RIPARTENZE
VERTICALIZZAZIONI
IMMEDIATE
RECUPERO PALLA
DIFENSIVO
CALCIO
ITALIANO
RIPARTENZE
RECUPERO PALLA
DIFENSIVO
VERTICALIZZAZIONI
IMMEDIATE
• Il CALCIATORE è colui che calcia, che ferma, che conduce la palla, senza
implicazioni situazionali di gioco
• Il GIOCATORE è colui che sa leggere, interpretare le situazioni di gioco
e conseguentemente effettuare i gesti tecnici necessari e più utili allo
sviluppo di dette situazioni
• L’allenatore deve formare giocatori di calcio non calciatori
• Quando «prendiamo in considerazione» un giocatore, dobbiamo
sempre interpretarlo come totalità, come globalità delle sue
caratteristiche fisiche, tecniche, tattiche e comportamentali
= NON SI PUO’ DIVIDERE ; E’ INSCINDIBILE ;
EGLI VA CONSIDERATO SEMPRE COME UN TUTT’UNO
= OGNUNO HA IL PROPRIO MODO DI COMPORTARSI,
RELAZIONARSI, MUOVERSI, APPRENDERE, REAGIRE
• Per facilitarne la comprensione, per strutturare un programma
relativo di lavoro, per elaborare un corretto metodo di intervento
e di eventuale correzione. Nella realtà egli si comporta sempre
come unità
• Le suddivisioni non corrispondono ciascuna ad una realtà a sé
stante: esse sono interdipendenti e correlate
ASPETTI DEL GIOCATORE CHE SERVONO PER LA VALUTAZIONE DELLO STESSO E PER OGNI TIPO DI TRANSFERT
SENSO DI
APPARTENENZA
CAPACITÀ DI
ATTENZIONE E DI
CONCENTRAZIONE
CAPACITÀ DI
COMPRENSIONE
DESIDERIO DI
MIGLIORARSI
DESIDERIO DI
EMERGERE
CAPACITÀ DI
COLLABORAZIONE
E COOPERAZIONE
COMPETITIVITÀ
CAPACITÀ DI
SEMPLIFICARE I
COMPITI
CURIOSITÀ
In campo scientifico questo periodo viene identificato come quello delle
“fasi sensibili” o “momenti magici”. Rappresenta il momento in cui il
bambino è maggiormente predisposto alla strutturazione delle capacità
coordinative. Le “capacità coordinative” intervengono in modo
importante nell’organizzazione , nel controllo e nella regolazione del
movimento.
In momenti differenti ( età maggiore di 12 anni ) sembra che il terreno
sia meno fertile per la strutturazione delle capacità coordinative , o
quanto meno vi siano tempi di apprendimento più lenti.
Psicologo
I nostri allenatori devono SAPERE e SAPER FAR FARE
SAPERE
conoscere la materia, sapere cosa si insegna.
Un aspetto assolutamente decisivo è come trasmettere
questo sapere: SAPER FAR FARE.
Il SAPER FAR FARE è ancora più decisivo, quando l’Istruttore
si trova ad operare con soggetti in età evolutiva.
Le competenze del SAPERE e del SAPER FAR FARE, sono
complementari, altrimenti il lavoro svolto in campo è
inadeguato.
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•
Avere competenza calcistica
Saper gestire le pressioni interne
Saper gestire le pressioni esterne
Dimostrare e saper trasmettere equilibrio in ogni momento
Avere passione per questo sport
Possedere e trasmettere credibilità sia nelle situazioni favorevoli che
in quelle sfavorevoli
L’allenatore deve avere un METODO per possedere
dei punti fissi nel suo comportamento professionale,
per avere dei riferimenti cui confrontarsi e relazionarsi,
per avere sicurezze proprie.
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Ogni lavoro o proposta esercitativa è conseguenza logica e frutto di quanto fatto in
precedenza e nello stesso tempo deve servire da base a quanto avverrà dopo
Rendere consapevoli i calciatori del «cosa» serve al loro miglioramento e del «come» e
«perché» fare una determinata cosa
Interessare e coinvolgere i calciatori durante gli allenamenti e nelle scelte di gioco
(stimolare la loro motivazione ed ottenere condivisione)
Variare e cambiare le proposte di lavoro pur mantenendo costante lo scopo (favorire
l’intensità di concentrazione dei calciatori per evitare la saturazione)
Essere chiari-concisi-completi sia nella comunicazione verbale che nella presentazione,
esecuzione e correzione delle esercitazioni
Non solo spiegare ma eseguire (far vedere), l’imitazione facilita l’apprendimento
Tenere conto delle diverse capacità di risposta e di reazione dei calciatori e dei vari
fattori che influenzano tali risposte
Instaurare una positiva interazione con i collaboratori sulla base di comportamenti
corretti, ben definiti e rispettosi dei ruoli
•CUCCIOLI/PICCOLI AMICI
GIOCARE PER CONOSCERE SE STESSI
•PULCINI
GIOCARE CON I COMPAGNI
•ESORDIENTI
IMPARARE A GIOCARE
•GIOVANISSIMI
SAPER GIOCARE
•ALLIEVI
GIOCARE PER “VINCERE”
ORIENTAMENTI PROGRAMMATICI GENERALI
Durante il periodo dell’attività di base i nostri obiettivi sono
maggiormente orientati verso le componenti tecnico
coordinative e il consolidamento degli schemi motori di base.
È necessario tenere presente che le abilità tecniche si
strutturano su una base coordinativa qualitativamente elevata.
