LE PROSPETTIVE DEL
WORLD ENERGY OUTLOOK
2004
Se continueranno le politiche enrgetiche in
vigore alla metà del 2004, i fabbisogni
energetici mondiali, nel 2030, supereranno di
quasi il 60% il loro livello attuale.
Le risorse energetiche del pianeta sono più
che sufficienti per soddisfare la domanda fino
al 2030, e anche ben oltre tale data. Meno
certe sono le previsioni concernenti i costi.
La nostra analisi prevede che la produzione
totale di petrolio convenzionale non
raggiungerà il suo massimo livello prima del
2030 a condizione che si attuino gli
investimenti necessari
Le tendenze del mercato delineate dalle
nostre proiezioni fanno sorgere, tuttavia, serie
preoccupazioni per la sicurezza energetica.
Le emissioni di anidride carbonica,
continueranno ad aumentare, mettendo in
pericolo la sostenibilità dell’attuale sistema
energetico.
Uno dei messaggi centrali del presente
Outlook è che i rischi di breve termine legati
alla sicurezza energetica cresceranno.
I recenti sviluppi geopolitici e l’aumento dei
prezzi dell’energia hanno reso questo
messaggio drammaticamente attuale. La
flessibilità della domanda e dell’offerta del
petrolio diminuirà e l’utilizzo di questo
combustibile si concentrerà sempre più nel
settore dei trasporti. La rapida crescita degli
scambi rafforzerà la dipendenza reciproca fra
Paesi esportatori e importatori, ma accentuerà
anche i rischi di chiusura di pozzi ed oleodotti e
di blocco delle navi cisterna provocati da atti di
pirateria, attacchi terroristici o incidenti
Con le attuali politiche governative, le emissioni
di anidride carbonica legate all’energia
cresceranno più rapidamente del consumo
energetico.
Nel 2030 le emissioni di CO supereranno di più
del 60% il loro livello attuale. Ben oltre 2/3
dell’aumento previsto delle emissioni avverrà
nei Paesi in via di sviluppo, che resteranno
grandi utilizzatori di carbone
2
La conversione delle risorse mondiali in
approvvigionamenti disponibili richiederà ingenti
investimenti: sarà necessario un investimento di
16mila mld.doll. dal 2004 al 2030. Il settore
elettrico
assorbirà
la
max
parte
dell’investimento. Viene proposto uno Scenario
Alternativo per le politiche ambientali e di
sicurezza energetica, per ridurre drasticamente
la domanda di energia e le emiss. di CO2 .Per la
realizzazione di un sistema energetico
effettivamente sostenibile, occorrono progressi
tecnologici tali da modificare profondamente il
modo di produrre e di usare l’energia.
In questo Scenario,la domanda mondiale di
energia e le emissioni di anidride carbonica
sono significativamente più basse rispetto a
quelle dello Scenario di Riferimento.
Si analizzano per la prima volta l’impatto di
politiche ambientali e di sicurezza energetica
che sono allo studio (tecnologie CCS del
carbone,innovazione nel nucleare etc.) La
velocità dello sviluppo e della diffusione di
queste nuove tecnologie è essenziale per far sì
che il sistema energetico diventi più
sostenibile dal puntodivista economico,sociale
ed ambientale.
Principali Conclusioni e Proiezioni
La preponderanza dei combustibili fossili
Secondole previsioni dello Sc. di Rif.l’intensità
energetica continuerà a diminuire grazie al
miglioramento dell’efficienza energetica,ma i
combustibili fossili rimarranno preponderanti
comprendo circa l’85% dell’aumento della
domanda primaria mondiale.
L’affidabilità dei dati sulle riserve forniti dalle
compagnie petrolifere è stata messa in
discussione.
Nel mix delle energie primarie il petrolio
continuerà
ad
essere
il
principale
combustibile. Tra i combustibili fossili la
domanda di gas naturale sarà quella che
registrerà la crescita più rapida.
Il carbone rimarrà il principale combustibile
per la produzione di energia elettrica.
I Paesi in via di sviluppo contribuiranno ai 2/3
dell’aumento della domanda mondiale di
energia.
La mutata struttura dell’approvvigionamento
L’Agenzia Internazionale dell’Energia invita tutte le
parti a concertare per mettere a punto un sistema di
raccolta dati sulle riserve di petrolio e di gas
universalmente riconosciuto; trasparente, coerente e
completo. L’affidabilità dei dati sulle riserve
forniti dalle compagnie petrolifere è stata
messa in discussione. I governi dovrebbero
preoccuparsi dei problemi concernenti tali dati,
poiché
la
sicurezza
dell’approvvigionamento
energetico influiscono sulle nuove politiche e sulle
misure che i governi dovrebbero adottare sin da oggi
per sviluppare fonti alternative di energia.
