Non seguono più di dieci minuti!
Non si concentrano!
Si distraggono facilmente!
Non hanno capito niente!! Ho spiegato più
volte lo stesso argomento!
Fenomeno diffuso nella società di oggi (adulti,
bambini ed adolescenti).
Si vive in una società di suoni e rumori, di immagini, di
messaggi che conduce la maggior parte delle persone
a sentire/udire senza ascoltare.
Si assumono così atteggiamenti passivi che non
consentono di distinguere ciò che è futile da ciò che è
invece rilevante.
Maria
13 maggio 2011
Predisposizione ad un ascolto passivo.
In famiglia le occasioni di dialogo sono ridotte, se non
assenti. Quando ci sono, si privilegia il parlato, dando
per scontato la capacità di ascolto. Si presume che si
sappia ascoltare.
Il codice visivo-iconico acquista sempre più
un’importanza fondamentale nella comunicazione.
Implicazioni nelle modalità di apprendimento.
Maria
13 maggio 2011
A scuola non sempre si educa all’ascolto.
Per imparare ad ascoltare occorre insegnare ad
ascoltare.
Quest’obiettivo si raggiunge in maniera graduale e
progressiva attraverso una pianificazione curricolare
che investa il processo formativo dello studente a
partire dalla scuola dell’infanzia fino al termine della
scuola secondaria di II grado
Maria
13 maggio 2011
L’ascolto non è un atto passivo ma costruttivo: chi
ascolta non recepisce soltanto messaggi, mette in atto
azioni mentali quali la comprensione dei differenti
sensi trasmessi ( reali e metaforici), rileva rimandi ed
allusioni, opera inferenze, ricerca collegamenti per
colmare vuoti logici, interpreta segni visivi e sonori, etc.
Investe capacità di comprensione (aspetto cognitivo)
Maria
13 maggio 2011
Perché i ragazzi non ascoltano?
I motivi non sono sempre legati all’incapacità
psicologica o emotiva di decentrarsi da parte dei
ragazzi.
Vi sono altri fattori, quali ad esempio.
La scarsa attenzione ad una didattica dell’oralità.
L’identificazione dell’ascolto con lo stare zitti ad
ascoltare chi parla.
Maria
13 maggio 2011
Il silenzio è talvolta una difesa al bombardamento di
sollecitazioni sonore e visive a cui siamo esposti.
Ascoltare con attenzione non serve, quando non si può interagire ( TV, altro)
La frequenza di pratiche didattiche che non sempre
tengono conto delle difficoltà che chi ascolta incontra
per capire.
Linguaggi e contenuti usati a scuola. Linguaggi tecnici
/specialistici, contenuti di livello formale elevato,
argomenti non motivanti.
Rassegnazione ad accettare la spiegazione quotidiana,
di cui si comprende ben poco.
Ciò induce nei ragazzi l’abitudine a sentire senza
ascoltare a fondo.
Centrale è la relazione educativa: dialogica, fatta di
scambi reciproci e la didattica di tipo laboratoriale.
Liberamente adattato da Sergiacomo, cit.
Processi mentali
dell’ascolto
Processi mentali dell’ascolto
Restrizione
Riconoscimento
Distinzione e identificazione dei
simboli sonori.
Percezione dei fonemi isolati o
delle sillabe che non ci porta
necessariamente al riconoscimento
e alla comprensione delle parole.,
a meno che già si conoscano o si sa
a cosa si riferiscono.
Quando ascoltiamo operiamo
delle restrizioni, ci mettiamo in
attesa della parola che segue
a quella ascoltata.
Quest’attività mentale
coinvolge l’ambito semantico,
sintattico e fonologico.
Maria Piscitelli
13 maggio 2011
Processi mentali dell’ascolto
Restrizione
I giocattoli …
e non i giocattoli dove
Vai a..
E non Vai a .. il libro
Per..
Perché.. Attesa probabile: interrogativa, tono ascendente.
Maria Piscitelli
13 maggio 2011
Processi mentali dell’ascolto
Processi mentali dell’ascolto
Comprensione
Organizzazione
Ricombinazione delle parole in un
discorso, secondo la familiarità
delle strutture linguistiche di un
enunciato.
Collocazione delle parole.
Non giocare con la palla in casa.
In casa non giocare la palla con.
Processo finale, implicato nei
momenti precedenti.
Si comprende se si sa cogliere
il pensiero che le parole
veicolano, superando ostacoli
di ordine linguistico.
Differenza tra capacità
linguistiche dell’emittente e
del ricevente.
Maria Piscitelli
Processi mentali dell’ascolto
Comprensione
Chi ascolta deve saper collocare il messaggio nell’ambito delle
proprie conoscenze richiamandole alla memoria per selezionare,
anticipare e verificare le notizie che gli vengono date.
Dopo aver compreso i contenuti è necessario individuare i punti
che nell’intenzione di chi parla sono i più importanti,
concentrandosi su un numero ristretto di enunciati, quelli
essenziali, separandoli dalle altre parti del discorso cha hanno la
funzione di collegare o di elaborare e amplificare il tema centrale.
