Gergo aggressivo giovanile
Le cause dei comportamenti degli adolescenti, soprattutto
nel linguaggio aggressivo nei confronti dei propri
coetanei sono molteplici: il degrado dell’ ambiente
sociale, le problematiche personali e familiari, ma in
particolare l’ assoluta mancanza di consapevolezza del
carattere offensivo e violento del proprio linguaggio
verbale e del corpo.
Linguaggio aggressivo dei giovani
a scuola
È sempre più diffuso tra i
giovani un linguaggio
aggressivo e offensivo nei
confronti dei propri
coetanei, anche a scuola,
dove di frequente i
ragazzi sono emarginati
per la loro diversità.
“Accirt”(Ucciditi):
una parola da noi
ragazzi usata senza
senso, con la finalità
o di mandare via
l’interlocutore o di
metterlo a tacere,
può ferire molto.
“Ricchiò” (Frocio):
una parola usata
superficialmente
contro ragazzi che
hanno caratteristiche
o movenze
genericamente
ritenute femminili.
OMOFOBIA
il carattere omofobo della nostra società può
manifestarsi in modi diversi, dalla battuta scherzosa sui
gay, alle offese verbali, fino alle minacce e alle
aggressioni fisiche contro questi. Moltissimi tra noi
adolescenti confessano di sentirsi a disagio in presenza
di gay o lesbiche o addirittura di non riuscire a non
prendersi gioco di questi. Altri ancora dicono di essere
disgustati, arrabbiati o indignati nel vedere due
omosessuali che si amano.
Cori razzisti negli stadi.
Durante le partite del Napoli vengono spesso esposti
striscioni razzisti contro la città partenopea e i suoi abitanti;
striscioni il cui significato va ben oltre l’ambito sportivo,
offendendo la dignità di un intero popolo.
Non sono rari i casi in cui la violenza verbale degli
striscioni sfocia in violenza fisica: dentro e fuori gli stadi
frequenti sono risse violente tra tifoserie diverse che
finiscono spesso in tragedia.
‘’I ricchioni che si fanno in strada e vorresti ammazzarli, froci.’’
Carosello- Milano Male- Emis Killa
Queste canzoni trasmesse
per radio vengono ascoltate
da molti ragazzi che poi
assumono atteggiamenti
violenti e omofobi!
Ciao
E tu chi sei,
una busta di
latte?!
Sei tu
che sei
“diversa”
Uh,guarda chi si vede…
un escremento che
cammina!
La diversità per molte persone è qualcosa di negativo, mentre è un valore, é
ricchezza.
Considerare una persona inferiore per il suo diverso colore della pelle è
stolto e discriminatorio perché siamo TUTTI DIVERSI.
Amanda Todd
Nadia
Cyberbullismo
In una dimensione quotidiana sempre più virtuale, anche i reati si spostano sul web. Si
può essere bulli anche su Facebook, via e-mail, con un sms. Il campo preferito del
cyberbullo è l’ambiente social, dove crea gruppi per disprezzare la vittima, posta foto
con insulti e rende pubblici dati privati. Una delle conseguenze del cyber bullismo è
l’isolamento della vittima.
Nadia
La conseguenza più tragica del cyberbullismo è il suicidio, come è accaduto alla
quattordicenne di Cittadella (PD), che, insultata ed esortata a darsi la morte su Ask, si è
gettata nel vuoto da un alto palazzo. Uccidere e uccidersi sono parole che ricorrevano
spesso nelle sue conversazioni sui social. La sua non era una posa, ma un dolore vero,
che l’aveva spinta all’autolesionismo: si stupiva di se stessa quando sorrideva, come se
il sorriso la rapisse da una costante situazione di tristezza. Eppure utilizzava un'icona a
fare da sfondo ai suoi pensieri di morte: l'immagine in bianco e nero di una donna che
tiene un cartello con la scritta “help”, aiuto. L'ultima richiesta d'aiuto, in fondo, l'aveva
lasciata nella lettera alla mamma, dove aveva scritto: “Vado a buttarmi al Palace”.
.
Amanda Todd
Amanda Todd ha caricato su YouTube un video in cui racconta le esperienze subite da vittima di
bullismo. Spiega che a 12 anni, usando una videochat per conoscere persone nuove, è stata
contattata da un estraneo che l'avrebbe convinta a fotografarsi col seno nudo. Il cyberbullo ha
pubblicato la foto. Un gruppo di ragazzi, dopo aver visto le foto, ha attaccato Amanda fuori scuola,
gridandole insulti e picchiandola, finché lei non è rimasta a terra. Dopo quest'evento Amanda ha
tentato il suicidio, bevendo candeggina, ma è stata salvata. Tuttavia non è riuscita a dimenticare;
infatti ha cominciato ad autolesionarsi. Il 10 ottobre 2012 si è suicidata impiccandosi.
.
Quest’ immagine è la copertina di un video nel quale si vedevano tre
adolescenti che si insultano pesantemente tra di loro, ma dopo un
momento di silenzio iniziano a ridere di ciò che hanno detto senza
dargli importanza … Secondo noi la loro reazione dovrebbe essere
un esempio per tutti noi giovani che non ci dobbiamo far
condizionare da ciò che dicono o pensano gli altri.
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