L’Irc e il riordino del
secondo ciclo
Sergio Cicatelli
Nola, 24 aprile 2010
Riforma o riordino?
Non esiste una Riforma Gelmini (come
non è esistita una Riforma Fioroni).
 Manca una progettualità culturale organica
perché si tratta di interventi correttivi a un
progetto riformatore (Moratti) già in vigore.

Sergio Cicatelli
2
Tre regolamenti
Licei: Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico dei licei.
 Tecnici: Norme concernenti il riordino degli
istituti tecnici.
 Professionali: Norme concernenti il riordino
degli istituti professionali.

Sergio Cicatelli
3
Il punto di partenza

Legge 133/08, art. 64:
 Tagli (1 punto docenti/alunni, -17% ata)
 Ridefinizione dei curricoli
 Nuovi criteri per gli organici
 Rimodulazione scuola primaria
 Ridimensionamento rete scolastica
 Obbligo d’istruzione anche nell’Ifp
 Sospensione Ssis
 Risparmio di 7.832 mld entro il 2012
 30% delle economie per valorizzare docenti
Sergio Cicatelli
4
I regolamenti Gelmini
Rete scolastica (DPR 81/09)
 Primo ciclo (DPR 89/09)
 Personale ata (DPR 119/09)
 Valutazione (DPR 122/09)
 Istituti tecnici (approvato definitivamente)
 Istituti professionali (approvato definitivamente)
 Licei (approvato definitivamente)
 Classi di concorso (solo prima lettura)
 Educazione degli adulti (solo prima lettura)
 IFP (in Conferenza Unificata)

Sergio Cicatelli
5
Il primo ciclo
In vigore dal 1-9-2009.
 Confermate a titolo sperimentale le
Indicazioni Fioroni per il triennio 2009-12.
 Anticipi per infanzia e primaria.
 Primaria a 24, 27, 30, 40 ore.
 Insegnante unico/prevalente.
 29 ore + 1 nella secondaria di I grado.

Sergio Cicatelli
6
Il secondo ciclo

Un sistema bipartito, tripartito o
quadripartito?
Scuola secondaria superiore e IFP (riforma
Moratti: licei e IFP)
2. Licei, tecnici-professionali, IFP
3. Licei, tecnici, professionali, IFP
1.
Sergio Cicatelli
7
Ordinamento interno
Biennio + biennio + ultimo anno
 Ma nei regolamenti il secondo biennio e
l’ultimo anno «costituiscono articolazioni di
un complessivo triennio».
 D’altra parte, il primo biennio rientra
nell’obbligo di istruzione e quindi
costituisce un segmento distinto.
 Riscrittura di alcuni curricoli per adeguarli
alle competenze richieste dall’obbligo.

Sergio Cicatelli
8
Un iter complesso











Legge 133/08: 12 mesi per i regolamenti
28-5-09 CdM: prima lettura tecnici e professionali
12-6-09 CdM: prima lettura licei
1-7-09
DL 78 (= L 102/09): basta prima lettura
22-7-09 Parere CNPI (preliminare)
7-10-09 Parere CNPI (licei)
29-10-09 Parere Conferenza Unificata
21-12-09 Parere Consiglio di Stato (dep. 13-1-10)
20-1-10 Parere Camera
27-1-10 Parere Senato
4-2-10
CdM: approvazione definitiva
Sergio Cicatelli
9
I licei

14 tipologie o indirizzi:
 Artistico
(6 indirizzi)
 Classico
 Linguistico
 Musicale
e coreutico (2 sezioni)
 Scientifico (+ opzione scienze applicate)
 Scienze umane (+ opzione economicosociale)
Sergio Cicatelli
10
I vincoli di orario




Mediamente 30 ore settimanali per i licei.
Massimo 32 ore per tecnici e professionali.
Ore di 60 minuti effettivi.
Le scuole non statali, se dispongono delle
risorse, possono conservare i maggiori quadri
orari precedenti.
Sergio Cicatelli
11
Autonomia e flessibilità


20% di autonomia su tutto il curricolo
In aggiunta ulteriori quote di flessibilità
1° biennio 2° biennio 5° anno
 Licei
20%
 Tecnici
 Professionali
25%
Sergio Cicatelli
30%
30%
35%
20%
35%
40%
12
Le confluenze




Ogni indirizzo (ordinario o sperimentale)
confluisce in uno dei nuovi percorsi istituiti.
È possibile chiedere all’USR una confluenza
diversa da quella prevista.
Il destino degli istituti d’arte.
Il caso dello scientifico tecnologico.
Sergio Cicatelli
13
Un avvio graduale