Con l’espansione del commercio internazionale
aumenteranno i rischi di interruzioni degli
approvvigionamenti nei punti strategici di
passaggio dei flussi di petrolio.
L’andamento futuro del prezzo del petrolio è
uno dei principali motivi di incertezza.
Abbiamo ipotizzato che il prezzo di import del
greggio nei Paesi dell’ AIE raggiunga, da oggi al
2030, una media di 35 doll./bbl.
La domanda di gas naturale supererà quella di
carbone.
Il consumo mondiale di gas naturale
raddoppierà nel 2030, superando quello del
carbone entro il prossimo decenni.
La maggior parte dell’aumento della domanda
di gas verrà dalle centrali elettriche.
Gli impianti di liquefazione del gas
emergeranno come un nuovo mercato per il
gas naturale.
Le riserve del gas sono ampiamente sufficienti per
rispondere all’aumento della domanda mondiale
previsto dal nostro studio.
Il gas naturale liquefatto (GNL), che sarà
principalmente utilizzato nelle centrali elettriche,
rappresenterà la maggior parte dell’aumento degli
scambi di gas.
Gli investimenti necessari per le infrastrutture di
approvvigionamento ammonteranno a 2.700
mld.doll
Nel 2030, il carbonio coprirà il 22% del fabbisogno
energetico totale, percentuale uguale a quello
attuale utilizzato nelle centrali elettriche.
Il ruolo di nucleare e fonti rinnovabili
La domanda mondiale di elettricità
raddoppierà tra oggi e il 2030.
Entro il 2030, quasi la metà del consumo
mondiale di gas naturale sarà destinato alla
produzione di energia elettrica. La potenza
installata aumenterà di circa 4.800 GW.
La capacità totale delle centrali nucleari
aumenterà leggermente a livello mondiale,
ma la percentuale del nucleare impiegato
nella produzione di energia elettrica diminuirà
Le fonti di energia rinnovabile aumenteranno
la loro quota di produzione di energia
elettrica.
Fonti rinnovabili utilizzate per la produzione di
elettricità triplicherà, passando dal 2% nel
2002 al 6% 2030.
L’aumento maggiore si registrerà per l’eolico e
la biomassa. Nel 2030, l’energia eolica sarà la
seconda fonte di energia rinnovabile dopo
l’idroelettrica.
LE PROSPETTIVE DEL
WORLD ENERGY OUTLOOK
2006
World Energy outlook 2006
L’Agenzia Internazionale dell’Energia ha presentato
il 14 novembre a Roma il World Energy Outlook
2006, l’annuale rapporto sul sistema energetico
mondiale con i nuovi scenari energetici al 2030.
In questa analisi, l’AIE giudica più urgente che mai
frenare la crescente domanda mondiale di energia
fossile al fine di limitare le emissioni di gas serra.
I leader dei G8, riunitisi a San Pietroburgo nel luglio 2006, hanno
incaricato l’AIE di “analizzare scenari e strategie per un futuro
energetico pulito, intelligente e competitivo”. Il presente Outlook
risponde a questa richiesta e conferma che, in assenza di nuove
politiche, premessa la domanda di combustibili fossili, i loro flussi
di scambio e le emissioni gas effetto serra continuerebbero a
proseguire sull’attuale percorso non sostenibile fino al 2030.
Questo studio dimostra inoltre, in uno Scenario Alternativo, che
applicando un ventaglio di politiche e di provvidementi
attualmente allo studio in vari paesi , si potrebbe ridurre in
maniera significativa il tasso di crescita della domanda di energia.
E’ importante notare che il costo dell’attuazione di queste politiche
sarebbe più che controbilanciato dai vantaggi economici che si
otterrebbero producendo.
Cina e India assorbono circa quattro quinti della domanda
aggiuntiva di carbone.
Soddisfare la crescente sete di energia mondiale
richiede
massicci
investimenti
per
le
infrastrutture di approvvigionamento energetico.
Investimento cumulativo di poco superiore ai 20
mila miliardi di dollari (in dollari del 2005)tra il
2005 e il 2030.
Il settore elettrico assorbe il 56% degli
investimenti totali, che salgono al 68% se si
considerano quelli necessari per l’intera filiera di
approvvigionamento dei combustibili utilizzati
nelle centrali. Non c’è alcuna garanzia che gli
investimenti necessari saranno finanziati.
