Lavorare sulle competenze
con le Indicazioni per l’Irc:
secondo ciclo
Sergio Cicatelli
Ancona, 3 ottobre 2011
Ad ogni ministro le sue indicazioni

Moratti:




Fioroni:



Indicazioni nazionali
DLgs 59/04 per il primo ciclo
DLgs 226/05 per il secondo ciclo
Indicazioni per il curricolo del primo ciclo
DM 139/07 per il primo biennio del secondo ciclo
Gelmini:



Nella cornice Moratti il contenuto Fioroni
La disputa sulle competenze
Indicazioni per i licei e linee guida per tecnici e professionali
Sergio Cicatelli
2
I nuovi concetti chiave

Berlinguer


Moratti


Conoscenze, competenze, capacità
Capacità, conoscenze, abilità, competenze
Fioroni/Gelmini

Conoscenze, abilità/capacità, competenze
Sergio Cicatelli
3
Alle origini delle competenze

Lettera a una professoressa (1967):


«Per contentare lei basta sapere vendere la merce. Non
star mai zitti. Riempire i vuoti di parole vuote. Ripetere i
giudizi del Sapegno con la faccia d’uno che i testi se li è
letti sull’originale. O meglio ancora buttar giù “opinioni
personali”. Lei le opinioni personali le tiene in gran
considerazione: “Secondo me il Petrarca …”. Forse il
ragazzo avrà letto due poesie, forse nessuna. M’han detto
che in certe scuole americane a ogni parola del maestro
metà della classe alza la mano e dice: “Io sono d’accordo”.
L’altra metà dice: “Io non sono d’accordo”. La volta dopo si
scambiano le parti seguitando a masticare gomme con
impegno».
«Nella nostra scuola l’andare all’estero equivaleva ai vostri
esami. Ma è esame e scuola insieme. Si prova la cultura al
vaglio della vita».
Sergio Cicatelli
4
Don Milani oggi

«Il motivo per cui si è cominciato ad affermare che le
conoscenze acquisite a scuola devono diventare
“competenze” è collegato alla critica di modi di
apprendere privi di una vera comprensione delle
conoscenze e tendenti al verbalismo, alla mera capacità
di parlare di certi argomenti, senza possederne vera
consapevolezza e senza sapersene servire al di fuori del
contesto scolastico».
(Baldacci, Curricolo e competenze, 2010)
Sergio Cicatelli
5
A partire dal mondo del lavoro


Il termine competenza comincia a diffondersi negli
anni ’90, sulla scia di sollecitazioni internazionali volte
a favorire la circolazione dei lavoratori in un mercato
del lavoro senza frontiere. Ciò giustifica l’insistenza
sulla certificazione delle competenze.
In Italia è determinante il contributo dell’Isfol:



Competenze di base
Competenze professionali
Competenze trasversali
Sergio Cicatelli
6
Competenza come originalità

La competenza è il «sicuro possesso di abilità
non semplicemente ripetitive riferite ad un
compito; è uno dei requisiti del pensiero maturo
e della professionalità».
(Laeng, 2003)

Elementi costitutivi:



Contesto problematico (compito)
Radicamento personale (sicuro possesso)
Natura originale della risposta (non ripetitività)
Sergio Cicatelli
7
Essere competenti

«La competenza inerisce al soggetto con
un’intimità che fa del ‘saper-fare’ una
espressione manifesta del ‘saper-essere’.
Piuttosto che ‘avere’ una competenza,
competenti si ‘è’».
(Damiano, 2004)
Sergio Cicatelli
8
In sintesi



L’introduzione della competenza fa superare il
paradigma comportamentista ed apre al modello
costruttivista e personalista.
Attenzione a non sostanzializzare la competenza:
mettere piuttosto in evidenza il soggetto
competente.
La competenza è una interazione efficace con la
realtà e quindi non può esistere se non in
relazione ad un soggetto che la mette in atto.
Sergio Cicatelli
9
Una definizione di competenza










