LA SICUREZZA SUL LAVORO
E' definita come l'insieme delle misure che hanno il fine di migliorare le condizioni di
lavoro e di ridurre la possibilità di infortuni ai lavoratori dell'azienda, agli altri
lavoratori, ai collaboratori esterni ed a quanti si trovano, anche occasionalmente,
all'interno dell'azienda. (Nella scuola tutti gli utenti)
Chi deve conoscere le norme sulla
sicurezza?
•
Personale Docente
Personale A.T.A.
Alunni
Famiglie degli alunni
Personale esterno
••••
Chi deve conoscere le norme sulla
sicurezza?
• •
•
•
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•
•
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Personale Docente
Personale A.T.A.
Alunni
Famiglie degli alunni
Personale esterno
••••
Perché è importante essere
informati?
•
•
•
•
• Per non essere presi dal panico in caso di
emergenza
• Per sapere come comportarsi
• Per poter dare istruzioni in caso di necessit
necessità
• a chi non è informato
• • Per ridurre il rischio di incidenti
E’importante conoscere:
• Il luogo di lavoro
• •I possibili rischi
• •Le misure di prevenzione/protezione
A Scuola, la persona
che ci deve
proteggere dai rischi è
il Dirigente Scolastico
che però, visto che ha
un sacco di cose da
fare e a cui pensare,
nomina spesso dei
suoi collaboratori, tra
questi il
…………………………….
Responsabile del
Servizio Prevenzione
"e Protezione (RSPP)
che provvede a fare in
modo che tutto
funzioni senza troppi
problemi.
Ma anche noi studenti, possiamo e dobbiamo fare
qualcosa per la nostra sicurezza, soprattutto quando
entriamo in palestra o partecipiamo ad attività di
laboratorio dove siamo riconosciuti come veri e propri
Per prima cosa èutile conoscere:il LUOGOdi LAVOROIl contesto esterno e
l’edificio scolastico.Vie di uscita, segnaletica di sicurezza, punto di
raccolta, misure di protezione collettiva, ambienti a rischio, ecc.
RISCHIO
Definizione di Rischio art. 2, lettera s, D.Lgs. 81/08
Probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di
impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro
combinazione
Il rischio è un concetto probabilistico, è la probabilità che accada un certo evento capace
di causare un danno alle persone.
La nozione di rischio implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e delle possibilità che
essa si trasformi in un danno.
Rischi per la sicurezza:
Aree esterne
rischi connessi alle vie di circolazione, pavimenti e passaggi
spazi di lavoro e zone di pericolo
presenza di scale
rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
rischi derivanti dall'utilizzo di attrezzature di lavoro
manipolazione di oggetti
immagazzinamento
rischi elettrici
ascensori e montacarichi
segnaletica
Rischi per la salute:
esposizione ad agenti chimici
esposizione ad agenti cancerogeni e/o mutageni
esposizione ad agenti biologici
aerazione naturale e forzata
esposizione al rumore
microclima
illuminazione naturale ed artificiale
carico di lavoro fisico
carico di lavoro mentale
rischi da stress lavoro correlato
uso dei videoterminali
differenza di genere
differenza di età
provenienza da altri paesi
lavoratrici gestanti
altri rischi
PERICOLO
Definizione di Pericolo art. 2, lettera r, D.Lgs. 81/08
Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di
causare danni
Il pericolo è una proprietà intrinseca (della situazione, oggetto, sostanza, ecc.) non
legata a fattori esterni; è una situazione, oggetto, sostanza, etc. che per le sue
proprietà o caratteristiche ha la capacità di causare un danno alle persone.
NELLE AULE i pericoli principali sono costituiti da: banchi
disposti male, arredi, finestre, termosifoni, oggetti di vano
tipo e soprattutto da un impianto elettrico spesso non a
norma.
UNA CORRETTA DISPOSIZIONE
DI ARREDI E BANCHI PUÒ
EVITARE INCIDENTI !!!!