Nello scenario di riferimento le emissioni mondiali di anidride
carbonica (CO2) legate al consumo di energia aumentano del 55%,
pari all’1,7% annuo, nell’arco di tempo compreso tra il 2004 e il
2030. La sola Cina è responsabile per circa il 39% dell’aumento
delle emissioni mondiali. Le misure in considerazione nello
Scenario Alternativo portano, nei paesi OCSE e nelle economie in
transizione, ad una stabilizzazione delle emissioni e ad una loro
flessione entro il 2030, raggiungendo un livello leggermente
superiore a quello del 2004, grazie a veicoli più efficienti. Un altro
30% è dato da un utilizzo più efficiente dell’energia elettrica in
un’ampia gamma di applicazioni, quali l’illuminazione, gli impianti
di condizionamento, gli elettrodomestici e i motori industriali. La
messa in opera di una decina di politiche sarebbe sufficiente per
ottenere circa il 40% della riduzione delle emissioni di CO2 entro il
2030.
BIOCOMBUSTILI E NUOVE TECNOLOGIE
Contribuiscono i maniera decisiva a soddisfare i
fabbisogni energetici mondiali del trasporto su
gomma.
All’atto pratico, sarà necessaria una forte volontà politica per
attuare queste misure, molte delle quali incontrano resistenze
dovute ad interessi divergenti di consumatori e industrie.
Uno studio pubblicato recentemente dall’AIE, Energy
Technology Perspectives, dimostra la necessità di utilizzare un
ventaglio di programmi tecnologici di sviluppo e diffusione.
Attualmente, 2,5 miliardi di persone utilizzano combustibile a
legna, carbonella, rifiuti vegetali e concime animale per la
maggior parte dei loro fabbisogni energetici quotidiani per
cucinare e riscaldare, 1,3 milioni muoiono prematuramente
causa dell’inquinamento dell’aria provocato dalla biomassa in
ambienti chiusi
LE PROSPETTIVE DEL
WORLD ENERGY OUTLOOK
2008
WORLD ENERGY OUTLOOK 2008:
LE PRINCIPALI CONCLUSIONI.
Gli attuali trend di domanda e offerta di
energia
sono
manifestamente
insostenibili da un punto vista
ambientale, economico e sociale.
Il benessere futuro dell’umanità dipende da come
affronteremo le due principali sfide energetiche che oggi
abbiamo di fronte: assicurare un’offerta di energia
affidabile e a prezzi accessibili ed effettuare una rapida
trasformazione verso approvvigionamenti energetici a
basso contenuto di carbonio, efficienti e rispettosi
dell’ambiente. Per realizzarli, bisogna attuare una
rivoluzione energetica. Questa edizione del World Energy
Outlook mostra come si possa ottenere questo risultato
attraverso misure politiche incisive, ne indica i costi e
descrive inoltre le conseguenze di un eventuale
fallimento delle stesse.
Il petrolio è e continuerà a rimanere per molti
anni la fonte principale di energia del mondo,
culminato con il picco del 2008. Il pericolo più
immediato per gli approvvigionamenti non è
dato dalla mancanza di risorse, quanto dalla
mancanza di investimenti laddove questi sono
necessari.
Seguendo i trend attuali, le emissioni di anidride
carbonica (CO ) legate al consumo di energia e
degli altri gas ad effetto serra aumenteranno
inesorabilmente, portando ad un rialzo della
temperatura media globale di 6°C nel lungo
periodo.
2
La XV Conferenza delle Parti, che si terrà a
Copenhagen nel dicembre 2009, rappresenta
un’opportunità di straordinaria importanza per
negoziare una nuova serie di accordi e normative
contro il cambiamento climatico globale per il
periodo successivo al 2012. La necessità di
garantire gli approvvigionamenti energetici e di
velocizzare la transizione verso un sistema
dell’energia a basso contenuto di carbonio
richiede azioni decise da parte dei governi. I
settori residenziale, commerciale e dei trasporti
dovranno cambiare.
LA VISIONE DI UN FUTURO ENERGETICO ANCORA BASATO SUI
COMBUSTIBILI FOSSILI
Scenario di riferimento: domanda mondiale di energia primaria in
Milioni di tep.
2006
Carbone
Petrolio
Gas
Nucleare
Idro
Biomassa e rifiuti
Altre rinnovabili
Totale
2030
3.053
4.908
4.029
5.109
2.407
3.670
728
901
261
414
1.186
1.662
66
350
11.730 17.014
La visione di un futuro energetico ancora basato
sui combustibili fossili
Nel 2030 i combustibili fossili contano per l’80%
del mix energetico primario mondiale, una
percentuale leggermente inferiore al livello
odierno. Circa l’85% dell’aumento del consumo
totale di carbone è richiesto dal settore elettrico
di Cina e India.
LA NECESSITA’ DI FORTI INVESTIMENTI
Per la realizzazione delle infrastrutture necessarie
si richiede un investimento cumulativo di oltre
26mila mld.doll. (in doll.2007) per il periodo fino
al 2030. Il settore elettrico assorbirà 13,6 mila
mld doll., pari al 52% del totale.
Ci si attende che l’attuale crisi finanziaria non
abbia ripercussioni sugli investimenti a lungo
termine, ma che possa tuttavia provocare dei
ritardi nel completamento dei progetti in corso,
specie nel settore elettrico.
