L’avvio della Riforma nelle scuole primarie del Lazio A cura di Giovanna Proietti Ispettrice Tecnica Attività di formazione Legge 53/03 Iniziative di sostegno all’avvio della riforma D.M. 61/03 Art 1 Art 2 Iniziative di formazione finalizzate all’INNOVAZIONE Iniziative di formazione per la lingua inglese e l’informatica PROGETTO NAZIONALE Specifiche azioni di formazione in servizio per l’introduzione generalizzata dell’alfabetizzazione inglese ed informatica Piano delle OPPORTUNITÀ LIVELLI DI ATTUAZIONE Piano delle GARANZIE Iniziative finalizzate all’ INNOVAZIONE (Art 1. DM 61/03) Promozione di un PROGETTO NAZIONALE DI INNOVAZIONE È rivolto alle classi 1° e 2° scuola primaria Vuole avviare ‘talune’ innovazioni È limitato ai contenuti delineati dalle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati L’adesione al progetto: – È deliberata dalle scuole – Si inquadra nell’ambito dell’Autonomia Art. 11 DPR 275/99 – Tiene conto delle attese delle famiglie e delle realtà locali L’attivazione di nuovi modelli relativi alla organizzazione della didattica è rimessa alla autonomia delle istituzioni scolastiche. Gli interventi formativi per il processo di innovazione nel LAZIO (con riferimento agli aspetti metodologico/didattici ed alle innovazioni delineate nelle Indicazioni Nazionali) La Direzione Regionale del LAZIO assicura uno specifico sostegno all’innovazione: a) Prioritariamente – alle istituzioni scolastiche che aderiscono al b) Secondariamente – alle altre istituzioni scolastiche che, pur non progetto nazionale di innovazione (Art 1. DM 61/03) aderendo al progetto nazionale, sono chiamate a partecipare ai processi innovativi in atto e che vanno supportate nel confronto critico e dialettico delle esperienze realizzate, nella loro riflessione ed analisi critica, nella partecipazione al dibattito in corso. Per la realizzazione di ciò la scuola primaria del Lazio può disporre di una serie di risorse finanziarie (previste dalla CM n. 66/03) che la Direzione Regionale Lazio ha inteso “privilegiare” (il 50% in più) rispetto a quelle degli altri ordini di scuole. Le AZIONI: Per garantire percorsi di conoscenza dei processi innovativi sono stati programmati: Ambiente di apprendimento on-line relativo ai contenuti delle Indicaz. Nazionali (Piattaforma PUNTO EDU http://www.indire.it) Allo scopo di: sostenere le innovazioni sviluppare il confronto Valorizzare le esperienze didattiche Favorire la interattività tra i docenti Secondo il modello e-learning integrato (a cura dell’INDIRE) che prevede: Laboratori tematici Forum Laboratori sincroni Materiali di studio Area condivisione esperienze Al quale le scuole possono: Autonomamente inscriversi Liberamente partecipare Direttamente designare i tutors che animeranno gli incontri in presenza e che formeranno le classi virtuali Incontri di informazione/ formazione in presenza Regionale Promossi autonomamente dalla Dir.Reg., d’intesa con Univ., IRRE, Ass. Provinciale Promossi dai C.S.A con aggregazioni di reti di scuole e recupero di reti di scuole già attrezzate. Locale Promossi dalla singola scuola o da scuole tra loro consorziate A livello Allo scopo di: Costruire insieme i percorsi Sviluppare un programma di attività formative promosse dall’amministrazione e progettate dalle scuole Realizzare itinerari significativi di studio e ricerca Confrontare le esperienze ed analizzarle criticamente Favorire il dialogo con gli esperti Messa in linea dei materiali didattici elaborati dalle scuole sperimentali www.lazio.istruzione.it Attività di consulenza e di sostegno alle scuole con interventi ordinari di dirigenti tecnici, dirigenti scolastici, IRRE, esperti, etc. Conclusioni: Per l’area di sostegno ai processi di innovazione: 1. Ci sono orizzonti aperti (la decretazione delegata è ancora in corso di approvazione) 2. C’è l’autonomia (Regioni, Scuole, Collegi) 3. Ci sono oggetti pedagogici certi (la centralità dell’alunno, la continuità, i laboratori, il portfolio, etc.) 4. Non c’è un progetto rigido, ma una serie di opportunità da utilizzare in maniera flessibile. Non possiamo non partecipare al dibattito in corso tenendo presente: a) La necessità di un equilibrio tra percorsi aperti e prestabiliti b) L’importanza del confronto in presenza (per alimentare lo scambio tra scuole) c) L’utilità d’interventi integrativi (oltre l’on-line) d) L’opportunità di coinvolgere tutti docenti in un progetto di sviluppo professionale. Conclusioni: La messa a punto di un programma di attività che includa i contenuti delle indicazioni nazionali, l’inglese, l’informatica, ma anche il decreto legislativo sulla riforma approvato, in prima lettura, dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 12 settembre scorso, rappresenta una direzione di senso per continuare a comprendere e migliorare i processi di riforma in atto.