Il contributo delle assistenze tecniche e delle azioni di sistema: il Progetto SPRINT Raffaele Colaizzo Seminario su “I PIT e il governo dello sviluppo locale” Forum PA. Roma, 13 maggio 2005 • Informazioni e valutazioni sulle dimensioni della PI, sullo stato di esecuzione e sui primi risultati. Di cosa hanno bisogno i PIT? • Conoscenza (a livello locale) degli altri programmi, progetti ed operazioni in corso nel territorio. Modelli ed opportunità di coordinamento con le altre politiche. • Consolidamento tecnico ed organizzativo delle strutture tecniche locali di coordinamento della PI. • Condivisione maturato. SPRINT è partito nel 2002 ed ha seguito fin dalle prime fasi il ciclo di vita della PI del patrimonio tecnico • Modelli ed opportunità per sperimentare maggiori livelli di decentramento, semplificare le procedure, migliorare le relazioni fra istituzioni ed ampliare la cooperazione interterritoriale. • Qualificare le scelte locali, attraverso un’alta selettività dei contesti di programmazione. • Lezioni astratte, decontestualizzate e non richieste Di cosa non hanno bisogno i PIT? • Assistenze tecniche (e relativi prodotti e servizi) frammentate, sovrapposte e trainate dall’offerta • Disponibilità di risorse finanziarie per servizi e consulenze non strettamente legate a progetti definiti e di qualità • Discontinuità radicali nei metodi e nelle procedure sperimentate nel 2000-2006 • Minore regolazione • Valutazioni non legate alla conoscenza dei fatti Sprint II 2.216 enti coinvolti nelle attività (Regioni, Il contributo di SPRINT: i numeri Province, Comuni, strutture di partenariato socioeconomico) 6.726 persone che hanno partecipato ad iniziative di formazione animazione ed informazione di sistema, 986 seminari, 187 modelli, iniziative relative a workshop, incontri e convegni prodotti multimediali, rapporti, banche dati, servizi web Sprint III 505 enti coinvolti nelle attività 839 destinatari 245 giornate di seminari, workshop, incontri e convegni Il contributo di SPRINT: gli output • Sistemi informativi per la conoscenza e la rappresentazione georeferenziata dei PIT a livello regionale, il supporto alla gestione, la conoscenza delle politiche territoriali e l’informazione di sintesi (Osservatorio della PI) • Comunità Professionale dei Manager dei PIT per consolidare ruoli e competenze di queste figure professionali • Modelli ed accompagnamento per la costituzione, l’organizzazione ed il funzionamento delle strutture locali di coordinamento della PI SPRINT è partito nel 2002 ed ha seguito fin dalle prime fasi il ciclo di vita della PI • Modelli ed accompagnamento per il rafforzamento delle AdG e delle istituzioni intermedie nella gestione dei processi di PI Il contributo di SPRINT: gli output • Informazione sulla PI e lo sviluppo locale per veicolare conoscenze ed opportunità legate a questi strumenti di politica territoriale (sito e newsletter) • Interventi di ricerca azione per identificare e restituire pratiche, modelli e soluzioni sulla progettazione integrata • Pubblicazioni per diffondere conoscenze, modelli e pratiche sulla PI, favorendone l’adattamento ed il trasferimento Punti di forza • Disponibilità di presidi regionali localizzati fortemente incardinati nei processi di PI • Esercizio della interregionalità come dimensione di apprendimento e trasferimento oltre che come opportunità di cooperazione • Azione sulle filiere di attori per individuare soluzioni di sistema e favorire i collegamenti • Collegamento con altri progetti realizzati sul tema dello sviluppo locale