LA DOMANDA DEL LAVORO NELLA
SOCIETÀ DEI SERVIZI
Sociologia del Lavoro e delle
Organizzazioni
15.04.2015
DIVERSI PERCORSI DELLA TERZIARIZZAZIONE
 Perché crescono i servizi? Varie ipotesi…
 Servizi alle imprese e specializzazione organizzativa
 Servizi per le persone: privati o collettivi
I tre modelli della terziarizzazione:
a) forte carico fiscale e servizi pubblici largamente diffusi (Svezia)
b) carico fiscale medio alto e più trasferimenti monetari alle famiglie che servizi sociali (paesi
europei)
c)
basso carico fiscale e servizi finali affidati al settore privato (Stati Uniti e Giappone
DIVERSI PERCORSI DELLA TERZIARIZZAZIONE
 Da cosa dipendono i processi di terziarizzazione?
 natura del welfare state
 relazioni industriali
 modelli di famiglia e stili di vita prevalenti
 Ogni mutamento economico o tecnologico è profondamente «radicato» nelle
strutture delle relazioni sociali.
E IL CASO ITALIANO DOVE SI COLLOCA?
 Trasferimenti monetari alle famiglie, diffusa autoproduzione dei servizi personali e
assistenza nella famiglia allargata
 Eccesso di impiego pubblico?
 Dalla scarsa occupazione nei servizi intermedi (alta tecnologia e occupazione più
qualificata) ad una crescita negli anni ‘90 e 2000
 Crescita di turismo, servizi domestici, servizi sociali e personali
 Le differenze territoriali (settore pubblico)
TERZIARIZZAZIONE E LIVELLO
DELL’OCCUPAZIONE
 Maggiore terziarizzazione = più elevato tasso di occupazione
 Italia: tasso di occupazione inferiore per le fasce deboli (giovani, donne, adulti con più di
55 anni). Perché la distanza con gli altri paesi è un po’ minore…?
 Tasso di occupazioni e differenze territoriali
 La grave situazione del Mezzogiorno: deficit occupazionale e arretratezza storica
dell’occupazione nell’industria manifatturiera
COME SI PUÒ AUMENTARE L’OCCUPAZIONE?
 Considerare il tasso di occupazione (e non quello di disoccupazione): un cambio di
paradigma, il tasso di disoccupazione non è abbastanza rappresentativo
 L’ambizioso obiettivo dell’Unione Europea: nel 2020 tasso di occupazione al 75% (più
obiettivi circa il livello di istruzione, investimenti in ricerca e riduzione della povertà)
 L’occupazione femminile, come obiettivo simbolico e relazionale, fa i conti con
l’orientamento culturale
 L’occupazione degli adulti con più di 55 anni e la rilevanza del tasso di istruzione
COME SI PUÒ AUMENTARE L’OCCUPAZIONE?
 La proposta dell’UE: far crescere il settore dei servizi
 La crescita dei servizi sociali e personali è legata alla disponibilità di reddito da parte
delle famiglie, al costo dei servizi e ai vincoli di tempo
 Attivare il circuito virtuoso dell’occupazione
 Modello americano e modello europeo
 Il rischio di una società polarizzata
DALLA CLASSE OPERAIA «CENTRALE» AL LAVORO MANUALE
NON OPERAIO
 L’innovazione tecnologica e la distinzione tra operai e impiegati
 L’industrializzazione in Italia e il declino dell’operaio
 L’operaio dei servizi: una nuova figura nel mercato del lavoro
 Analogie e differenze tra operai di ieri e operai di oggi
 Chi sono gli operai dei servizi? > Giovani, donne di mezza età, immigrati
LA QUALIFICAZIONE DEL LAVORO IN UNA
PROSPETTIVA COMPARATA
 La divisione internazionale del lavoro
 Struttura dell’occupazione per livelli professionali (tab. 1.6)
 Grandi differenze tra i paesi europei nella composizione dell’occupazione per livello
professionale come frutto della diversa struttura produttiva per settore economico
 Il peso delle professioni intellettuali e tecniche (tab. 1.7)
Il recupero dell’Italia sulla qualità professionale dell’occupazione nella seconda metà
degli anni ’90 (Fig. 1.6-1.7)
LA QUALIFICAZIONE DEL LAVORO E IL CASO
DELL’ITALIA
 Terziarizzazione e nuova occupazione
 Maggiore partecipazione dei giovani e delle donne
 Professioni precarie, soprattutto all’inizio
 Migliore qualità dell’occupazione: crescita e battuta d’arresto
 Occupazione civile per livelli professionali in Italia: variazioni dal 1995 al 2003
(tab. 1.11)
NUOVE PROFESSIONI E NUOVE COMPETENZE
 L’impatto dell’informatica
 La richiesta di competenze gestionali e sociali
 L’importanza dei saperi impliciti: competenze cognitive, relazionali e affettive (che non sia
acquisiscono attraverso un apprendimento formale)
 Le aree professionali più importanti di quelle merceologiche o della tecnologia
a.
Fabbricazione, trattamento dei dati, gestione e amministrazione, ricerca e sviluppo, finanza,
ingegneria e manutenzione, vendita, alta direzione
b.
Fenomeno che riguarda le fasce più qualificate e innovative
c.
Indebolimento delle gerarchie aziendali
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21 La società dei servizi