STORIA CONTEMPORANA
DEI PAESI
MEDITERRANEI–
Michela Mercuri
TEMI DELLE LEZIONI:
 La democratizzazione – analisi
dell’evoluzione storica e politica degli stati del
Mediterraneo
 Il processo di pace in Medio Oriente
 L’Islam e il fondamentalismo
 La politica euromediterranea
Le aree geopolitiche del
Mediterraneo “odierno”
Maghreb
Paesi del Vicino
oriente (o
Mashrek)
Paesi candidati
all’ingresso
• Marocco, Tunisia, Libia, Algeria.
• Siria, Libano, Israele, Palestina Giordania,
Kuwait ed Egitto.
• Fino a pochi anni fa in questo gruppo
rientravano Malta Cipro e la Turchia. Dal 2004,
anno di ingresso dei primi due stati nell’Ue, tale
denominazione è applicabile solo alla Turchia
Vicino Oriente: dinamiche opposte
 Buona crescita
 Crisi politica e di
economica: grandi
introiti derivanti da
risorse energetiche
sicurezza: una delle
più vaste aree di crisi
dello scacchiere
internazionale (Iran e
nucleare; Libano e
guerra civile, conflitto
israelo-palestinese,
Iraq e mancata
democratizzazione
etc.)

http://temi.repubblica.it/limes/geostrategia-del-grande-mediooriente-2/2570
Maghreb: opportunità e persistenti
problemi
 Opportunità:
cooperazione euro mediterranea, buone
performance
economiche
es:crescita del PIL del
4,5% annuo (rif. FMI)
 Problemi:persistono
difficoltà nel dialogo
politico, processi di
democratizzazione
difficoltosi, crisi di
legittimità interna (es.
Tunisia), paralisi
politica
Durante l’impero ottomano
Durante l’impero ottomano
 Agli inizi del XIX Sec. comprende:
Anatolia, Armenia, mezzaluna fertile, Nord
Africa fino all’Algeria, in modo parziale
anche la penisola arabica
 In questo periodo, però, il controllo
ottomano era labile. In quasi tutte le
“regioni”, erano al potere sovrani
(provenienti dalle truppe turche) con un
controllo oramai debole sulla popolazione.
L’epoca coloniale
1 fase
2 fase
3 fase
• La colonizzazione da parte delle potenze europee
iniziò già nel 1600 con la creazione delle Compagnie
delle Indie (dipendenza solo commerciale ed
economica)
• Le potenze europee iniziarono e difendere i propri
interessi economici con l’uso delle armi. Il primo
territorio arabo-islamico ad essere sottoposto al
controllo coloniale fu l’Algeria (da parte della
Francia) nel 1830, quindi nel 1881 la Tunisia, nel 1882
l’Egitto, nel 1912 il Marocco. NB: In ogni Paese
“l’invasività” delle potenze dominatrici si
manifestava in modo diverso.
• Molti altri Stati furono sottoposti a controllo
(protettorato) dopo la prima guerra mondiale con la
definitiva caduta dell’impero ottomano.
• Gli unici a non essere sottoposti a protettorato o
vera e propria colonizzazione furono l’attuale Turchia
e Arabia Saudita
Il Medio Oriente nella prima guerra mondiale
ASPETTI SOCIALI
 Le popolazioni della
regione furono coinvolte
nelle operazioni belliche,
combattendo accanto alle
potenze colonizzatrici.
 Questo causò un
peggioramento delle
condizioni sociali dei
cittadini e il conseguente
rafforzamento della
coscienza nazionalistica
ASPETTI POLITICI
 I governi dell’Intesa
aspiravano sempre di più
a un Medio Oriente
assoggettato a sfere di
influenza: la Russia a
nord (Asia e Anatolia); la
Gran Bretagna al centro (
Golfo Persico, Oceano
indiano) e la Francia a
sud
 Queste decisioni vennero
tracciate a tavolino senza
rispetto per le popolazioni
locali
Gli accordi di spartizione
 In previsione della caduta dell’impero
ottomano, o subito dopo, le potenze
occidentali siglano accordi per la
spartizione dei territori
 Questa sarà la causa di molte delle guerre
successive anche tra gli stessi paesi
dell’area mediterranea
Accordo Sykes-Picot
 stipulato fra i governi della Regno
Unito e della Francia per definire
segretamente, dopo la fine della
prima guerra mondiale, le loro
rispettive sfere d' influenza e di
controllo sul Medio Oriente, in
particolar modo sui territori fra la
Siria e l'Iraq.