Viste le sollecitazioni venute da tutti gli organi di
consultazione, l’avvio è stato limitato al solo
primo anno nel 2010-11.
Ma gli istituti tecnici e professionali ridurranno
comunque i propri orari anche negli anni
successivi, escluso l’ultimo.
Sergio Cicatelli
14
I profili del secondo ciclo




Vale per tutti il riferimento al Profilo del secondo
ciclo allegato al DLgs 226/05.
Impostazione funzionalista.
Riscritto interamente il profilo dei licei rispetto al
testo approvato in prima lettura.
Scarsi riferimenti alla dimensione religiosa o
all’Irc.
Sergio Cicatelli
15
Il profilo dei licei

Cinque aree:
 Metodologica
 Logico-argomentativa
 Linguistica
e comunicativa
 Storico-umanistica
 Scientifica, matematica e tecnologica
Sergio Cicatelli
16
La dimensione religiosa (licei)


Nell’area storico-umanistica: «Conoscere gli
aspetti fondamentali della cultura e della
tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa
italiana ed europea attraverso lo studio delle
opere, degli autori e delle correnti di pensiero
più significativi e acquisire gli strumenti
necessari per confrontarli con altre tradizioni e
culture».
Compare almeno 11 volte il riferimento generico
alla «tradizione» o al «tradizionale».
Sergio Cicatelli
17
Insegnamenti
in lingua straniera
Nell’ultimo anno di tutti i licei dovrà essere
previsto l’insegnamento in lingua straniera
di una disciplina non linguistica.
 Nel liceo linguistico tale insegnamento è
previsto a partire dal terzo anno e, a
partire da quarto anno, anche di una
seconda disciplina non linguistica in una
diversa lingua straniera.

Sergio Cicatelli
18
Il curricolo liceale

Il latino rimane solo nei licei:
 classico,
 linguistico
(solo 2 anni),
 scientifico (non nell’opzione scienze applicate),
 scienze umane (non nell’opzione economico-sociale).



