CORSO Per un’educazione ambientale di qualità Autovalutare i progetti educativi in tema di educazione ambientale Dire, fare, documentare La cultura della documentazione Lezione a problema e laboratori Progettazione – Integrazione – Partecipazione – Documentazione Documentare in itinere, come parte integrante del progetto in quanto strumento progettuale utile al raggiungimento degli obiettivi, alla metariflessione e alla trasferibilità dell’esperienza. Tecniche multimediali di documentazione. 1 Esiste nella scuola italiana una cultura della documentazione? (didattica) -Per documentare bisogna raccogliere materiali spesso si perdono a volte si raccoglie tutto quello che capita a volte si tratta di materiali cartacei a volte si tratta di materiali digitali di scarsa “portabilità” - Per documentare non basta raccogliere materiali bisogna selezionarli bisogna organizzarli bisogna ricavarne un discorso, un racconto (esperienze didattiche) -Per fare un discorso bisogna essere motivati alla comunicazione Avere uno scopo (scrivere per) Individuare un destinatario Stendere un piano del testo 2 AZIONI E PROCESSI CHE RENDONO SIGNIFICATIVA LA DOCUMENTAZIONE • Ideare • Progettare • Pianificare • Gestire la relazione educativa con tutti i soggetti che • • • • intercorrono nel processo di insegnamento/apprendimento Osservare in maniera pianificata Raccogliere/Produrre materiali di documentazione Monitorare/Verificare/Valutare Riproporre/Proseguire/Sviluppare/Mettere a regime/Diffondere si documentano le ESPERIENZE DIDATTICHE INNOVATIVE 3 La documentazione ha senso solo se esiste una comunità professionale - Condivisone di idee, processi, risultati - Miglioramento delle prassi professionali - Definizione di percorsi di formazione - Sviluppo di nuovi percorsi di innovazione Si pensi alla comunità professionale dei medici 4 4 tipi di documentazione Documentazione assente Documentazione burocratica Documentazione tradizionale Documentazione multimediale 5 Esperienze delle scuole e documentazione di qualità 6 GOLD: global on line documentation È un progetto che intende contribuire alla costruzione di un sistema nazionale di documentazione scolastica in un quadro europeo per - documentare le migliori esperienze didattiche - far circolare le informazioni - favorire il confronto e l’innovazione usufruendo delle nuove tecnologie (pc e internet) 7 Documentare per sé e per gli altri, che cosa? In una scuola in cui tutti gli insegnanti si impegnano per l’innovazione, che cosa fa di un segmento di pratica didattica qualcosa da documentare anche fuori dall’istituzione scolastica? Ipotesi: quella specifica esperienza si è posta uno o una serie di problemi didattici di punta; su quei problemi ha proposto una o più soluzioni suscettibili di essere largamente trasferite. 8 Documentare un’esperienza Documentare un’esperienza significa documentare un processo (non un prodotto) ••• Posso decidere di documentare l’esperienza in fase di progettazione e progetterò anche le modalità della documentazione Posso decidere di documentare l’esperienza a posteriori e allora dovrò “ricostruire” il percorso fatto e “ricostruire” la documentazione 9 E’ necessario documentare con qualità 1. Qualità dell’esperienza realizzata nella scuola • Qualità della documentazione dell’esperienza - Qualità dell’organizzazione delle informazioni - Qualità del software (nel caso degli allegati) ssss ssss ssss ssss 10 Qualità dell’esperienza Alcuni indicatori proposti INDICATORI CORRISPETTIVI Esperienza che riflette su se stessa in itinere Libro di bordo Ottica costante di problem solving, con particolare attenzione a problemi-chiave e ad emergenze cognitive Elaborazione di strumenti pedagogici in situazione e organizzazione di quelli che si sono dimostrati efficaci in modo da poterli usare in altri contesti ? Teaching 90 80 objects 70 60 50 obiettivo A obiettivo B obiettivo C 40 Misurazione dei risultati nei termini di acquisizione di conoscenze e competenze 30 20 10 0 1° Trim. 2° Trim. 3° Trim. 4° Trim. Chi ha raggiunto che cosa 11 Qualità della documentazione: gli strumenti La documentazione di un’esperienza in GOLD avverrà attraverso i seguenti strumenti , : Scheda catalogo (obbligatoria) – La scheda dà i dati necessari e sufficienti per identificare tema, autori, caratteristiche dell’esperienza Descrizione strutturata dell’esperienza (Iperscheda allegata alla scheda catalogo, obbligatoria) – La descrizione racconta l’esperienza evidenziandone tutte le articolazioni significative, dallo studio di fattibilità alla valutazione dei risultati (La scheda catalogo dell’esperienza sta alla descrizione strutturata