Ciberspazio
Caratteristiche:
• Spazio sociale di relazioni.
• E’ reso possibile dalla presenza di reti telematiche digitali.
• Comunicazione distribuita (molti-molti).
• Presenza di comunicazione sincrona oltre che asincrona.
• Conpresenza di media testuali e media visuali con aggiunta di
potenzialità non verbali (segni paralinguistici legati alla visione e alle
metafore della realtà).
• Creazione di comunità virtuali a
sostituzione/integrazione/rafforzamento di quelle reali.
• Adattamento alle caratteristiche del medium.
• Comportamenti disfunzionali.
• Sovraccarico informativo.
Ciberspazio (McFadden)
Il ciberspazio è definito come uno spazio informativo avente le
seguenti proprietà:
• 1) E' connesso da una rete di canali per lo scambio di
informazione, e questi canali sono affidabili.
• 2) Ci sono agenti che hanno la facoltà di modificare l'informazione,
e protocolli condivisi per lo scambio di informazioni fra agenti. Gli
agenti possono essere o no parte dello spazio informativo, e
possono interagire o no col mondo esterno. In sostanza, gli agenti
possono essere persone (o alter-ego di persone all'interno dello
spazio informativo), ma anche programmi capaci di muoversi
autonomamente nello spazio informativo.
• 3) Ci sono inoltre agenti che possono trasformare, astrarre e
rappresentare l'informazione nel ciberspazio in modo tale che gli
uomini possano averne esperienza in modi analoghi a quelli in cui
hanno esperienza dello spazio e degli oggetti quotidiani del mondo.
Ritroviamo qui l'idea di uno spazio modellato sulle caratteristiche
dello spazio reale.
Definizioni di Cyberspazio su Internet:
Il cyberspazio o ciberspazio (in inglese cyberspace) è un ambiente
virtuale che mette in comunicazione i computer di tutto il mondo in un
unico network che permette agli utenti di interagire tra loro.
it.wikipedia.org/wiki/Cyberspazio
Termine coniato da William Gibson nel suo romanzo "Neuromancer", in
cui si narra di interconnessioni dirette tra computer e cervello. Indica
genericamente il mondo delle comunicazioni supportato da sistemi
informatici.
www.otoresearch.it/cms/index3.php
Identifica l'esperienza percettiva che una persona vive attraverso il
computer. Il Cyberspazio non ha distanze e quindi permette collegamenti
in cui non vi è la dimensione spaziale, questo anche grazie a Internet con
la quale non vi sono differenze di tempi e di costi fra il collegamento con
un un sito o con un altro. www.isnp.it/manuali/glossario.htm
Nome correntemente usato per descrivere l'universo delle risorse
d'informazioni disponibili attraverso le reti di computer. Per i cyberpunk,
è una sorta di Matrice elettronica, un mondo parallelo a quello reale fatto
per essere esplorato attraverso strade elettroniche. ...
www.poweb.it/POWEB/glossario%20di%20internet/dizionario_info_C.htm
Le 3 dimensioni del Ciberspazio
• Fisico: il ciberspazio è una rete di computer in grado di comunicare
e interagire tra loro.
– Implica l’esistenza di una elevata tecnologia sia nei nodi della
rete (i computer) sia nei cammini (canali) della rete stessa.
– Tutti nodi della rete devono essere identificati in modo univoco.
– La tecnologia deve essere in grado di offrire una velocità e
capacità di trasmissione adatta anche all’esigenze della
trasmissione di testi multimediali.
– Alcuni nodi della rete interagiscono molto pesantemente con
altri, quindi hanno caratteristiche e funzioni molto diverse.
– La rete deve essere affidabile.
Le 3 dimensioni del Ciberspazio
• Simbolico: l'insieme dei significati convenzionali trasmessi in un
luogo virtuale in cui all'interno l'utente può incontrare altre persone e
sviluppare relazioni,
– in questo luogo l‘attore può confrontarsi con la propria identità
reale con altre identità reale (note o potenzialmente note)
– può anche assumere un'identità virtuale (diversa dalla propria
identità) e sperimentare nuovi modi di agire.
– Il concetto di identità reale e virtuale e la sovrapposizione e il
passaggio dall’una all’altra durante la relazione.
– Luogo di incontro mascherato dalle identità che ciascuno decide
di assumere.
– L’identità virtuale (non controllata) consente azioni che
normalmente nessuno agirebbe.
• Il tipo e il modo della relazione dipendono molto dal contesto nel
quale si agisce
Le 3 dimensioni del Ciberspazio
• Pragmatico: uso che ne viene fatto. Strette relazione con le
dimensioni fisica e simbolica perché l’uso che viene fatto dipende
dall’affordance (opportunità) dell’artefatto e i significati che esso è in
grado di veicolare.
• E’ fondamentale l’usabilità dell’interfaccia.
• La possibilità di raggiungere lo scopo in tempi e modi soddisfacenti.
• La possibilità di produrre emozioni che sono in grado di far
procedere o terminare il processo comunicativo.
Adattamento al medium
• Comunicare con le dita è lento, rarefatto.
• Nascita di un nuovo linguaggio sintetico che bisogna conoscere per
comunicare ed essere accettati.
• Difficoltà nell’instaurare una comunicazione dialogica. Non è chiara
o manca l’alternanza dei turni di parola.
• Mancanza di elementi metacomunicativi.
• Non sempre è presente la volontà di collaborare e cooperare nello
scambio informativo (si può abbandonare senza troppi problemi).
• Spesso l’unica cosa che conta è esserci senza in realtà aver voglia
di dire qualcosa.