La filosofia diventa disciplina caratterizzante
(presente in tutti i licei)
Nel primo biennio si abbina l’insegnamento di
storia e geografia (3 ore).
Nel primo biennio matematica comprende
sempre anche informatica.
Sergio Cicatelli
19
Liceo artistico
(con 6 indirizzi)
Materie
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
3
3
Matematica (con Informatica al primo biennio)
3
3
Fisica
Scienze naturali (Biologia, Chimica e Scienze della terra)
2
2
Chimica (dei materiali)
Storia dell’arte
3
3
Discipline grafiche e pittoriche
4
4
Discipline geometriche
3
3
Discipline plastiche e scultoree
3
3
Laboratorio artistico (orientativo per gli indirizzi attivi a partire dal 3° anno)
3
3
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
1
Laboratorio di indirizzo
6
6
8
Discipline di indirizzo
6
6
6
35
35
35
Totale
34
Sergio Cicatelli
34
20
Liceo classico
Materie
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
5
5
4
4
4
Lingua e cultura greca
4
4
3
3
3
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
3
3
3
Filosofia
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Matematica (con Informatica al primo biennio)
3
3
Fisica
Scienze naturali (Biologia, Chimica, Sc. terra)
2
2
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
1
Totale
27
27
31
31
31
Sergio Cicatelli
21
Liceo linguistico
Materie
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua latina
2
2
Lingua e cultura straniera 1
4
4
3
3
3
Lingua e cultura straniera 2
3
3
4
4
4
Lingua e cultura straniera 3
3
3
4
4
4
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Matematica (con Informatica al primo biennio)
3
3
Fisica
Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della
terra)
2
2
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
1
27
30
30
3022
Totale
Sergio Cicatelli 27
Liceo musicale e coreutico
(sezione musicale)
Materie
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Matematica (con Informatica al primo biennio)
3
3
Fisica
Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della terra)
2
2
Storia dell’arte
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
1
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Esecuzione e interpretazione (in convenzione con i conservatori)
3
3
2
2
2
Teoria, analisi e composizione (in convenzione con i conservatori)
3
3
3
3
3
Storia della musica
2
2
2
2
2
Laboratorio di musica d’insieme (in convenzione con i conservatori)
2
2
3
3
3
Tecnologie musicali (in convenzione con i conservatori)
2
2
2
2
2
Totale
32
32
32
32
32
Sergio Cicatelli
23
Liceo musicale e coreutico
(sezione coreutica)
Materie
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Matematica (con Informatica al primo biennio)
3
3
Fisica
Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della terra)
2
2
Storia dell’arte
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
1
Storia della danza
2
2
2
Storia della musica
3
3
3
8
8
8
3
3
3
32
32
32
Tecniche della danza
8
8
Laboratorio coreutico
Laboratorio coreografico
2
2
Teoria e pratica musicale per la danza
2
2
Totale
32
32
Sergio Cicatelli
24
Liceo scientifico
Materie
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
3
3
3
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
Matematica (con Informatica al primo biennio)
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali (Biologia, Chimica, Sc. d. terra)
2
2
3
3
3
Disegno e storia dell’arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
1
Totale
27
27
30
30
30
Sergio Cicatelli
25
Liceo scientifico
(opzione scienze applicate)
Materie
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
2
2
2
Matematica
5
4
4
4
4
Informatica
2
2
2
2
2
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali (Biologia, Chimica, Sc. della
terra)
3
4
5
5
5
Disegno e storia dell’arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
1
Totale
27
27
30
30
30
Sergio Cicatelli
26
Liceo delle scienze umane
Materie
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
2
2
2
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
5
5
5
Scienze umane (Antrop., Pedag., Psicol., Sociol.)
4
4
Diritto ed Economia
2
2
Lingua e cultura straniera
3
3
2
2
2
Matematica (con Informatica al primo biennio)
3
3
2
2
2
3
3
3
2
2
2
2
2
2
Fisica
Scienze naturali (Biologia, Chimica, Sc. della terra)
2
2
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
1
Totale
27
27
30
30
30
Sergio Cicatelli
27
Liceo delle scienze umane
(opzione economico-sociale)
Materie
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
2
2
2
Scienze umane (Antrop., Metodol., Psicol., Sociol.)
3
3
3
3
3
Diritto ed Economia politica
3
3
3
3
3
Lingua e cultura straniera 1
3
3
3
3
3
Lingua e cultura straniera 2
3
3
3
3
3
Matematica (con Informatica al primo biennio)
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
Fisica
Scienze naturali (Biologia, Chimica, Sc. della terra)
2
2
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
1
Totale
27
27
30
30
30
Sergio Cicatelli
28
Istituti tecnici
«L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una
solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea,
costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e
l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere
generale e specifico ed è espressa da un limitato numero
di ampi indirizzi, correlati a settori fondamen-tali per lo
sviluppo economico e produttivo del Paese, con
l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione
all’esercizio di professioni tecniche, saperi e competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del
lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e
formazione tecnica superiore».
(Regolamento, art. 2.1)
Sergio Cicatelli
29
Gli Istituti tecnici




Due settori e undici indirizzi.
Attività di laboratorio.
Curricolo ripartito tra area di istruzione
generale e area di indirizzo.
L’area di indirizzo incide per un terzo
nel primo biennio e per metà nel resto
del percorso.
Sergio Cicatelli
30
Gli istituti tecnici

Settore economico
1.
2.

Amministrazione, finanza e marketing
Turismo
Settore tecnologico
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Meccanica, meccatronica ed energia
Trasporti e logistica
Elettronica ed elettrotecnica
Informatica e telecomunicazioni
Grafica e comunicazione
Chimica, materiali e biotecnologie
Sistema moda
Agraria, agroalimentare e agroindustria
Costruzioni, ambiente e territorio
Sergio Cicatelli
31
Insegnamenti generali
Comuni a tutti i settori e indirizzi
Materie
1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
5°
anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Scienze integrate (Sc. terra e Biol.)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attiv. alternative
1
1
1
1
1
Totale insegnamenti generali
20
20
15
15
15
Totale insegnamenti di indirizzo
12
12
17
17
17
Totale
32
32
32
32
32
Sergio Cicatelli
32
La dimensione religiosa (tecnici)
Nessun riferimento alla dimensione
religiosa o spirituale nel Profilo (dovrebbe
bastare il rinvio al Pecup generale del
secondo ciclo).
 Ricorre 8 volte il concetto di innovazione.

