Innovare per Competere:
quale ruolo per L’Università e
gli Enti Pubblici di Ricerca?
Silvio Aime
Presidente della Soc. Consortile per
l’Incubazione d’Impresa e il
Trasferimento Tecnologico
dell’Universsità di Torino
FINALITÀ DELL’ANALISI

ESAMINARE LO STATO DEI RAPPORTI FRA
PRODUTTORI E UTILIZZATORI DELLA
CONOSCENZA NELL’AREA TORINESE

APPROFONDIRE LE TEMATICHE
RELATIVE ALLA CREAZIONE DI IMPRESE
INNOVATIVE (SPIN OFF, START UP,
INCUBAZIONE E ACCELERAZIONE)

INDIVIDUARE I PROBLEMI CHE NON
CONSENTONO UN TRASFERIMENTO
OTTIMALE DELLA CONOSCENZA
CONTENUTI
L’analisi ha preso in esame:
1.
L’ATTIVITÀ DI RICERCA E DI TRASFERIMENTO
DELLA CONOSCENZA SVOLTA ALL’INTERNO:
a) Del sistema pubblico accademico
(Università e Politecnico)
b) Del sistema pubblico non accademico
(CNR e altri enti di ricerca)
c) Dei Parchi Tecnologici
d) Del progetto “DIADI”
UNIVERSITÀ
RISORSE PER LA RICERCA


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Impiega 3471 persone, così ripartite: 1316
professori, 784 ricercatori, 254 assegnisti, 1117
dottorandi. Circa il 50% lavora nelle Facoltà
Scientifiche
Destina alle attività di ricerca il 54% del
bilancio (dato 2003), di cui il 60% è di fonte
esterna (partecipazione a bandi, contratti con le
imprese, ecc.)
Annovera 140 partecipazioni a enti finalizzati alla
ricerca (consorzi, fondazioni, centri, associazioni,
UNIVERSITÀ
RAPPORTI CON LE IMPRESE

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Dispone di un Centro per il trasferimento
tecnologico, di un Ufficio brevetti e di una
Commissione di valutazione dei medesimi
Nel 2003 ha costituito un’Agenzia per la ricerca
che ha stipulato, tra l’altro, due convenzioni con
DIADI per il censimento delle attività di ricerca
e la realizzazione di attività di scouting,
soprattutto nel campo delle biotecnologie
(Progetto Tesina)
POLITECNICO
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
RISORSE PER LA RICERCA
Impiega 1633 persone, così ripartite: 535 professori,
230 ricercatori, 216 assegnisti/borsisti, 583 dottorandi,
69 contrattisti. Il 60% ha meno di 35 anni; il 4% circa
proviene dall’estero
Destina alle attività di ricerca il 50% del bilancio (dato
2003), di cui il 20% è di fonte esterna (partecipazione a
bandi, contratti con le imprese, ecc.)
CAMPI DI SPECIALIZZAZIONE

È in corso il censimento dei laboratori: 26 sono
comunque iscritti all’Albo della Legge 46/82
POLITECNICO
RAPPORTI CON LE IMPRESE
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
Nel corso del 2004 ha acquisito più di 400
contratti, la maggior parte dei quali con le
imprese
Dispone di un Centro per il trasferimento
tecnologico, di un Ufficio brevetti e di una
Commissione di valutazione dei medesimi
Partecipa all’attuazione di DIADI
ALTRI ISTITUTI DI RICERCA
 CNR
 ISTITUTO ELETTROTECNICO
NAZIONALE G.FERRARIS (I.E.N.)
 C.R.I.T. RAI
CNR
 È strutturato in 16 ISTITUTI, di cui 4 con sede a
Torino
 Vi lavorano circa 300 persone; di questi l’80% circa
sono ricercatori e tecnici
 L’istituto più importante è quello di metrologia “G.
Colonnetti”, che confluirà nello I.E.N. per dar vita
all’Istitituto Nazionale di Metrologia
ISTITUTO ELETTROTECNICO NAZIONALE
G. FERRARIS (I.E.N.)
 Nel 2003 ha impiegato per le attività di ricerca
circa un centinaio di persone, dei quali circa la
metà sono ricercatori e gli altri dottorandi,
assegnisti, borsisti e contrattisti
 Spende per le attività di ricerca poco più del 50%
del bilancio; poco meno di ¼ di tali risorse deriva
da autofinanziamento (partecipazione a
programmi di ricerca, contratti con imprese e
istituzioni, certificazioni, ecc.)
ISTITUTO ELETTROTECNICO NAZIONALE
G. FERRARIS (I.E.N.)
 Dispone di 10 laboratori che operano nei seguenti
settori: metrologia elettrometrologia ed elettrica,
fotometria, acustica, materiali, elettromeccanica,
ingegneria di sistemi, accreditamento di
laboratori
 Offre alle imprese servizi di consulenza, taratura
e prove
 Dispone di una struttura di accreditamento dei
centri e servizi di taratura
C.R.I.T. RAI
RISORSE PER LA RICERCA
 Impiega per le attività di ricerca 71 persone, di
cui 37 sono ricercatori. Il 14% ha meno di 35
anni
 Una parte significativa delle risorse deriva dalla
partecipazione a programmi di ricerca nazionali
ed europei e da collaborazioni con Università e
aziende
C.R.I.T. RAI
CAMPI DI SPECIALIZZAZIONI
 Evoluzione delle piattaforme tecnologiche e
sviluppo di nuovi servizi multimediali
 Innovazione tecnologica negli impianti e nelle
reti di trasmissione e diffusione
 Dispone di 4 laboratori
C.R.I.T. RAI
RAPPORTI CON LE IMPRESE



