Il Ministro del Lavoro e
delle Politiche Sociali
Prof. ssa Elsa Fornero
incontra l’ISFOL
DIREZIONE GENERALE
Istituto per lo sviluppo della
formazione professionale
dei lavoratori
SEDE ROMA 19 aprile 2012
Presentazione a cura di: A. Bulgarelli, I. Pitoni, E. Laganà,
1
PRESENTAZIONE DELL’ISFOL
• Storia dell’Istituto
• Ruoli e competenze
• Risorse umane e dotazione
finanziaria
• Focus su:
Professioni e competenze
Mercato e politiche del lavoro
Apprendimento permanente
Inclusione sociale
2
LA STORIA DELL’ISTITUTO
È istituito nel 1973 con D.P.R. n. 478 per accompagnare la prima fase di
decentramento regionale delle competenze in materia di formazione professionale,
codificata nella legge quadro 845 /78.
Dal 1979 fa parte degli “Enti di notevole rilievo” (DPCM in GU 334 del
7/12/1979) e con Decreto legislativo 419 del 29 /10/1999, viene riconosciuto Ente di
ricerca.
Nel 2003 viene emanato con DPCM uno Statuto che rafforza il ruolo storicamente
esercitato nel campo delle politiche formative e le estende alle politiche del lavoro
e sociali, al fine di contribuire alla crescita dell’occupazione,al miglioramento delle
risorse umane,all’inclusione sociale ed allo sviluppo locale, in una forte prospettiva
europea ed internazionale. Nel 2010 l’Isfol incorpora l’Ente disciolto IAS- Istituto per
gli Affari Sociali
Nel 2011 viene approvato con DPCM lo Statuto vigente che lo conferma Ente
Nazionale di Ricerca,dotato di autonomia scientifica e sottoposto alla vigilanza del
Ministero del lavoro,ne articola le competenze e riforma l’assetto organizzativo e
funzionale.
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RUOLI E COMPETENZE
L’ISFOL opera in modo integrato a supporto dei sistemi e delle politiche della
formazione,del lavoro e dell’inclusione sociale,al fine di contribuire al
miglioramento del capitale umano,dell’occupazione e della crescita . Svolge
attività di policy analysis, ricerca, sperimentazione e documentazione, in
coerenza con gli indirizzi e gli orientamenti nazionali ed europei.
Fornisce supporto tecnico-scientifico al MLPS,opera a supporto dello Stato,
delle Regioni e province Autonome, Enti locali,Istituzioni nazionali e Parti
sociali, svolge incarichi attribuitigli dal Parlamento e collabora stabilmente con
organismi ed istituzioni comunitarie ed internazionali.
Sin dagli anni ’80 svolge il ruolo di assistenza tecnico-scientifica e
metodologica al MLPS,in particolare per le Azioni di sistema del FSE.
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L’APPROCCIO ALLA RICERCA
L’attività di ricerca è finalizzata a supportare le decisioni di policy integrando
produzione di conoscenze, disegno di strumenti operativi e normativi, supporto
alla negoziazione, follow up. Le attività sono programmate con il MLPS.
Il confronto sistematico con il MLPS, il MIUR la CE, le Regioni e la comunità
scientifica, permette di produrre conoscenze rilevanti e consistenti ai
fabbisogni.
La ricerca in campo economico e sociale segue un approccio multidisciplinare
e comparativo a livello europeo e internazionale, con attenzione costante alle
priorità europee sulla occupazione, le skills e la formazione, sulla povertà e
l’inclusione sociale. Produce e valorizza un sistema documentale ed editoriale
integrato a carattere scientifico e tecnico.
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LA PROIEZIONE INTERNAZIONALE
L’ISFOL ha una forte proiezione internazionale, quale Centro
di riferimento e gestione nazionale di Programmi ed iniziative
comunitarie per le risorse umane e la trasparenza delle
competenze.
In particolare è:
Agenzia nazionale Lifelong Learning Programmeprogramma settoriale Leonardo da Vinci
Ente capofila di reti e progetti europei
Promuove partenariati internazionali con Paesi dell’area
mediterranea e con l’Area europea di vicinato.
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La proiezione internazionale
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DOTAZIONE ORGANICA
PIANTA ORGANICA in base al DL n.78 del 2010
ORGANICO ISFOL = 410 + ORGANICO IAS = 33
Totale di 443 Dipendenti
Personale in servizio in data 31 Gennaio 2012
RUOLO (ISFOL 341 + IAS 29)
Totale di 370
T.D.
41%
RUOLO
59%
8
DISTRIBUZIONE PER LIVELLI TRA DIPENDENTI
DI RUOLO E A TEMPO DETERMINATO
Ricercatori-tecnologi: 33%
Area tecnica di supporto alla ricerca 43%
Area amministrativa 24%
Età media del personale 43,6 anni
Dipendenti in possesso di laurea 64%
Ruolo
T.D.
