Meccanica dei Sistemi e Termodinamica modulo di: Urti e Reazioni Corsi di Laurea in: Fisica e Astrofisica, Tecnologie Fisiche Innovative Lezioni ( docente: Savrié Mauro ) lunedì : 10:30-12:30 aula G10 martedì: 14:30-16:30 aula G10 Esercitazioni ( docente:M.Stancari) giovedì : 10:30-12:30 Aula G10 Le copie delle presenti trasparenze saranno disponibili in rete all’ indirizzo: www.fe.infn.it/~savrie .........cercare...ma occhio agli errori obbligo di registrazione on-line Inizio lezioni: 02 aprile 2007 Fine lezioni: 15 giugno 2007 ricevimento studenti: tutti i venerdì 14:30-18:30 su appuntamento A.A. 2006-2007 - prova scritta: esito positivo: p ≥18/30 (valida 1 A.A.) sconsigliato: 15/30≤p<18/30 non ammesso: p<15/30 - prova orale : esito positivo: p≥18/30 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 1 CALENDARIO ESAMI ANNO ACCADEMICO 2006-2007 CORSO DI LAUREA IN FISICA ED ASTROFISICA _ Riforma (trimestri) CORSO DI LAUREA IN Tecnologie Fisiche Innovative _ Riforma (trimestri) MATERIA DI INSEGNAMENTO: meccanica dei sistemi e termodinamica PRIMA SESSIONE Dal 2 dicembre 2006 al 5 gennaio 2007 Scritto Orale Giorno 4 dicembre Ora 9:00 Giorno Ora 6 dicembre 9:00 20 dicembre 9:00 SECONDA SESSIONE Dal 20 marzo 2006 al 31 aprile 2006 Scritto Orale Giorno Ora Giorno Ora 19 marzo 9:00 21 marzo 9:00 26 marzo 9:00 28 marzo 9:00 TERZA SESSIONE Dal 16 giugno 2006 al 29 luglio 2006 Scritto Orale Giorno A.A. 2006-2007 Ora Giorno Ora 18 giugno 9:00 20 giugno 9:00 2 luglio 9:00 4 luglio 9:00 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 2 QUARTA SESSIONE Dal 1 settembre 2007 a inizio lezioni a.a. 2007/08 Scritto Orale Giorno Ora 17 settembre 9:00 Giorno 19 settembre Ora 9:00 COMMISSIONE GIUDICATRICE Professore ufficiale della materia: Prof. Savrié Mauro Secondo membro: Dr. Michelle Stancari, SUPPLENTI: Dr. Ricci Barbara Prof. Zini Grazia, Prof. Luppi Eleonora, Dr. Wander Baldini,Dr. Michele Marziani, Dr Guido Zavattini IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME Prof. Savrié Mauro A.A. 2006-2007 Rivisto finqui 020407 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 3 Principali Argomenti Trattati: • calore e temperatura • primo principio della termodinamica • trasmissione del calore • secondo principio della termodinamica • funzioni termodinamiche: energia interna, entalpia, energia libera di Gibbs, energia libera di Helmotz, transizioni di fase • cenni di teoria ceinetica dei gas Testi consigliati: 1) 2) 3) 4) A.A. 2006-2007 Mazzoldi,Nigro,Voci: FISICA (1° vol. ) ed. EdiSES Napoli Mencuccini,Silvestrini: Fisica I Meccanica Termodinamica ed. Liguori H.C. Ohanian: FISICA ( 1° e 2° vol. ) ed. Zanichelli Bologna Borgia,Grilli FISICA Meccanica Termodinamica ed. C.I.S.U. Roma Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 4 p Ag Au Au 2 4 79 196 2 4 79 47 196 urto 25MeV n p e e 0 107 Pd 2 4 10 18 s 46 104 reazione n decadimenti • le forze seguono leggi molto complesse • sono molto intense in intervalli di tempo molto brevi • intervallo eccezionale • impulsive F impulso Forze impulsive t1 A.A. 2006-2007 t2 t (s ) Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie I F t Intervallo eccezzionale Forza impulsiva 5 Avevamo già visto: se integriamo: impulso dv F ma m dt v2 F t dt md v t2 t1 v1 F t dt Fdt mdv Variazione della Quantità di moto (impulso) I p t2 Media temporale della forza: F t1 t2 dt F 1 F t dt t t1 t2 I F t t1 Forze esterne t intervallo eccezional e F t1 A.A. 2006-2007 t2 In questo modo confrontiamo la forza impulsiva con le altre forze in gioco per verificare la validità de: t (s ) L’ approssimazione dell’ impulso Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 6 L’ approssimazione dell’ impulso In un urto: 1. La forza media esercitata è molto grande 2. Intervallo eccezionale molto piccolo quindi: 1. Le forze esterne sono trascurabili 2. La quantità di moto si conserva (perchè?) 