Nel corso del 2004 ha acquisito 8 contratti
Dispone di un Centro per il trasferimento tecnologico, di un
Ufficio brevetti e di un “Portafoglio Progetti”
Per la divulgazione dei risultati della ricerca realizza una
“Rivista Elettronica e Telecomunicazioni” e partecipa a
seminari e mostre, nazionali e internazionali
PROGETTI ALLO STUDIO

Studi nei seguenti campi: digitale terrestre,
multimedialità, definizione standard di trasmissione e
diffusione, acquisizione e archiviazione con estrazione
automatica metadati
PARCHI TECNOLOGICI
(Bioindustry Park, Environment Park, C.E.T.A.D.,
Virtual & Multimedia Park)
 Vi lavorano 220 ricercatori, di cui 137 presso le
imprese insediate e 72 presso laboratori di
ricerca, alcuni dei quali gestiti in partnership con
Università e Politecnico
 Dispongono di 8 laboratori: 5 nel Bioindustry e 3
nell’Environment Park
 Nel 2004 hanno acquisito circa 40 contratti
attraverso i laboratori
PARCHI TECNOLOGICI
(Bioindustry Park, Environment Park, C.E.T.A.D.,
Virtual & Multimedia Park)
 Svolgono studi di fattibilità, check up, progetti di



