±
Produzione di W e
Lezione 15
UA1 e LEP
riferimento KANE 10, PERKINS 7, web
0
Z
COME PRODURRE W e Z0?
massa bosone
intermedio
80-100GeV
MW 

s  pa  pb
e
4 137

 100GeV
5
2
10 GeV
GF

2
s  100GeV
fixed target

pa  Ea ; pa 
pb  mb ;0 
s  2 pa  pb  2 Ea mb
l’energia s cresce solo come Ea
pp colliders
pa
pb


 E ;p 

 E ; p 
s  4E 2
l’energia s cresce come E
W
COME PRODURRE W e Z0?

Sappiamo che le correnti neutre sono state
scoperte nel 1973 a Gargamelle.




Importante evidenza per il modello elettrodebole.
Il rapporto tra correnti deboli e correnti neutre è molto
vicino alle predizioni del modello.
La massa del weak boson (W±) era stata
predetta da Higgs. Era fuori dal range delle
macchine esistenti all’epoca.
Cercare il bosone W per confermarela teoria
elettrodebole . La proposta del CERN (C.Rubbia)
Raffiniamo le previsioni sulla
massa del Bosone W±



G ~ 1x10-5GeV-2.
modello migliorato dal
“Higgs Mechanism”
where qW =weak mixing
angle.
e
MW 
 90GeV
G
2
2
g
2
e
2
2
MW 

8G
8G sin 2 qW
Sin2 qW ~0.3-0.4 da
Gargamelle, predice un
M W  80GeV
valore di

e

Z0



e

Con una macchian e+e- è
possibile produrre Z0, ma
all’epoca l’energia disponibile
era s 40GeV
i problemi di radiazione
di sincrotrone con le
macchine a elettroni
sono difficili da
risolvere
Sono stati affrontati e risolti ~ 10 anni dopo da LEP
(CERN) e SLC(STANFORD)
e
pp

u
W

i quarks contenuti negli
hadroni sono utilizzati
per produrre W e Z
d

e
u
Z
0
u
e

CERN 1980 UA1
un anello solo nel
quale sono accelerati
antiprotoni e protoni
p  uud
 ...  g  g  ...
u
 dd
 u




valence
valence
ha la giusta
combinazione di
carica elettrica
spin e colore per
essere un protone;
un protone a riposo è
effettivamente
costituito da questi
quarks, che spiegano
anche tutte le sue
proprietà elettro
deboli
i quark di valenza (o
costituenti ) non
spiegano tutte le
proprietà forti del
nucleone
sea
in una teoria
relativistica
la creazione
di coppie è
sempre in
atto
gluons
i gluoni sono
i bosoni di
gauge che
tengono
insieme i
quarks
attualmente si pensa che per il 50% il
nucleone sia costituito da coppie e gluoni
Per capire che intensità
devono avere i protoni
incidenti
bisogna saper calcolare approssimativamente
la sezione d’urto di produzione della W.
Noi sappiamo calcolare la sezione d’urto
puntiforme ud, ma dobbiamo tener conto
che non conosciamo il momento dei quark,
nè come sono distribuiti all’interno del
nucleone: dobbiamo rassegnarci ad usare un
modello
la variabile x

pi

P
pi  xi P
se il protone ha il quadrimomento P ed un quarki il momento pi
,è utile definire la variabile xi, che ha il significato di frazione
di momento del protone trasportata dal singolo quarki
si pensa il nucleone costituito da vari quarks, tutti uguali, in
moto longitudinale in direzione di P ( modello a partoni)
xi può naturalmente variare tra 0 ed 1. piccoli xi sono molto
probabili per un certo tipo di quark, dato che la creazione e la
distruzione di coppie avviene continuamente, ma questi quarks
non ci interessano
una frazione di momento molto grande è poco probabile. il
momento è suddiviso (ugualmente) tra quark e gluoni. Dato che
ci sono tre quark di valenza ognuno avrà 1/6 del momento
totale; si pensano i quark ugualmente distribuiti, rispetto ad xi
xi  1 / 6  0.15
le funzioni di struttura
Se l’energia in gioco è abbastanza alta ( ad alti
momenti trasferiti) è possibile definire le
FUNZIONI di STRUTTURA
che danno la probabilità di trovare un quarki con la
frazione di momento xi nel nucleone.
Lo studio delle funzioni di struttura attualmente è il
modo che abbiamo di indagare sulla struttura del
nucleone. Le funzioni di struttura sono misurate
sperimentalmente.
structure functions constituent crosssec tion


 
 

p
p

   dx1dx2 Fu x1 Fd x2  ˆ ud  W


s  4E
2
e
sˆ  x1 x2 s
Z0
u
l’energia a
disposizione dei
costituenti è più
piccola di quella
delle particelle
incidenti
inoltre la
probabilità di
interazione ad
un dato xi
decresce con il
crescere di xi
se la probabilità di collisione è
ragionevolmente alta per xi = 0,1,l’energia a
disposizione dei quark costituenti è:
sˆ 
1
s
10
s cresce come E, e gli eventi utili si hanno per
sˆ 
1
s
10
u
e
definizione di luminosità L
-particelle dei fasci arrivano in bunches
(pacchetti) di k particelle ognuno
-nell’anello circolano n bunches
-area trasversa fasci = A
-frequenza con la quale circolano i bunches f

fnk 2
L
; L  cm  2 s 1
A

-numero eventi prodotti nel tempo T
N ev  LT
sezione d’urto di produzione di W+ in collisioni
structure functions constituent crosssec tion



