» è un social network
dedicato alla condivisione
di fotografie, video,
immagini
» permette agli utenti di
creare bacheche per
gestire la raccolta di
immagini in base a temi
predefiniti o da loro
generati
» è tra i 100 siti web più
visitati al mondo
» è integrato e
integrabile con altri
social network, come
FB, Twitter, Flickr e con
i siti web
» I Pin sono segnalibri
visivi per i migliori
contenuti che trovi sul
Web o direttamente in
Pinterest.

Twitter è un servizio
gratuito di SOCIAL
NETWORKING e
MICROBLOGGING
che fornisce agli utenti
una pagina personale
aggiornabile tramite
messaggi di testo con
una lunghezza
massima di 140
caratteri

Gli aggiornamenti di
stato possono essere
effettuati tramite il sito
stesso, via SMS, con
programmi di
MESSAGGISTICA
ISTANTANEA, POSTA

non esistono amici
ma follower e
following, ovvero
persone che
seguono i tuoi
aggiornamenti di
stato e persone di
cui tu segui gli
aggiornamenti di
stato
› UTILIZZARE la funzione Rispondi (Reply, in
inglese) che compare sotto a ciascun
messaggio
› Facendo click su questo pulsante, comparirà
in automatico una chiocciolina (@) e il nome
utente della persona a cui vuoi inviare la
risposta.
 sono
#
“etichette” che gli
utenti possono inserire nei
propri tweet per far
capire agli altri che
stanno parlando di un
determinato argomento.
 Vengono
usati per
dibattere grandi eventi



RETE SOCIALE CON NUOVI CONTENUTI
MULTIMEDIALI
VIDEORITROVI " (chiamati hangouts) STILE
SKYPE
Il sistema dei contatti è organizzato e
suddiviso in «CERCHIE" liberamente
creabili e modificabili dall'utente
Importante funzione di Google+ =«SPUNTI"
("Sparks"). Questa funzione permette di
creare dei feed semplicemente dopo
aver inserito in un box l'argomento
interessato.
 Si crea un FLUSSO DI CONTENUTI inerenti
all'argomento scelto, che saranno poi
condivisibili con i nostri amici.


Piattaforma per condividere i contenuti
Permette anche la creazione del proprio CV
con i dati importati dal proprio profilo
LinkedIn

https://www.slideshare.net/professional-journey

Ottenere di essere presentati a qualcuno
che si desidera conoscere attraverso un
contatto affidabile.
 Trovare offerte di lavoro, persone,
opportunità di business
 I datori di lavoro possono pubblicare offerte
e ricercare potenziali candidati.
 Le persone in cerca di lavoro possono
leggere i profili dei reclutatori e scoprire se
tra i propri contatti si trovi qualcuno in
grado di metterli direttamente in contatto
con loro.

https://it.foursquare.com/
COMUNICA IN MODO EFFICACE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Mail
Newsletter
Magazine
Sms
Facebook
Video
Sito
Eventi in salone
PR
Partnership
La vendita e’ informazione

Tutte le spese che non ti portano un
risultato

Ogni investimento che non sia
misurabile
Abbina un coupon con un piccolo
sconto
 Valuta quante persone hanno risposto e
quanto hanno speso nel tuo salone.
 Misuri, quindi, la percentuale di REVENUE
(es. 3 su 1.000) ed il ROI (return on
investment) cioè quanto, per ogni euro
investito, hai guadagnato o perso.


Siete sicuri che
quello che per Voi è
un “servizio” lo sia
anche per i clienti?

Scoprite cosa
vogliono VERAMENTE
i Clienti.
Aumentare le
vendite in
salone: la
simpatia è
importante

Bellezza (essere curati
MAI sopra le righe)

2. Somiglianza (ci
piacciono le persone che
sono simili a noi… aspetto,
opinioni, stili di vita,
provenienza; cerca di
sapere più cose possibili
del cliente e parla di ciò
che a lui interessa)

3. I complimenti: devono
essere veri NON FORZOSI

4. Il contatto e la
cooperazione: coinvolgi il
CLIENTE, fai domande e
soprattutto, ascoltato
Se non avete
posizionato
coscientemente
il vostro salone
in un modo
simile,
considerate
quanto segue:

Chi sono i vostri clienti
tipici? Sono soprattutto
giovani e dinamici o più
anziani e più sofisticati?

Dove si trova il vostro
salone? In centro della
città o in una comunità
periferica di alto livello?

Qual è la vostra
reputazione sul mercato?
Che torna e chi no? Chi
parla di voi ai propri
amici?