trasferimento tecnologico e per lo sviluppo di
prototipi. Gestiscono progetti di ricerca, anche
nell’ambito del VI Programma Quadro. Svolgono
attività di formazione attraverso corsi, stage, tirocini e
assistenza ai dottorandi
Hanno in corso numerose convenzioni con Università,
Politecnico, CNR e aziende private
Dispongono di un Centro per il trasferimento
tecnologico
Partecipano all’attuazione di DIADI attraverso
Tecnorete
PROGETTO “DIADI”
 Ha come obiettivo la diffusione dell’innovazione
nelle PMI ubicate nelle regioni Obiettivo 2
 Dispone di uno stanziamento di 15 milioni di
euro, finanziato dai Fondi Strutturali dell’Unione
Europea 2000-2006. È alla seconda edizione
 È gestito da un’Associazione Temporanea di
Scopo, formata da Corep (coordinatore),
Tecnorete, CSP e il Consorzio per il Distretto
Tecnologico del Canavese
PROGETTO “DIADI”
 Offre servizi alle imprese, quali check up e studi
di fattibilità. Svolge attività di animazione
tecnologica attraverso seminari, incontri. ecc.
Aggiorna la banca dati sulle attività di ricerca
negli atenei. Favorisce l’incontro fra aziende e
mondo della ricerca attraverso il finanziamento
dei progetti dimostratori
ALTRI ENTI CHE GESTISCONO E/O
FINANZIANO LA RICERCA
 CIRP
 Fondazione I.S.I.
 C.S.P.
 R.T.M.
 COREP
 Fondazione CRT
 COMPAGNIA SAN PAOLO
CIRP
 Ha lo scopo di favorire lo sviluppo della ricerca,
della sperimentazione e del trasferimento
tecnologico nel campo della biomedicina,
dell’ingegneria biomedica e della bioingegneria
FONDAZIONE I.S.I.
 I settori di ricerca riguardano la fisica della
complessità, la struttura della materia e le
nanotecnologie
C.S.P.
 Centro per la ricerca, sviluppo e sperimentazione di
tecnologie avanzate informatiche e telematiche
R.T.M.
 È particolarmente attivo nei settori della tecnologia
laser, robotica e sensoristica
COREP
 Gestisce vari laboratori tra cui il LACE nel campo della
compatibilità elettromagnetica. Ha messo a punto con la
Camera di Commercio e I3P il progetto VARP per la
valorizzazione della proprietà intellettuale, che si pensa di
realizzare e finanziare nell’ambito del progetto DIADI
FONDAZIONE CRT
 Nel corso del 2003 ha erogato per la ricerca 11,2
milioni di euro, dei quali 5,5 per il
finanziamento del progetto “Lagrange” e 0,9
milioni di euro per il progetto “Alfieri”. Per il
2004 la previsione di spesa è di 11 milioni di
euro, destinati in larga parte al rifinanziamento
dei progetti già avviati
COMPAGNIA SAN PAOLO
 Nel 2003 ha erogato 19 milioni di euro destinati in
larga parte al sostegno della ricerca di base e della
divulgazione scientifica soprattutto nel campo
biomedicale. La Compagnia finanzia il Boella e
sostiene il LISIN – Laboratorio di Ingegneria del
Sistema Neuromuscolare e della Riabilitazione
Motoria – e l’ISI – Institute for Scientific
Interchange
CREAZIONE DI IMPRESE INNOVATIVE
IN PROVINCIA DI TORINO LA CREAZIONE DI
IMPRESE INNOVATIVE PASSA ATTRAVERSO:
 Gli spin off accademici. Sia l’Università che il
Politecnico si sono dotati di un Regolamento e di
una Commissione spin off, che ha approvato la
nascita di almeno due società con partecipazione
di minoranza di ciascuno dei due Atenei.
CREAZIONE DI IMPRESE INNOVATIVE
IN PROVINCIA DI TORINO LA CREAZIONE DI
IMPRESE INNOVATIVE PASSA ATTRAVERSO:
 Le attività di pre-incubazione e incubazione svolte dagli
incubatori. Entrambi gli Atenei hanno creato un
incubatore: I3P, incubatore del Politecnico, opera da
alcuni anni e ha visto transitare nelle sue strutture 43
imprese. L’incubatore dell’Università è in fase si avvio. È
stata costituita una “Società consortile per l’incubatore di
Impresa e il Trasferimento Tecnologico dell’Università di
Torino” (I3T) che, oltre a svolgere le attività proprie
dell’incubazione, intende proporsi come Industrial
Liaison Office. L’attività di incubazione è svolta anche dai
Parchi Tecnologici. Anche il Bioindustry Park sta
realizzando un incubatore nel settore delle biotecnologie.
CREAZIONE DI IMPRESE INNOVATIVE
IN PROVINCIA DI TORINO LA CREAZIONE DI
IMPRESE INNOVATIVE PASSA ATTRAVERSO:
a) Il progetto PMI, finalizzato a supportare le imprese con
buone possibilità di sviluppo grazie ad attività di formazione
tecnica, trasferimento tecnologico, networking, assistenza alla
progettualità
b) Il progetto IAM (Intellectual Asset Management) per la
gestione e la valorizzazione della proprietà intellettuale
c) Le attività di venture capital realizzate attraverso la
costituzione di due fondi: uno di angel investing (Piemonte
High Tech) e uno di seed money (Alpininvestimenti). Il primo si
propone di raggiungere un portafoglio di 5 milioni di euro; il
secondo di 40
ALCUNE CONSIDERAZIONI DI SINTESI
L’area torinese dispone di un potenziale di ricerca
consistente formato da circa 4.000 ricercatori, dei
quali circa 1.700 sono dottorandi e circa 500
assegnisti. Al di là di altre considerazioni, questo
dato testimonia l’interesse dei giovani verso la
ricerca
I campi di specializzazione sono nel complesso
ampi e qualificati e annoverano al loro interno
numerosi punti di eccellenza, che andrebbero
meglio conosciuti e valorizzati
ALCUNE CONSIDERAZIONI DI SINTESI
 I rapporti con le imprese sono relativamente
diffusi, ma poco strutturati. Le strutture che
dovrebbero occuparsi del trasferimento di
conoscenze (Centri per il trasferimento
tecnologico, Uffici brevetti, ecc.) devono essere
potenziate.
 Le maggiori difficoltà di dialogo riguardano le
piccole imprese, dal momento che le mediograndi dispongono già di canali consolidati.
ALCUNE CONSIDERAZIONI DI SINTESI
 Le imprese che dispongono al loro interno di
ricercatori possono collaborare con gli Atenei e
gli altri Centri di ricerca pubblici nell’ambito di
laboratori gestiti congiuntamente e finanziati
dalla Regione con i fondi della nuova legge per la
ricerca. Dovrebbe trattarsi di strutture snelle, a
gestione privata, e se necessario, a termine, una
volta raggiunto lo scopo per il quale sono state
costituite. Questa proposta ben si inquadra nelle
indicazioni del VI Programma Quadro che
prevede la costituzione di “Piattaforme
Tecnologiche”
ALCUNE CONSIDERAZIONI DI SINTESI

C’è ancora molto da fare nel settore della
Brevettazione nel quale imprese e centri di
ricerca possono collaborare fattivamente.
L’esigenza più immediata è quella di
un’alfabetizzazione da diffondere soprattutto
presso i Dipartimenti Universitari, cui far
seguire un’attività di scouting ben strutturata
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