• Etichette di Tipo III sono le cosiddette "Dichiarazioni Ambientali di Prodotto"
(EPD): informazioni su un prodotto sulla base di parametri prestabiliti.
• E' un etichetta del tipo B2B
lungo la filiera produttiva e
perché fornisce indicazioni sui prodotti e i servizi
consiste in una scheda di prodotto relativa ai
potenziali impatti ambientali riferiti all'intero ciclo di vita.
• Un organismo accreditato e indipendente verifica e convalida la
metodologia applicata per l'analisi (in accordo con la norma ISO 14040) e garantisce,
inoltre, la veridicità delle informazioni contenute nello studio LCA e nella EPD.
• L'aspetto fondamentale di queste informazioni sta nel fatto che devono essere
confrontabili con quelle di altre EPD.  scelte ragionate B & C
EPD: Comunicare le informazioni sul Ciclo
di Vita
• È in crescita l'interesse del mercato per le informazioni/prestazioni
ambientali sui prodotti che siano credibili, imparziali, verificabili, e
coprano l'intero ciclo di vita.
• EPD intese a fornire questo tipo di informazioni soprattutto
comunicazione business-to-business e green procurement.
nella
• Le EPD includono informazioni sulle sostanze pericolose, modalità
disassemblaggio, recupero e riciclaggio dei prodotti usati e dei rifiuti.
di
• Le informazioni quantitative sul Ciclo di vita che si possono ricavare da
un'EPD sono anche un input necessario per i clienti: modificare e migliorare
prestazioni ambientali dei propri prodotti e servizi attraverso l'eco-design e l’innovazione.
Materiali da Costruzione
Dichiarazione Ambientale dei Materiali da
Costruzione
La ISO 21930, che tratta nell’ambito della sostenibilità in modo specifico degli impatti e
degli aspetti ambientali dei prodotti da costruzione, escludendo aspetti
economici e sociali, fa parte di una serie di standards che include:
• ISO/DIS 15392 “Sustainability in building construction – General principles”
• ISO/AWI TR 21932 “Sustainability in building construction –Terminology”
• ISO/CD 21929, “Sustainability in building construction – Sustainability indicators - Part 1
- Framework for development of indicators for Buildings”
• ISO/CD 21931-1
“Sustainability in building construction – Framework for Methods of
Assessment of Environmental Performance of Construction Works - Part 1 - Buildings”.
Dichiarazione Ambientale dei Materiali da
Costruzione: STRUTTURA
Elementi portanti della EPD secondo quanto riportato nella ISO 21930:
• LCA:
Metodologia, Riferimento scientifico per il calcolo, Quantificazione impatti
ambientali potenziali associati al ciclo di vita del prodotto. I dati ottenuti dalla LCA sono
riportati nella EPD.
• PCR (Product Category Rules): Documento con riferimenti,
regole, caratteristiche tecniche e funzionali di una categoria di
prodotti per rendere confrontabili gli studi LCA e le EPD riferiti a
prodotti di una stessa categoria.
• Il doc PCR deve essere sviluppato attraverso una consultazione “aperta”
con i soggetti interessati prima della sua approvazione.
• Verifica informazioni EPD da parte di Ente Terzo Indipendente.
Dichiarazione Ambientale dei Materiali da
Costruzione: STRUTTURA
Info ambientali
nella
EPD di un prodotto da costruzione
coprono
tutte le
fasi del ciclo di vita, tre principali:
• Prodotto
(fornitura del materiale allo stato naturale, trasporto alla produzione,
fabbricazione);
• Costruzione e Uso
(trasporto sul luogo della costruzione, installazione della
costruzione, uso, manutenzione e riparazione, sostituzione);
• Fine Vita (demolizione, trasporto, smaltimento/riciclaggio).
Dichiarazione Ambientale dei Materiali da
Costruzione: DOCUMENTI
La sequenza dei
21930:
documenti che portano dalle PRC alla EPD
sono, secondo la
ISO
•
Documento PCR
•
Documentazione del Progetto
•
Rapporto di Progetto (dello Studio LCA secondo ISO/DIS 14044); ogni dato
(Dati di I/O; spec. tecniche; consumi/rifiuti;
criteri, assunzioni e giustificazione delle scelte, etc.);
ed informazione importanti relativi ai dati pubblicati nell’EPD come richiesto nelle PCR;
•
Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD)
Prodotti Agroalimentari
Il contesto regionale/agroalimentare
Il sistema
produce un
agroalimentare
veneto
valore aggiunto
che si aggira intorno ai 4.800
milioni di euro e rappresenta circa
il 4,5% del PIL dell’intera economia
regionale.
