Tommaso Vignotto e Mauro Magnani 1c
La preistoria
La prima forma di musica degli uomini
primitivi serviva per accompagnare le
loro danze propiziatorie alla caccia.
Indossavano braccialetti fatti di ossa di
metallo. Nel tempo appariranno anche i
primi tamburi fatti di tronco d’albero e
pelle di animali e flauti in legno con pochi
fori ricavati dal bambù. Costruirono
strumenti sempre più evoluti, arrivando
addirittura allo xilofono, in grado di
eseguire suoni diversi.
L’ Oceania
I popoli oceanici, detti aborigeni, erano divisi in tante tribù. Vivevano
di caccia spostandosi continuamente nel territorio. Per essi la musica
era molto importante perché accompagnava riti sacri e magici che
consistevano nell’adorare i totem, cioè figure di animali o vegetali
che rappresentavano le divinità. I loro strumenti erano: conchiglie,
trombe, tamburi fatti con pelli di squalo. Inventarono anche il
didgeridoo, un caratteristico strumento a fiato (qui sotto). Inoltre
si accompagnavano con la voce in brevi canti.
I greci
I greci conoscevano numerosi canti, che narravano le vicende dei loro eroi:
Ulisse, Enea e Achille. Il più famoso cantore-poeta era omero. Egli si
accompagnava suonando la cetra. L’altro strumento greco molto importante
era l’aulos (flauto). La civiltà greca si distingue per la sua creatività e per
il livello raggiunto di evoluzione musicale: stretto era il legame tra musica
e poesia. Le occasioni in cui venivano eseguite le musiche erano: spettacoli
teatrali, feste e banchetti, riti religiosi e occasioni militari.
I greci hanno inventato la nostra attuale scala musicale. All’inizio erano scale
di quattro suoni (tetracordi), poi sono stati unificati in unica scala da otto
suoni
La Cina
I cinesi attribuivano una grande importanza alla musica perché le davano
un potere magico; pensavano infatti che la musica potesse influenzare
i nostri stati d’animo. I cinesi classificano gli strumenti musicali a seconda
del materiale in cui sono costruiti: pietra, pelle, legno, bambù e seta.
Le musiche venivano eseguite durante le cerimonie di corte ed erano
accompagnate da danze.
L’ Islam
L’islam è la terza grande religione monoteista, dopo
l’ebraismo e il cristianesimo. Nell’antichità l’impero
islamico comprendeva una popolazione in cui convivevano membri della religione
cristiana, ebraica e islamica in reciproca tolleranza. Lo strumento più
caratteristico dell’islam è il liuto, (una specie di chitarra). Altri strumenti sono è
tamburelli e sonagli. Nella religione islamica la recitazione del Corano è cantata
e si basa su una serie di regole che riguardano la durata delle sillabe, il timbro
vocale vibrato e la durata dei silenzi.
l’ africa
L’Africa è costituita da una serie di tribù, ciascuna con una specifica cultura
musicale, anche se non mancano punti in comune. Per gli africani la musica
è una componente necessaria e importante della vita. Gli africani utilizzano
le loro musiche nei seguenti momenti: musiche da lavoro (rematori, taglialegna);
ninne-nanne; musiche per cerimonie, come le sepolture e le feste e musiche
per i momenti di svago. Il cuore della musica africana è il ritmo, quindi gli
strumenti più caratteristici sono a percussione, come tamburi, sonagli, gong
(di legno), e poi campane tubolari di legno.
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Antiche civiltà musicali