 Alla Francia fu assegnato il
controllo della zona sud-est della
Turchia, la parte settentrionale
dell'Iraq, la Siria ed il Libano. La
zona che successivamente venne
riconosciuta come Palestina
doveva essere destinata ad un'
amministrazione internazionale
coinvolgente L'Impero russo e
altre potenze
Principi
 Francia e Regno Unito sono pronti a riconoscere e proteggere uno
Stato arabo indipendente o una confederazione di Stati arabi sotto
la sovranità di un capo arabo. Che nell’area A la Francia e nell’area
B la Gran Bretagna avranno la preminenza su diritti d’impresa e sui
prestiti locali. Che nell’area A solo la Francia e nell’area B solo la
Gran Bretagna potranno fornire consiglieri o funzionari stranieri in
caso di richiesta da parte di uno Stato arabo o di una
confederazione di Stati arabi.
 Nella zona blu alla Francia e nella zona rossa alla Gran Bretagna
verrà permesso di istituire un controllo o un’amministrazione diretta
od indiretta a loro piacimento e a seconda se ciò possa
armonizzarsi con uno Stato arabo o una confederazione di Stati
arabi
 Nella zona marrone potrà essere istituita un’amministrazione
internazionale la cui forma dovrà essere decisa dopo essersi
consultati con la Russia ed in seguito con gli altri alleati ed i
Dichiarazione di Balfour-1917
 2 novembre 1917 è documento ufficiale della politica del
governo Inglese in merito alla spartizione dell'Impero
Ottomano all'indomani della Prima guerra mondiale.
 i motivi che portarono il governo inglese a prendere
questo impegno, furono un riconoscimento dell'opera di
convincimento, fatta da influenti sionisti americani,
presso il governo statunitense per farlo entrare in guerra
a fianco dell'Inghilterra
 La dichiarazione prevedeva: la costituzione in Palestina
di un focolare nazionale per il popolo ebraico.
La decolonizzazione
Tempi. 1921: Iraq, Transgioradania , Afaghanistan; 1925: Libano; 1946
:Libia; 1952 : Egitto ; 1956 : Marocco e Tunisia; 1962: Algeria.
Cause. Debolezza dell'Europa e crisi delle vecchie potenze
colonialiste; l'emergere di un mondo bipolare; la posizione di principio
anticolonialista degli USA; il sostegno dell'ONU all'autodeterminazione
dei popoli.
Modalità. In alcuni casi le potenze colonizzatrici hanno abbandonato
spontaneamente i possedimenti coloniali. In altri casi l'indipendenza
fu conquistata a prezzo di lotte lunghe e spesso sanguinose (es:
Algeria).Dove il processo di decolonizzazione si realizzò in modo
cruento, i principali attori furono i movimenti di liberazione nazionale
che spesso ricorsero alla guerriglia e al terrorismo
Conseguenze. Diverse in tutti i Paesi della Regione. In linea generale,
difficile democratizzazione, conflitti regionali, lento sviluppo
economico.
Durante la guerra fredda
Durante la guerra Fredda
 Le logiche conflittuali del
Mediterraneo e Medio
Oriente venivano
“inglobate” nel più ampio
conflitto ideologico USAURSS
 In alcuni Stati del Medio
Oriente si combattevano
guerre in parte finanziate
dalle due super potenze
Dopo la guerra fredda
 Si rafforzano le
conflittualità etnicoreligiose
 Dopo il conflitto USAURSS , un nuovo conflitto
di civiltà islam-occidente?
(Huntington)
Ricapitolando…
le 4 fasi dell’evoluzione
http://www.pitgeek.com/2010/11/02/la-storia-del-
medio-oriente-in-90-secondi.html
fase per le lotte per la decentralizzazione e il costituzionalismo
(1800-1918)
fase della dominazione coloniale europea e della fondazione
degli stati nazionali (dal 1830 in Nord Africa e dal1920 in Medio
Oriente)
prima fase di strutturazione dei regimi degli Stati indipendenti
(1950-1970)
fase attuale di ristrutturazione dei regimi politici (dal 1980 in poi)
Due tendenze opposte
Trasferimento di
potere dalle strutture
tradizionali a quelle
del moderno Stato
nazionale
(modernizzazione
culturale, politica ed
economica ed
ampliamento dei
poteri dello Stato)
“Condominio” di
potere tra le élite
locali arabe e le élite
coloniali europee
che sfocerà nella
lotta per
l’indipendenza
Risultati
Sistemi a partito
unico o dominante
(Algeria, Tunisia,
Egitto, Sudan, Siria,
Iraq, Libia, Yemen e
Libano);
Sistemi delle
monarchie familiari
(Marocco, Giordania,
Arabia Saudita e altri
stati della penisola
araba).
