India
A cura di
Giada Giulia Maset
e
Fabio Dal Col
Gran
Deserto
Indiano (Thar)
Indo
(3200 km)
Nanda Devi
(7817 m s.l.m.)
Dati India
Superficie
Popolazione
3.165.596 km2
1.147.995.900 abitanti
L’India è per popolazione il secondo paese del mondo dopo la
Cina. La densità media è di 386 abitanti per km².
India (nome ufficiale Bhārat Juktarashtra, Unione Indiana),
stato dell’Asia meridionale che comprende parte della
regione himalayana e l’intera penisola indiana. Confina a
nord con la Cina, il Nepal e il Bhutan, a est con il Myanmar
e il Bangladesh, a ovest con il Pakistan. La zona peninsulare
è delimitata a ovest dal mar Arabico e a est dal golfo del
Bengala.
Monte più alto
La Nanda Devi, « Dea
benedetta », culmina a
7.816 m. nel cuore
dell'Himalaya del
Kumaon. Il massiccio del
Nanda Devi è anche un
parco naturale (Nanda
Devi National Park) e per
il suo elevato interesse
botanico e paesaggistico,
è entrato a far parte, dal
1992, del Patrimonio
dell'umanità
dell'UNESCO.
Fiume più lungo
L’Indo lungo 3200m
nasce al di là
dell’Himalaya (in
territorio cinese) e
compie un lungo
percorso verso nord
ovest, prima di dirigersi
verso sud, in territorio
Pakistano, portando con
sé le acque di
scioglimento di numerosi
ghiacciai. Giunto in
pianura, lo arricchiscono
le acque di 4 grandi
affluenti, che assieme a
lui danno il nome a una
vasta regione : Il Panjab.
Lago Dal
Il lago Dal è situato nella parte del territorio del Kashmir
sotto controllo indiano. In questa regione si estende una
sezione della catena del Karakoram (visibile sullo
sfondo), e vi si trovano i principali rilievi del paese, con
vette che superano i 7000 m di altezza.
Deccan
In India troviamo una
penisola a forma di triangoli
isoscele, il Deccan.si tratta di
un grande altopiano di rocce
antiche tiro sui due lati da orli
rialzati, due di montagne che
si chiamano Ghati.
Il Deccan è il nucleo
originario dell’India, quello
che esisteva molto tempo
prima dello scontro con l’Asia
e della nascita dell’Himalaya
e della pianura indogangetica.
Ghati Occidentali e Orientali
I Ghati (= scalini) Occidentali sono più alti (si spingono fino a 2700)e la loro
discesa è ripida e brusca. Da ovest verso est, invece, l’altopiano scende
dolcemente, quasi impercettibilmente. I Ghati Orientali, bassi e discontinui
interrompono solo in parte questa lenta discesa.
Le forme del rilievo sono qui quelle tipiche delle terre più antiche: poche
ondulazioni, forme arrotondate e monotono.
Le pendici irregolari e scoscese dei Ghati mostrano gli effetti della forte
erosione sulle pareti esposte alle violente piogge che cadono sulla zona.
Pianura Indo-gangetica
A piedi dell’Himalaya è situata la piana indo-gangetica, la più estesa
pianura alluvionale della Terra, formata dai depositi dei fiumi Indo,
Gange e Brahmaputra. Grazie all’abbondante presenza di acque e di
ricchi suoli è oggi la zona più fertile e densamente popolata dell’India,
che sviluppò qui le sue prime civiltà. Queste pianure si estendono da
ovest a est, dal confine con il Pakistan al confine con il Bangladesh, per
proseguire nell’estrema zona nordorientale del paese attraverso uno
stretto corridoio di terra nei pressi di Darjeeling. Lungo il confine
sudoccidentale con il Pakistan le pianure coltivate lasciano il posto a una
fascia arida, il Grande Deserto Indiano, o deserto del Thar, e più a sud
alle paludi salmastre del Rann of Kutch (Pantano di Kutch). Il bassopiano
indogangetico è delimitato a sud dall’area degli Altopiani Centrali che
comprende le catene montuose di Vindhya e Satpura.
Popolazione
I primi emigranti dell’India erano i Dravidi, popolazione di pelle scura che
diedero vita alla più antica civiltà storica indiana che si conosca. Nel 1600 a.C.
nel Nord dell’India fu invaso da tribù di Arya, una popolazione indoeuropea di
pelle più chiara che proveniva dalle steppe della Russia meridionale. Dalla
lingua degli Arya, il sanscrito, sono derivate le lingue parlate dalla maggior
parte degli odierni abitanti dell’India come ad esempio lo hindi, il bihari etc.
Gli Arya, si stabilirono nella pianura indo-gangetica, distrussero e
saccheggiarono le città dei Dravidi e li fecero loro schiavi. Più tardi, l’India
conobbe molti invasori: da Alessandro Magno agli Unni, dagli Arabi a
numerose popolazioni turco-mongole, che introdussero l’islamismo.