come la scheda catalogo di un libro sta al libro) ‘Oggetti didattici’ (obbligatorio almeno 1) – Specifico/i prodotto/i spendibile/i e trasferibile/i anche al di fuori del contesto specifico dell’esperienza. Potrà essere una procedura, una serie di esercizi originali, un modo originale di condurre una lezione mostrato attraverso un video o descritto, uno specifico strumento di osservazione o valutazione, una simulazione, un particolare ambiente di apprendimento web, un’unità didattica, ecc. Eventuali altri allegati ‘campione’ (opzionali, in ogni caso strettamente funzionali ed in numero limitato) 12 In tutti e tre casi la documentazione di qualità sarà: accurata oggettiva, senza errori, lacune, imprecisioni appropriata adeguata al supporto, al mezzo e ai destinatari chiara tale che i nessi siano ben riconoscibili e logici, non vi siano ridondanze e divagazioni non funzionali completa tale che tutti gli elementi essenziali siano presenti motivante vivace e interessante organizzata razionalmente articolata e e con un buon uso di organizzatori testuali sintetica capace di descrivere mantenendo solo gli elementi necessari e sufficienti alla comprensione 13 La scheda catalogo 2004 14 La scheda catalogo 2004 (continua): 15 La scheda catalogo 2004(continua): Inserimento allegati: “Descrizione dell’esperienza” 16 La scheda catalogo 2004 (continua): Inserimento allegati: “Strumento didattico” 17 Primo allegato obbligatorio: la Descrizione dell’esperienza - Schema Titolo dell’esperienza Lo stesso inserito nella prima pagina della scheda catalogo. Quadro di riferimento e motivazioni Qual è il contesto sociale, culturale e didattico della propria realtà scolastica? Quali sono i suoi punti di forza e quali quelli di debolezza? Attraverso l’elaborazione di questa esperienza che cosa si intendeva stimolare/valorizzare? Oppure che cosa si voleva superare/migliorare? Finalità, obiettivi specifici e scelte di contenuto Qual era la finalità generale del progetto? Da raggiungere in quanto tempo? Nell’ambito di questa finalità, quali erano gli obiettivi specifici del progetto? Quali i loro tempi e quale la loro concatenazione logica? Quali contenuti sono stati scelti per i conseguimento degli obiettivi? Riferimenti teorici L’elaborazione di questa esperienza si è avvalsa della lettura e discussione di testi teorici? Quali gli autori? Quali i testi? In che senso si è sviluppata la discussione? Metodi, risorse/strumenti e procedure Quali metodi didattici e di lavoro/collaborazione fra colleghi ed alunni sono stati usati? Qual è stata la suddivisione dei ruoli fra colleghi? Quali risorse e quali strumenti sono stati necessari per la realizzazione dell’esperienza? Strumenti e risorse erano già presenti? Se no, come è stata programmata la loro ricerca o la loro ideazione/elaborazione? Strumenti e risorse sono stati tutti necessari durante l’intero percorso oppure diversificati in quali fasi dell’esperienza? Percorso Quali sono stati i passi essenziali del percorso? 18 La descrizione dell’esperienza (continua) Metodi e strumenti di valutazione e risultati Quante sono state le fasi di valutazione? Che cosa hanno riguardato? Quali criteri hanno guidato la/e verifica/che? Quali strumenti sono stati utilizzati? Erano già in uso e in tal caso come sono stati adattati? Sono stati creati degli strumenti originali? Quali (per la loro descrizione dettagliata rimandare all’allegato specifico) Risultati della valutazione e ricaduta sul resto della didattica I risultati delle eventuali valutazioni intermedie hanno o meno apportato delle modifiche alle fasi successive dell’esperienza? I risultati finali della valutazione sono stati coerenti con le finalità dell’esperienza? Hanno eventualmente suggerito degli spunti di cambiamento per l’esperienza stessa? Ci sono state ricadute nella didattica corrente o nei comportamenti degli alunni, da far risalire a questa esperienza? Storia e collaboratori dell’esperienza Se l’esperienza dura da più anni, quali variazioni ha registrato nel corso del tempo? Perché? Oltre al coordinatore dell’esperienza, quali altri colleghi e quali classi della scuola hanno partecipato direttamente all’esperienza? Appendice 1 Breve descrizione di materiali interessanti prodotti (oltre agli oggetti didattici allegati). Appendice 2 Elenco degli insegnanti coinvolti nell’esperienza (se nella scheda si è riportato soltanto il nome dei coordinatori). 19 Lo ‘strumento didattico’: è un elemento collegato con un obiettivo di insegnamento /apprendimento che deve essere: - Raggiungibile e fruibile a basso costo - Adattabile alle necessità dei destinatari - Interattivo con l’utente - Multicontestuale - Riutilizzabile anche in ambiti culturali diversi e con diversi stili educativi. 