CORSO DI LAUREA “ECONOMIA & MANAGEMENT” A.A. 2010/11 MARKETING MANAGEMENT DELLE IMPRESE DI SERVIZI Prof. GUIDO CRISTINI 1 LA DOMANDA DI SERVIZI COMMERCIALI INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI LE FASI DELLO SVILUPPO DEL SETTORE DISTRIBUTIVO I SERVIZI COMMERCIALI LA DOMANDA DI SERVIZI COMMERCIALI: I COMPORTAMENTI DI ACQUISTO 2 IL LUOGO PIU’ VISITATO DEL CANADA WEST EDMONTON MALL (ALBERTA) • • • • • • CIRCA 570.000 MQ COPERTI 23.000 DIPENDENTI 28,4 MILIONI DI CLIENTI OGNI ANNO PARCHEGGIO PER 20.000 AUTO 800 PUNTI DI VENDITA 25 RISTORANTI ALL’INTERNO 3 4 5 • WEST EDMONTON 6 7 8 LE FASI DELLO SVILUPPO DEL SETTORE DISTRIBUTIVO 1 FASE (ANNI 60-70) • NASCITA RETAIL • CONTROLLO DELL’INDUSTRIA DEL CANALE 2 FASE (ANNI 80-90) • “RIVOLUZIONE COMMERCIALE” • DIFFERENZAZIAZI ONE DELL’AOFFERTA 3 FASE (ANNI 2000) • RIVALITA’ TRA INDUSTRIA E DISTRIBUZIONE • CONQUISTA DEL “POTERE” IN RELAZIONE ALLA DIMENSIONE E AL KNOW HOW 9 LE FASI DELLO SVILUPPO DEL SETTORE DISTRIBUTIVO • PRIMA FASE IL PASSAGGIO DA UN’ECONOMIA DI SUSSISTENZA AD UN’ECONOMIA DI MERCATO E’ FONDATO SULLA PROGRESSIVA SOSTITUZIONE DELL’AUTOPRODUZIONE CON LO SCAMBIO DI BENI E SERVIZI NEL MERCATO. IL MOTIVO E’ RAPPRESENTATO: - DAI GUADAGNI DI PRODUTTIVITA’ DERIVANTI DALLA SPECIALIZZAZIONE DEI DIVERSI RUOLI PRODUTTIVI. • SI TRATTA DI FENOMENI CONNESSI ALLA RIORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA CHE CONSENTONO DI SPUNTARE RILEVANTI ECONOMIE DI SCALA. • LO SVILUPPO DEL SETTORE DISTRIBUTIVO SEGUE LO SVILUPPO INDUSTRIALE ED E’ PARTE DI TALE PROCESSO DI SPECIALIZZAZIONE. 10 LE FASI DELLO SVILUPPO DEL SETTORE DISTRIBUTIVO • • • CON L’AMPLIARSI DEL MERCATO SI DETERMINA UN PROGRESSIVO ALLONTANAMENTO DEL PRODUTTORE DAI SUOI POTENZIALI CONSUMATORI E DIVENTA VANTAGGIOSO AFFIDARE AD IMPRESE INDIPENDENTI IL COMPITO DI VENDERE I PRODOTTI. I VANTAGGI DERIVANTI DA TALE FENOMENO SONO CONNESSI ALLA RIDUZIONE DEI COSTI DI TRANSAZIONE. LA PRESENZA DI UN INTERMEDIARIO SI GIUSTIFICA SE LA RIDUZIONE DEL COSTO DI SPOSTAMENTO PER IL COMPLESSO DEGLI OPERATORI COINVOLTI NEGLI SCAMBI E’ UGUALE O MAGGIORE ALLE RISORSE NECESSARIE A COMPENSARNE I SERVIZI FORNITI. 