Queste proiezioni si basano su una stima del
prezzo medio dell’import del greggio nei Paesi
dell’AIE di 100 doll./bbl fino a superare i 120
doll./ddl nel 2030.
Tuttavia, è probabile che forti oscillazioni delle
quotazioni nel breve termine continuino a
rappresentare la norma, e non si possono
escludere picchi improvvisi e brusche cadute. Un
peggioramento dell’attuale crisi causerebbe una
forte pressione al ribasso sui prezzi.
IL MONDO NON E’ ANCORA A CORTO DI PETROLIO
E GAS
La quantità complessiva di petrolio è
sufficientemente grande per sostenere l’aumento
di produzione previsto nello Scenario di
Riferimento oltre il 2030. Le stime delle riserve
rimanenti accertate di petrolio e di NGL variano
tra 1,2 e 1,3 mila mld. Bbl (inclusi circa
200mld.bbl di petrolio non-convenzionale).
Questa cifra è raddoppiata rispetto a quella del
1980, almeno per i prossimi 40 anni al tasso.
L’aumento delle riserve e il petrolio non ancora
scoperto, sono stimate in 3,5 mila mld.bbl
Le risorse di petrolio non-convenzionale, una
quantità compresa tra 1 e 2 mila mld.bbl di
sabbie oleose e di petrolio extra pesante. Il
totale delle risorse di petrolio potenzialmente è
di 6,5 mila mld.bbl, includendo il petrolio extra
pesante, le sabbie oleose e il petrolio da scisti
bituminosi. Complessivamente, le risorse di gas
naturale sono abbondanti ma, come per il
petrolio, sono molto concentrate in un numero
limitato di Paesi e di giacimenti.
Complessivamente, le risorse sarebbero
abbondanti, ma non c’è nessuna garanzia che
esse saranno sfruttate in tempo per soddisfare la
domanda prevista nel nostro Scenario di
Riferimento.
NESSUNA ATTENUANTE PER LA POVERTA’
ENERGETICA IN AFRICA.
Le entrate statali di questi dieci Paesi grazie alla
produzione di petrolio è di 4 mila mld.doll. In
Nigeria ed Angola, i due terzi delle case non
dispongono di elettricità.
GLI EFFETTI DELL’IMMOBILISMO POLITICO SUL
CLIMA SONO SCIOCCANTI.
L’aumento delle emissioni dei gas ad effetto serra previsto nello
Scenario di riferimento porta ad un raddoppio della
concentrazione di questi gas nell’atmosfera entro la fine del
secolo,e pertanto provocherebbe un aumento della temperatura
media mondiale fino a 6 °C !!
Per frenare la crescita delle emissioni dei gas ad affetto serra ed il
conseguente aumento delle temperature globali è
urgentemente necessaria un’azione decisa e coordinata.
L’insieme delle politiche per il dopo 2012 sul cambiamento
climatico mondiale, che si cercherà di stabilire nel 2009 alla
conferenza di Copenhagen,fornirà la struttura a livello
internazionale per questa azione.
La scelta dell’andamento delle emissioni globali
dovrà tenere in considerazione i limiti tecnici ed i
costi per il settore energetico.
Questa edizione dell’Outlook considera due
scenari di politiche climatiche, corrispondenti
rispettivamente ad una stabilizzazione nel lungo
periodo della concentrazione dei gas ad effetto
serra di 550 e di 450 parti per milione(ppm) in
termini equivalenti di CO2. Lo Scenario Politico
550 equivale ad un aumento della temperatura
mondiale di circa 3°C, mentre lo Scenario
Politico 450 ad una crescita di circa 2°C.
Nello Scenario Politico 550, la domanda mondiale
di energia primaria cresce di circa il 32% tra il
2006 ed il 2030, mentre la quota dei combustibili
fossili cala in maniera marcata. La domanda
aumenta in media dell’1,2% annuo, rispetto
all’1,6% dello Scenario di riferimento.
Lo Scenario Politico 450 ipotizza un’azione
politica più ampia e incisiva a partire dal 2020,
che porta ad uno sviluppo ed una diffusione più
rapida delle tecnologie a basso contenuto di
carbonio.
La Sfida al cambiamento richiederà forti
variazioni di spesa
….Soprattutto per le centrali elettriche e per
dispositivi ed apparecchiature più efficienti. Lo
scenario 550 richiede tra il 2010 e il 2030 un
investimento di 4 Mila mld.$ superiore a
quello di riferimento.
Nello scenario 450 la spesa aggiuntiva per il
settore energetico è molto più elevata:
La cifra addizionale è circa 2,5 Mila mld.$ in
capacità elettrica e di 2,7 Mila mld.$ per
migliorare l’efficienza energetica
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