Private Equity e Temporary Management: strumenti per la soluzione della discontinuità gestionale Bologna, 10 novembre 2005 IL PRIVATE EQUITY COME SOLUZIONE ALLA DISCONTINUITA’ GESTIONALE Intervento di: Massimo Magnani [email protected] Il Private Equity come soluzione della discontinuità gestionale: 1 Il mercato del Private Equity L’attività economica, che ha come oggetto investimenti nel capitale di rischio da parte di operatori istituzionali specializzati, è definita nella sua globalità, attività di private equity. Secondo la terminologia statunitense, all’interno dell’attività di private equity, si distinguono quelle di venture capital e di buy out. In Europa i due termini spesso si confondono, anche se di base, il termine di venture capitalist è usato per gli investitori focalizzati su imprese nelle fasi iniziali del loro ciclo di vita, mentre quello di private equity investors, per coloro focalizzati su imprese in fasi successive. Dati 2004 (fonte: Relazione al Convegno A.I.F.I. sull’attività del 2004) OPERATORI ATTIVI IN ITALIA Più di 100 (88 soci A.I.F.I. attuali) NUMERO DI OPERAZIONI 248 VOLUMI INVESTITI 1.480 milioni di Euro (media per operazione 6 milioni) CAPITALI RACCOLTI 1.663 milioni di Euro DISMISSIONI 137, per un valore al costo di 647 milioni di Euro PERFORMANCE MEDIA IRR 24,7 % Il Private Equity come soluzione della discontinuità gestionale: Aspetti definitori e di mercato 2 Obiettivi degli investitori Principale obiettivo è il raggiungimento nel medio-lungo termine di consistenti ritorni in conto capitale. I fattori determinanti sono quindi il valore di entrata, la durata dell’investimento ed il valore di uscita. Di regola gli investimenti vengono realizzati in aziende non quotate. L’investitore in genere non ha un attivo coinvolgimento nella definizione delle scelte strategiche e nello sviluppo del piano aziendale (deve solo condividere tali aspetti) e non interferisce minimamente nella gestione ordinaria. I controlli sulla gestione (sia consuntivi che a livello di programmazione) sono invece costanti ed accurati. Il Private Equity come soluzione della discontinuità gestionale: Obiettivi degli investitori 3 Ruolo del consulente In primo luogo deve essere chiaro da che parte opera il consulente: sell side, buy side, manager (in situazioni di mbo). Vanno definiti i compiti a lui affidati: situazioni di complementarietà e collaborazione con gli altri consulenti aziendali o consulenti dei soci (commercialista, legali, ecc…). Le attività tipiche dell’ M&A advisor in assistenza all’azienda in discontinuità gestionale: • definizione della struttura dell’operazione • valutazione del capitale economico aziendale in transazione • presentazione della società (idonea documentazione, information memorandum) • ricerca e selezione della controparte ideale • pianificazione e gestione della trattativa e dell’interscambio informativo • assistenza nella predisposizione degli accordi (lettera di intenti, contratto di cessione, patti parasociali) • assistenza in fase di due diligence L’M&A advisor può operare anche dalla parte del fondo di private equity. Il Private Equity come soluzione della discontinuità gestionale: Ruolo dell’M&A advisor in operazioni di Private Equity 4 Tipologie di intervento Per Early stage financing si intendono tutti gli interventi effettuati nello stadio iniziale di un’attività imprenditoriale. Questa categoria è suddivisibile in tre tipologie di investimento: Seed financing, Start-up financing e First stage financing. Per Expansion Financing si intendono tutti gli interventi effettuati su iniziative imprenditoriali già consolidate e che intendono usufruire del supporto di un investitore istituzionale per svilupparsi ulteriormente. I Leveraged buy-out rappresentano una metodologia di investimento che consente la sostituzione e quindi il mutamento della responsabilità imprenditoriale e della struttura societaria grazie all’adozione di tecniche finanziarie che portino all’acquisizione di un’azienda attraverso la modifica della sua struttura finanziaria a seguito di un maggior ricorso all’indebitamento. Nel caso in cui il management dell’azienda sia promotore dell’acquisizione dell’azienda in cui lavora e, con il supporto del partner finanziario, la porti a termine, si avrà la tipologia di investimento denominata Leveraged / Management buy-out. Se invece il management è estraneo all’azienda, la tipologia di