11 LE FASI DELLO SVILUPPO DEL SETTORE DISTRIBUTIVO • • SECONDA FASE. NEL MERCATO DISTRIBUTIVO INIZIANO AD AFFERMARSI IMPRESE COMMERCIALI OPERANTI SECONDO LOGICHE MANAGERIALI. • L’ARTICOLAZIONE DISTRIBUTIVA COSTITUISCE LA RISPOSTA ALLE MODIFICAZIONI IN ATTO SUL LATO DELLA DOMANDA. QUESTO PROCESSO PRODUCE EFFETTI IMPORTANTI SUL FRONTE INDUSTRIALE IN TERMINI DI RIPARTIZIONE DELLE FUNZIONI DI MARKETING. • IL MOMENTO DI PASSAGGIO PUO’ ESSERE FATTO COINCIDERE: i. CON LE INNOVAZIONI DELLE TECNICHE DI VENDITA INTRODOTTE NELL’OTTOCENTO FINO ALL’AFFERMAZIONE DEL GRANDE MAGAZZINO (1870); ii. INTORNO AL 1930 CON LA NASCITA DEL SUPERMERCATO E DEL MAGAZZINO POPOLARE SULLA SPINTA DELLE DIFFICILI CONDIZIONI ECONOMICHE SUCCESSIVE ALLA GRANDE DEPRESSIONE. 12 LE FASI DELLO SVILUPPO DEL SETTORE DISTRIBUTIVO • • • • TERZA FASE PERIODO CHE CORRISPONDE ALL’ATTUALE FASE DI SVILUPPO DEI MERCATI FINALI. STIMOLO ALLA TRASFORMAZIONE RISULTA LA RIPARTIZIONE DELLE FUNZIONI (EVOLUTE ) DI MARKETING TRA INDUSTRIA E DISTRIBUZIONE. I RAPPORTI TRA INDUSTRIA E DISTRIBUZIONE SONO CONTRADDISTINTI DA TRE PRINCIPALI DIMENSIONI: CONTRATTUALI COMPETITIVE COLLABORATIVE 13 I SERVIZI COMMERCIALI • IL SERVIZIO COMMERCIALE E’ COSTITUITO DA UN INSIEME DI FATTORI ELEMENTARI COMBINATI IN PROPORZIONI DIVERSE DEFINITI ATTRIBUTI. • • • A CIASCUNO DI TALI ATTRIBUTI CORRISPONDE UNA SPECIFICA UTILITA’ PER IL CONSUMATORE FINALE PERCHE’ LA DISPONIBILITA’ DI UNA QUANTITA’ MAGGIORE DI UN DETERMINATO ATTRIBUTO GLI RIDUCE I COSTI DI ACQUISTO. A DIVERSE COMBINAZIONI DI ATTRIBUTI CORRISPONDONO DIVERSI TIPI DI SERVIZIO E, QUINDI, DIVERSI PRODOTTI COMMERCIALI(ES.SUPERMERCATO,IPERMERCATO,DISCOUNT) UN TEMPO I PRODOTTI COMMERCIALI ERANO OMOGENEI: SOLO DOPO LA RIVOLUZIONE COMMERCIALE SI ASSISTE ALLA DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA IN FORMULE DISTRIBUTIVE. 14 I SERVIZI COMMERCIALI • UNA PRIMA DIMENSIONE DEL SERVIZIO E’ LA LOGISTICA E SI DEFINISCE IN BASE AI SEGUENTI ATTRIBUTI: PROSSIMITA’ - DISPONIBILITA’ DI UN DATO INSIEME DI BENI IN UN DATO LUOGO - LA PROSSIMITA’ E’ FACILMENTE DEFINIBILE E MISURABILE IN TERMINI DI ACCESSIBILITA’ AD UN DATO PUNTO VENDITA DA PARTE DI CONSUMATORI CHE ABITANO NELL’AREA STOCCAGGIO - DISPONIBILITA’ DI UN INSIEME DI BENI IN UN DETERMINATO TEMPO - IL REPERIMENTO DI UN NUMERO ELEVATO DI ARTICOLI CONSENTE AL CLIENTE DI CONCENTRARE GLI ACQUISTI ORARIO DI APERTURA - L’ARCO TEMPORALE DI APERTURA DEL PUNTO VENDITA RAPPRESENTA UNA FONTE DI UTILITA’ PER IL CONSUMATORE IN RELAZIONE AL VALORE DEL TEMPO PER QUEST’ULTIMO 15 I SERVIZI COMMERCIALI • UNA SECONDA DIMENSIONE DEL SERVIZIO E’ RAPPRESENTATA DALL’INFORMAZIONE E SI DEFINISCE IN BASE AI SEGUENTI ATTRIBUTI: PRESELEZIONE - SCELTA DI UN ASSORTIMENTO IN RELAZIONE AD UN DETERMINATO TARGET CHE CONSENTE AL CONSUMATORE DI RIDURRE I PROPRI COSTI DI RICERCA PROFONDITA’ DELL’ASSORTIMENTO - POSSIBILITA’ PER IL CONSUMATORE DI CONFRONTARE NEL MEDESIMO LUOGO UN AMPIO INSIEME DI BENI ALTERNATIVI (RIDUZIONE DEL COSTO PER LA RICERCA DI SINGOLE REFERENZE). INFORMAZIONE DIRETTA - DISPONIBILITA’ DEL DISTRIBUTORE A QUALIFICARE LA NATURA DELLE DIFFERENZE TRA I DIVERSI BENI. 16 I SERVIZI COMMERCIALI • ALTRE DIMENSIONI FONDAMENTALI DEI SERVIZI COMM.LI: VELOCITA’ DEL SERVIZIO - RIDUZIONE DEL TEMPO NECESSARIO PER L’ACQUISTO - IL FATTORE FONDAMENTALE E’ COSTITUITO DAL TEMPO DI ATTESA CHE IL CLIENTE DEVE AFFRONTARE COMFORT - QUALITA’ DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI ENTRO LE QUALI SI SVOLGE L’ACQUISTO E CHE INCIDONO IN MODO SIGNIFICATIVO SULLA PERCEZIONE SOGGETTIVA DEL COSTO DEL TEMPO IMPIEGATO PER L’ACQUISTO (ORDINE, PULIZIA, COMPORTAMENTO DEL PERSONALE ) SERVIZI DI POST–VENDITA - SOLUZIONI DI PROBLEMI RELATIVI AL PRODOTTO ACQUISTATO DURANTE LA SUA VITA UTILE. - TRA LE DIMENSIONI RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ( RIPARAZIONI, RICAMBI, RITIRO , ETC.). 17 18 LA DOMANDA DI SERVIZI COMMERCIALI: I COMPORTAMENTI DI ACQUISTO • PER COMPRENDERE LA STRUTTURA DELL’OFFERTA COMMERCIALE OCCORRE, INNANZITUTTO, ANALIZZARE I COMPORTAMENTI DEL CONSUMATORE. • A LIVELLO DI DOMANDA DUE PRINCIPALI SONO LE TIPOLOGIE DI ACQUISTO: ACQUISTI PROGRAMMATI - LA SCELTA DEL PUNTO VENDITA RISPONDE AL RICONOSCIMENTO DA PARTE DEL CONSUMATORE DI UNA PARTICOLARE SPECIALIZZAZIONE DA PARTE DEL DISTRIBUTORE. - IL SERVIZIO OFFERTO CONGIUNTAMENTE AI BENI ( ES. PROSSIMITA’, INFORMAZIONE, ETC.) PUO’ ESSERE PIU’ O MENO ELEVATO ACQUISTI OCCASIONALI - IL CONSUMATORE COGLIE L’OCCASIONE DI ESSERE ALL’INTERNO DEL PUNTO DI VENDITA PER ACQUISTARE CIO’ CHE AVREBBE RICHIESTO UNA SPECIFICA SHOP EXPEDITION • NON BISOGNA CONFONDERE LE CATEGORIE DI ACQUISTO APPENA ESPOSTE CON GLI ACQUISTI D’IMPULSO 19 LA DOMANDA DI SERVIZI COMMERCIALI: I COMPORTAMENTI DI ACQUISTO • • QUESTI ULTIMI NASCONO DALLO STIMOLO CONSEGUENTE ALLA VISIONE DI UN PRODOTTO CHE FA NASCERE UN BISOGNO NON PERCEPITO PRIMA DELLA VISITA. POICHE’ LA FUNZIONE DI APPROVVIGIONAMENTO VIENE SVOLTA CON L’OBIETTIVO DI DIMINUIRNE IL COSTO, RELATIVAMENTE AGLI ACQUISTI PROGRAMMATI I DUE PARAMETRI PIU’ RILEVANTI SONO: I. FREQUENZA DI RIACQUISTO (ECONOMIE RICERCATE A LIVELLO DI SINGOLE VISITE). II. TRADE OFF TRA PREZZO E SERVIZIO (VALUTAZIONE DELL’UTILITA’ DERIVANTE DA UN PIU’ ELEVATO LIVELLO DI SERVIZIO RISPETTO AL PREZZO). 