Sergio Cicatelli
33
Istituti professionali
«L’identità degli istituti professionali si caratterizza
per una solida base di istruzione generale e
tecnico-professionale, che consente agli studenti
di sviluppare, in una dimensione operativa, i saperi
e le competenze necessari per rispondere alle
esigenze formative del settore produttivo di
riferimento, considerato nella sua dimensione
sistemica».
(Regolamento, art. 2.1)
Sergio Cicatelli
34
Istituti professionali


Gli istituti professionali adottano lo stesso
ordinamento degli istituti tecnici (due bienni + un
ultimo anno), mentre in passato erano articolati
in triennio + biennio, con rilascio di una qualifica
al termine del triennio.
In regime di sussidiarietà con l’IFP gli istituti
professionali potranno continuare a rilasciare
qualifiche e diplomi professionali.
Sergio Cicatelli
35
Istituti professionali
Due settori e sei indirizzi.
 L’organizzazione è in tutto identica agli
istituti tecnici, fatta salva la maggiore
quota di flessibilità.

Sergio Cicatelli
36
Gli istituti professionali

Settore dei servizi
1.
2.
Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
Servizi socio-sanitari
1.
2.
3.
4.

Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Ottico
Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Servizi commerciali
Settore industria e artigianato
1.
Produzioni industriali e artigianali
1.
2.
2.
Industria
Artigianato
Manutenzione e assistenza tecnica
Sergio Cicatelli
37
Insegnamenti generali
Comuni a tutti i settori e indirizzi
Materie
1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
5°
anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Scienze integrate (Sc. terra e Biol.)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attiv. alternative
1
1
1
1
1
Totale insegnamenti generali
20
20
15
15
15
Totale insegnamenti di indirizzo
12
12
17
17
17
Totale
32
32
32
32
32
Sergio Cicatelli
38
La dimensione religiosa (prof.)
Nessun riferimento alla dimensione
religiosa o spirituale nel Profilo. Anche qui
dovrebbe bastare il rinvio al Pecup
generale del secondo ciclo.
 Due volte si parla di etica.
 Dieci volte ricorre il concetto di produzione
o l’aggettivo ‘produttivo’.

Sergio Cicatelli
39
Indicazioni nazionali


Il Regolamento dei licei prevede (art. 13, c. 10)
l’emanazione di un DM, di concerto con il Ministro
dell’economia delle finanze, con «le indicazioni nazionali
riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento con
riferimento ai profili di cui all’articolo 2, commi 1 e 3, in
relazione alle attività e agli insegnamenti compresi nei
piani degli studi previsti per i percorsi liceali».
I Regolamenti degli istituti tecnici e professionali (art. 5)
prevedono invece che «la declinazione dei risultati di
apprendimento in competenze, abilità e conoscenze è
effettuata dalle istituzioni scolastiche, nella loro
autonomia, sulla base delle linee guida di cui all’art. 8».
Sergio Cicatelli
40
Indicazioni nazionali per i licei


Il Consiglio di Stato aveva chiesto che, per la loro natura,
le indicazioni dei licei fossero pubblicate mediante «atti
aventi forza normativa», cioè con un DPR e non con un
DM. Per rispettare i tempi di emanazione il Ministro non
ha soddisfatto la richiesta, quindi uscirà entro il 31-82010 un DM con le Indicazioni nazionali per tutte le
discipline dei licei.
Il 15 marzo è stata pubblicata la prima bozza delle
Indicazioni nazionali per i licei, sulla quale è stato aperto
un confronto pubblico per giungere alla stesura della
versione definitiva.
Sergio Cicatelli
41
Indicazioni nazionali per i licei


Il Regolamento dei licei prevede (art. 2, c. 2) che gli
studenti acquisiscano nel corso del quinquennio
«conoscenze, abilità e competenze coerenti con le
capacità e le scelte personali e adeguate al
proseguimento degli studi di ordine superiore,
all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro».
Le Indicazioni, invece, sono state emanate in attuazione
dell’art. 13, c. 10, che prevede «indicazioni nazionali
riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento con
riferimento ai profili di cui all’articolo 2, commi 1 e 3, in
relazione alle attività e agli insegnamenti compresi nei
piani degli studi previsti per i percorsi liceali».
Sergio Cicatelli
42
Indicazioni nazionali per i licei


La bozza è stata redatta da un gruppo tecnico formato
da Sergio Belardinelli, Giorgio Bolondi, Max Bruschi
(coordinatore), Paolo Ferratini, Gisella Langè, Andrea
Ragazzini, Luca Serianni, Elena Ugolini e Nicola Vittorio,
i quali si sono avvalsi della collaborazione di diversi
specialisti per i singoli settori disciplinari.
Il gruppo di lavoro ha di fatto abbandonato la linea degli
esperti interni al Ministero, i quali avevano già redatto
schemi di indicazioni per le diverse discipline, ed è
ripartito da zero producendo un risultato estremamente
asciutto e sintetico.
Sergio Cicatelli
43
Indicazioni nazionali per i licei