Le aule devono
contenere un
numero massimo
di alunni in base
allo spazio minimo
di legge (...),
Il sovraffollamento è da evitare e, se questo risulta
impossibile per mancanza di aule, si deve
ricambiare spesso il volume di aria dell'ambiente
per mantenere un giusto microclima … se tutto ciò
non è possibile una soluzione consiste
nell’occupare quella classe a rotazione!!
L'ingresso e l'uscita dalla Scuola avvengono normalmente
attraverso uno spazio aperto comune
é opportuno quindi:
♦ ENTRARE E USCIRE IN MODO
ORDINATO
♦ GUARDARE CHE NON TRANSITINO
MEZZI E PERSONE
♦ NON IMPENNARE
♦ OCCUPARE SOLO GLI SPAZI
RISERVATI.
RICORDA INOLTRE CHE SPESSO, IN
CASO DI EVACQUAZIONE,
QUESTA DIVENTA AREA DI RACCOLTA
PERTANTO DOVREBBE
PREVEDERE PURE LA POSSIBILITÀ DI
ACCESSO DEI MEZZI
DI SOCCORSO
Negli spazi comuni, i pavimenti, le scale, ma ....
soprattutto gli atteggiamenti e i comportamenti
che noi ragazzi spesso assumiamo nei confronti
dei nostri compagni, sono alla base del maggior
numero di incidenti, talvolta anche gravi!
LE SCALE
ANTINCENDIO E/O DI
SICUREZZA DEVONO
SEMPRE ESSERE
LIBERE !
È vietato sostarvi
e tanto meno
usarle come
salotto di
ricreazione!
Stesso discorso
vale per
LE USCITE DI
SICUREZZA
Pag
Già ci hanno informato che molti locali dell'edificio scolastico
o non sono accessibili a noi studenti, o l'ingresso è consentito
solo se presente il nostro insegnante. Un esempio?
LA BIBLIOTECA E IL LABORATORIO LINGUISTICO e di
INFORMATICA , apparentemente nessuna insidia particolare,
ma in realtà...... le apparecchiature elettriche, l'uso di
scale mobili e il rischio d'incendio dovuto alla presenza di
materiale cartaceo, ci impongono attenzioni particolari.
Ma quanti sono i locali dove è necessario rispettare regole particolari?
Tanti, così ci hanno detto, anche se a noi non sembrano
particolarmente pericolosi, pare che possano riservarci
brutte sorprese, che fare? O evitarli o adottare
comportamenti che non comportino alcun rischio,
ripostigli, archivi, ..... meglio evitarli e lasciarli al personale
incaricato
Sala stampa, ricordiamoci che esiste sempre un addetto,
pertanto rivolgiamoci a lui
Segreteria, Dirigenza anche qui dei rischi!!! Beh, qui si
lavora e ……... come in ogni luogo di lavoro, il rischio c'è,
ma non si vede ….....
Mensa, Bar, Distributori di bevande, ecc... anche in questo
caso, se esistono, meglio comportarsi come se fossimo in
un qualsiasi locale pubblico, pertanto evitiamo la ressa, le
spinte, e,… molta pazienza, del resto il tempo è tiranno e
noi siamo in tanti.
Chissà come mai certe aule
sono chiamate "SPECIALI"?
Guarda caso si tratta sempre
di aule dove i prof. non si
limitano a "spiegare", ma
spesso ci coinvolgono in
esercitazioni di lavoro.
evidentemente le aule
speciali sono laboratori,
Anche se ogni Scuola ha dei
laboratori che sono specifici
per la specializzazione, è il
caso di conoscerne
qualcuno,
i più comuni.
LABORATORIO DI SCIENZE, si proprio quello dove
la professoressa di scienze è sempre alle prese con
alcool, vetrini, microscopi, ecc.... È forse il più
comune almeno per la scuola media inferiore e
quante volte ci ha urlato di non toccare nulla di
quanto depositato, negli armadi.
Ancora una volta dobbiamo fare i
conti con il nostro comportamento
che spesso non ci porta a pensare
alle conseguenze di azioni non
propriamente corrette. Un esempio?
Tutti o quasi, i materiali e i prodotti
impiegati presentano dei rischi,
anche elevati, e come ogni prodotto
pericoloso sono accompagnati da
SCHEDE DI SICUREZZA.