La maggior parte del subcontinente ben unificata sotto i Moghul, una dinastia
di stirpe turco-mongola, di lingua persiana e di religione islamica.
Sul finire del 400 arrivarono in India anche gli europei: prima portoghesi, poi
francesi e inglesi. Tra 700 e 800 si imposero sia al declinante impero Moghul
degli altri sovrani indiani, sia ai concorrenti europei. Fu per due secoli colonia
britannica e dopo una lunga lotta si ebbe come capo Gandhi, leader politico e
religioso, l’India raggiunse l’indipendenza nel 1947.
Lingua
In India vengono parlate più di 1.600 tra lingue e dialetti; le
lingue ufficiali sono l’hindi, parlato da circa il 30% della
popolazione, e l’inglese, lingua dell’amministrazione e del
commercio parlata solo da una minoranza della
popolazione. La Costituzione indiana riconosce come
lingue ufficiali anche il bengali, il tamil, l’urdu etc, che
appartengono al ceppo indoeuropeo e derivano dal
sanscrito, l’antica lingua con cui fu stilato il vasto corpo di
scritture religiose e laiche che costituisce il nucleo della
letteratura indiana classica (vedi Letteratura sanscrita). Per
contro, le lingue dravidiche parlate al sud (telugu, kannada,
malayalam), traggono le loro origini dal tamil che, utilizzato
anticamente a livello letterario, è ancor oggi molto diffuso.
Il manipuri (parlato nello stato del Manipur, nell’estremo
nord-est del paese) si ritiene appartenga al ceppo
sinotibetano.
La religione
Gli Arya indoeuropei, adoravano divinità personificanti le forze della natura, come
il giorno e la notte, il fuoco, il sole etc.
Successivamente si affermò l’idea della trasmigrazione delle anime, dopo la morte,
della religione assume così un aspetto più rituali vista, fondato sul sacrificio che i
sacerdoti (i bramini) offrono agli dèi a nome della comunità.
Il più celebre riformatore religioso è Gautama Siddharta, noto come il Buddha
(l’illuminato). Siddharta scoprì che il dolore, l’infelicità umana nascono dal desiderio
di ricchezza, di potere, di successo, di onori e non desiderando queste cose si può
raggiungere la perfetta serenità dell’animo, il Nirvana. Il buddismo diffuse una
morale di serenità e di dolcezza, di amore universale, di purezza, di non violenza.
Contemporaneo del Buddha, Jina fondò il giainismo che praticava l’assoluta non
violenza: ancora oggi i monaci giainisti, quando camminano, spazzano la via davanti
a sé, per non rischiare di uccidere qualche animaletto. Queste religioni vengono
però sconfitte ma non definitivamente (il giainismo è praticato da poco più di 4
milioni di persone mentre il buddismo viene totalmente espulso poiché minacciava
il potere dei sacerdoti, i bramini, perché poneva il problema della liberazione
dell’uomo come un suo rapporto individuale, senza intermediari, con l’assoluto).
I principali gruppi religiosi del paese sono costituiti da induisti (che rappresentano
circa l’82% della popolazione), musulmani (12%), cristiani (2,3%) e sikh (2%). Altre
importanti minoranze sono rappresentate dai buddhisti (0,7%), dai giainisti e dai
parsi.
Indipendenza
In base a quanto previsto dall’Indian Independence
Act (Legge per l’indipendenza indiana), entrato in
vigore il 15 agosto 1947, l’Unione Indiana e il
Pakistan furono istituiti come stati indipendenti
all’interno del Commonwealth, con il diritto di
recedere da esso. Il governo indiano scelse di
rimanerne membro. I nuovi stati furono creati sulla
base di criteri religiosi, assegnando all’India i territori
abitati in prevalenza da induisti e al Pakistan le aree
a maggioranza musulmana.
Le città più importanti
L’India è una repubblica federale formata da
ventotto stati e sette territori amministrati dal
governo centrale.
Le principali città dell’India, oltre alla capitale
New Delhi ,sono Mumbai, Delhi, Kolkata,
Ahmadabad, Bangalore, Hyderabad, Chennai,
Pune, Nagpur, Lucknow e Jaipur.
La società
Quando gli Arya sottomettono i Dravidi, impongono la loro struttura gerarchica: al vertice c’erano i
bramini (i sacerdoti) oggi sono l’elite della società, poi c’è una casta di guerrieri (oggi non è più esistente
poiché in India c’è l’esercito professionale), i Vasya (commercianti agricoltori ricchi),i Sudra
(prevalentemente contadini) ed infine al di fuori di questa piramide sociale ci sono di Paria: gli
intoccabili, fanno i lavori più umili e sono ritenuti i discendenti dei Dravidi. (se anche solo l’ombra di un
Pavia sfiora un appartenente ad un’altra casta, questi diventa una persona sfortunata e deve fare una
serie di rituali per scacciare la sfortuna). Gandhi, che ne sposò la causa, li rinominò harijan, "popolo di
Dio". Formalmente abolito nel 1950, il sistema castale continuò a esercitare una notevole influenza,
soprattutto tra le classi più basse e nelle campagne. Oggi i fuori casta preferiscono definirsi dalit, «gli
oppressi»
• Fin dalla sua nascita, ogni indiano appartiene una casta. Una casta è un gruppo sociale che presenta
varie caratteristiche:
1.