Le Indicazioni di ciascuna disciplina si aprono con un
paragrafo su Profilo generale e competenze e
proseguono con un paragrafo di Obiettivi specifici di
apprendimento.
Nel primo paragrafo prevale la descrizione delle finalità
della disciplina e non è facile riconoscere ciò che di
solito si intende per competenza.
Nel secondo paragrafo si elencano gli Osa, distinti per
primo biennio, secondo biennio e ultimo anno. Per ora
prevale una impostazione piuttosto contenutistica e
prescrittiva.
Sergio Cicatelli
44
La polemica sulle competenze


Gentili: «La prima stesura delle Indicazioni nazionali per i licei
sembra puntare in modo squilibrato esclusivamente sulla
trasmissione delle conoscenze, esemplificate da materie, testi e
programmi e trascurare la più ampia prospettiva educativa che si fa
carico della persona e del suo apprendimento, mettendo lo studente
in rapporto con le sue potenzialità di evoluzione, richiamando la
pluralità delle intelligenze, l'intreccio inevitabile di conoscenze,
abilità e qualità personali, i saperi messi al lavoro in campi spesso
lontani dall'ambiente scolastico».
Israel: «Le nuove Indicazioni nazionali non si basano su una
rivalutazione delle conoscenze contro le competenze. […]
Tantomeno mirano al nozionismo. Esse mirano a escludere sia ogni
approccio meramente empiristico e praticone sia ogni approccio
meramente teorico. Ma rivendicano, rigore, serietà: sui contenuti dei
saperi non si scherza, non vi deve essere più posto per dilettantismo
e chiacchiere».
Sergio Cicatelli
45
Linee guida per gli istituti


Al momento non c’è alcuna bozza di linee guida
per gli istituti tecnici e professionali, ma il testo
dovrà uscire per l’inizio del nuovo anno
scolastico.
L’intenzione è comunque di seguire
l’impostazione del nuovo obbligo (conoscenze,
abilità, competenze) con una esposizione
discorsiva e non schematica.
Sergio Cicatelli
46
La competenza religiosa






Esiste una competenza religiosa?
Esiste una competenza religiosa cattolica?
È una competenza trasversale o disciplinare?
La competenza religiosa (trasversale) è la capacità di
elaborare efficacemente giudizi sul mondo alla luce di un
sistema di riferimento religioso.
La competenza religiosa può essere il correttivo alla
deriva efficientistica ed economicistica delle competenze
chiave.
La competenza religiosa deve coincidere con l’Irc?
Sergio Cicatelli
47
Nuove indicazioni per l’Irc

Primo ciclo: Intesa 1 agosto 2009
 Approvata

in CdM il 4-2-2010
Secondo ciclo: lavori in corso
 Rivedere
gli OSA Moratti (Dpr 39/06)
 Intesa in giugno?
 Competenze unitarie o differenziate?
Sergio Cicatelli
48
L’identità dell’Irc

Il confronto esplicito con la dimensione religiosa
dell’esperienza umana svolge un ruolo insostituibile per la
piena formazione della persona. Esso permette, infatti,
l’acquisizione e l’uso appropriato di strumenti culturali che,
portando al massimo sviluppo il processo di simbolizzazione
che la scuola stimola e promuove in tutte le discipline,
consente la comunicazione anche su realtà altrimenti indicibili
e inconoscibili. Il confronto, poi, con la forma storica della
religione cattolica svolge un ruolo fondamentale e costruttivo
per la convivenza civile, in quanto permette di cogliere
importanti aspetti dell’identità culturale di appartenenza e
aiuta le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni
differenti.
Sergio Cicatelli
49
L’identità dell’Irc

La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico,
culturale ed umano della società italiana; per questo, secondo
le indicazioni dell’Accordo di revisione del Concordato, la
Scuola Italiana si avvale della collaborazione della Chiesa
cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli
studenti che vogliano avvalersi di questa opportunità. L’Irc,
mentre offre una prima conoscenza dei dati storico-positivi
della Rivelazione cristiana, favorisce e accompagna lo
sviluppo intellettuale e di tutti gli altri aspetti della persona,
mediante l’approfondimento critico delle questioni di fondo
poste dalla vita. Per tale motivo, come espressione della
laicità dello stato, l’Irc è offerto a tutti in quanto opportunità
preziosa per la conoscenza del cristianesimo, come radice di
tanta parte della cultura italiana ed europea.
Sergio Cicatelli
50
L’identità dell’Irc

