INTERPRETAZIONE GIURIDICA ROBERT ALEXY Enciclopedia delle Scienze Sociali • 1. Concetto 2. Teoria 3. Metodo • 1a. Concetto generale (Wróblewsky) • senso amplissimo = qualsiasi evento possa avere significato • senso ampio = espressioni linguistiche • senso stretto = espressioni linguistiche dubbie • 1b. interpretazione giuridica • carattere pratico e istituzionale • pratico = ciò che in un sistema giuridico viene prescritto, vietato o permesso • istituzionale = sia oggetto che soggetto oggetto = è legge (anche legge costituzionale), precedenti, contratti soggetto = istanza che decide con effetto vincolante interpr. autentica interpr. dottrinale interpr. popolare interpr. comune • 2. Teoria • 2a. Ermeneutica • (F. Schleiermacher, W. Dilthey, M. Heidegger, H-G. Gadamer, E. Betti) • come teoria (e non come metodologia) • = struttura della comprensione e concetto di circolo ermeneutico • per giurisprudenza: tre tipi di circoli ermeneutici • a) precomprensione e testo • ipotesi con cui interprete si accosta al testo • mette in evidenza contributo costruttivo dell’interprete • postulato della riflessione • b) rapporto tra parte e il tutto • comprensione di una norma presuppone quella del sistema e viceversa • postulato della coerenza • c) norma e fatti • fatti sono descritti con l’ausilio delle norme, ma i fatti possono richiedere l’applicazione di un’altra norma • postulato della completezza • Ermeneutica non contiene criteri sostanziali per soluzione dei postulati • 2b. Interpretazione come argomentazione • (= senso ampio di Barberis) • interpretazione come attività e risultato • si tende a un risultato corretto • = interpretazione corretta • risultato è una tesi interpretativa che avanza una pretesa di correttezza • correttezza può essere dimostrata solo adducendo ragioni a favore della tesi ed eliminando quelle contrarie scoperta (psicologica) • Distinzione • contesto di giustificazione (attività argomentativa) • 3. Metodo (interpretazione in senso ampio) • formulare concreti giudizi giuridici di dovere • teoria dell’interpretazione è • - analisi della struttura della motivazione dei concreti giudizi giuridici di dovere • 3a. Interpretazione e deduzione nucleo deduttivo • distinzione tra giustificazione argomentativa delle premesse • Ne segue distinzione tra: interna (primo ordine) • giustificazione esterna (secondo ordine) = motivazione delle premesse • Es: tutela del domicilio • modello deduttivo mette in evidenza il contributo creativo dell’interprete • tale modello richiede: • - completezza delle premesse • - natura esplicita delle premesse (certezza) • - pari trattamento (universalità) • - vincolo all’attività del giudice (concatenazione completa delle premesse) • Campo specifico dell’argomentazione è: • giustificazione esterna = motivazione dell’interpretazione scelta • 3b. Fine dell’interpretazione • (x Barberis è metodo) • Criteri sulla cui base definire buona o cattiva una motivazione (e quindi interpretazione) sono determinati da: • fine della interpretazione teoria soggettiva (volere del legislatore) • Distinzione tra teoria oggettiva (significato razionale) • dicotomia sostanziale cui si sovrappone dicotomia temporale (emanazione e interpretazione) • determina 4 opzioni: • - volontà del legislatore storico • - significato razionale al tempo della nascita • - volontà ipotetica dell’attuale legislatore • - significato razionale al momento dell’interpretazione • Importanti sono primo e ultimo Argomenti a favore e sfavore dell’uno e dell’altro: • Volontà del legislatore storico (interpretazione soggettiva) • A favore: • Autorità del legislatore basata sui principi della democrazia e della separazione dei poteri • A sfavore: • è caratterizzata da vaghezza e contradditorietà • Significato razionale (interpretazione oggettiva) • A favore: • Necessità che l’interpretazione conduca a una soluzione corretta o giusta rispetto al contenuto • A sfavore: • rischio dell’arbitrio interpretativo e di un eccessivo aumento di competenze da parte del potere giudiziario • quale soluzione? • = primato prima facie dell’interpretazione soggettiva verificata alla luce di: • - età della legge • - mutamento circostanze e valori • - univocità del volere del legislatore • - argomenti sistematici e sostanziali • non conduce tuttavia a soluzione univoca • 3c. I mezzi dell’interpretazione • Sono: • i) canoni (argomenti) • ii) regole (impiegare e soppesare gli argomenti) • Classificazione di Savigny (grammaticale, logica, storica e sistematica) (anche teleologica = ratio legis) • due strategie di analisi degli argomenti: • ristretta = elenco di categorie • (semantica, genetica, storica, comparativa, sistematica, teleologica + dogmatica, basata su precedenti, generale pratica o sostanziale, empirica, analogia) • ampia • basata su classificazione degli argomenti: • - linguistici • - genetici • - sistematici • - pratici generali • i primi tre argomenti (linguistici, genetici, sistematici) sono istituzionali • - argomenti linguistici: • = argomenti semantici e sintattici • = significato e struttura grammaticale di una norma • - argomenti genetici • due generi: • a) semantico-soggettivi (significato attribuito alla norma dal legislatore) • b) teleologico-soggettivi (scopi perseguiti dal legislatore) • - argomenti sistematici • = quelli che si basano sull’idea dell’unità o della coerenza del sistema giuridico • otto sottogruppi: • a) argomenti che assicurano la consistenza (in funzione della eliminazione della contraddizione tra norme) • b) argomenti contestuali (relativi al rapporto con altre norme) • c) argomenti sistematico-concettuali (che cercano di assicurare chiarezza concettuale, unità formale e completezza sistematica) • d) argomenti relativi ai principi (derivanti in particolare dell’applicazione, spesso contrastante, dei principi costituzionali) • e) argomenti giuridici speciali (in primo luogo l’analogia) • f) argomenti basati sui precedenti • g) argomenti storici (in relazione alla coerenza temporale) • h) argomenti comparativi • • • • • • • - argomenti pratici generali Due orientamenti: - argomenti teleologici = riferimento alle conseguenze idea di bene - argomenti deontologici = cosa è giusto o ingiusto indipendentemente dalle conseguenze • idea di dovere fondata su generalizzabilità (universalizzabilità) • ii) regole interpretative • fissano i criteri di precedenza tra i diversi argomenti: • a) rapporto tra argomenti istituzionali • = precedenza prima facie degli argomenti linguistici su quelli genetici e sistematici • b) rapporto tra argomenti istituzionali e pratici • = precedenza prima facie degli argomenti istituzionali rispetto a quelli sostanziali • Questione finale: interpretare o integrare il diritto? • Integrazione in senso stretto = quando non si può decidere nell’ambito della lettera di una norma • 4 casi: • - estinzione (conflitto tra norme) • - creazione • - estensione (analogia) • - riduzione (a contrario) • Ammissibilità integrazione è problema gerarchia degli argomenti • Gerarchia implica scelta tra valori fondamentali Democrazia, separazione dei poteri = autorità del legislatore Coerenza e correttezza del contenuto = decisione giusta