20 ATTRIBUTI ELEMENTARI DEI SERVIZI E BENEFICI PER IL CONSUMATORE ATTRIBUTI ELEM. DEI SERVIZI BENEFICI PER IL CONSUMATORE LOGISTICI Prossimità Minori costi di trasporto e tempo Stoccaggio (estensione assort.) Minori costi di stoccaggio Orari di apertura Utilizzo di tempo con minore costo opport. INFORMATIVI Preselezione Minori costi di ricerca Profondita’ assortimentale Minori costi di ricerca Informazione diretta Minori costi di informazione alternativa ALTRI Post-vendita Riduz. dei costi di gestione alternativa Velocità del servizio Minori costi di tempo Comfort Percezione di un costo soggettivo del tempo più basso 21 P r o c e s s i IPERMERCATO M O L T I SUPERSTORE GRANDE MAGAZZINO SUPERMERCATO MAGAZZINO POPOLARE d i c o n s u m o MERCATONE P O C H I CNT NEGOZIO DI VICINATO EDICOLA NEGOZI SPECIALIZZATI BASSA ALTA Frequenza di riacquisto 22 COMPORTAMENTI DI ACQUISTO E ASSETTO DELL’OFFERTA DISTRIBUTIVA • LA MATRICE SINTETIZZA LE POSSIBILI ALTERNATIVE CHE SI PRESENTANO AL DISTRIBUTORE: SPECIALIZZAZIONE-DESPECIALIZZAZIONE BENI BANALI - BENI PROBLEMATICI • IL POSIZIONAMENTO FONDATO SULLA BASE DELL’ASSORTIMENTO VIENE ARTICOLATO IN RELAZIONE ALL’INTENSITA’ DEI SERVIZI OFFERTI: ELEVATA FREQUENZA, BENI BANALIZZATI: ATTENZIONE ALLA LOGISTICA E ALLA VELOCITA’/EFFICIENZA DEI PROCESSI BASSA FREQUENZA, BENI COMPLESSI: ATTENZIONE ALLE VARIABILI INFORMATIVE E ALLA QUALITA’/EFFICACIA DEL PROCESSO. 23 MAPPA ALIMENTARE SOCIETÀ ITALIANA Motivi di scelta insegna X (base: totale intervistati 3420 casi) MODERNITÀ presenza piatti/prep. pronte qualità/varietà prod. marca super. velocità casse velocità banchi gastr./ prodotti freschi consegna domicilio servizi veloc. la spesa primo prezzo vic. negozi/centri comm. convenienza prezzi quantità/tipo di prom./offerte spec. facilità/comodità di parcheggio vantaggi della carta fedeltà orari di apertura SREGOLATEZZA fiducia sicurezza prodotti vicinanza presenza mie marche preferite assort. ricco Facile orientarsi trovo tutto gentilezza, disponibilità, professionalità personale qualità prodotti freschi qualità ambiente TRADIZIONE Z1.0 SALUTISMO