investimento viene definita “Leveraged/Management buy-in. La complessità di tale operazione comporta che le aziende suscettibili di essere acquisite con tali tecniche devono presentare determinate caratteristiche tra cui: operare in settori maturi, presenza di flussi di cassa stabili ed in grado di sostenere la nuova struttura finanziaria ed il maggior debito contratto per finanziare l’acquisizione. Il Private Equity come soluzione della discontinuità gestionale: Tipologie di intervento 5 Tipologie di intervento (segue) L’intervento di Replacement capital (capitale di sostituzione) viene effettuato dall’investitore istituzionale nelle situazioni in cui occorra sostituire un socio (di solito minoritario) che non abbia più intenzione di continuare l’esperienza imprenditoriale. Si tratta di un intervento meno tecnico dal punto di vista dell’investitore e più fondato sul presupposto che il socio a cui è affidata la gestione della società (di solito maggioritario) sia in grado di raggiungere con successo gli obiettivi aziendali. Nella categoria del Turnaround financing (operazioni di ristrutturazione) rientrano di norma gli interventi effettuati per risolvere situazioni aziendali di estrema tensione economico/finanziaria o addirittura prefallimentari. Per Cluster venture si intende la creazione di poli industriali attraverso l’unione di più realtà aziendali aventi un medesimo denominatore comune e la possibilità di essere integrate fra loro generando rilevanti sinergie operative. Tale tipologia di investimento si basa sulla precisa identificazione e sfruttamento delle valenze delle singole unità operative rapportate al processo di aggregazione. L’analisi del processo di integrazione richiede una specifica competenza tecnica e pertanto è spesso fondata sul coinvolgimento di manager di settore che partecipano all’operazione in qualità di co-investitori. Il Private Equity come soluzione della discontinuità gestionale: Tipologie di intervento 6 Il processo di investimento Individuazione dell’impresa target Come viene generato il deal flow Valutazione del profilo imprenditoriale L’importanza del fattore umano Il Business Plan Valutazione approfondita dell’azienda e della struttura dell’operazione Il mercato attuale e potenziale Le prospettive di crescita di valore La possibilità di way out Trattativa e definizione del prezzo Le fasi successive al closing Monitoraggio dell’operazione La reportistica Il coinvolgimento dell’investitore Disinvestimento Metodi di way out Il Private Equity come soluzione della discontinuità gestionale: Fasi del processo di investimento e di way out 7 La scelta del partner finanziario Elementi per la scelta del partner finanziario: • Obiettivi strategici aziendali - Fase di sviluppo dell’iniziativa (vedi tipologie di intervento) • Posizionamento dell’investitore (dimensioni investimento, quota capitale, tipo di mercato/prodotto/tecnologie) • Ambito geografico • Contributo strategico – organizzativo • Condizioni “di prezzo”, di governance e patti parasociali. Il Private Equity come soluzione della discontinuità gestionale: La scelta dell’investitore da parte dell’impresa 8 Caratteristiche di un impresa “finanziabile” • Impresa giovane con elevato tasso di crescita prospettico / impresa matura con elevata patrimonializzazione e flussi di cassa consistenti • Obiettivi strategici predefiniti ed esplicitati • Posizionamento competitivo di leadership (anche in nicchie di mercato) • Rapporti (sia sulla filiera verticale che orizzontale) • Visione di ampio respiro, apertura al mercato globale, obiettivi di crescita e sviluppo, ampliamento della compagine azionaria, propensione del socio alla way out Il Private Equity come soluzione della discontinuità gestionale: Caratteristiche di un’impresa target 9 Condizioni per lo sviluppo del mercato del Private Equity • Tradizione imprenditoriale dinamica e variegata. • Agevole reperimento di risorse umane (managers) disponibili ad essere coinvolti anche a livello societario nelle diverse tipologie di intervento. • Disponibilità di risorse finanziarie destinate a tali operazioni. Fondi chiusi italiani ex legge 344. • Atteggiamento cooperativo da parte del sistema bancario. • Esistenza di numerose opportunità di smobilizzo degli investimenti e quindi anche di un efficiente mercato dei capitali. Il Private Equity come soluzione della discontinuità gestionale: Condizioni per lo sviluppo 10