3. Il moto dei corpi durante l’ urto è trascurabile F1 Se le forze esterne sono assenti ( o trascurabili): t2 p1 F1 t dt t1 F1 F2 A.A. 2006-2007 t2 p2 F2 t dt t1 p1 p2 F1 , F2 m2 m1 F2 Coppia “azione-reazione” P p1 p2 P p1 p2 0 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie La quantità di moto si conserva 7 Esempio Un proiettile di massa mp =10g si muove orizzontalmente con v=400ms-1 e penetra in un blocco di massa mb=390g inizialmente in quiete su una superficie priva di attrito.Quali sono le velocità finali del proiettile e del blocco? y mp mb mb vi vf mp o Oppure: Pi , x mp vi , x 10 4 102 gms1 4kgms1 Pf , x m p mb v f , x 0.4kg v f , x v f , x 10ms x Ptot, x M totvcm, x mi vi , x m p v p , x mb 0 vcm , x i 1 m p v p, x m p mb Il risultante delle forze esterne agenti lungo la coordinata x è nulla!!!!! 10ms 1 Interessante: Ki 1 m p v 2p , x 800 J 2 Kf 1 m p mb v 2f , x 20 J 2 cosa si è perso? L’ energia meccanica non si conserva: calore, deformazione. Qual’ è la vartiazione di Q.d.M. del proiettile? v f , x 10ms1 E del blocco: P 0.39 Kg 10ms 0 3.9 Ns Pp p f pi 102 Kg 10ms1 102 Kg 400ms1 3.9 Ns 1 b A.A. 2006-2007 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie Opposti! 8 Abbiamo visto che per i sistemi: 1 1 1 2 2 K Mvc.m. mi ui Mvc2.m. K rel 2 2 i 1,n 2 e sappiamo che negli urti: Fext . 0 Fext . Fimp. P pi cos t. i 1,n vcm cos t. 1 2 Mvcm cos t. 2 1. Urto perfettamente elastico: 2. Urto perfettamente anelastico K rel cost. K rel 0 Non c’è moto relativamente al Centro di massa ( i due corpi si muovono con la vel. del C.d.M.) K rel ,i K rel , f 0 v1 v2 r̂1, 2 dell’ urto e’ diretta lungo la congiungente I due corpi 3. Urto né perfettamente elastico nè perfettamente anelastico 4. Urto centrale: la velocita’ relativa prima A.A. 2006-2007 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 9 Urti perfettamente elastici in una dimensione (sono centrali) Quali proprietà devono avere m1 e m2 ? m1 v1,i m1 m2 v 2 ,i v1, f m2 v 2, f v2, f v1, f v1,i v2,i Dopo l’ urto Prima dell’ urto Dalla conservazione dell’ energa (cinetica in questo caso).: Dalla conservazione della q.d.m.: 1 1 1 1 m1v12,i m2 v22,i m1v12, f m2 v22, f 2 2 2 2 m1v1,i m2 v2,i m1v1, f m2 v2, f A : m1 v1,i v1, f m2 v2, f v2,i v1,i v2,i v2, f v1, f m1 m2 2m2 v2,i v1,i m1 m2 m1 m2 A.A. 2006-2007 B : m1 v12,i v12, f m2 v22, f v22,i B / A v1,i v1, f v2, f v2,i v1, f Supponiamo: 1. velocità piccole 2. urto frontale v2, f La velocità relativa di avvicinamento(prima) è uguale alla velocità relativa di allontanamento (dopo) 2m1 m2 m1 v2,i v1,i m1 m2 m1 m2 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 10 v1, f m1 m2 2m2 v1,i v2,i m1 m2 m1 m2 v2, f 2m1 m2 m1 v1,i v2,i m1 m2 m1 m2 Alcuni casi intrerssanti: 1. m1 m2 v1, f v2,i v2, f v1,i 2. v2 ,i 0 v1, f Se poi è anche: Le velocità delle due particelle si scambiano m m2 v1,i 1 m1 m2 m1 m2 v2, f 2m1 v1,i m1 m2 v1, f 0 v2, f v1,i Oppure se: m2 m1 v1, f v1,i v2 , f 0 Infine se: m2 m1 v1, f v1,i v2, f 2v1,i A.A. 2006-2007 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 11 Energia trasferita ad un bersaglio in quiete K 2, f 1 m2 v22, f 2 K 2, f 4m12v12,i 1 4m1m2 m2 K1,i 2 m1 m2 2 m1 m2 2 K 2, f K1,i Esempio 4m1m2 m1 m2 2 Quando è massima? Un neutrone di massa m1 urta frontalmente, in modo perfettamente elastico, un bersaglio costituito da un nucleo atomico di massa m2 inizialmente fermo. Qual’è la diminuzione percentuale dell’ energia del neutrone? Fare il calcolo nei casi in cui il nucleo bersaglio sia: 1)Piombo(206); 2)Carbonio(12); 3)Idrogeno(1). 