0
50
Ricercatori e Tecnologi (liv. I-II-III)
128
79
150
200
250
300
81
166
Area tecnica e di supporto alla ricerca (liv. IV-VIII)
Area amministrativa (Direttore, Dipartimenti, Dirigenti, liv. IV-VIII)
100
103
68
9
DOTAZIONE FINANZIARIA
Tabella finanziaria da bilancio previsionale 2012
Altri progetti
4%
ISTITUZIONALE
46%
FSE
50%
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OCCUPAZIONE, PROFESSIONI E
COMPETENZE
La conoscenza puntuale e previsionale dell’ andamento dell’occupazione
per professioni e delle competenze chiave e specialistiche richieste dalle
imprese e agite dai lavoratori è condizione di successo per l’incontro
domanda/offerta di lavoro, per progettare formazione e politiche attive del
lavoro, per l’occupazione e le carriere professionali e lo sviluppo della
produttività e dell’innovazione.
L’ISFOL ha costruito un sistema permanente di rilevazione e osservazione
delle professioni e delle skills tra i più avanzati d’Europa, in coerenza alla
priorità europea di New Skills and Jobs.
L’ISFOL partecipa alla costruzione della OECD Skills Strategy, è membro
dell'European Skills Observatory e dell’European Skills Network.
Il focus del Rapporto ISFOL 2012 sarà sulle competenze.
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OCCUPAZIONE, PROFESSIONI E
COMPETENZE
Il sistema di labour market intelligence costruito include:
•
Previsione ricorrente, su un arco temporale di 5 anni, degli andamenti dell’occupazione per
professioni e dei fabbisogni professionali dell’economia (su modelli macroeconomici e
econometrici)
•
Sviluppo del sistema di classificazione delle professioni nazionale, aggiornamento della
Classificazione delle Professioni e suo adeguamento alla classificazione ISCO08 in
cooperazione con l’ISTAT
•
Partecipazione alla costruzione di ESCO- European Skills/Competences and Occupations
classification, la nuova tassonomia europea che svilupperà la classificazione internazionale
dell’occupazione (ISCO) con le competenze settoriali e trasversali
•
Indagine campionaria sulle professioni, le caratteristiche del lavoro e le connesse
competenze agite dai lavoratori (con Istat)
•
La mancata corrispondenza tra le caratteristiche della domanda e dell’offerta di lavoro attraverso
uno skill audit annuale
•
Studia l’impatto del cambiamento tecnologico e organizzativo nei sistemi produttivi e
professionali e per anticiparne le conseguenze sulla forza lavoro e sui contesti di lavoro; Analizza
l’occupazione e le professioni nel settore ambientale ed altri
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PROFESSIONI E COMPETENZE
PIAAC - Programme for the International Assessment of Adult Competencies
– OCSE
PIAAC è l’Indagine internazionale sulle competenze degli adulti più completa che
sia mai stata realizzata. Analizza le competenze fondamentali per vivere e lavorare nella
società del 21° secolo (foundation skill, Literacy, Numeracy, Problem solving, ICT e le
competenze utilizzate sul lavoro)
PIAAC rivolta agli adulti (16-65) è complementare all’indagine PISA sugli studenti.
In Italia è promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e realizzata
dall’ISFOL.
Dal 2008 ISFOL partecipa a studi e gruppi di esperti della UE per un’adozione ampia di
PIAAC nei framework europei (indicatori dei sistemi di istruzione e formazione, EQF..).
Il lavoro ISFOL: indagini e approfondimenti sulle competenze
Indagine (main study) 4500 interviste (2011 e 2012) - Indagine pilota 1200 interviste (2010)
Rapporto internazionale e nazionale (ottobre 2013)
Rapporti tematici di approfondimento (2013-2014) tra cui:

l’uso delle competenze nei luoghi di lavoro

il problem solving in ambiente tecnologico ed ICT

l’analisi delle competenze della popolazione con bassi livelli di competenza

l’analisi del mismatch tra competenze possedute e richieste dal lavoro

le competenze e gli esiti nel mercato del lavoro.
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PROFESSIONI E COMPETENZE
PIAAC - Programme for the International Assessment of Adult Competencies
– OCSE
PIAAC a supporto delle policy nazionali per lo sviluppo delle competenze per il lavoro:
 Offrire ai decisori politici dei Paesi partecipanti un quadro completo della distribuzione, sviluppo e
declino delle competenze degli adulti (16-65 anni)
 Comprendere in che modo i sistemi di istruzione, formazione e lavoro possono migliorare le
competenze degli adulti
 Valutare le politiche da adottare e progettare programmi governativi efficaci e mirati ai bisogni formativi
delle persone.
