La ceramica in acheologia La ceramica rappresenta più del 70% dei reperti archeologici rinvenuti nel corso di uno scavo. Questo dipende sia dal fatto che è un materiale che con il tempo non subisce notevoli trasformazioni, sia perché non è soggetto a riuso e sopratutto perché è da sempre e da tutti utilizzato. Catalogare la ceramica Una volta che il “coccio” arriva in laboratorio, lavato e siglato, si inizia ad analizzarlo. Le voci da considerare per la schedatura sono le seguenti: classe ceramica,forma,tipologia,tipo di argilla, tecnica di lavorazione,eventuale decorazione,eventuale dato epigrafico,numero e tipologia dei frammenti. Disegnare la ceramica • Il disegno affianca la schedatura dei reperti, aiuta nell'identificazione della tipologia e, in fase di edizione, sostituisce la descrizione morfologica. • I criteri per disegnare un reperto devono essere univoci poiché il disegno stesso deve essere confrontabile con gli atri, sia dello stesso scavo che di altri scavi. • Il disegnatore è comunque un mediatore e sceglie che cosa far risaltare (per esempio elimina le tracce recenti), per questo deve avere una conoscenza approfondita dei reperti che disegna. Profilografo 12 10 8 Colonna 1 Colonna 2 Colonna 3 6 4 2 0 Riga 1 Riga 2 Riga 3 Riga 4 Calibro Classi ceramiche (esempi) Ceramica comune (diffusione vasta nel tempo e nello spazio) Classi ceramiche (esempi) • Bucchero (metà VII- metà V sec. a.C) Classi ceramiche (esempi) Sigillata (I sec.a.C.-VII sec.d.C.) Vernice Nera Forme ceramiche Forme ceramiche Anfore (Dressel) • Dressel 1A • Dressel 2A • Dressel 3A • Dressel 4 A • Dressel 5A