20 “Strumento didattico” riutilizzabile Lo ”strumento didattico” sarà “riutilizzabile” se - è possibile identificarlo e localizzarlo - sono esplicitate le finalità educative - è progettato per essere adattato ad altri contesti - rispetta degli standard per la condivisione e l’accessibilità Per questo deve essere presentato attraverso una “scheda metadata” che espliciti obiettivi e condizioni d’uso e di trasferibilità dal punto di vista sia educativo sia tecnologico (software). 21 “Strumento didattico” e obiettivi Alcuni obiettivi da esplicitare nella presentazione dello ”strumento didattico”: • Acquisizione di conoscenze • Memorizzazione e riproduzione di conoscenze • Espressione di sé • Interpretazione e comprensione • Acquisizione di competenze • Acquisizione di valori 22 STRUMENTO DIDATTICO Griglia di riferimento per la costruzione del file da allegare alla scheda catalogo Campo 1: Titolo dell’oggetto didattico Es: scheda di lettura, scheda di lettura semplificata, ecc CAMPO 2: Autore/i (Nome, cognome, Tel., Email) CAMPO 3: Descrittore Inserire un descrittore del thesaurus che identifica la materia o l’argomento Es.: geometria oppure abilità linguistiche Campo 4: Motivazioni e contesto di applicazione Sarà sufficiente rispondere alle seguenti domande: In quale momento dell’esperienza l’oggetto è stato utilizzato? (aggiungere il riferimento al paragrafo dell’esperienza corrispondente a tale momento) Quale ipotesi o quale problema ha determinato la sua ideazione? Qual era l’obiettivo della sua applicazione? Campo 5: OGGETTO Viene inserito a questo punto l’oggetto vero e proprio. Caso in cui l’oggetto non sia inglobabile in un file, ma sia un oggetto materiale o un processo, per es. uno strumento di calcolo o misurazione, o una procedura, o una lezione non registrata: In tal caso il campo conterrà rispettivamente: - la descrizione della costruzione, delle caratteristiche e della funzionalità dell’oggetto + un’eventuale immagine del medesimo; - la descrizione passo passo della procedura o delle strategie e momenti successivi della lezione); Caso in cui l’oggetto sia un software, simulazione, micromondo accessibile solo on-line In tal caso il campo conterrà l’URL dell’oggetto Campo 6: Modalità di applicazione consigliate Istruzioni per l’uso. 23 Indicazioni di carattere generale: La banca dati “GOLD” consente a tutti una ricerca semplice ed una ricerca avanzata secondo diversi indicatori: - tipologia dell’esperienza scolastica - destinatari - tipologia dell’istituzione scolastica - località - parole chiave / descrittori … 24 Indicazioni di carattere generale: è possibile la navigazione all’interno di “categorie” costituite in base ai descrittori utilizzati dalle scuole 25 Che cosa devono fare le scuole per inserire nuove esperienze: Devono accedere alla banca dati, sezione regionale, e selezionare l’opzione “Registra la scuola”: per registrare la scuola assegnandole login = codice della scuola password a scelta (la password è della scuola e va conservata in archivio) con cui inseriranno / modificheranno i propri dati. 26 Che cosa devono fare le scuole per inserire nuove esperienze: devono individuare esperienze didattiche che sono in atto hanno raggiunto risultati parziali documentabili rappresentano strategie innovative sul piano didattico propongono nuove articolazioni del curricolo prevedono nuove modalità organizzative del lavoro scolastico 27 Assistenza alle scuole: Il Nucleo Regionale Veneto assicura alle scuole interessate la necessaria assistenza per la preparazione e l’immissione dei dati nel nuovo archivio delle esperienze didattiche, anche tramite “incontri tecnici” a piccoli gruppi e consulenze personalizzate; le comunicazioni con le scuole avvengono tramite le e-mail [email protected] [email protected] Telefono 041.984588 28 Documentazione tradizionale Archiviazione/raccolta della documentazione cartacea Aderenza a standard biblioteconomici (thesaurus, liste di autorità, abstract) Prevalenza del codice scritto Finalità: conservazione Unico punto di vista (docente) 29 Un passo avanti Sentieri Didattici: (campus virtuale) 30 Documentazione multimediale Utilizzo di diversi tipi di codice (testuale, audiovisivo, interattivo) Coinvolgimento della parte cognitiva, affettiva e relazionale del soggetto Ipertestualità e navigazione per obiettivi Documentazione come processo di gestione della conoscenza (KM) Documentazione partecipata (docenti, alunni, personale ATA, esperti esterni) Finalità: condivisione, formazione, autovalutazione 31