Il valore aggiunto di PIAAC rispetto ai dati oggi disponibili sulle competenze :
• un’analisi più completa dell'entità del capitale umano (test/valutazione diretta delle competenze)
• rivelerà in che misura gli individui utilizzano realmente le loro abilità sul lavoro
• identificherà l'importanza che hanno le abilità nel migliorare le prospettive delle persone sul mercato del
lavoro (i benefici per gli individui, la società, l’economia)
• migliorerà la conoscenza del mercato del lavoro e dei risultati sociali ottenuti attraverso i sistemi di
istruzione e formazione
• consentirà ai governi di conoscere meglio come i sistemi di istruzione e formazione possono facilitare
l'acquisizione di queste competenze.
Le prospettive per una valutazione on line delle competenze: attraverso uno strumento informatizzato
“PIAAC online “ si potrà facilitare la valutazione certificazione delle competenze, anche al fine della
individuazione di percorsi formativi individualizzati.
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PROFESSIONI E COMPETENZE
PIAAC - Programme for the International Assessment of Adult Competencies
– OCSE
Indagine PIAAC - Fase Pilota: Le competenze cognitive di base (foundation skills) e lo svantaggio socio-economico
Odds ratios
Italia
Essere disoccupato
7,0
6,0
Beneficiare di
sussidi di
disoccupazione,
disabilità o malattia
nell'ultimo anno
5,0
4,0
3,0
Percepirsi in uno
stato di salute
discreta o mediocre
2,0
1,0
0,0
Livello 5
Livello 4
Livello 3
Livello 2
Livello competenze
Livello 1
Non partecipare ad
attività di
volontariato in
organizzazioni noprofit
Nota: in questo grafico gli odds ratio esprimono la probabilità di andare incontro ad uno svantaggio economico o sociale, per livelli di
competenza (dal livello più basso 1 al livello più alto 5) Fonte: elaborazioni ISFOL su dati Indagine Pilota OCSE – PIAAC – Italia 2010 (grafico
estratto dal rapporto pilota)
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PROFESSIONI E COMPETENZE
Capitale umano
L’Isfol conduce una serie di studi sui rendimenti dell’istruzione e della
formazione, secondo il paradigma fornito dalla teoria del capitale umano. Il
progetto analizza in un’ottica di sistema gli esiti degli investimenti in capitale
umano, praticati sia dagli individui che dalle imprese, misurando l’impatto
dell’istruzione e della formazione sui livelli retributivi dei lavoratori e sui
margini di profitto delle imprese, affrontando numerosi temi che caratterizzano
il sistema produttivo e il mercato del lavoro del nostro paese:
•
•
•
•
•
•
Declino (dal 2008) dell’occupazione nelle professioni ad alto contenuto di conoscenze e
competenze
la scarsa propensione delle imprese italiane ad investire in formazione e il basso livello
di crescita della produttività del lavoro
la elevata tendenza al sottoinquadramento presente nel nostro mercato del lavoro,
specialmente per la componente giovanile della forza lavoro
la bassa dinamica dei premi retributivi associati al conseguimento di titoli di studio
elevati
il fenomeno della mobilità intellettuale verso paesi che offrono ai laureati maggiori
rendimenti in termini di retribuzione e di qualità dell’occupazione
il fenomeno dello skill mismatch, che a causa di un sistema ancora poco efficace dei
servizi di intermediazione, genera una inefficiente allocazione delle competenze nel
sistema produttivo
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MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Monitoraggio e analisi del mercato del lavoro
L’ISFOL conduce con regolarità il monitoraggio sull’andamento del
mercato del lavoro, analizzando:
•
•
•
•
•
•
•
il profilo e la dinamica delle diverse forme di lavoro
le innovazioni introdotte nel sistema normativo e nell’assetto
contrattuale (nazionale e regionale)
i flussi tra diverse forme di lavoro
le transizioni tra istruzione, formazione e lavoro
il profilo lavorativo di specifiche sottopopolazioni: donne, giovani,
over50
la dinamica delle professioni e il rendimento del titolo di studi;
la distribuzione dei redditi da lavoro
Le analisi sono condotte sia su basi informative acquisite da fonti
esterne, sia su dati statistici prodotti da ISFOL (Ril, Plus, Indaco)
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MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Analisi di genere
L’ISFOL segue in modo continuativo il tema delle pari opportunità di
genere:
in modo trasversale, considerando la disaggregazione di genere
nell’analisi dei fenomeni legati al lavoro a alla formazione
in modo specifico, tramite approfondimenti su temi di particolare
rilevanza:
•
•
•
•
•
il differenziale retributivo di genere,
i fattori determinanti del basso livello di partecipazione della
componente femminile della popolazione al mercato del lavoro,
gli aspetti discriminanti del sistema normativo e fiscale,
gli elementi del modello di welfare che determinano il profilo della
partecipazione delle donne al lavoro,
i modelli organizzativi aziendali che favoriscono le pari opportunità
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MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Active ageing
Principali attività realizzate o in corso
•
Ricognizione sugli interventi regionali e locali per l’invecchiamento attivo
(con particolare riferimento all’utilizzo del FSE)
•
Analisi della situazione della forza lavoro matura sul mercato del lavoro
•
Analisi della partecipazione della forza lavoro matura agli interventi formativi e di life-long learning
•
Realizzazione di studi di caso in prospettiva europea comparata
(campagne informative sull’active ageing e ruolo dei Servizi per l’impiego)
•
Supporto al Ministero del lavoro per il Monitoraggio per l’Italia della strategia regionale di attuazione del Piano di
Azione Internazionale di Madrid sull’Invecchiamento (MIPAA)
•
Progetto Central European Platform for an Ageing Society (CE-Ageing Platform)
(strategia di fronteggiamento dell’invecchiamento demografico nell’Europa centrale)
•
Network europeo “ESF-Age network”
(promuovere lo sviluppo e la diffusione delle politiche per l’invecchiamento attivo attraverso un uso più efficiente
del FSE)
Eventi e pubblicazioni previsti in occasione dell’Anno europeo
•
Convegno sulle politiche per l’invecchiamento in Italia
•
Seminario internazionale sull’active ageing organizzato in collaborazione con EUROFOUND
•
Convegno “Il life-long learning per l’invecchiamento attivo”
•
Osservatorio ISFOL n. 2/2012 dedicato all’active ageing
•
Rapporto sul lifelong learning e l’invecchiamento attivo
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MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Le indagini ISFOL: Rilevazione su imprese e lavoro
L’ISFOL ha avviato nel 2005 una rilevazione sulle imprese finalizzata a delineare il profilo
del mercato del lavoro da lato della domanda.