La proposta educativa dell’Irc consente la riflessione sui grandi
interrogativi posti dalla condizione umana (ricerca identitaria,
vita di relazione, complessità del reale, bene e male, scelte di
valore, origine e fine della vita, radicali domande di senso…) e
sollecita il confronto con la risposta maturata nella tradizione
cristiana nel rispetto del processo di crescita della persona e
con modalità differenziate a seconda della specifica fascia
d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e
valoriali, e promuovendo un confronto mediante il quale la
persona, nell’esercizio della propria libertà, riflette e si orienta
per la scelta di un responsabile progetto di vita. Emerge così un
ulteriore contributo dell’Irc alla formazione di persone capaci di
dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di
reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e
religioso.
51
Sergio Cicatelli
Scuola dell’infanzia

Le attività in ordine all’insegnamento della religione
cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono
occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei
bambini, aprendo alla dimensione religiosa e
valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro
patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al
bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. Per
favorire la loro maturazione personale, nella sua
globalità, i traguardi relativi all’Irc sono distribuiti nei vari
campi di esperienza.
Sergio Cicatelli
52
Il sé e l’altro

Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei
racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di
Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la
Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo
nome, per sviluppare un positivo senso di sé e
sperimentare relazioni serene con gli altri, anche
appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Sergio Cicatelli
53
Il corpo in movimento

Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei
segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per
cominciare a manifestare anche in questo modo la
propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
Sergio Cicatelli
54
Linguaggi, creatività,
espressione

Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni
linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni
e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti,
gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività
il proprio vissuto religioso.
Sergio Cicatelli
55
I discorsi e le parole

Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni
termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici
racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i
linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione
significativa anche in ambito religioso.
Sergio Cicatelli
56
La conoscenza del mondo

Relativamente alla religione cattolica: Osserva con
meraviglia ed esplora con curiosità il mondo,
riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come
dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di
responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con
fiducia e speranza.
Sergio Cicatelli
57
Primo ciclo

Vista la ripartizione delle discipline d’insegnamento in tre
distinte aree disciplinari, l’insegnamento della religione
cattolica si colloca nell’area linguistico-artistico-espressiva in
cui, a partire dal confronto interculturale e interreligioso,
l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di
senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali
domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui
esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si
collocano gli strumenti per cogliere, interpretare e gustare le
espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni
religiose e l'insegnamento della religione cattolica, impartito
secondo gli accordi concordatari e le successive intese.
Sergio Cicatelli
58
Primo ciclo

Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono
articolati in quattro ambiti tematici, tenendo conto della
centralità della persona di Gesù Cristo:




Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del
cristianesimo;
la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla
conoscenza;
il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non
verbali;
i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli
elementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale
e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.
Sergio Cicatelli
59
Scuola primaria (TSC)



L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di
Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle
tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del
Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali
festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie
di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di
un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più
accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della
proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di
coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il
suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul
valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
Sergio Cicatelli
60
Secondaria di I grado (TSC)




L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul
trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione
religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con
persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di
accoglienza, confronto e dialogo.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della
storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della
Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente
elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne
individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo
imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di
riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a
confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai
propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso,
con gli altri, con il mondo che lo circonda.
Sergio Cicatelli
61
Secondo ciclo (ipotesi)

Competenze per il biennio

Impostare una riflessione sulla dimensione religiosa della
vita a partire da un confronto con la Bibbia e la persona di
Gesù, cogliendo la funzione evocativa del linguaggio
religioso nella sua specificità.
 Rilevare il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo
sviluppo della civiltà umana nel corso dei secoli
confrontandolo con le problematiche attuali.
 Porsi domande di senso alla ricerca di una identità e di un
progetto di vita nel confronto con i valori testimoniati dalla
comunità cristiana.
Sergio Cicatelli
62
Secondo ciclo (ipotesi)

Competenze per il triennio

Confrontarsi con la visione cristiana del mondo
padroneggiandone le fonti in modo da elaborare una
posizione personale e responsabile nella ricerca della
verità.
 Riconoscere la presenza e l’incidenza del Cristianesimo
nel corso degli eventi storico-culturali, nella realtà e nella
comunicazione contemporanea, in dialogo con altre
religioni e sistemi di significato.
 Sapersi interrogare sulla propria identità umana e religiosa
in relazione con gli altri e con il mondo al fine di sviluppare
un senso etico e di orientare le proprie scelte di vita.
Sergio Cicatelli
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L`IRC e il riordino del secondo ciclo