1) I PROCESSI DI
DEMOCRATIZZAZIONE
Si può parlare di democrazia?
La “questione” della democrazia nel
mondo mediorientale
Egitto, Siria, Iraq: prima
elezioni
(“competitive”?), poi
monopartitismo, poi, in
alcuni casi, maggiore
competitività partitica
Stati del Golfo e
Marocco: governo
familiare diretto
Giordania, Libano: non
hanno mai sperimentato
la fase del partito unico
Iran:dalla rivoluzione
del 1979 l’Iran è una
repubblica islamica
(con sistema “duale” di
organi politici elettivi e
non elettivi)
Tunisia e Algeria: prima
monopartitismo poi
maggiore “apertura
democratica” al
multipartitismo
Libia:Giamahiria libica
Gheddafi, ha
festeggiato i 40 anni di
potere, assunto con un
colpo di stato nel
settembre 1969
Israele : prassi
democratica
Turchia:elezioni
competitive introdotte
da interventi militari
Esiste la democrazia
nel mondo arabo?
 Mentre il numero delle democrazie
elettorali, a livello mondiale, è quasi
raddoppiato dal 1972 a oggi, nel
Mediterraneo “allargato”ha registrato un
declino assoluto.
 Oggi soltanto due su ventuno paesi del
Medio Oriente e dell’Africa del Nord
possono essere qualificati come tali,
ovvero, Libano (?) e Turchia, gli unici
Paesi a multipartitismo reale.
Qual’è la struttura
predominante?
 L’ espansione dei poteri dello Stato, del periodo post-indipendenza,
ha reso l’apparato statale il regolatore di tutte le attività economiche
e sociali, favorendo l’autoritarismo e la personalizzazione del potere.
 Si è sviluppato un insieme di politiche autoritarie che hanno portato
al controllo di magistratura, istruzione, informazione e organi di
partecipazione politica (partiti, sindacati, associazioni )
 Per assicurare la soppressione della dissidenza politica sono stati
realizzati apparati di sicurezza controllati dall’esercito
 La maggior parte dei leader detiene incarichi di fatto a vita
E’ questa l’unica forma di stabilità possibile
nel Mediterraneo?
E il “fattore islam”?
 Dopo la decolonizzazione in molti stati si installano
regimi che “promettono” aperture democratiche:
sicurezza, occupazione, mobilità sociale, dignità, rispetto
dell'identità culturale
 Dalla fine degli anni '70, la politica di sviluppo degli Stati
nazionali comincia a dimostrare i propri fallimenti e le
disuguaglianze economiche e sociali diventano evidenti.
Nasce la classe degli "esclusi", soprattutto i giovani
delle periferie urbane
 L’ islam diventa la risposta in cui si manifesta e incanala
il malcontento della popolazione e riemerge
pubblicamente come ideologia alternativa ai fallimenti
delle forme di modernizzazione.
La questione democratica:
perché la democrazia non attecchisce
nel mondo arabo?
 .cause della mancata
Le
democratizzazione vanno
ricercate nel cosiddetto
eccezionalismo arabo: la
società araba-islamica è
per sua natura incapace di
accogliere strutture
democratiche
Le cause della mancata
democratizzazione
vanno ricercate nella
paralisi politica e nel
mancato ricambio delle
leadership al potere
Alcune considerazioni
preliminari
 Se la causa della mancata democratizzazione
fosse l’assenza di una cultura democratica come
si giustificherebbero quei paesi dell’Est Europa
che pur avendo gli stessi problemi hanno
avviato processi di transizione democratica?
 Sarebbe allora più plausibile sostenere che
l’eccezionalità del Medio Oriente, vada ricercata
nella politica in sé e non nella cultura araba in
quanto tale?
 La causa potrebbe essere rinvenuta anche nel
sostegno ai regimi da parte delle potenze
occidentali?