Forse sarebbe il caso di conoscerle
proprio per tutelarci e sentirci più
sicuri.
...... E che dire dei
LABORATORI DI CHIMICA? Qui
pare che tutto sia pericoloso;
prodotti conserva ti in luoghi
diversi per incompatibilità
chimica, gas, reattivi e
dispositivi di protezione
individuale.
Forse è il caso di seguire tutte le
norme che ci hanno spiegato
all'inizio dell' anno scolastico e,
se non basta..... meglio
chiedere al profe o al tecnico di
laboratorio. Eh sì, qui ci
conviene sempre osservare
tutte le disposizioni ricevute, le
indicazioni della segnaletica e
non entrare mai se non con il
profe o il tecnico di laboratorio!
Ricordiamoci che qui,
ai fini della sicurezza,
SIAMO EQUIPARATI AI
LAVORATORI DI OGNI AZIENDA
ED ABBIAMO L’OBBLIGO DI RISPETTARE
LE REGOLE E LE PRESCRIZIONI
del caso, pertanto ben vengano diritti, ma i doveri non
sono un optional, non a caso anche il D. Lgs 626 prevede
un articolo-12- (...e che articolo) proprio per qualificare gli
obblighi.
Ora abbiamo capito : i proff.
SIAMO AVVISATI ! dobbiamo
programmano le attività nei
osservare tutte le disposizioni
laboratori controllano
ricevute,
il regolare funzionamento
rispettare la segnaletica, astenerci
delle apparecchiature
da iniziative personali e comunicare
e ce ne illustrano i rischi
al
e pericoli, e ancora,
professore o al tecnico del
controllano l'efficienza dei
laboratorio
dispositivi di protezione
l'eventuale cattivo funzionamento
individuale ( DPI collettivi
degli
ed individuali) e poi,.. ci
strumenti. Ebbene si, proprio come
obbligano ad usarli.!!
i nostri genitori in azienda ….
Ormai è tutto molto chiaro
nei LABORATORI
il rischio c'è E SOLO
CON IL NOSTRO
COMPORTAMENTO CORRETTO
SI POTRÀ LAVORARE IN SICUREZZA SENZA INCORRERE
IN RISCHI ED ESPORCI SENZA VOLERLO,
A PERICOLI ELEVATI.
Certo che di rischi,
nonostante ci si trovi
all'interno di una
Scuola...... ne esistono
davvero tanti, ma perché
continui a toccarti la
schiena? Non mi dire che
sei scivolato.....no!
Probabilmente mi sono,
"stirato" mentre muovevo
il materasso, si proprio
quello del salto: Come?
Ma non ricordi che tempo
fa il professore ci ha
spiegato di attenerci
scrupolosamente alle
norme che regolano
LA MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI CARICHI
No, proprio non ricordo, o
forse ero distratto…….......
Ok, milord ascoltami
bene,
nella "626" pare che
nulla
sia lasciato al caso ed
esiste un intero articolo
che
ci spiega come
trasportare,
sostenere o
MUOVERE DEI CARICHI.
In sostanza con il termine di “MOVIMENTAZIONE
PER CARICHI" dobbiamo intendere tutte le
operazioni di trasporto e/o sostegno di un carico
qualsiasi, ad opera di uno (o più)
di noi studenti. Pertanto tutte
Ti ricordo che una
le volte che solleviamo,
POSTURA SCORRETTA è
deponiamo, spingiamo o tiriamo
anch' essa causa Di
un carico ci dobbiamo muovere
lesioni, magari a lungo
in condizioni ergonomiche
termine..... infine ricorda
favorevoli, proprio per evitare
che il peso massimo di
lesioni dorso/lombari.
movimento consentito
Si, proprio come a te.
dalla norma è di
30 Kg per I MASCHI E di
20 Kg per LE FEMMINE
(ma solo se adulti!!)
ORA SEI AVVERTITO, LA PROSSIMA VOLTA
NON AGIRE DA SOLO, ……….. IN DUE
O PIÙ È MEGLIO
Già che ci siamo ti voglio parlare DI UN ALTRO
RISCHIO, legato all'uso del COMPUTER.