L’indagine, realizzata con cadenza biennale, prevede un campione di 30.000 aziende,
rappresentativo di tutte le imprese attive senza alcun vincolo dimensionale.
Il disegno campionario è pianificato in modo da fornire stime attendibili a livello regionale.
I temi oggetto di indagine riguardano:
•
•
•
•
•
la distribuzione del personale in azienda rispetto alla forma di contratto di lavoro, distinto per
genere ed età,
le motivazioni che spingono le imprese ad utilizzare specifiche forme di lavoro,
la propensione delle imprese all’innovazione, alla delocalizzazione,
all’internazionalizzazione,
la formazione erogata in azienda,
il volume degli investimenti, il fatturato e il valore aggiunto
La disponibilità congiunta di tali informazioni a livello di singola impresa permette analisi robuste
sul profilo del comportamento delle imprese nel mercato del lavoro.
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MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Le indagini ISFOL: Indagine ISFOL PLUS
Caratteristiche:
• CATI, campione 40.000, popolazione di riferimento 18-75 anni
• Statistica Ufficiale presente nel Piano Statistico Nazionale dal 2006
• Componente longitudinale (PANEL) rilevante: periodo 2005-2011
• Integrazione PIAAC e con archivi speciali (beneficiari prestazioni, sussidi, dati amministrat.)
• Dettaglio regionale e aree metropolitane
• Diffusione on-line di tutti i file standard (+500 rilasci) entro 12 mesi dalla rilevazione
Prodotti:
• Dettaglio contratti (identificazione finti autonomi, part-time involontari)
• Canali di ricerca del lavoro: livelli di intermediazione e caratteristiche della utenza(CPI,APL)
• Partecipazione giovani/donne/over50/disabili (criticità, transizioni, rientro maternità)
• Redditi da lavoro, salario di riserva, elasticità (specifiche) dell’offerta di lavoro
• Differenziali (genere, area geografica, classe d’età, titolo di studio, settore e professione)
• Child care, family care, conciliazione, modulazione intensità di partecipazione
• Stima formazione, alto dettaglio istruzione, cause del drop-out scolastico
• Flussi nella forza lavoro, esiti contratti non standard
• Quantificazione della atipicità, flessibilità (sezionale) e precarietà (longitudinale)
• Mobilità sociale (professione, istruzione, geografica, reddito)
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MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Integrazione delle politiche attive del lavoro a livello
territoriale
L’ISFOL produce:
1.
2.
•
•
Analisi dei territori e dei Sistemi produttivi locali sulla base degli elementi
costitutivi, capitale umano, capitale sociale e infrastrutture/Reti in cooperazione
con OCSE-LEED.
Indagini e approfondimenti su specifici territori per:
verificare il livello dell’integrazione delle politiche del lavoro e della formazione;
analizzare le modalità di diffusione della conoscenza, il bisogno delle competenze
e l’innovazione come elementi di sviluppo dei sistemi locali.
Principali evidenze:
1. Necessità di politiche attive del lavoro a livello territoriale integrate con le politiche
di sviluppo, anche in relazione alla capacità dei sistemi locali di reazione alla crisi
2. Vitalità/efficacia del modello di sviluppo locale/distrettuale e importanza della
costituzione di reti e network territoriali, a supporto anche di una organizzazione
più strutturata delle modalità di diffusione delle conoscenze e di acquisizione
delle competenze.