 
 

p
p

ˆ
   dx1dx2 Fu x1 Fd x2   ud  W


si calcola la “constituent cross section”, e poi si fa una convoluzione con
le funzioni di struttura misurate
̂
dipende dal momento di
e quindi da x1,x2
u, d
pp
la sezione d’urto
completa si ottiene
calcolando la
“constituent cross
section”, ed integrando
su i dx1 e dx2 permessi.
constituent cross section
 

2sW  1cW
4sˆ
ˆ ud  W  f  2
k 2su  1cu 2sd  1cd sˆ  m  m W 2




W
W
ud f
2 2
2
W
W

sezione d’urto di produzione di W+ in collisioni
pp
constituent cross section: valutazione approssimata;
sostituiamo nella formula della slide precedente i valori
numerici della reazione studiata:
 f
4sˆ 3.1
ˆ  2
k 2.3.2.3 sˆ  m  m 2W W 2
W
ud
2 2
W

W

dato che mu ,d  mW tarscuraiamo le masse dei quark:
k 2  sˆ / 4; quindi il valore numerico si semplifica: 4
3

x
usiamo inoltre l’approssimazione:  x  z  
 z  x 2  x 2
4  f
2
ˆ
ˆ

 s  MW
3 mW W
2
W
ud
W


una valutazione approssimativa della sezione
d’urto di produzione della W+ in soglia: step 1
sˆ   pu  pd   mW2  m2p
s   p  p
2
2
sˆ  x1 x2 s
p  p  m , s  sˆ
2
2
2
p
 sˆ  M W2    x1 x2 s  M W2 
M W2
1 
   x1 x2 
s 
s



  pp W

p  E , p 



p  E , p
pu pd
4  f
ˆ 
 sˆ  M W2
3 mW W
2
W
ud
W

structure
structure functions
sec tion


functions



t cross




constituen
pp
pp

ˆ
   dx1dx2 Fuu x11Fdd x22   ud  W


structure
structure functions
functions





 
2
MW 
 dx1dx2 uxx11dd xx22   x1 x2  s 
structure functions
 
2
M W2
1 4 W

BRud BR f  dx1dx2 u x1 d x2    x1 x2 
s 3 mW
s

W

1 4 ud  f

s 3 mW W
2
W





una valutazione approssimativa
della sezione d’urto di produzione
della W+ in soglia: step 2
  pp W


 è un prodotto di vari fattori
structure
structure functions
functions
 
M WW22 
1 4 W

W 
BRud BR f  dx11dx22 u x11d x22    x11x22 
s 
s 3 mW

2
fattore
numerico che
dipende da
spin e colore
branching
ratios
iniziale e
finale
fattore che da la probabilità di trovare i
quark incidenti con frazioni x di
momento del protone
la sezione d’urto di produzione della W è proporzionale a
WTOT M W
calcoliamo l’integrale con una funzione empirica che
approssima abbastanza benele funzioni di struttura misurate.
una valutazione approssimativa della sezione d’urto di
produzione della W+ in soglia: step 3
35
1  x 3 ;
u ( x) 
16 x
 ux dx  2
u(x) è una funzione empirica che si
ricava integrando le funzioni di
struttura misurate;
u x 
approssimiamo d ( x ) 
infatti per grandi x decresce come
piccoli x cresce come 1/x.
M W2
Ponendo  
s
2
(1-x)3, mentre per
si ottiene:
structure functions
 
M W2
I   dx1dx2 u x1 d x2    x1 x2 
s


   dx
   u x d   ;
 x x
 
1
una valutazione approssimativa della sezione d’urto di
produzione della W+ in soglia: step 4
s  630GeV ;   0,017
M W  82GeV ;
2
 35  1
I  
 16  2 
1

3
3

1  x  x   
dx
 16,4
x4
4 2.6GeV 1
1
W 
BR f 16,64 
3 82GeV 4
6302
2
 W  2 10 BR  f cm
33
2
Concludendo
La sezione d’urto di produzione della W è
circa 10-33cm2.
Che luminosità deve avere il collider?
Dobbiamo prima rispondere a questa
domanda:
Quali sono i decadimenti della W che
riusciamo a identificare bene sul fondo?
quali stati
finali
riusciamo a
vedere?

W e  



 



BR W   e  ,   

 qq
1
6
ci aspettiamo un evento con una
traccia carica chiaramente
identificabile come un e od un  a
grande angolo,opposta ad un forte
momento mancante
in questo caso i quark appaiono
come dei jet, ma è difficile
identificare i vari flavour
 W  0.6 1033 cm 2
N ev  LT
N ev  0.6 10 33 107  L
T  107 s  1 anno / 3
N ev
26
2 1
L

N

2

10
cm
s
ev
 26
0.6 10
per 10 eventi all’anno, con
una buona efficienza
L  10 cm s
28
2 1
UA1
Electroweak mixing angle:
sin q w 
g1 
g1
g g
2
2
2
1
e
;
sin q w
, cos q w 
g2 
Angolo di Weimberg
g2
g g
2
2
e
cos q
2
1
sin q w  0,23
,
e 2 / 4  1 / 137
massa W
(Unita naturali )
massa Z
22
2
1
    1
2
2 

L   vg22  W W   v g 1  g 2  Z  Z
2

2

MW
M W  vg2 2
e
g1 g 2
g 22  g12
M Z  v 2 g12  g 22
2e
g2 
v GF
GF
g 22

2
2 8M W
MZ
 cos q w
e
MW 
GF
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