ORIENTAMENTI PROGRAMMATICI GENERALI
Se nell’attività di base vi è una forte incidenza dei contenuti
orientati verso obiettivi di tipo tecnico coordinativo, con
l’inizio dell’attività agonistica (categorie GIOVANISSIMI e
ALLIEVI) andranno progressivamente aumentati i contenuti
relativi alla tattica individuale e collettiva, fino alla conoscenza
dei sistemi di gioco con relativi sviluppi.
LE FINALITA’ DELLA NOSTRA SCUOLA CALCIO
NON VINCERE MA FORMARE IL GIOCATORE
VINCERE AD OGNI COSTO
FORMARE
ASPETTO FISICO ATLETICO
 Privilegiare i giocatori precoci
nella struttura fisica anche se con
minore attitudine calcistica
 Privilegiare i giocatori precoci dal
punto di vista condizionale (fisicoatletico)anche se con minore
attitudine calcistica
 Privilegiare i giocatori con attitudini
calcistiche seppur tardivi nella struttura
fisica
 Privilegiare i giocatori con attitudini
calcistiche seppur tardivi nell’espressione
delle capacità condizionali
 Dare priorità all’allenamento
delle capacità condizionali in
funzione della prestazione
 Educare le capacità condizionali sia in
funzione della prestazione sia in un’ottica
preventiva
 Integrare l’allenamento delle capacità
condizionale con quello delle capacità
tecniche (preparazione fisica speciale)
NO
SI
VINCERE AD OGNI COSTO
FORMARE
ASPETTO TECNICO COORDINATIVO
Trascurare l’allenamento dei
gesti tecnici , dedicandovi poco
tempo (per esempio solo nel
riscaldamento)
Mettere in secondo piano
l’allenamento delle capacità
coordinative quale prerequisito
dell’apprendimento delle
capacità tecniche
 Dare centralità al gesto tecnico
ottimizzandone i programmi di
insegnamento-apprendimento
 Consolidare sistematicamente le
capacità coordinative, allenando il
gesto tecnico con tutte le varianti
NO
SI
VINCERE AD OGNI COSTO
FORMARE
ASPETTO TATTICO STRATEGICO
Scegliere un sistema di gioco che esalti i
pregi e mascheri i limiti del calciatore
Specializzare il sistema di gioco
Applicare il tatticismo
Utilizzare la formazione tipo
Specializzare nel ruolo
Ricercare il risultato numerico come
indicatore del successo(goal realizzati, punti
conquistati, posizione in classifica)
Porre attenzione alla prestazione collettiva
 Adottare un sistema di gioco improntato sullo
sviluppo dei duelli individuali e sui principi di gioco
nella fase di possesso e di non possesso di palla
 Variare il sistema di gioco
 Educare il pensiero tattico (vedere, capire,
scegliere)
 Utilizzare il tourn over nella scelta della
formazione
 Adottare l’intercambiabilità del ruolo
 Ricercare il miglioramento tecnico-tattico come
indicatore del successo (utilizzo degli scout tecnicotattici)
 Porre attenzione alla prestazione individuale
NO
SI
VINCERE AD OGNI COSTO
FORMARE
ASPETTO PSICOLOGICO
Operare una selezione in base ad
attitudini psicologiche “vincenti”
(determinazione, motivazione,
autostima, volontà)
Adottare buone relazioni con la squadra
e i calciatori solo in caso di vittoria
Educare pazientemente le attitudini
psicologiche vincenti (determinazione,
motivazione, autostima, volontà)
Incoraggiare e sostenere sistematicamente
anche in caso di risultati negativi
NO
ORIENTATI ALLA VITTORIA AD OGNI COSTO
• Ricerca immediata della profondità
• Verticalizzare il gioco attraverso il passaggio lungo
• Ricerca affrettata della conclusione
• L’azione viene costruita raramente dal basso attraverso passaggi corti
(per esempio: il portiere rilancia sempre lungo; sulle palle inattive prevale
l’uso della palla lunga)
• I centrocampisti vengono sistematicamente saltati dai lanci
• Le punte si propongono quasi esclusivamente in profondità
SI
ORIENTATI ALLA FORMAZIONE DEL CALCIATORE
• Cultura del possesso palla finalizzato e non fine a se stesso
• Tutti i giocatori, a partire dai difensori, toccano spesso la palla in situazione di
gara (consolidare la tecnica)
• Ricerca del gioco manovrato in ogni zona del campo
• Il portiere spesso da l’avvio all’azione offensiva
• I terzini costruiscono il gioco
• La manovra viene preparata dal basso anche attraverso la circolazione della palla
• Cambiare il fronte di gioco con frequenza alla ricerca di spazio
• I centrocampisti si propongono per ricevere la palla dai difensori, per poi leggere
il gioco e mettere in azione gli attaccanti
• Gli attaccanti si smarcano incontro, in appoggio ai centrocampisti e non solo in
profondità, per far giocare la squadra
• Il gioco del calcio è uno sport di situazione
• Queste situazioni sono molteplici , per certi aspetti infinite
• Per rispondere in modo corretto alle numerose situazioni della
partita è necessario usare una metodologia situazionale
• La situazione è il giusto ponte fra esercizio tecnico e partita
• Si deve partire da situazioni numericamente ridotte perché più facili
da comprendere (situazioni semplici)
• Per poi passare a situazioni di reparto
• E ricordate che soprattutto nella Scuola Calcio non si danno soluzioni
da ricordare , ma SITUAZIONI DA RISOLVERE !!
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