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MERCATO E POLITICHE DEL LAVORO
Politiche per l’emersione e per il contrasto
al lavoro nero
•
Mappatura e analisi delle dinamiche quali-quantitative del fenomeno del
lavoro sommerso con riferimento sia a specifici target (donne, giovani,
immigrati ecc.), sia a specifici settori (agricoltura, servizi, terziario
avanzato).
•
Monitoraggio e analisi delle politiche regionali di contrasto alla diffusione del
lavoro irregolare.
•
Modellizzazione degli interventi regionali e delle modalità di integrazione
degli stessi con l’azione dello Stato e delle sue articolazioni territoriali e dei
soggetti sociali direttamente coinvolti.
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APPRENDIMENTO PERMANENTE
Apprendistato
L’ISFOL ha accompagnato e sostenuto la progressiva introduzione e lo sviluppo di un
canale di formazione per l’apprendistato, a partire dall’approvazione della legge n.
196/97 (Legge “Treu”), attraverso la realizzazione di attività riconducibili a:
-
-
Monitoraggio dell’evoluzione dell’occupazione in apprendistato e della costruzione di
sistemi di formazione per apprendisti. Attraverso un’azione continua di ricognizione di
quanto avviene sul territorio, l’istituto ha realizzato per conto del MLPS 12 rapporti
annuali, oltre ad una pluralità di note, documenti, approfondimenti su temi specifici;
Ricerche e indagini, quali ad esempio: ricerche comparative sui modelli internazionali
(EU ed oltre), approcci e modelli internazionali di work-based learning, indagini sugli
esiti formativi e occupazionali degli apprendisti, analisi sulla contrattazione collettiva,
evoluzione della bilateralità;
-
Supporto strategico e consulenziale agli attori istituzionali, nazionali e territoriali per lo
sviluppo del sistema: in particolare l’istituto sta attualmente esaminando i profili per
l’apprendistato definiti dai contratti collettivi al fine dell’implementazione del Testo
Unico;
-
Elaborazione di strumenti a sostegno degli operatori, quali ad esempio: Manuale per
la formazione del tutor aziendale.
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APPRENDIMENTO PERMANENTE
Formazione Iniziale:
Rapporto annuale di monitoraggio sui percorsi di istruzione e
formazione professionale
Indagine ricorrente sugli esiti occupazionali dei percorsi triennali e
quadriennali di istruzione e formazione professionale e sulla
dispersione scolastica
Analisi dell’evoluzione della regolamentazione del sistema di
istruzione e formazione professionale
Assistenza al Ministero del Lavoro per la riorganizzazione, il
monitoraggio e la valutazione del sistema di Istruzione e
Formazione Tecnica Superiore (ITS – IFTS) e collaborazione con
INDIRE per la costruzione della banca dati nazionale degli ITS
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APPRENDIMENTO PERMANENTE
Formazione Continua:
Rapporto annuale al Parlamento sulla Formazione Continua (giunto
alla dodicesima edizione)
Rilevazione semestrale dei dati sulle attività formative finanziate dai
Fondi Paritetici Interprofessionali
Rilevazione campionaria ricorrente sui comportamenti formativi delle
imprese. Key indicators: incidenza delle imprese formatrici,
partecipazione, intensità, costi, metodologie, ecc. (Indaco
Imprese/Eurostat CVTS)
Rilevazione campionaria ricorrente sui comportamenti formativi degli
adulti (occupati, disoccupati e inattivi). Key indicators: formal, nonformal e informal learning, tipologia attività, durata, metodologie,
ecc. (Indaco Adulti/Eurostat AES).
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APPRENDIMENTO PERMANENTE
Sistemi della formazione:
Analisi delle caratteristiche e dell’evoluzione dei sistemi regionali di
accreditamento
Costruzione e messa a regime del Sistema Informativo sulle attività
formative finanziate dalle Regioni
Aggiornamento e gestione del data base delle strutture formative
accreditate
Rilevazione campionaria ricorrente sulle competenze dei formatori
Indagine campionaria sull’offerta di formazione professionale (a
finanziamento pubblico e privato)
Gestione dell’anagrafe nazionale delle strutture per l’orientamento
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APPRENDIMENTO PERMANENTE
Monitoraggio e valutazione degli interventi
finanziati dal FSE:
Sostegno ai processi di valutazione delle politiche cofinanziate in
collaborazione con MLPS, DPS-UVAL, AdG FSE, Nuclei di
valutazione regionali, Commissione Europea – Unità di valutazione
FSE
Elaborazioni dei dati regionali sui progetti cofinanziati in
collaborazione con il Sistema informativo MonitWeb del MEF- Igrue
Indagine nazionale “Placement” sugli esiti occupazionali e
valutazione di efficacia degli interventi cofinanziati
Azione per lo sviluppo della capacity building per la valutazione
delle amministrazioni regionali
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APPRENDIMENTO PERMANENTE
L’offerta e la domanda di orientamento
L’ISFOL produce:
Lettura analitica e longitudinale dell’offerta e della domanda di orientamento.