1) IRAN
Dal 1979 L’Iran è una repubblica islamica con
sistema duale
http://temi.repubblica.it/limes/videocarta-limportanza-delliran/5711
 Organi politici non elettivi:  Organi politici elettivi (con
guida suprema
 “Ayatollah Khamenei”
presidente eletto per 4
anni). L’attuale presidente
è Ahmadinejad
La rivoluzione costituzionale
 Durante gli anni dell’affermazione coloniale la Persia era
controllata dalla debole dinastia Qaiar (di origine turca).
 Nel 1906 la rivoluzione costituzionale lanciò dei primi
tentativi di apertura e lo scià Mozaffar ad-Din Shah
concesse la Costituzione il 6 agosto 1906.
 I costituzionalisti non furono sostenuti dagli inglesi che,
nel 1907, si accordarono per la spartizione della Persia
in zone d'influenza con i russi.
 In ogni caso la rivoluzione diede il via a una nuova
“vivacità culturale” e ad un clima di grande fermento
politico.
L’avvento dei Phalavi
 Nel 1921 l'ufficiale dell'esercito Reza Khan attuò un
colpo di Stato contro il sovrano Ahmad Qajar e nel 1925
la Majlis (il Parlamento iraniano) depose l'ultimo
rappresentante della dinastia Qajar e nominò Reza Khan
(Pahlavi) nuovo scià
Processo di modernizzazione
e secolarizzazione “dall’alto”,
economia e burocrazia centralizzata,
Forte potere dell’esercito
La crisi del 1953 e l’inizio dell’era
filo-americana
 La seconda guerra mondiale e l’invasione del Paese da parte degli
alleati, causò la deposizione dello scià(ritenuto troppo vicino alla
Germania) e al suo posto viene incoronato il figlio Mohammad
Reza, il primo ministro è Mossadeq
 I primi disaccordi tra i due si ebbero sulla “questione della
nazionalizzazione del petrolio” (1951)
 Lo shah tentò di rovesciare Mossadeq ma fu costretto a fuggire
 La situazione fu ripristinata dai servizi segreti americani con
l’Operazione Ajax, che portò con un putsch militare, all’arresto di
Mossadeq e al rientro del sovrano
Washington diventa la potenza regionale di riferimento per l’Iran dei
Pahlavi e l’Iran (assieme a Arabia Saudita, Israele e Turchia) diventa
per Washington il pilastro mediorientale del contenimento
comunista. In cambio: forniture di armi, addestramento del
personale e sostegno politico
L’ERA DELLO SHAH
 Trasformazione dall’alto della società
iraniana sul modello americano, attuata,
però, con massiccio uso delle forze di
polizia (SAVAK)
 Lo shah diede vita alla cosiddetta
"rivoluzione bianca", una sorta di riforma
agraria con cui erano stati espropriati
molti beni controllati dalle gerarchie
religiose
http://www.youtube.com/watch?v=ocWU6KbIMAw&feature=related (min 3)
Questo processo di modernizzazione e di
occidentalizzazione causò l'ostilità degli
ambienti religiosi conservatori contrari sia
all'espropriazione dei latifondi amministrati
dalla gerarchia sciita, sia alle innovazioni
politiche (come il voto alle donne) estranee
all'ortodossia islamica.
Troppo vicini
agli USA?
•L’Iran era diventato un rentier state:
dipendente in massima parte non dalle
proprie attività produttive ma dalle rendite
derivanti dall’esportazione del petrolio
•Tali rendite che sarebbero dovute servire a
mantenere l’economia interna vennero
dilapidate dallo shah per il mantenimento
del suo costoso apparato. Questo causò
una forte crisi interna.
•Washington, troppo indebolita dalla
sconfitta in Vietnam, questa volta non
sostenne l’alleato
•http://www.youtube.com/watch?v=WItP26j
m-fM&feature=related
La fine
- Con le sue posizioni filo-occidentali, lo shah si stava sempre più
inimicando sia gli ambienti religiosi che la popolazione
che con essi si identificava.
- Nell'autunno 1978, nonostante sanguinose
repressioni e l'introduzione della
legge marziale, scioperi e manifestazioni
portarono alla progressiva paralisi del Paese,
Nel gennaio 1979 lo scià si vide costretto
a lasciare l'Iran mentre l'esercito si disgregava
Contro gli oppositori, furono
messe in atto torture e numerosi
esponenti religiosi furono uccisi
o costretti all'esilio. Dal 1970 al
1978 oltre 100.000 persone furono
imprigionate, 10.000 torturate e
7.500 uccise.
Nel 1963 l'ayatollah Khomeini
(1900 - 1989) organizzò una
congiura contro la shah ma la
congiura fu scoperta e
Mohammed Reza Pahlavi, decretò
l'esilio per Khomeini.