( L. Sergiacomo, Lingua italiana, Guida all’ascolto, Milano, Mursia, 1994)
Maria Piscitelli
L’ascolto non implica soltanto l’aspetto cognitivo, ma
anche altri aspetti di tipo affettivo-relazionale.
Decentramento, rispetto ed accettazione dell’altro.
Maria
13 maggio 2011
Aspetti linguistici
Focalizzare gli aspetti
paralinguistici, il linguaggio dei
gesti
Rilevare alcuni tratti del codice
orale
Individuare elementi più
propriamente linguistici
(lessico, organizzazione sintattica,
registri, funzioni, ecc.)
Ricercare espressioni di effetto
Ricostruire produzioni di senso
Aspetti cognitivi
Cogliere le informazioni
essenziali
Compiere inferenze
Operare specificazioni
Confrontare e collegare
nuove conoscenze con
quelle che possiede già
 Classificare
Generalizzare
Maria Piscitelli
13 maggio 2011
Aspetti relazionali
Usare il linguaggio per mantenere la
relazione con altri
Rispettare il punto di vista altrui
Cooperare per costruire pezzi di conoscenza
Interagire riprendendo affermazioni di altri
Intervenire tenendo conto del contenuto
linguistico
Rispettare il proprio turno di intervento
Maria Piscitelli
Imola, 30 marzo 2011
Vari sono i modi di ascoltare
Egocentrico
Empatico
Critico/ valutativo:
Liberamente adattato da Sergiacomo, cit.
Da qui discendono i vari tipi di ascolto:
Distratto
Attento ( pre-ascolto)
Finalizzato/selettivo: conoscenza degli scopi per cui si
ascolta.
Creativo: partecipazione e cooperazione dell’allievo per
risolvere problemi, arricchire esperienze comunicative.
Critico: ascolto consapevole e motivato, conoscenza degli
argomenti, valutare gli scopi di chi parla, considerare i
diversi punti di vista, etc..
Liberamente adattato da Sergiacomo, cit.
Le competenze dell’ascolto
Competenza tecnica
o fonologica
Competenza
lessicale/semantica
Capacità di riconoscere tutti gli
elementi significativi di un testo
Le competenze dell’ascolto
Competenza pragmatica
Saper collocare il messaggio
ascoltato entro il suo contesto,
riconoscendone gli scopi impliciti
ed espliciti
Competenza testuale
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al
termine della scuola primaria
L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni
e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari…)
attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati
in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi
funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne
individua il senso globale e/o le informazioni principali,
utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza
della scuola primaria
Ascoltare e parlare
•Interagire in una conversazione formulando domande e
dando risposte pertinenti su argomenti di esperienza diretta.
•Comprendere l’argomento e le informazioni principali di
discorsi affrontati in classe.
•Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando di
saperne cogliere il senso globale.
•Raccontare oralmente una storia personale o fantastica
rispettando l’ordine cronologico e/o logico.
•Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o
un'attività che conosce bene
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola
primaria
Ascoltare e parlare
Cogliere l'argomento principale dei discorsi altrui. Prendere la parola negli
scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di
parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti.
Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e
chiaro, rispettando l'ordine cronologico e/o logico e inserendo elementi descrittivi
funzionali al racconto.
Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la
propria opinione su un argomento con un breve intervento preparato in
precedenza.
Comprendere le informazioni essenziali di un’esposizione, di istruzioni per
l’esecuzione di compiti, di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini...).
Organizzare un breve discorso orale su un tema affrontato in classe o una breve
esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine
della scuola secondaria di primo grado
 L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse
situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e
scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha
maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno
strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo
utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su
problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
 Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per
collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi,
nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di
diverse soluzioni di un problema.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola
primaria
Ascoltare e parlare
Riconoscere, all'ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico.
Intervenire in una conversazione e/o in una discussione rispettando tempi e turni
di parola, tenendo conto del destinatario ed eventualmente riformulando il
proprio discorso in base alle reazioni altrui.
Raccontare oralmente esperienze personali selezionando informazioni
significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logicocronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro
adeguato all'argomento e alla situazione.
Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e
presentando in modo chiaro l’argomento: esporre le informazioni secondo un
ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all'argomento e alla
situazione, controllare il lessico specifico, precisando fonti e servendosi
eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici).
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola
secondaria di primo grado
Ascoltare e parlare
Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo da ascoltare mettendo in atto
strategie differenziate (ad esempio se si tratta di una relazione, di una
conferenza o di una spiegazione cogliere le espressioni che segnalano le diverse
parti del testo).
Ascoltare testi prodotti e/o letti da altri, in situazioni scolastiche e/o trasmessi dai
media, riconoscendone la fonte e individuando: scopo, argomento e informazioni
principali, punto di vista dell’emittente.
Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione durante
l’ascolto (presa di appunti per seguire lo sviluppo di un discorso utilizzando
abbreviazioni, parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e dopo
l’ascolto (rielaborazione degli appunti presi per riutilizzarli anche a distanza di
tempo).
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Ascolto e parlato. Quali competenze?