Monitoraggio quanti-qualitativo con mappatura nazionale, regionale e locale
dei servizi di orientamento
Accompagnamento e sperimentazione di ipotesi innovative per i servizi per il
lavoro
Strumenti di Orientamento per studenti ed operatori alla scelta della
professione (Orientaonline)
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APPRENDIMENTO PERMANENTE
Strumenti europei per la trasparenza delle competenze e la mobilità
Dal Consiglio di Lisbona (2000) l’Unione europea ha avviato processi di cooperazione e
definito strategie e strumenti comuni per favorire la “trasparenza” dei titoli, qualifiche e
competenze
EQF (quadro europeo delle qualificazioni), ECVET (sistema dei crediti per il sistema
VET), EQARF (quadro europeo per la qualità), EUROPASS (portfolio europeo delle
competenze) ed EUROGUIDANCE rappresentano sfide per i Paesi dell’Unione
impegnati a implementare questi strumenti a livello nazionale.
 L’ISFOL svolge per le Istituzioni Nazionali (MLPS e MIUR) attività di consulenza per la
adozione e implementazione di questi strumenti.
 ISFOL è sede dei Punti nazionali di riferimento per l’attuazione italiana di EQF,
EUROPASS, EQARF, cura la loro implementazione, e favorisce l’ adozione delle
raccomandazioni comunitarie in Italia.
 ISFOL supporta le Istituzioni nazionali per la referenziazione dei titoli e qualifiche
nazionali agli 8 livelli di qualificazione previsti del quadro europeo (EQF) e per la
costruzione del Quadro Nazionale delle Qualificazioni
30
APPRENDIMENTO PERMANENTE
Standard professionali e di competenze
La costruzione di un sistema di standard professionali espressi per competenze è il
pre-requisito per sostenere progettazione formativa e certificaziuone delle
competenze.
Il contributo dell’ISFOL riguarda:
 Supporto al “Tavolo Unico” attivato dal MLPS per la realizzazione di un sistema di
standard professionali, formativi e di certificazione per la definizione di un Repertorio
nazionale di Qualificazioni coerente con il Quadro europeo
Elaborazione, con le PPSS, di standard di competenze in 5 settori (653 UC
descritte) per lo sviluppo e l’innovazione delle politiche attive del lavoro
Censimento degli standard prodotti a livello nazionale, regionale e dalle PPSS (2172
figure censite) e costituzione di una Banca dati delle Competenze, utilizzata in alcune
sperimentazioni del processo di validazione delle competenze rivolte a cassaintegrati
in deroga
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APPRENDIMENTO PERMANENTE
Validazione delle competenze
La messa in trasparenza e la validazione delle competenze acquisite attraverso l’esperienza
professionale e di vita (non formal and informal learning) è uno dei principali strumenti di supporto
all’incontro tra domanda e offerta di competenze. Il livello di istruzione/qualificazione, soprattutto per i
lavoratori adulti con molta esperienza professionale, non permette né ai lavoratori né alle imprese di
conoscere e apprezzare conoscenze e skills reali. La validazione delle competenze reali permette il
miglior utilizzo dei talenti, delle conoscenze e capacità delle persone a vantaggio dei singoli e delle
imprese (e dell’economia nel suo complesso). L'Unione Europea porta avanti da tempo una strategia
coordinata per assicurare che in tutti i paesi membri i cittadini possano accedere a servizi di
validazione delle proprie competenze.
L’ISFOL è impegnato da tempo nello sviluppo di indagini e proposte su questo tema e in particolare:
 Produce indagini qualitative periodiche sulle caratteristiche e l’impatto dei sistemi di validazione
delle competenze in Italia e in Europa (l’ultima pubblicata da pochi giorni);
 Svolge un ruolo di raccordo e supporto tecnico per le pratiche e le sperimentazioni; ad esempio
negli ultimi anni ha coadiuvato l’adozione della validazione e del Libretto Formativo del Cittadino nelle
politiche attive destinate ai lavoratori in crisi occupazionale (banca dati delle pratiche di validazione se
www.librettocompetenze.it);
 Assiste le istituzioni nella elaborazione di proposte e sistemi di validazione (ad esempio nel 2011
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la produzione di “Linee Guida per la Validazione delle competenze da esperienza”).