Il
settore
agricolo
contribuisce con 2.700 milioni di euro,
mentre i restanti 2.100 milioni
di
euro
provengono
dall’industria alimentare.
produzioni vegetali, che
contribuiscono all’ottenimento di circa il 53% del fatturato, e la rimanente parte
relativa agli allevamenti.
La produzione lorda agricola veneta è suddivisa tra
Impatti associati al cibo: alcuni dati
L’IPCC stima che l’agricoltura
contribuisca a livello globale per un
12-14% delle emissioni
GHG
antropogeniche
e
l’allevamento costituisce quasi la metà
di queste emissioni.
Considerando anche gli effetti di
cambio
d’uso
del
suolo
(DEFORESTAZIONE)
la
cifra
supera il 30%,
L’allevamento utilizza inoltre grandi quantità di fertilizzanti a base azotata, che finiscono nei
mangimi animali.
Mangiare meno carne salva il pianeta? Allevamento prossimo al limite di sostenibilità
Impatti associati al cibo: alcuni dati
Emissioni di Gas
Serra per Settore a
livello
mondiale,
(UNEP Grid Arendal)
• Agricoltura 13.5%
• Variazioni
del Suolo
d’uso
18.2%
LCA agri-zootecnia
Unità Funzionale
Ci sono almeno 3 tipi
Funzionale utilizzabili:
di
• Peso:
Unità Funzionale
Unità
1 kg del prodotto
specificato; 1 t o una quantita
rappresentativa (e.g. 20,000 uova
equivalgono a circa 1 t);
• Area coltivata: 1 ettaro;
• Qualità:
latte corretto per
l’energia; contenuto di grassi, cont.
proteine (es. 1 kg latte corretto per
il grasso e proteine o 1 t di grano
corretto per le proteine al 12% per
la
panificazione)
o
una
combinazione di questi.
• Confronto di
OMOGENEI
SISTEMI
LCA agri-zootecnia
Confini del Sistema
•
•
•
•
Esplicitare ragionamento e
criteri per la determinazione
del confine del sistema 
consentire che i risultati dello
studio siano valutati alla luce
degli obiettivi.
determinano quali unità di processo
saranno incluse nello studio, e
quali "dati a monte" possono
essere omessi.
La corretta impostazione dei confini
può aiutare a ridurre la quantità di
dati necessari, a condizione che
nessuna
informazione
importante vada persa.
I criteri con cui vengono scelti i
confini del sistema, sono in genere
determinati dagli obiettivi e dalle
finalità, le applicazioni previste e il
pubblico, Centralità
le ipotesi fattedel
e TEMA
i vincolidell’ENERGIA nell’LCA
di dati e di costo.
• Quali fonti di energia sostituiamo
• Mix Energetico Medio Nazionale vs Energia Marginale
Semplificare le informazioni al pubblico
Environmental Product Declarations: descrizione, tipologie,
norme etc
Massima semplificazione
What is an EPD ? http://nywww.environdec.com/en/What-is-an-EPD/
dell’informazione…
…pur mantenendone
l’integrità;
TENDENZA 1: Single Issue EPD
Successo relativamente scarso
delle EPD “All Impact Categories”
 il Sist. Internaz. EPD® ha
introdotto il concetto di "singleissue EPDs", compendio di un
EPD: adattare l’info ad un formato
più semplice per meglio incontrare
le richieste di mercato e clienti. →
es. CLIMATE DECLARATION,
http://www.climatedec.com/
TENDENZA 2: dall’EPD di prodotto a quello
di processo
 “l’attuale sistema di certificazione
EPD può essere costoso nel caso di
imprese con un gran numero di
prodotti,
ad
es.
Barilla.
La
certificazione di processo serve
da sistema di gestione che la
stessa impresa può controllare.
Questo rende tutto molto più costefficient”
[SISTEMA INTERNAZIONALE EPD
http://www.environdec.com/it/]
Grazie per l’attenzione
Manfredi Vale
Aghetera Ambiente & Sviluppo
San Polo 3082/C
30125 Venezia
LCA agri-zootecnia
Confini del Sistema
•
•
•
•
determinano quali unità di processo
saranno incluse nello studio, e
quali "dati a monte" possono
essere omessi.
La corretta impostazione dei confini
può aiutare a ridurre la quantità di
dati necessari, a condizione che
nessuna
informazione
importante vada persa.
I criteri con cui vengono scelti i
confini del sistema, sono in genere
determinati dagli obiettivi e dalle
finalità, le applicazioni previste e il
pubblico, le ipotesi fatte e i vincoli
di dati e di costo.
Esplicitare ragionamento e
criteri per la determinazione
del confine del sistema 
consentire che i risultati dello
studio siano valutati alla luce
degli obiettivi.
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LCA