Identità fittizie
• Non sempre è garantita l’identità reale dei soggetti che comunicano.
• Spesso l’unico modo per capire con chi si sta comunicando è
analizzare ciò che si scrive (io sono o voglio apparire quello che
scrivo).
• Uso di identità fittizie, in particolare di genere, per capire gli scopi e i
fini dell’interlocutore.
• Diffidenza nel rivelare troppo di sé stessi.
• Comportamenti aggressivi (flaming: espressioni forti e insulti,
bombing: intasamento dello spazio comunicativo).
• Comportamenti illegali (hacking: violazione e danneggiamento di
sistemi informatici, phising: estorsione con inganno di informazioni).
• Abuso nel distribuire l’informazione (spamming: messaggi
indesiderati).
• Scambio illegale di materiale protetto da copyright.
• Tentativi di inserire regole di comportamento (netiquette).
CMC (Computer Mediated Communication)
Il modello comunicativo nel ciberpazio.
Problemi di base:
• percezione di sé stessi e degli altri;
• effetti di una comunicazione in grado di raggiungere
istantaneamente qualsiasi luogo in modo semplice per l’utente;
• comunicazione basata quasi interamente sul testo, dunque priva di
comportamenti e codici non verbali;
• mancanza di informazioni relative alla propria identità e ad
un'accentuazione dell'anonimato che può portare a comportamenti
antisociali.
• La CMC si può considerare una conversazione virtuale, cioè una
conversazione che manca di elementi normativi o regole che
possono garantire un’interazione efficace.
Esempio: http://www.biblio-net.com/forum/index.php?showtopic=3887
Teorie – RSC (Reduced Social Cues)
• Indicatori sociali ridotti: vede l’interazione sociale via Internet
come un’interazione limitata a causa della ridotta “capacità di
banda” (cioè la quantità di informazioni veicolabili nell’unità di
tempo), con conseguente mancanza di alcuni importanti canali
comunicativi che supportano quello verbale.
• La limitazione è intrinseca al medium comunicativo stesso e riduce
gli elementi relazionali nel processo comunicativo perché priva degli
elementi metalinguistici tipici della comunicazione faccia a faccia.
• E’ stata riferita ai media testuali che essendo ridotti sono adatti ai
limiti del mezzo ma non sono in grado di sostenere efficacemente le
relazioni interpersonali.
• Discontinuo coinvolgimento emozionale (forte all’inizio ma che si
può spegnere improvvisamente).
Teorie - RSC
• Conseguenze:
– Isolamento dalle regole sociali, quindi libertà da critiche e
controlli.
– Tendenza alla violazione delle regole a causa della mancanza di
controllo e conseguente possibilità di comportamenti
disfunzionali/asociali.
– I media testuali non sono in grado di reggere a fondo e nel
tempo i rapporti interpersonali.
– A livello più ampio possono favorire la democrazia grazie
all’effetto equalizzatore (democratico?) sulle norme sociali e una
maggiore partecipazione dei soggetti alle decisioni.
Teorie – SIDE (Social Identity De-Individual) Model
• Modello di identità sociale de-individualizzata (distinzione tra
identità personale e identità sociale).
• Rifiuta l’effetto equalizzatore di RSC.
• Distinzione tra “media richness” e capacità di trasmissione indici
sociali, quindi, indipendenza tra quantità di informazione trasmessa
e quantità di indici sociali; questi possono essere notevolmente
compressi o assunti da altri contesti.
• Riferimenti a “identità sociale” e “auto-categorizzazione”. Diversi Sé
formati da identità personale e identità sociale convivono e sono
rivelati dal contesto (diversi ruoli sociali utilizzati a seconda delle
occasioni).
Teorie – SIDE (Social Identity De-Individual) Model
• Se il contesto inserisce i singoli individui come attori allora
acquisisce importanza la loro identità personale; se il contesto
enfatizza l’identità sociale allora gli attori osservano particolarmente
le norme e regole del gruppo al quale fanno riferimento.
• Due sono gli effetti che si possono realizzare sugli individui,
secondo le norme sociali:
– comportamenti asociali (bassa osservanza delle norme sociali) e
comportamenti ipersociali (alta osservanza delle norme sociali).
– Le norme sociali sono molto importanti in questo approccio e sono
determinanti per il tipo d’identità di riferimento. Per tale modello il
“sociale” è parte della propria identità per cui non dipende dalla
presenza di altri attori né dalla larghezza di banda del medium usato per
la comunicazione.
• la de-individuazione conduce a una sopravvalutazione delle
appartenenze sociali: chi riceve un messaggio tende a
categorizzare il proprio interlocutore, spesso, per mancanza di altre
informazioni.
Teorie - SIP (Social Information Processing)
• Si adatta alle comunità virtuali (Rheingold).
– Adattamento dei soggetti che hanno già rapporti tra loro e
vogliono instaurare relazioni interpersonali sfruttando le
opportunità offerte dal medium che stanno usando (adattamento
delle strategie comunicative alle possibilità del medium).
– La CMC non è una comunicazione fredda e impersonale, ma
possiede caratteristiche che tendono a "sovraccaricarla" di
contenuti sociali, tanto da poter essere definita "iperpersonale “
– Condizioni:
• Motivazione (curiosità, impegno, interessi condivisi)
• Costruzione di impressioni dagli indizi rilevati da altri.
• Capacità di veicolare informazioni relazionali.
• Disponibilità di tempo per comunicare. (volontariato???)
• Se questo avviene allora:
– Si abbassa il livello di formalità.
– Aumenta il numero e la durata dei contatti.
– Si espone anche la propria identità personale.
Scarica

Ciberspazio