Descrivi la tua “cultura”.
Lo staff è giovane e alla
moda o lucido e chic?
Dott.ssa Caterina Panzeri - KPCommunication
IL PREZZO
La somma di tutti i valori ed i
sacrifici che il consumatore paga per
acquisire
il
vantaggio
di
poter
possedere un prodotto o servizio
• E’ l’unico che produce ricavo
• E’ quello più flessibile da manovrare
30
COSTI
• L’acquisto di fattori produttivi dal mercato
(INPUT) è un investimento
INVESTIMENTO
COSTI
USCITA DI MONETA
DEBITI
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI
• PRODOTTI
• SERVIZI
RICAVI=FATTURATO
RICAVI - COSTI
GUADAGNO
Dott.ssa Caterina Panzeri
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE COSTI
PERIODO
PRODUZIONE
PRODOTTI
• ESERCIZIO
• PLURIENNALI
• FISSI
• VARIABILI - SEMIVARIABILI
• DIRETTI
• INDIRETTI
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI DI ESERCIZIO
ACQUISTO DI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI IN UN
SOLO ESERCIZIO
•
•
•
•
•
PRODOTTI-monouso-cosmetici-ceretta
STIPENDI
UTENZE (telefono, luce, gas)
TELEFONO
IMPOSTE E TASSE
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI PLURIENNALI
ACQUISTO DI FATTORI PRODUTTIVI SOSTENUTI PER
LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI-IMMATERIALI
•
•
•
•
FABBRICATI
ARREDAMENTI
MACCHINE PER UFFICIO
TECNOLOGIE ESTETICHE (MACCHINARI)
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI PLURIENNALI
VENGONO RIPARTITI TRA PIU’ PERIODI AMMINISTRATIVI
AMMORTAMENTO
PARTECIPANO ALLA
DETERMINAZIONE
DEL REDDITO DI
ESERCIZIO
MEDIANTE LE
QUOTE DI
AMMORTAMENTO
CALCOLATE PER
L’ESERCIZIO STESSO
MACCHINARIO
ACQUISTATO
2011
2012
2013
2014
2015
euro 1000
2000
2000
2000
2000
1000
20% al
50%
20%
20%
20%
20%
restante
2010
euro
10.000
Euro 516
amm.to
annuale
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI DI PRODUZIONE
RISPETTO ALLA QUANTITA’ PRODOTTA
FISSI
non variano al variare della
produzione
VARIABILI
variano al variare della Q
prodotta
SEMIVARIABILI componente fissa e variabile
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI FISSI
NON VARIANO AL VARIARE DELLA PRODUZIONE
• Canone
locazione
• Costi personale
• Illuminazione e
riscaldamento
• Assicurativi
• Ammortamento
immobilizzazioni
COSTI
COSTI FISSI
PRODUZIONE
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI FISSI
NON VARIANO AL VARIARE DELLA PRODUZIONE
• I costi fissi
aumentano quando
si vuole aumentare
la capacità
produttiva e servono
COSTI
COSTI FISSI
PRODUZIONE
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI FISSI UNITARI
DIMINUISCONO IN FUNZIONE DELLA Q PRODOTTA
• Se Q > allora Cfu <
• Se Q < allora Cfu >
COSTI
COSTI FISSI
• 120 trattamenti/die max
• 1200 costi fissi
• 20 clienti/die= 60 euro
Cfu
• 100 clienti/die= 12 euro
Cfu
Dott.ssa Caterina Panzeri
CFu
PRODUZIONE
COSTI FISSI UNITARI
DIMINUISCONO IN FUNZIONE DELLA Q PRODOTTA
• Se Q > allora Cfu <
• Se Q < allora Cfu >
COSTI
COSTI FISSI
• 1200 costi fissi
• 20 clienti/die= 60 euro
Cfu (1200/20)
• 100 clienti/die= 12 euro
Cfu (1200/100)
CFu
PRODUZIONE
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI VARIABILI
VARIANO AL VARIARE DELLA PRODUZIONE
COSTI
•
•
•
•
Personale stagionale
Formazione
Prodotti cosmetici
Pubblicità
COSTI VARIABILI
PRODUZIONE
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI SEMIVARIABILI
HANNO UNA COMPONENTE FISSA E UNA VARIABILE
COSTI
• UTENZE
COMPONENTE VARIABILE
COMPONENTE
FISSA
PRODUZIONE
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI FISSI + COSTI VARIABILI=
COSTO TOTALE
CT= CF+CV
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI DI PRODOTTO
COSTI DIRETTI
SOSTENUTI DIRETTAMENTE
PER LA PRODUZIONE DEL
PRODOTTO/SERVIZIO