Quindi tutto ciò che ti dirò riguarda anche l'uso
non scolastico.... Ma hai presente quanto tempo
trascorri davanti al tuo P.C. ?
Non voglio spaventarti, ma saprai che l'uso
prolungato di videoterminali può comportare
disturbi alla vista (bruciore, lacrimazione,
visione annebbiata, disturbi muscolari e
scheletrici, dolore
e rigidità del collo, alle spalle, alla schiena
e alle mani), LO SAPEVI ?
Naturalmente a tutto c'è rimedio,
pertanto quando ci troviamo "in
postazione
cerchiamo di ridurre l'affaticamento
ed i rischi della vista. Come ?
Ti elenco i
SUGGERIMENTI
che hanno dato a
mia madre in ufficio; lei
lavora nella segreteria
dell'istituto vicino al
nostro.......
Però vedi di ascoltarmi
bene! IN FONDO
GARANTIRCI UNA
MAGGIORE SICUREZZA
PI PENDE ANCORA UNA
VOLTA DA NOI
♦ ORIENTIAMO IL VIDEO IN MODO
DA NON AVERE SORGENTI
LUMINOSEANTERIORI 0
POSTERIORI ALLO SCHERMO;
♦ MANTENIAMO UNA DISTANZA
MINIMA -DI 60/80 CM DALLO
SCHERMO E SE NONSCI È
POSSIBILE, MAI INFERIORE A 40
CM O SUPERIORE A 90 CM
♦ VERIRICHIAMO CHE LE
SORGENTI LUMINOSE A
SOFFITTO RIMANGANO FUORI
DALLA DIREZIONE DELLO
SGUARDO, PER EVITARE
RIFLESSI SULLO SCHERMO.
Riguardo ai DOLORI E DOLORINI
ricorda che tutto è dovuto all’uso prolungato,
quindi sospendi sempre l’attivi-tà per almeno 15
minuti se il lavoro supera le due ore;
tieni il centro del VIDEO ad un livello
inferiore a quello degli occhi; stai
seduto con il bacino spostato in
avanti e la colonna vertebrale
leggermente all'indietro; ogni tanto
varia la posizione del corpo; evita di
tenere a lungo il capo inclinato in
avanti o all'indietro.
Forse è meglio che mi fermi qui altrimenti rischio di
metterti in crisi. Comunque sia ricorda che la postura
corretta mentre sei al video è garanzia di salvaguardia
della nostra salute...........meglio ricordarlo anche agli altri.
IN PALESTRA si
deve indossare
un abbigliamento
adeguato, si
deve esseri
disciplinati,
attenti sia nel
rapporto
agonistico con i
compagni
che .nell'uso
degli attrezzi
messi a
disposizione che
devono essere
efficienti, senza
difetti e
controllati di
Se qualcuno di noi studenti dovesse subite un infortunio,
Niente paura........ c'è la SQUADRA PI “PRIMO SOCCORSO”
che è in grado di prestarci le prime cure utilizzando il contenuto
della cassetta di “pronto soccorso” presente nella
NOSTRA SCUOLA
Sappiamo che a
Scuola esiste un
registro sui quale
vengono riporta ti
tutti gli infortuni, ma
a questi documenti
pensano i nostri
insegnanti ed il
personale della
Segreteria.
La cosa importante è che i
nostri genitori facciano
pervenire
a Scuola i certificati medici
senza i quali non si può fare
la denuncia dell'infortunio
agli organi competenti
(INAL).
CATEGORIE DI PERICOLI:
Organizzativi:
sono legati a carenze di figure specifiche nell'organigramma aziendale.
Ordinari:
connessi all'attività di lavoro, alle apparecchiature ed ai luoghi di lavoro.
Specifici:
sono legati a specifici procedimenti di lavorazione o relativi al ciclo tecnologico
Ergonomici:
derivati da errati criteri ergonomi che possono anche non essere correlati al ciclo
di
lavoro.
Di processo:
specifici del ciclo tecnologico adottato nell'ambiente di lavoro.