1 K i m1v12,i 2 Ma per questo tipo di urto: v1, f 1 K f m1v12, f 2 m1 m2 v1,i m1 m2 K f % Ki K f Ki Ki K f Ki 1 v12, f v12,i 2 m m2 4m1m2 1 1 2 m m m m 2 1 1 2 Rapporti delle masse con il neutrone e calcolo: 1)206: m2=206m1 0.02=2%; 2)12: m2=12m10.28=28%; 3)1: m2=m 1=100% A.A. 2006-2007 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 12 Urti perfettamente anelastici in una dimensione (sono centrali) Quali proprietà devono avere m1 e m2 ? m1 v1,i m2 v2,i 0 vrel v1,i v2,i v1,i v1 m1 m2 Dalla conservazione della q.d.m.: m1v1 m1 m2 v m1 v1 m1 m2 Dalla conservazione dell’ energa (cinetica in questo caso).: KI 1 m1v12 2 KF 1 m1 m2 v 2 2 1 m12 m1 2 K F m1 m2 v KI 2 1 2 m1 m2 m1 m2 K K I K F A.A. 2006-2007 Supponiamo: 1. velocità piccole 2. urto frontale Dopo l’ urto Prima dell’ urto v v1, f v m2 KI m1 m2 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 13 Urti perfettamente elastici in due dimensioni (in genere non centrali) x2 m1 v1, f v1 m2 v2,i 0 m1 1 2 Dopo l’ urto Prima dell’ urto x1 : m1v1 m1v1, fin. cos 1 m2 v2, fin. cos 2 x2 : 0 m1v1, fin. sen1 m2 v2, fin. sen2 m1 , m2 , v1 x1 Dalla conservazione dell’ energa cinetica Dalla conservazione della q.d.m Proiettata sugli assi: Noti: v2 , f 1 1 1 m1v12 m1v12, fin. m2 v22, fin. 2 2 2 Abbiamo tre equazioni e quattro incognite: v1. fin. , v2, fin. , 1 , 2 Se ad esempio “misuriamo”: v1, fin. m1 2 2 v2, fin. v1 v1, fin. m2 1 2 2 m22 2 v1 v1, fin. 2 v2, fin. cos 1 2v1v1, fin. m1 m1 v1, fin. sen2 sen1 m2 v2, fin. Utile per misurare m2 fisica nucleare e subnucleare A.A. 2006-2007 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 14 Descrizione degli urti A. Sistema del Centro di Massa z vT u1 v1 vcm u1 vcm m1 m1 v1 m1 m2 u la Ptot 0 prima e dopo l’ urto; u1' vT vC .M . m2 Prima dell’ urto m1u1 m2u2 m1u1' m2u2' 0 Dopo l’ urto ' 2 O=C.d.M. y z x In un urto anelastico i corpi sono in quiete dopo l’ urto; in un urto elastico le velocità si invertono dopo l’ urto. in un urto elastico le velocità si invertono dopo l’ urto. B. Sistema del Laboratorio z vT 0 O x y z A.A. 2006-2007 m1 m2 v1 v1' v2' Prima dell’ urto m1v1 m1v1' m2v2' Dopo l’ urto uno dei corpi ( bersaglio) è in quiete prima dell’ urto; in un urto elastico le velocità relative si invertono dopo l’ urto Come si passa dall’ uno all’ altro? Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 15 m z’ z r' r r r 'oo' ' vi vi vCM C.M. O’=C.M. Lab y’ x’ O y x v1' v1 vCM vCM Nel caso di 2 corpi interagenti: m1v1 m2 v2 m1 m2 m2 v1 m1 m2 ma: v2 0 vCM ' v2 0 vCM m1v1 m1 m2 m1 v1 m1 m2 Quanto vale la quantità di moto totale del sistema? Che relazione c’e’ tra le velocita’ e gli angoli nei due riferimenti? A.A. 2006-2007 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 16 m z u' r' r ' o ' c.m. Lab A y' y per il teorema dei seni: rispetto alla direzione di incidenza del " proiettile " nel lab. ' ' v u vCM r r 'oo' x direzione di incidenza del " proiettile " nel lab. ' angolo di diffusione nel C.M. ' angolo di diffusione nel Lab. x' o ' C.M .S. z C B ' sen ' BC sen AB sen vCM sen u ' ' vCM m1v1 m1 m2 Appena visto! m1 v1 sen sen ' m1 m2 u ' A.A. 2006-2007 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie 17 Sistema del Centro di Massa (1dim.): urti perfettamente elastici (Nel laboratorio lo abbiamo visto prima) v1',i ; v2' ,i a) Prima dell’ urto ' ' ' ' p1,i m1v1,i ; p2,i m2v2,i Ma in questo sistema: p1' ,i p2' ,i p1' ,i p2' ,i K i ,rel K i K i ,rel Solamente!! 