APPRENDIMENTO PERMANENTE
L’Agenzia Nazionale Leonardo da Vinci
L’ISFOL ospita l’Agenzia Nazionale Leonardo sin dalla nascita
di questo dispositivo comunitario (1994)
•Leonardo è il programma dell’Unione Europea sull’istruzione e la
formazione professionale, istituito nel 1994 e dal 2007 inserito nel
Programma quadro sul’apprendimento permanente – LLP
•Leonardo è il principale strumento di finanziamento della mobilità
internazionale a fini di apprendimento per i giovani in fase di
inserimento nel mercato del lavoro (attraverso tirocini in imprese
straniere, percorsi di formazione all’estero, scambi di esperienze)
•L’Italia è da sempre ai primi posti in Europa per numero di progetti
Leonardo ricevuti (circa 900) e finanziati (circa 300) ogni anno
33
APPRENDIMENTO PERMANENTE
L’Agenzia Nazionale Leonardo da Vinci
•In Italia grazie a Leonardo ogni anno in media si finanzia la mobilità
all’estero di :
- oltre 2.500 giovani in formazione iniziale
- circa 2.200 giovani e meno giovani disponibili sul mercato del
lavoro (laureati, diplomati, inoccupati, disoccupati, lavoratori)
- circa 700 professionisti dell’istruzione e della formazione
•Tra i temi delle sperimentazioni realizzate dai partenariati dei progetti
vi sono ad esempio: cooperazione tra scuola ed impresa, formazione dei
docenti, sviluppo di competenze chiave, riconoscimento
dell’apprendimento, assicurazione di qualità
•Le risorse del Programma in Italia ammontano a circa 30 milioni di
Euro l’anno
34
INCLUSIONE SOCIALE
L’ISFOL affronta i temi connessi all’inclusione sociale richiamandosi alle
linee strategiche delineate a livello nazionale e comunitario e all’obiettivo
prioritario della “crescita inclusiva” perseguito da Europa 2020, attraverso lo
sviluppo di una serie composita di attività di ricerca e approfondimento.
L’attenzione dell’Istituto sui temi dell’inclusione si è ulteriormente rafforzata
a seguito dell’accorpamento dell’IAS, Istituto per gli Affari Sociali (2010)
Attività su:
• analisi delle politiche di inclusione attiva e di contrasto alla povertà;
• studio dell’evoluzione dei modelli, sistemi e servizi per il welfare;
• analisi dell'economia sociale e del terzo settore;
• analisi del target “Persone con disabilità”;
• analisi del target “Persone con disagio psichico”;
• analisi delle pari opportunità di genere, delle pari opportunità per tutti e delle
politiche contro ogni forma di discriminazione.
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INCLUSIONE SOCIALE
Qualche esempio
• Povertà
Il punto centrale dell’azione di ricerca ISFOL sul tema della povertà e del benessere è
rappresentato dall’assunzione del Capability Approach come riferimento teorico e
dallo sviluppo di un modello d’analisi ISFOL denominato MACaD (Multidimensional
Analysis of Capabilities Deprivation) che è stato applicato in via sperimentale. E’ stata
promossa l’applicazione del modello MACaD nell’ambito di un servizio sociale
municipale di Roma, con l’obiettivo di aumentare l’insieme di informazioni a
disposizione dell’amministrazione locale nelle fasi di valutazione e analisi delle policy
di contrasto della povertà.
• Esclusione finanziaria
Approfondimento delle caratteristiche e potenzialità dello strumento del microcredito
visto sia come mezzo per la promozione di iniziative di auto-impiego sia come
strumento di riduzione del rischio di esclusione sociale. Approfondimento teoricometodologico sulla vulnerabilità economica delle famiglie e la determinazione di indici
significativi di rischio, al fine di individuare un fabbisogno potenziale di microcredito.
36
INCLUSIONE SOCIALE
Monitoraggio dei Piani Sociali di Zona
• Monitoraggio sullo stato e modalità di attuazione del principale
strumento di pianificazione sociale territoriale, il Piano sociale di
zona.
• L’ISFOL ha già realizzato (2007-2008) un primo monitoraggio dei
Piani Sociali di Zona. La nuova indagine è estesa a tutto il territorio
nazionale ed è dedicata all’analisi della governance a livello locale
in materia di politiche sociali.
37
INCLUSIONE SOCIALE
•
Economia sociale e terzo settore
L’economia sociale e il terzo settore rappresentano un ambito di indagine da tempo
all’attenzione dell’Istituto. Le attività di ricerca riguardano vari aspetti.
Analisi dell’impresa sociale come modello imprenditoriale per l’inserimento lavorativo
Costruzione e implementazione di un sistema informativo del Terzo Settore
Analisi dei modelli di rendicontazione sociale, con l’obiettivo di promuovere la
conoscenza e la diffusione del Bilancio Sociale all’interno del mondo del volontariato.
38
INCLUSIONE SOCIALE
Analisi specifica del target Persone diversamente abili
• L’attenzione da lungo tempo dedicata al target disabili si concretizza in attività di
analisi normative e relative alla partecipazione al lavoro delle persone diversamente
abili
• monitoraggio dell'andamento del processo di attuazione della L.68/99 Norme per il
diritto al lavoro dei disabili
• attività di rilevazione dell'andamento del processo di attuazione della L. n. 104/1992
legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone disabili
• supporto tecnico scientifico alle attività dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione
delle persone con disabilità (L. 3 marzo 2009, n. 18)
• Report di monitoraggio per le Nazioni Unite sulla Convenzione ONU per i diritti delle
persone con disabilità
• costante monitoraggio delle caratteristiche specifiche dell’offerta di lavoro e della
relazione con la domanda espressa o potenziale, del ruolo dei servizi al lavoro
pubblici e privati nel favorire l’inclusività nel mercato del lavoro e le iniziative di
carattere regionale e sub regionale per l’occupabilità dei disabili.