La competenza
è un’azione
complessa
e originale
della persona
in risposta a un problema reale,
basata sull’attivazione di risorse interne
e l’utilizzazione di quelle esterne
per raggiungere un risultato positivo
nell’esercizio della propria responsabilità.
Sergio Cicatelli
10
Competenze e competenze chiave

Le competenze «indicano la comprovata capacità di
usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e/o personale. Nel contesto del
Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono
descritte in termini di responsabilità e autonomia».
(EQF, 2008)

«Le “competenze chiave” sono quelle che contribuiscono
alla realizzazione personale, all’inclusione sociale, alla
cittadinanza attiva e all’occupazione».
(Raccomandazione europea, 2006)
Sergio Cicatelli
11
Competenze
(in Italia e in Europa)
Competenze chiave di cittadinanza
secondo il Regolamento dell'obbligo
Competenze chiave
secondo la Commissione europea
Imparare ad imparare
5. Imparare a imparare
Progettare
7. Imprenditorialità
Comunicare
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
Collaborare e partecipare
6. Competenze interpersonali, …
Agire in modo autonomo e responsabile
...interculturali e sociali e competenza civica
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l'informazione
3. Competenza matematica e competenze di base
in scienza e tecnologia
4. Competenza digitale
8. Espressione culturale
Sergio Cicatelli
12
Competenze e discipline




Il nodo da sciogliere è, per tutte le materie, il legame tra
competenze e discipline.
L’errore più grave è trascurare le conoscenze per lasciare
spazio solo alle competenze.
Le discipline sono il mezzo per raggiungere il fine delle
competenze. Le une non esistono senza le altre. E, in
ogni disciplina, le conoscenze sono fattore costitutivo
indispensabile (non sono superate dalle competenze).
Occorre distinguere bene fra i due tipi o livelli di
competenza: disciplinare e trasversale (la prima legata ai
contenuti, la seconda alle persone).
Sergio Cicatelli
13
La competenza religiosa






Esiste una competenza religiosa?
Esiste una competenza religiosa cattolica?
È una competenza trasversale o disciplinare?
La competenza religiosa (trasversale) è la capacità di
elaborare efficacemente giudizi sul mondo alla luce di un
sistema di riferimento religioso.
La competenza religiosa può essere il correttivo alla deriva
efficientistica ed economicistica delle competenze chiave.
La competenza religiosa coincide con l’Irc?
Sergio Cicatelli
14
Le proposte per il 2° ciclo







La CM 3-8-2010, n. 70.
Anche in questo caso è la terza modifica, dopo i
programmi del 1987 (revisione del Concordato) e le
indicazioni del 2006 (riforma Moratti).
Perché una circolare?
Perché indicazioni provvisorie/sperimentali?
Come fu per il primo ciclo, in attesa di conoscere il
definitivo assetto didattico delle scuole secondarie
superiori.
Una proposta al vaglio degli sperimentatori.
Quando si avrà la versione definitiva?
Sergio Cicatelli
15
Profilo generale


«L’insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde
all’esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della
cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo
hanno offerto e continuano a offrire al patrimonio storico del
popolo italiano. Nel rispetto di tali indicazioni, derivanti dalla
legislazione concordataria, l’Irc si colloca nel quadro delle
finalità della scuola con una proposta formativa originale e
oggettivamente fondata, offerta a tutti coloro che intendano
liberamente avvalersene.
L’Irc mira ad arricchire la formazione globale della persona con
particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici
dell’esistenza, in vista di un efficace inserimento nel modo
civile, professionale e universitario; offre contenuti e strumenti
che aiutano lo studente a decifrare il contesto storico, culturale
e umano della società italiana ed europea, per una
partecipazione attiva e responsabile alla costruzione della
convivenza umana».
Sergio Cicatelli
16
Profilo generale