L’endogamia, il dovere di sposarsi solo all’interno della propria casta;
2.
L’esercizio da parte di tutti i suoi membri della stessa attività lavorativa;
3.
L’osservanza di riti religiosi, consuetudini, regole alimentari specifiche della casta;
4.
L’essere inserito all’interno di una rigida gerarchia tra i diversi gruppi sociali.
Sede del Parlamento, New Delhi
Una statua del leader nazionalista indiano Mohandas Gandhi guarda
l'ingresso del palazzo del Parlamento indiano, a New Delhi. L'edificio, a
pianta circolare e circondato da un colonnato, fu progettato dagli architetti
Edwin Lutyens e Herbert Baker. Entrambi furono incaricati della
pianificazione di New Delhi, che nel 1931, all'epoca in cui l'India era ancora
una colonia britannica, divenne la nuova capitale del paese.
La condizione femminile
La cultura indiana più antica onorava le donne le riservava loro un posto importante
nella famiglia e nella società. Con l’affermarsi del sistema delle caste, si vede un
peggioramento della condizione femminile. Comparve la poligamia, il divieto di
risposarsi dopo la morte del marito, l’usanza del matrimonio combinato in età infantile.
L’avvento della cultura islamica, con l’impero Moghul, comporta un’ulteriore
accentuazione dell’inferiorità delle donne nella famiglia. Le figlie femmine finirono per
essere considerato un peso inutile, poco adatte al lavoro nei campi, bisognosi di una
dote al momento del matrimonio: per la dote molte famiglie si indebitavano
drammaticamente. Si diffuse perciò l’infanticidio femminile.
Sotto il dominio inglese fu resa illegale la sati, l’usanza di costringere le vedove a
bruciare insieme al corpo del marito, simbolo del fatto che si riteneva la donna priva di
un valore proprio, quando non era legata a un uomo.
Nel 1955 si introdusse il divorzio e si abolì la poligamia; in seguito si abolì il divieto per
le vedove di risposarsi e si vietarono i matrimoni tra i bambini stabilendo un’età minima
di 15 anni per le donne e 18 per gli uomini. Nel 1861 si abolì l’obbligo legale della dote.
Oggi la situazione delle donne indiane è molto contraddittoria: l’India è stato il primo
grande paese del mondo ad aver una donna capo del governo ( Indira Gandhi) nelle
città ci sono molte donne colte ma emancipate ed i matrimoni in cui due coniugi hanno
un rapporto paritario sono episodi marginali.
Da qualche tempo molte donne si sono organizzati in gruppi e comitati, e si può ormai
sperare che un giorno queste tragedie abbiano fine; ma il cammino della donna indiana
verso la parità di diritti è ancora molto lungo.
LA CITTÀ DI VRINDAVAN
Vrindavan - indicata nella cartina
dal triangolino rosso - si trova
nella regione indiana a distanza di
circa 130 km da Nuova Delhi e 50
km da Agra.
Secondo la tradizione hindu tra
Vrindavan e Mathura, separate da
circa 15 km, nacque e crebbe
Krishna. Per questo motivo la zona
è ricca di templi e meta di
pellegrinaggi da tutta l'India.
Vrindavan è anche nota come la
"città delle vedove" per via del
gran numero di donne che vi
trovano rifugio dopo avere perso i
loro mariti.
Attualità
La pena di morte è in vigore; nel 2004 si è interrotta una moratoria
delle esecuzioni capitali durata nove anni. L’India comprende ventotto
stati, dotati ciascuno di assemblea legislativa e governo propri, e sette
territori amministrati dal governo centrale.
Nel marzo 2006 l’India sottoscrive un accordo con gli Stati Uniti,
sottoponendo a un maggiore controllo il suo programma nucleare. Nel
febbraio 2007 l’India firma un accordo con il Pakistan, rivolto a
diminuire i rischi di uno scontro nucleare tra i due paesi.
Un’ondata di scontri intercomunitari e di attentati sconvolge il paese,
causando centinaia di vittime; l’episodio più grave si verifica a Mumbai,
dove nel luglio 2006 più di 180 persone perdono la vita nell’esplosione
di diverse bombe collocate sui treni del sistema ferroviario cittadino.
Nel luglio 2007 Pratibha Patil viene eletta alla presidenza dell’India.
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