39
INCLUSIONE SOCIALE
Approfondimento target “Persone con disturbo psichico”
• L’ISFOL, attraverso il programma di ricerca-intervento Pro.P (Programma per il
sostegno e lo sviluppo dei percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo dei
soggetti con disturbo psichico), dedica una forte attenzione ad una specifica tipologia
di soggetti svantaggiati: le persone con disturbo psichico.
• Il programma Pro.P ha finora coinvolto dieci regioni e oltre duemila testimoni
privilegiati
• In stretta sinergia con i territori, l’ISFOL lavora alla definizione dei progetti esecutivi
territoriali e all’elaborazione di:
–
–
–
linee guida regionali e modelli di accordi tra ASL e CpI sull’inserimento lavorativo delle
persone con disturbo psichico;
analisi sulle nuove competenze e sui nuovi lavori degli operatori coinvolti nella presa in
carico di e nell’inserimento socio-lavorativo delle persone con disturbo psichico;
ricerche sull’inclusione dei disabili psichici nelle cooperative sociali e nelle aziende profit.
40
INCLUSIONE SOCIALE
Pari opportunità e contrasto alle discriminazioni
•
L’ISFOL studia i temi delle pari opportunità tra donne e uomini, delle pari opportunità
per tutti e del contrasto alle discriminazioni fondate su razza/etnia, disabilità,
religione, convinzioni personali, età, orientamento sessuale con riferimento
all’accesso e alla permanenza nei sistemi del lavoro, della formazione e dei servizi
impiegati a loro supporto. L’attenzione a questi temi e alle politiche che li sostengono,
riguardano sia azioni in collaborazione col Dipartimento per le Pari Opportunità, sia
attività istituzionali.
•
L‘Osservatorio sulle pari opportunità offre, sul sito web dell’ISFOL, un supporto agli
organismi impegnati nella promozione delle pari opportunità e nel contrasto alle
discriminazioni, attraverso la raccolta di materiali ed informazioni utili a promuovere
attività di prevenzione e contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni.
•
Approfondimenti specifici sono dedicati:
- alla presenza delle donne nei sistemi dell’innovazione e della ricerca scientifica;
- alla sperimentazione della trasferibilità degli indirizzi predisposti per la valutazione
in chiave di genere alla valutazione sensibile alle diverse forme di discriminazione.
41
ISFOL: FORZA - DEBOLEZZE - OPPORTUNITÀ
Forza:
• mission che permette di integrare i temi del lavoro, della formazione e dell’inclusione
• capacità di finalizzare l’azione di ricerca ai fabbisogni di decisione di policy e di
integrarla all’azione di assistenza e di costruzione di strumenti per l’implementazione delle
policy stesse
• internazionalizzazione e partenariato con le Agenzie tecniche della UE e dei Paesi
membri
Debolezze:
• eccessiva dipendenza dal FSE con conseguenze in termini di: frammentazione,
complessa gestione procedurale e amministrativa, periodizzazione a scapito di
progettazioni di medio periodo congruenti a rilevazioni robuste, reclutamento,
contrattualizzazione e flessibilità del personale e comunicazione esterna
• focus carente nei mandati di natura istituzionale
Opportunità:
Strumento di qualità per la riforma del mercato del lavoro e a sostegno delle politiche
attive. Interfaccia tecnico con la Commissione Europea, i Paesi UE, i Paesi in
preadesione e del Mediterraneo
42
SISTEMA DOCUMENTALE ED EDITORIALE
Il Sistema documentale ed editoriale ISFOL, fruibile sia on line che presso la
Biblioteca di Istituto, raccoglie e valorizza la documentazione scientifica posseduta e
realizzata dall'Istituto nell’ambito delle attività istituzionali e di quelle cofinanziate,
attraverso strumenti integrati:
 OPAC ISFOL
 ISFOL OA
Catalogo di pubblicazioni della letteratura tradizionale
Open archive della documentazione scientifica in progress
Consistenza e fruizione sistema documentale
Tematiche pubblicazioni Isfol
72618
80000
13%
21%
40000
17458
50%
235
0
Schede
OPAC
16%
13502
Download
OPAC
Schede
repository
Download
repository
Sistemi formativi
Inclusione sociale
Mercato del lavoro
Programmi comunitari
43
Portale
Web
Il Sito rinnovato nella
grafica e nella struttura, è
il canale attraverso il
quale l’ISFOL intende
dare visibilità alle
numerose attività svolte e
accrescere la
divulgazione scientifica.
Per l’ottimizzazione
dell’informazione e delle
risorse, inoltre, nel nuovo
sito confluiranno tutti i siti
tematici afferenti
all’Istituto.
44
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