«Lo studio della religione cattolica, effettuato con strumenti
didattici e comunicativi adeguati all’età degli studenti,
promuove la conoscenza del dato storico e dottrinale su cui si
fonda la religione cattolica, posto sempre in relazione con la
realtà e le domande di senso che gli studenti si pongono, nel
rispetto delle convinzioni e dell’appartenenza confessionale di
ognuno. Nell’attuale contesto multiculturale della società
italiana la conoscenza della tradizione religiosa cristianocattolica costituisce fattore rilevante per partecipare a un
dialogo fra tradizioni culturali e religiose diverse.
In tale prospettiva, l’Irc propone allo studente il confronto con
la concezione cristiano-cattolica della relazione tra Dio e
l’uomo a partire dall’evento centrale della Pasqua, realizzato
nella persona di Gesù Cristo e testimoniato nella missione
della Chiesa».
Sergio Cicatelli
17
Nota esplicativa per i licei


«L’Irc condivide il Profilo culturale, educativo e professionale dei licei
ed offre un contributo specifico sia nell’area metodologica
(arricchendo le opzioni epistemologiche per l’interpretazione della
realtà) sia nell’area logico-argomentativa (fornendo strumenti critici
per la lettura e la valutazione del dato religioso). Sul piano
contenutistico, l’Irc si colloca nell’area linguistica e comunicativa
(tenendo conto della specificità del linguaggio religioso e della
portata relazionale di qualsiasi discorso religioso), interagisce con
quella storico-umanistica (per gli effetti che storicamente la religione
cattolica ha prodotto nella cultura italiana, europea e mondiale) e si
collega (per la ricerca di significati e l’attribuzione di senso) con
l’area scientifica, matematica e tecnologica.
È responsabilità dell’insegnante adattare le presenti indicazioni ai
diversi indirizzi scolastici anche attraverso la realizzazione di
opportuni raccordi interdisciplinari».
Sergio Cicatelli
18
Nota esplicativa per i tecnici



«L’Irc fa proprio il profilo culturale, educativo e professionale degli
istituti tecnici, si colloca nell’area di istruzione generale, arricchendo
la preparazione di base e lo sviluppo degli assi culturali attraverso
una peculiare opzione epistemologica per l’interpretazione e la
valutazione critica della realtà, mediante contenuti disciplinari,
declinati in obiettivi specifici di apprendimento e articolati in
conoscenze e abilità, in conformità con le linee guida.
L’Irc modellerà una proposta che aiuti l’allievo ad approfondire il
rapporto tra dimensione etico-religiosa e dimensione tecnicoscientifica nella lettura della realtà.
È responsabilità dell’insegnante adattare le presenti indicazioni ai
diversi indirizzi scolastici anche attraverso la realizzazione di
opportuni raccordi interdisciplinari».
Sergio Cicatelli
19
Nota esplicativa per i professionali


«L’Irc fa proprio il profilo culturale, educativo e professionale degli
istituti professionali, si colloca nell’area di istruzione generale,
arricchendo la preparazione di base e lo sviluppo degli assi culturali
con la propria opzione epistemologica per l’interpretazione e la
valutazione critica della realtà, mediante contenuti disciplinari
declinati in obiettivi specifici di apprendimento e articolati in
conoscenze e abilità, come previsto dalle linee guida per questo tipo
di percorsi.
Nel caso in cui gli istituti professionali, ai sensi dell’art. 8, comma 5,
del regolamento di cui al DPR 15-3-2010, n. 87, realizzino corsi
triennali per il conseguimento dei diplomi di qualifica rilasciati
secondo gli ordinamenti previgenti, sono adottati nei primi due anni
gli obiettivi indicati ordinariamente per il primo biennio e nel terzo
anno viene rimessa alla responsabile valutazione dell’insegnante la
selezione, tra quelli previsti per il secondo biennio, degli obiettivi più
idonei ad assicurare una coerente conclusione del percorso».
Sergio Cicatelli
20
Competenze 1° biennio