TUTTI I PRODOTTI NECESSARI PER REALIZZARE IL SERVIZIO=
SCANDAGLIO
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI INDIRETTI
NON SONO ATTRIBUIBILI
DIRETTAMENTE
DEVONO ESSERE RIPARTITI PER
STABILIRE L’INCIDENZA SUL
COSTO TOTALE
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI INDIRETTI
SOSTENUTI PER IL
FUNZIONAMENTO DELL’ATTIVITA’
NEL SUO INSIEME
TUTTI I COSTI DI GESTIONE
CHE PERMETTONO
ALL’ATTIVITA’ DI FUNZIONARE
Dott.ssa Caterina Panzeri
COSTI DIRETTI + INDIRETTI + MOL
PREZZO DI VENDITA
Dott.ssa Caterina Panzeri
MOL= margine operativo lordo
Indica il risultato lordo della gestione ossia i
ricavi meno i costi, senza prendere ancora in
considerazione:
• oneri/interessi finanziari
• ammortamenti
• imposte
Dott.ssa Caterina Panzeri
FORMAZIONE DEL PREZZO
Il prezzo di vendita deve essere fissato tenendo
conto di:
• Costi diretti ed indiretti
• Prezzo che la clientela è disposta a spendere
• Prezzi dei «Competitors»
Dott.ssa Caterina Panzeri
MARK UP
Margine che l’imprenditore aggiunge al CT durante il
processo di formazione del prezzo
TRATTAMENTO VISO ANTIETA’
COSTI DIRETTI
Euro 11
COSTI INDIRETTI (costi di gestione)
Euro 15
COSTI TOTALI
Euro 26
MARK UP 200%
Euro 78
Prezzo Listino Trattamento
Euro
Dott.ssa Caterina Panzeri
80
DECISIONI DI PREZZO
STRATEGICHE=listino
TATTICHE=promozionale
• DEFINISCONO
L’IMMAGINE
DELL’AZIENDA IN
TERMINI DI VALORE
AGLI OCCHI DELLA
CONCORRENZA
(posizionamento)
• SONO DETERMINATE
DALL’AZIONE
IMMEDIATA SUL
MERCATO E POSSONO
CONSENTIRE UN
INCREMENTO DEI
PROFITTI
Dott.ssa Caterina Panzeri
OBIETTIVO
MASSIMIZZAZIONE DEL MARGINE
Dott.ssa Caterina Panzeri
PREZZO e POSIZIONAMENTO
• SCREMATURA
Prezzo elevato per DEFINIRE UN TARGET MEDIO-ALTO ed
eliminare i clienti che non sono disposti ad acquistare a quel
prezzo.
OBJ QUALITA’
• PENETRAZIONE
Prezzo basso per DEFINIRE UN TARGET BASSO ed attirare
più clienti possibili
OBJ QUANTITA’
Dott.ssa Caterina Panzeri
FATTORI DETERMINANTI PER LA FORMAZIONE DEL
PREZZO
COSTI E OBJ AZIENDA
PREZZO
VALORE
PERCEPITO DAL
CLIENTE
POSIZIONAMENTO
CONCORRENZA
Dott.ssa Caterina Panzeri
COMPLESSITA’ GESTIONE PREZZO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
i costi e la loro struttura
il posizionamento prescelto
la concorrenza
i cambiamenti esercitati dai prodotti sostitutivi sulla
curva di domanda
la dimostrazione di qualità (che, in alcuni, sta nel
prezzo)
le risposte competitive alle variazioni di prezzo
gli sconti e i termini di pagamento adottati
l’utilizzo diffuso di vendite sottocosto
le promozioni basate sul prezzo
I PREZZI
Prezzo Promozionale: è il prezzo applicato
durante le promozioni
Prezzo di Listino: compare sull’etichetta
Prezzo di Lancio: è il prezzo applicato nel
momento della prima introduzione sul mercato.
GUADAGNO OPPURE NO?
Pianificare la gestione
CONTROLLARE GLI
INVESTIMENTI PER AUMENTARE
LA REDDITIVITA’ AZIENDALE
economico-finanziaria dell’attività
“Si puo’ gestire solamente cio’ che si
riesce a misurare” e pur valutando
come fattori determinanti l’esperienza,
l’intuito, la fortuna, le iniziative, oggi
bisogna prestare attenzione all’equilibrio
entrate-uscite. Soprattutto, bisogna
bandire l’improvvisazione. Un business
ha successo se produce PROFITTO
Affrontiamo il “cambiamento” in atto,
imparando a pianificare, compiendo
scelte ragionate ed utilizzando strumenti
adatti per misurare le prestazioni
aziendali. Saper leggere il proprio conto
economico è la base di partenza per
evitare investimenti pericolosi e
programmare strategie gestionali
efficaci.
Grazie per l’attenzione .…..
Dott.ssa CATERINA PANZERI
www.kpcommunication.it
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