FILMATI
 http://www.youtube.com/watch?v=Oq4n5mTnmA&feature=fvw
 http://www.youtube.com/watch?v=ocWU6
KbIMAw
 http://www.youtube.com/watch?v=ocWU6
KbIMAw
Il decennio khomeinista 1979-1989
 Il 1 febbraio 1979 torna in patria
Khomeini che aveva guidato da più di
10 anni la rivoluzione
 A fine marzo con un referendum viene
approvata la creazione di una
repubblica islamica con il 98,2% dei voti
Nasce la repubblica islamica
con Khomeini come ayatollah
FILMATI
1
http://www.youtube.com/watch?v=KnuBdj5-9iM (la storia)
2
http://www.youtube.com/watch?v=EA22431spOk&featur
e=channel (il ritorno)
3
http://www.youtube.com/watch?v=PEThWydE0Ok&feature
=channel
4
http://www.youtube.com/watch?v=2k7mpnPJWDo&featu
re=related (funerali)
Principi:
1- islam politico radicale
2- condanna l’autorità politica di un uomo laico
3- contro ogni opposizione (anche dei comunisti e dei religiosi
“non radicali”)
Viene approvato dall’Assemblea un testo costituzionale che ricalcava
l’ideologia islamista radicale: 1) l’ayatollah è la guida suprema, 2) a
garanzia del rispetto delle leggi c’è un Consiglio dei guardiani della
Costituzione
Il modello sociale di Khomeini

“Il
suo ritratto è ovunque, come una volta il ritratto dello Scià. Ti
insegue nelle strade, nei negozi, negli alberghi, negli uffici, nei
cortei, alla televisione, al bazaar: da qualsiasi parte tu cerchi riparo
non sfuggi all’incubo di quel volto severo ed iroso, quei terribili occhi
che vegliano ghiacci sull’osservanza di leggi copiate o ispirate da un
libro di millequattrocento anni fa. E l’effetto è indiscutibile, ovvio.
Niente bevande alcoliche, per incominciare. Che tu sia straniero o
iraniano, non esiste un ristorante che ceda alla richiesta di un
bicchiere di birra o di vino; la risposta è che a infrangere il
comandamento si buscano trenta frustate e del resto ogni bottiglia di
alcool venne distrutta appena lui lo ordinò. Whisky, vodka e
champagne per milioni di dollari. Niente musica che ecciti o
intenerisca, per continuare. Alle undici di sera la città tace, deserta,
e non rimane aperto neanche un caffè; ballare è proibito, visto che
per ballare bisogna più o meno abbracciarsi. È proibito anche
nuotare, visto che per nuotare bisogna più o meno spogliarsi. E così
le piscine son vuote, sono vuote le spiagge dove le coppie devono
star separate e le donne possono bagnarsi soltanto vestite dalla
testa ai piedi. (………….) Si fucilano anche gli omosessuali, le
prostitute” «Corriere della Sera», 26 settembre 1979
NB: Esempio di propaganda politica
http://www.youtube.com/watch?v=NJZehMWTRqI&feature=related
Eventi del decennio khomeinista
1) 4 novembre 1979: invasione
dell’ambasciata statunitense a
Teheran (in seguito al blocco
dei conti bancari iraniani negli
USA e all’ospitalità offerta allo
shah in esilio).
 Gli ostaggi furono trattenuti per
444 giorni
Questo evento crea una
totale rottura nei rapporti con
USA e Occidente in genere e
segna il primo passo per
l’isolamento internazionale
del paese
2) Settembre 1980: inizia la
guerra Iran-Iraq - invasione
dell’Iran. La causa
scatenante: una disputa sui
confini come stabiliti
nell’accordo del 1975
 La guerra fu finanziata da
USA e URRS (strategia
della guerra fredda- guerra
di sfinimento finanziata
dalle superpotenze per
indebolire entrambi i regimi
considerati pericolosi)
 La guerra si protrarrà fino
al 1988 (interrotta solo con
la risoluzione 598
dell’ONU, inaspettatamente
accettata dalle parti)ma con
strascichi fino al 2003
(anno della restituzione dei
prigionieri di guerra)
Anche questi eventi
contribuirono a
isolare l’Iran
dall’occidente
rendendolo sempre
più il primo nemico
mediorientale
dell’asse occidentale
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Slides lezioni (1 e 2)