«Al termine del primo biennio, che coincide con la conclusione
dell’obbligo di istruzione e quindi assume un valore
paradigmatico per la formazione personale e l’esercizio di una
cittadinanza consapevole, lo studente sarà in grado di:



porsi domande di senso in ordine alla ricerca di un’identità libera e
consapevole, confrontandosi con i valori affermati dal Vangelo e
testimoniati dalla comunità cristiana;
rilevare il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo
della civiltà umana nel corso dei secoli, confrontandolo con le
problematiche attuali;
impostare una riflessione sulla dimensione religiosa della vita a
partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo,
cogliendo la natura del linguaggio religioso e specificamente del
linguaggio cristiano».
Sergio Cicatelli
21
Competenze finali

«Al termine dell’intero percorso di studio l’Irc metterà lo
studente in condizione di:



sapersi interrogare sulla propria identità umana, religiosa e
spirituale, in relazione con gli altri e con il mondo, al fine di
sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita;
riconoscere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nel corso
della storia, nella valutazione e trasformazione della realtà e nella
comunicazione contemporanea, in dialogo con altre religioni e
sistemi di significato;
confrontarsi con la visione cristiana del mondo, utilizzando le fonti
autentiche della rivelazione ebraico-cristiana e interpretandone
correttamente i contenuti, in modo da elaborare una posizione
personale libera e responsabile, aperta alla ricerca della verità e alla
pratica della giustizia e della solidarietà».
Sergio Cicatelli
22
Riempire le competenze



Le competenze da sole sono vuote. Devono
essere riempite di conoscenze e abilità per
acquistare una reale efficacia.
Ma le conoscenze e le abilità da sole sono
cieche. Devono riferirsi alle competenze per
acquistare un senso e una direzione.
Come le conoscenze e le abilità rappresentano il
versante disciplinare (oggettivo), così le
competenze costituiscono il versante personale
(soggettivo).
Sergio Cicatelli
23
Conoscenze

Le conoscenze «indicano il risultato
dell'assimilazione di informazioni attraverso
l'apprendimento. Le conoscenze sono l'insieme
di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un
settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono
descritte come teoriche e/o pratiche».
(EQF, 2008)
Sergio Cicatelli
24
Abilità

Le abilità «indicano le capacità di applicare
conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi; sono
descritte come cognitive (uso del pensiero
logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che
implicano l'abilità manuale e l'uso di metodi,
materiali, strumenti)».
(EQF, 2008)
Sergio Cicatelli
25
Obiettivi per il 2° ciclo

«Gli obiettivi specifici di apprendimento sono
declinati in conoscenze e abilità riconducibili in
vario modo a tre aree di significato:



antropologico-esistenziale,
storico-fenomenologica,
biblico-teologica».
Sergio Cicatelli
26
1° Bn: Area antropologico-esistenziale
Porsi domande di senso in ordine alla ricerca di un’identità libera e
consapevole, confrontandosi con i valori affermati dal Vangelo e
testimoniati dalla comunità cristiana

Conoscenze





interrogativi perenni
dell’uomo
valore delle relazioni
interpersonali
natura dell’atto di fede
questioni centrali della vita
morale
Abilità




Sergio Cicatelli
riflettere sulle esperienze
personali
costruire domande di senso
rispettare diverse tradizioni
religiose
essere consapevole delle
scelte morali
27
1° Bn: Area storico-fenomenologica
Rilevare il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo
della civiltà umana nel corso dei secoli, confrontandolo con le
problematiche attuali

Conoscenze






Abilità
specificità della proposta
cristiano-cattolica
vincolo speciale della
Chiesa con Israele
origine e natura della
Chiesa
figure significative nella
storia della Chiesa
la storia della Chiesa nel
primo millennio
Sergio Cicatelli


riconoscere il rapporto tra
fede e cultura
rispettare diverse tradizioni
religiose
28
1° Bn: Area biblico-teologica
Impostare una riflessione sulla dimensione religiosa della vita a partire
dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, cogliendo la
natura del linguaggio religioso e specificamente del linguaggio cristiano

