1. La nascita e lo sviluppo storico dei tagliolini
2. Ingredienti
3. Composizione chimica
4. Composizione pasta
5. Conservazione
Storia dei tagliolini
Quand’è nata la pasta ?
La pasta è nata circa 7.000 anni fa,
quando l’uomo, abbandonata la vita da
nomade, inizia a coltivare la terra,
scoprendo il grano. Iniziarono a macinare
il grano, ad unirlo con l’acqua e infine far
cuocere l’impasto sulle pietre roventi.
La leggenda narra che Marco Polo avrebbe portato dalla Cina, oltre a molte
meraviglie, anche gli spaghetti nel 1295.
Ingredienti
Farina 00
Sale (NaCl)
Uova
Composizione della farina
Calorie
kcal
340
Calorie
kj
1424
Grassi
g
2.5
Carboidrati
g
71.97
Proteine
g
13.21
Fibre
g
10.7
Zuccheri
g
0.41
Acqua
g
10.74
Amido
g
57.77
Ceneri
g
1.58
accheroni
Composizione della pasta
Quantità per 100 grammi
Calorie 371
Lipidi 1,5 g
Acidi grassi saturi 0,3 g
Acidi grassi polinsaturi 0,6 g
Acidi grassi monoinsaturi 0,2
g
Acidi grassi trans 0 g
Colesterolo 0 mg
Sodio 6 mg
Potassio 223 mg
Glucidi 75 g
Fibra alimentare 3,2 g
Zucchero 2,7 g
Conservazione
Pasta fresca
(fatta in casa)
La pasta fresca, al contrario, viene preparata
e immediatamente consumata, senza subire
alcun tipo di essicazione: il contenuto di
umidità è superiore del 30% circa rispetto
alla pasta secca, cosa che la rende
attaccabile da batteri e muffe. La pasta
fresca che non subisce nessun tipo di
trattamento va dunque conservata in
frigorifero ed ha durata limitata a qualche
giorno.
Pasta essiccata
(industriale)
La pasta in assoluto più conosciuta e
consumata in Italia è quella secca, la
pasta che tutti gli italiani consumano
quotidianamente o quasi. Questa
tipologia è ottenuta tramite essicazione
del prodotto finito, cioè rimozione per
evaporazione di una parte dell'acqua in
esso contenuta, fino a raggiungere un
tasso di umidità inferiore al 14%, oltre al
quale il prodotto è inattaccabile dagli
agenti biologici. Per questo motivo la
pasta secca ha una conservazione di
molti mesi.
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