DANNO
Qualunque conseguenza negativa derivante dal verificarsi dell’evento
(UNI 11230 – Gestione del rischio)
Lesione fisica o danno alla salute
(UNI EN ISO 12100-1)
Una qualunque alterazione, transitoria o permanente, dell'organismo, di una sua
parte o di una sua funzione
Il danno fisico
interessa l'organismo,e si manifesta su un lavoratore attraverso tre tipologie, a seconda
degli effetti che lo stesso provoca:
1. inabilità temporanea;
2. inabilità permanente;
3. Morte.
Che differenza c'è tra inabilità temporanea ed invalidità permanente?
L'inabilità temporanea è rappresentata dalla durata della malattia, cioè dal tempo
necessario per guarire dalle lesioni riportate a seguito del sinistro e riprendere
l'attività
ordinaria.
Durante tale arco di tempo, il danneggiato ha diritto ad essere risarcito sia del
danno
per lucro cessante che del danno biologico.
L'invalidità permanente è costituita invece dalla diminuzione della capacità fisica
valutata in punti percentuali da un medico legale. Essa viene sempre risarcita come
danno biologico, e liquidata altresì quale danno specifico lavorativo qualora la
lesione
abbia diminuito le peculiari capacità lavorative del soggetto, riducendone
conseguentemente
il reddito.
PREVENZIONE
Definizione di Prevenzione art. 2, lettera n, D.Lgs. 81/08
Il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la
particolarità
del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali
nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità' dell'ambiente
esterno
Le misure di prevenzione sono di tipo strutturale o organizzativo, come:
1. L'informazione, la formazione e l'addestramento dei lavoratori;
2. La progettazione, costruzione e corretto utilizzo di ambienti, strutture,
macchine, attrezzature e impianti;
3. L'evitare situazioni di pericolo che possano determinare un danno probabile
(rischio);
4. L'adozione di comportamenti e procedure operative adeguate.
PROTEZIONE
La protezione consiste nelle operazioni messe in atto per ridurre la gravità
associata a un determinato evento dannoso.
La protezione attiva:
è quella che gli stessi operatori devono attivare
1. Attivare (Estintori, Arresti di emergenza)
2. Indossare (caschi, scarpe) D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale)
La protezione passiva interviene anche senza il comando umano (impianto
rilevazione
incendio).
Articolo 20 - Obblighi dei lavoratori ( e studenti equiparati)
1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella
delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue
azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi
forniti dal datore di lavoro.
2. I lavoratori devono in particolare:
a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti,
all’adempimento
degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai
dirigenti e
dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;
c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati
pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;
d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro
disposizione;
e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le
deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi
eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi
direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità
e
fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di
pericolo
grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza;
f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di
segnalazione o di controllo;
g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro
competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri
lavoratori;
h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore
di lavoro;
i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente Decreto Legislativo o comunque
disposti dal medico competente.
3. I lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o subappalto,
devono
esporre apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le
generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro . Tale obbligo grava anche
in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel
medesimo luogo di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto.
Art.78 - Obblighi dei lavoratori riguardo all'uso dei dispositivi di protezione
individuali (DPI)
1. Devono utilizzare i DPI messi a loro disposizione conformemente all'informazione,
alla formazione ricevute e all'addestramento ricevuto.
2. Devono aver cura dei DPI messi a loro disposizione
3. Non devono apportare modifiche ai DPI di propria iniziativa
4. Devono seguire le procedure aziendali per la riconsegna dei DPI al termine del
loro utilizzo
5. Devono segnalare immediatamente a un Superiore qualsiasi difetto o
inconveniente rilevato nei DPI messi a loro disposizione
Anche per i lavoratori, come per i Preposti, ci sono delle sanzioni.
Articolo 59 - Sanzioni per i lavoratori
1.1 lavoratori sono puniti:
a) con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda da 200 a 600 euro per la
violazione
dell'articolo 20, comma 2, lettere b), e), d), e), f), g), h) e i);
b) con la sanzione amministrativa pecuniarìa da 50 a 300 euro per la violazione
dell'articolo 20 COmma 3;
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