1 1 1 1 m1v1'2,i m2v2'2,i p1'2,i 2 2 2m1 2m2 b) Dopo l’ urto 1 1 1 1 K f ,rel m1v1'2, f m2v2'2, f p1'2, f 2 2 2 m 2 m 2 1 K i ,rel K f ,rel p p '2 1,i '2 1, f p2'2,i p2'2, f Perchè? p1' ,i 2 ,i p1' , f ' 2 , f p1,i 2 ,i A.A. 2006-2007 v1' , f v1' ,i v2' , f v2' ,i Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie v2' , f v1' , f v2' ,i v1' ,i Le velocità e le velocita’ relative si invertono dopo l’ urto 18 Urti perfettamente anelastici (1dim.) tutta l’ energia cinetica del moto relativo è perduta L’ energia perduta è la stessa in tutti i riferimenti Nel C.d.M.: p 0 v f' 0 a) Nel centro di massa: tutto è semplice b) Nel Laboratorio : Prima dell’ urto: Dopo l’ urto: 1 1 1 Ei m1v12,i 0 p12,i pi2 2 2m1 2m1 2 p pi2 1 f 2 E f m1 m2 v f 2 2m1 m2 2m1 m2 Ef Ei m1 m1 m2 A.A. 2006-2007 E E f Ei m2 Ei m1 m2 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie E m2 Ei m1 m2 19 Applicazioni: 1. pendolo balistico vf 0 h m1 vi v f v2 , f per m2: 1. v2,i=0 2. vale l’ approssimaz. dell’ impulso 3. v (subito dopo l’ urto)=v2,f m2 m1 v1,i m1 m2 dalla conservazione della Q.d.M. dopo l’ urto: 1 m12 2 m1 m2 gh m1 m2 v f v12,i 2 2m1 m2 A.A. 2006-2007 finqui 12 Aprile 2007 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie m1 m2 v1,i m1 2 gh 20 2. Reazioni ( tipici urti anelastici) Esempio: p p D 137MeV In generale: a A BbQ proiettile bersaglio Differenza (nel C.d.M.) tra Ek dei prodotti e dei reagenti. Q>0 reaz. esotermica; Q<0 reazione endotermica Prodotti della reazione Nel sistema di riferimento del C.d.M. I due protoni si avvicinano con quantità di moto uguali e contrarie. Se l’ energia cinetica totale è minore di 137 MeV la reazione non può avvenire. p1H p p e 13.6eV Cosa succede se nel C.d.M. l’ energia cinetica tot.: 13.6eV ? ' K tot 13.6eV ? 13.6eV ? Nel laboratorio invece ( 1H è in quiete), l’ energia del protone deve essere Ke>13.6eV. In questo sistema l’ energia minima si chiama:soglia della reazione m2 Ei m1 m2 E Q E A.A. 2006-2007 m2 Ethr. Q m1 m2 Ethr. Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie per Q 0 m1 m2 Q m2 per Q 0 non c' è soglia 21 p1H p p e 13.6eV m1 m2 Ethr. m m2 1 13.6eV 27.2eV m2 Solo metà dell’ energia del protone viene usata per la ionizzazione di 1H l’ altra metà va in moto del C.d.M. e 1H 2e p Q(13.6eV ) Ethr. m1 m2 m m1 m2 Q 1 1 Q 13.6eV m2 m2 n 3He2H 2H Q Ethr. dove Q 3.27 MeV m1 m2 4 Q 3.27 MeV 4.36MeV m2 3 La reazione inversa: 2 H 2H A.A. 2006-2007 In pratica tutta l’ energia dell’ elettrone viene usata per la ionizzazione di 1H n 3He 3.27 MeV Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie Produce enrgia! (fusione calda!) 22 Urto di una particella in un campo centrale repulsivo v0 y b= parametro d’ impatto B v r F Fy k r2 A : L mv0b L momento angolare M ( generico ) : L I mr 2 v0 A M b mr 2 x Nella direzione y: Fy Fsen dv k cos m x 2 r dt d dt Forza centrale conservazione del momento angolare particella centro scatteratore Fx F cos F dv y k sen m r2 dt dv y dt d mv0b dt k d sen mv0b dt Non altera il valore di v0!!!!! …che va integrata tra due punti della traiettoria (opportuni): • A v y 0; 0 • B v y v0 sen ; cot A.A. 2006-2007 v0 sen 2 k dv 0 y mv0b send 0 v0 sen k 1 cos mv0b 1 cos mv02 cot b sen 2 Prof.Savrié Mauro www.fe.infn.it/~savrie k 23