Valerio Cutini
a.a. 2013 / 2014
Università degli Studi di Pisa
insegnamento di
Tecnica Urbanistica
• Corso di laurea triennale in Ing. Edile
Ingegneria del Territorio
• Corso di laurea magistrale
in Ing. Idraulica,Trasporti e Territorio
Lezione n° 14.
L’attuazione del PRG:
il Piano di Recupero
valerio cutini
L’attuazione del PRG: il
patrimonio edilizio esistente
a.a. 2013-2014
Fino al dopoguerra, l’attenzione al patrimonio edilizio
esistente era limitata ai soli immobili storici
A partire dagli anni ’70 emerge il tentativo di far fronte
alle esigenze abitative utilizzando il volume edilizio
esistente, recuperato all’uso contemporaneo
Possiamo sintetizzare questo atteggiamento in un duplice
salto di scala, da monumentale-edilizio a urbanistico
spostamento dell’interesse dal singolo manufatto edilizio al
complesso degli edifici utilizzabili all’interno dei nuclei storici
spostamento dell’interesse dai fabbricati di rilievo storico e
artistico a tutto il patrimonio edilizio esistente
Nel 1978 la legge n° 457 recepisce questo nuovo
orientamento, introducendo nel quadro pianificatorio un
nuovo strumento attuativo, il Piano di Recupero
valerio cutini
a.a. 2013-2014
Il Piano di Recupero:
finalità
Legge 457/1978 Legge 1150/1942
attuare le previsioni del P.R.G.
regolamentare l’attività edificatoria nell’area
interessata, con funzione di dettaglio a scala
infracomunale delle previsioni del P.R.G.
Oltre a queste, il PR ha una terza finalità, che
alternativamente è una delle due seguenti
consentire l’esproprio delle aree necessarie alla
attuazione delle previsioni di PRG
nel caso di PR di iniziativa pubblica
consentire la realizzazione delle opere di
urbanizzazione, senza costi aggiuntivi per la collettività
nel caso di PR di iniziativa privata
valerio cutini
a.a. 2013-2014
Il Piano di Recupero:
limiti spaziali
Legge 457/19
Legge 1150/1942
Limiti spaziali
Limitate porzioni di territorio costituenti sottoinsiemi
del territorio di un Comune
Il P.R. disciplina interventi in aree comprese entro
“zone di recupero”, individuate in sede di formazione
di PRG. Entro le zone di recupero, gli interventi sono
subordinati:
al possesso del semplice titolo abilitativo, nel caso
di interventi che si esauriscano alla scala edilizia
all’inclusione in un Piano di Recupero, qualora si
rendano necessari interventi alla scala urbanistica
valerio cutini
a.a. 2013-2014
Il Piano di Recupero:
cogenza e durata temporale
Legge 457/1978 Legge 1150/1942
Cogenza
Il PR è uno strumento facoltativo
Durata
Il PL ha una scadenza prefissata in 10 anni
Tuttavia, restano validi a tempo indeterminato i
suoi contenuti normativi e regolamentari
riguardanti l’attività edilizia, che essendo di
dettaglio e specificazione delle previsioni di
P.R.G., ne diventano parte integrante e
integrativa
valerio cutini
a.a. 2013-2014
Il Piano di Recupero:
contenuti
Legge 457/1978 Legge 1150/1942
I contenuti di un PR sono analoghi a quelli di un
Piano Particolareggiato
la rete delle infrastrutture viarie, dalla maglia delle
principali, desunte dal PRG, fino ai collegamenti
secondari e di penetrazione nel tessuto edilizio
la suddivisione del terreno in aree
fabbricabili e non fabbricabili, con
indicazione della proprietà
lottizzazione
la suddivisione del terreno
edificabile in singoli lotti edificativi,
con i relativi indici
la specificazione di dettaglio delle tipologie edilizie
valerio cutini
a.a. 2013-2014
Il Piano di Recupero:
elaborati
Legge 457/1978 Legge 1150/1942
Gli elaborati di un PR di iniziativa pubblica sono i
medesimi di un Piano Particolareggiato
Gli elaborati di un PR di iniziativa privata sono i
medesimi di un Piano di Lottizzazione
è assente un piano parcellare di esproprio delle
aree comprese negli elenchi catastali
è assente un piano finanziario
è presente uno schema di convenzione fra il
privato e l’ente pubblico
Il Piano di Recupero: procedura
valerio cutini
a.a. 2013-2014
Legge 457/1978 Legge 1150/1942
PR iniziativa Comune
Individuazione, in sede di
PRG, di zone di recupero
PR iniziativa privata
Richiesta di autorizzazione al
Comune e proposta di PR
Adozione da parte del C.C.
Pubblicazione e deposito per 30 gg in segreteria comunale
Presentazione osservazioni (30+30 ggi)
Recepimento osservazioni e controdeduzioni da parte del
Consiglio Comunale
Approvazione da parte del Consiglio Comunale
Il Piano di Recupero:
le zone di recupero
valerio cutini
a.a. 2013-2014
Legge 457/1978
In sede di formazione di PRG, vengono individuate le
parti del territorio comunale interessate dalla presenza
di condizioni di degrado, tali da rendere necessario un
intervento di recupero
Si dicono zone di recupero
Degrado edilizio
Ammaloramento degli edifici e delle loro finiture
Degrado urbanistico
Deterioramento degli spazi pubblici, dei servizi e dell’arredo urbano
Degrado socio-economico
Precarietà delle condizioni di vita degli abitanti (povertà,
disoccupazione, criminalità, etc.)
Il Piano di Recupero:
i requisiti per l’autorizzazione
valerio cutini
a.a. 2013-2014
Legge 457/1978
L’autorizzazione al Piano di recupero di iniziativa privata
viene rilasciata dal Comune, se sono soddisfatti due
requisiti
Un requisito soggettivo
La proprietà da parte dei richiedenti di almeno i ¾
del valore degli immobili interessati, accertato sulla
base del valore catastale
Un requisito oggettivo
La presenza negli immobili interessati dalla
proposta di P.R. di effettive condizioni di degrado
edilizio
urbanistico
socio-economico
valerio cutini
La fase attuativa del processo di pianificazione:
la situazione attuale
a.a. 2013-2014
PST
Legge 1150/1942
Legge 167/1962
PTP
PTCP
PTAM
Legge 765/1967
Legge 865/1971
Legge 457/1967
PRG
PIP
PL
PP
PZ
PR
Scarica

lezione 14 - Università degli Studi di Pisa