Conoscenze






Abilità
testi rilevanti di Antico e
Nuovo Testamento
persona e messaggio di
Gesù (Vangeli)
rivelazione di Dio come
Trinità
natura dell’atto di fede
origine e natura della
Chiesa
Sergio Cicatelli




usare il linguaggio religioso
spiegare i contenuti della
fede cattolica
consultare la Bibbia
spiegare la natura della
Chiesa
29
2° Bn: Area antropologico-esistenziale
Porsi domande di senso in ordine alla ricerca di un’identità libera e
consapevole, confrontandosi con i valori affermati dal Vangelo e
testimoniati dalla comunità cristiana

Conoscenze





Abilità
inquadramento sistematico
delle questioni di senso più
rilevanti
fede e ragione, fede e
scienza
coscienza, libertà e verità
nelle scelte morali
etica e dottrina sociale
della Chiesa
Sergio Cicatelli



interrogarsi sulla
condizione umana fra
trascendenza e salvezza
riconoscere differenza e
complementarità tra fede e
ragione e tra fede e scienza
argomentare le scelte
etico-religiose
30
2° Bn: Area storico-fenomenologica
Rilevare il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo
della civiltà umana nel corso dei secoli, confrontandolo con le
problematiche attuali

Conoscenze




Abilità
autocomprensione storica
della Chiesa
storia della Chiesa
medievale e moderna
divisioni e tensioni unitarie
nella storia della Chiesa




Sergio Cicatelli
affrontare il tema
dell’inculturazione della
fede
riconoscere gli effetti storici
del Cristianesimo
riconoscere il riferimenti
religiosi nell’arte e nella
cultura
documentare la storia della
Chiesa medievale e
moderna soprattutto in
Italia
31
2° Bn: Area biblico-teologica
Impostare una riflessione sulla dimensione religiosa della vita a partire
dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, cogliendo la
natura del linguaggio religioso e specificamente del linguaggio cristiano

Conoscenze







Abilità
principali categorie bibliche
e teologiche
pagine dell’Antico e Nuovo
Testamento
criteri di ermeneutica
biblica
criteri di autocomprensione
della Chiesa
ecumenismo
etica e dottrina sociale
della Chiesa
Sergio Cicatelli


impostare la riflessione su
Dio
confrontarsi con le grandi
verità della fede e con il
dibattito teologico
32
5° anno: Area antropologico-esistenziale
Porsi domande di senso in ordine alla ricerca di un’identità libera e
consapevole, confrontandosi con i valori affermati dal Vangelo e
testimoniati dalla comunità cristiana

Conoscenze




Abilità
prassi di vita cattolica
la famiglia e il matrimonio
cristiani
il diritto alla libertà religiosa



Sergio Cicatelli
giustificare le proprie scelte
di vita anche in relazione
agli insegnamenti cristiani
discutere potenzialità e
rischi delle nuove
tecnologie
confrontarsi con la
multireligiosità
33
5° anno: Area storico-fenomenologica
Rilevare il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo
della civiltà umana nel corso dei secoli, confrontandolo con le
problematiche attuali

Conoscenze



Abilità
la Chiesa e il mondo
contemporaneo
la religione nella società
contemporanea
Sergio Cicatelli


riconoscere l’importanza
del Concilio Vaticano II
descrivere le principali
scelte conciliari ed il
recente magistero
pontificio
34
2° Bn: Area biblico-teologica
Impostare una riflessione sulla dimensione religiosa della vita a partire
dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, cogliendo la
natura del linguaggio religioso e specificamente del linguaggio cristiano

Conoscenze



Abilità
documenti fondanti della
religione cattolica
la dottrina sociale della
Chiesa
Sergio Cicatelli

fondare sulla libertà le
scelte religiose
35
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Formazione IRC - Relazione prof. Cicatelli 2° ciclo (ottobre 2011)